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Autore: katyjolinar    25/01/2018    0 recensioni
Nella scienza l'effetto farfalla si riscontra quando, tentando di riprodurre un esperimento, si cambia un particolare apparentemente insignificante, e alla fine si ottiene uno stravolgimento inaspettato.
Noi conosciamo la storia dei nostri eroi. Ma cosa succederebbe se un particolare apparentemente insignificante cambiasse?
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astrid, Hiccup Horrendous Haddock III, Un po' tutti
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Le giornate ripresero ad allungarsi, i ghiacci si sciolsero e le piante cominciarono a risvegliarsi dal freddo inverno.
Un nuovo ciclo era iniziato, questo significava che i Berkiani dovevano prepararsi alla semina, controllare i pascoli e finire le riparazioni alle navi perchè potessero tornare a pescare al più presto, così che entro la fine dell'estate tutte le dispense fossero piene.
Non c'era solo quello a cui pensare, soprattutto per il capotribù e i suoi collaboratori più stretti.
Hiccup ed Astrid stavano pianificando il loro matrimonio nei minimi dettagli; nulla era lasciato al caso, e tutto doveva essere perfetto.
Erano già stati sposati una volta, ma non avevano potuto godersi il momento, perchè tale passo, mesi prima, era stato fatto perchè il giovane non era autosufficiente, almeno per un certo tempo, e aveva bisogno di qualcuno che si occupasse di lui. Non era il momento giusto per fare quel passo.
Invece adesso erano pronti entrambi. Nonostante la tragedia dell'anno precedente, anzi forse proprio quello che era successo aveva fatto capire loro che dovevano fare quel passo.
Ed ora tutti si davano da fare per aiutarli, persino Heather e Dagur, nelle loro numerose visite di rappresentanza dalla vicina isola dei Grandi Guerrieri, non mancavano di dare una mano.
Oltre al matrimonio c'era anche un altro evento atteso dal gruppo: il parto di Testa Bruta.
Soprattutto nelle ultime settimane, tutti i ragazzi della squadra del capotribù, in primis Moccicoso, in quanto padre del bambino, aspettavano quella nascita con un misto di felicità e timore, poichè era risaputo che ogni volta che una donna dà alla luce una nuova vita rischiava la propria, soffrendo le pene dell'inferno.
E dato che la data del parto e quella del matrimonio potevano coincidere, i due sposi avevano deciso che, in caso la loro amica fosse entrata in travaglio, avrebbero interrotto o rimandato i festeggiamenti per dare la priorità a quell'evento.
Era giovedì mattina presto, il giorno prima della data fissata per il matrimonio.
I due futuri sposi erano soli in casa. Per avere un po' più di intimità avevano affidato Billy, per qualche giorno, a Worff e al suo compagno, cosa che il bambino aveva accettato con piacere, perchè ci teneva alla felicità della sorella, e sapeva che lei era felice se stava da sola con il capotribù.
Erano svegli da un po', ma si stavano godendo un momento di intima tranquillità prima di cominciare le mansioni della giornata.
"Non ci posso credere..." sussurrò la bionda, ricambiando ogni bacio ricevuto dal compagno "Domani ci sposiamo..."
"L'anno scorso di questo periodo mi odiavi..." precisò il giovane, stringendola "Ed eri arrivata a picchiarti con Testa Bruta. Le cose sono cambiate in fretta."
"Io non ti ho mai odiato, Hiccup... è solo che... tu eri il capo, e io... io ero solo la tua guardia del corpo..."
Il castano sorrise e baciò nuovamnete la fidanzata. La adorava, nonostante le sue insicurezze nascoste, anzi, amava anche quelle. Senza dire altro la coinvolse in un momento di passione, a cui lei non si tirò indietro, e partecipò attivamente.
Ma cinque minuti dopo, mentre loro erano ancora nel pieno di quell'attività, la porta si spalancò, interrompendoli sul più bello.
Testa di Tufo entrò di corsa e, senza neanche dare loro il tempo di coprirsi, iniziò a parlare velocemente.
"Capo! Sta succedendo! Mi hanno chiesto di venire a chiamarti!" esclamò, col fiatone, ma appena si rese conto della situazione si coprì gli occhi e indietreggiò verso l'uscita "Oh... stavate copulando... lungi da me interrompervi sul più bello... continuate pure, posso aspettare ancora un'altra mezz'oretta..."
"Testa di Tufo!" lo rimproverarono, in coro, i due.
"Quante volte vi abbiamo detto che dovete bussare?" continuò Astrid, coprendosi alla meglio con la coperta "Ora dicci che succede."
"Ehm... io..." balbettò il biondo, continuando a tenersi la mano sugli occhi "Non... non volevo interrompervi. Davvero, posso aspettare ancora un po'..."
"Se hai fatto irruzione in casa mia significa che è importante." intervenne Hiccup, infilandosi i calzoni e montando la protesi "Inoltre non so se ne sei a conoscenza, ma è piuttosto difficile riprendere a pieno regime quando si viene interrotti in certi momenti. Per cui, ora parla!"
"Okay, se lo dite voi..." acconsentì Tufo, seppur non del tutto convinto "Mia sorella è entrata in travaglio un'ora fa. Gothi è già con lei, ma ha detto di avvertirti il prima possibile."
"Va bene, arriviamo subito!" esclamò la bionda "Tu torna da tua sorella."
Il giovane annuì e corse fuori, lasciando soli i due amici, così che potessero prepararsi senza altre interruzioni.
Quando furono pronti si diressero speditamente a casa di Moccicoso e Testa Bruta, entrarono e bussarono alla porta della stanza coniugale.
La partoriente era seduta sul letto, con la testa poggiata sulla spalla del compagno, mentre la druida, dietro di lei, le massaggiava la schiena per alleviare il dolore della contrazione appena passata.
Hiccup fece un passo avanti, fermandosi a poca distanza dai tre.
"Mi hanno appena informato." disse "Come stai, Testa Bruta?"
"Per ora bene..." rispose la ragazza, facendo dei respiri profondi "Le contrazioni sono ancora distanti tra loro, ci vorrà un po'..."
"Secondo Gothi il bambino nascerà non prima di stasera." continuò il moro, carezzando i capelli della compagna.
"Non c'è problema, anche se nascesse domani fa nulla." li rassicurò Astrid "L'importante è che vada tutto bene, noi possiamo anche rimandare la ce..."
"Non azzardatevi a rimandare nulla!" la interruppe Bruta, puntando il dito "Voi domani vi sposerete anche se io fossi ancora qui a partorire! Avete rimandato anche troppo!"
"Ehm... va bene, ma ora non pensarci." la rassicurò il castano, rivolgendosi poi alla fidanzata "Resti qui ad aiutare Gothi? È meglio se io e Moccicoso aspettiamo fuori, così non siamo d'intralcio."
"Io voglio restare qui..." obiettò Moccicoso, senza muoversi.
"Tesoro, vai fuori... sono in buone mani." consigliò la partoriente, sorridendo "E poi bisogna finire di preparare per le nozze del capo, non vorrai mica lasciarli solo? Potrebbe fare disastri..."
Finalmente il ragazzo si convinse e, seppur reticente a lasciare sola la fidanzata, seguì il cugino in strada.
Hiccup subito gli diede qualcosa da fare, nulla di troppo impegnativo ma che lo distraesse un po' dalla situazione. Il moro si impegnò, ma comunque non aveva la mente completamente lucida, per cui alla fine dovette fermarsi.
All'ora di pranzo si presero una pausa, passarono a casa del capo e questi preparò qualcosa da mangiare, poi mise tutto in due cesti e uscì di nuovo in strada.
"Andiamo a casa tua." ordinò "Anche Astrid, Testa Bruta e Gothi devono mangiare."
Moccicoso non se lo fece ripetere, prese uno dei cesti e corse alla sua capanna. Il castano lo raggiunse subito e insieme entrarono.
Astrid si affacciò dalla camera da letto e il suo compagno si avvicinò, porgendole il cesto e posandole un bacio sulle labbra.
"Grazie, ma non c'era bisogno... avremmo preparato qualcosa qui..." lo ringraziò, ricambiando il bacio.
"Non voglio che vi distraiate." rispose il giovane "E poi era anche un pretesto per vedere come sta Bruta: Moccicoso non è molto concentrato, sicuramente starà meglio se ha notizie di lei."
La bionda annuì e fece cenno al padrone di casa di avvicinarsi.
"Stai tranquillo, sta procedendo molto bene." lo rassicurò "Testa Bruta è forte, sta affrontando tutto come una guerriera. Le contrazioni si stanno avvicinando, ed è quasi pronta; secondo Gothi i bambini saranno nati per l'ora di cena."
"I b... bambini?" balbettò il futuro padre, sorpreso.
"Sì, sono due gemelli. Per questo ci vorrà più tempo, ma non ti preoccupare, perchè sono tutti in buone mani." spiegò l'altra, ma venne interrotta da un leggero lamento della partoriente, dentro la stanza "Ora scusate, devo tornare dentro, vi aggiorno appena posso."
Chiuse di nuovo la porta, lasciando i due giovani uomini da soli in cucina. Hiccup prese due panini dall'altro cesto e ne porse uno al cugino, si sedette al tavolo e mangiò in silenzio.
Poco dopo bussarono alla porta; senza attendere risposta, questa si aprì, lasciando entrare Testa di Tufo, scortato da Gambedipesce, Dagur, Heather, Worff e Billy.
I due spiegarono la situazione ai reggenti dell'Isola dei Grandi Guerrieri; la ragazza ascoltò in silenzio e, alla fine, entrò nella stanza da letto per offrire il suo aiuto, mentre gli altri si sistemarono attorno al tavolo della cucina.
Billy si sistemò accanto al fidanzato della sorella e passò tutto il tempo a coccolare il suo Terribile Terrore, cercando di non far caso ai saltuari lamenti provenienti dall'altro lato della porta, ma alla fine alzò gli occhi e guardò l'altro, preoccupato.
"Perchè fa tanto male, capo? Non è una cosa bella che sta venendo un bambino? Perchè le deve fare tanto male?" chiese.
"Non lo so, piccoletto." ammise l'altro, sincero "Gli Dei hanno voluto così, ma penso che quella sofferenza temporanea sia il prezzo della felicità successiva per aver dato alla luce una nuova vita. Dicono che il dolore provato sia molto, ma noi maschi non lo sapremo mai."
"Mio... mio papà diceva che... che anche se Astrid è a... audace e brava con l'ascia non era forte come un maschio." confessò il piccolo "P... però se dovrà sentire tanto male quando tu e lei farete dei bambini, allora è più forte di te, perchè sopporta di più il dolore, anche se tu non hai più una gamba e questa cosa ti fa male."
"Sì, hai ragione." concluse Hiccup, scompigliandogli i capelli "Le donne hanno più forza di noi, perché danno la vita, per questo vanno sempre rispettate."
Billy sorrise e non disse altro: era soddisfatto delle risposte che gli erano state date.
Passarono alcune ore, durante le quali gli uomini restarono nella cucina di casa Jorgenson, in attesa. Saltuariamente una delle donne usciva per dare qualche nuova notizia riguardo la situazione al futuro padre, ma ad un certo punto si chiusero in camera, quando le contrazioni si fecero molto vicine e non poterono più lasciare sola Bruta.
A quel punto Moccicoso divenne impaziente, si alzò e prese a camminare per la cucina, lanciando saltuari sguardi alla porta della stanza da letto. Ora si sentivano bene i lamenti, ed era parecchio preoccupato.
"Stai tranquillo, andrà tutto bene." disse il cugino, prendendolo per un braccio.
"Certo, vorrei vedere te al mio posto..." si lamentò l'altro, lanciandogli un'occhiataccia.
"Stai tranquillo, potrebbe non passare molto perchè ciò accada..." intervenne Worff, che era stato in silenzio tutto il tempo.
Hiccup lo guardò, confuso. Cosa intendeva dire con quella frase? L'uomo deglutì nervosamente, capendo di aver parlato troppo.
"Ehm... scusa, capo..." si affrettò a spiegare "Pensavo lo sapessi... è che Astrid... beh, sai, lei è ancora un membro delle Guardie di Berk, quindi io resto il suo diretto superiore anche se diventerà tua moglie, per cui... beh... sì, ecco... la settimana scorsa è venuta a chiedermi l'esonero dal lavoro per maternità... è già capitato che qualcuna delle donne del mio gruppo mettesse su famiglia, per cui non ho avuto problemi a concederle l'esonero... però, ecco... pensavo lo sapessi..."
"Va bene, Worff." rispose il capotribù "Stai tranquillo, magari voleva dirmelo domani sera, come dono di nozze. Sono contento lo stesso."
"Mia sorella avrà un bambino?" chiese Billy, mostrando uno dei suoi sorrisi più allegri, e prima che potessero rispondergli già correva per la stanza, colmo di felicità, inseguito dal suo inseparabile draghetto.
I presenti si congratularono con Hiccup e questo contribuì a rilassare anche Moccicoso, che si sedette nuovamente, salvo poi scattare in piedi di nuovo quando sentì gli inconfondibili pianti di due neonati.
Tutti si alzarono, attendendo il momento in cui i due bambini venissero presentati al neopapà.
Quando la porta si aprì, il moro si avvicinò, andando incontro a Astrid e Heather, le quali tenevano un fagottino ciascuna, ed entrambe si fermarono di fronte a lui.
"Un maschietto e una femminuccia." disse la berkiana, mettendogli in braccio il primo e aiutandolo anche con il secondo "Sono sani, anche se stanchi. Anche Testa Bruta sta bene."
Il ragazzo annuì e entrò in camera. Voleva verificare di persona che la compagna stesse bene.
Si sedette sul letto e scambiò con lei qualche parola, passandole i due bambini, poi si voltò verso i loro amici e fece cenno di entrare.
Hiccup si fece avanti insieme a Billy, ed entrambi presero Astrid per mano; poco dopo gli altri li seguirono, per primo Testa di Tufo, che non toglieva gli occhi dalla sorella.
"Congratulazioni, cugino." disse il castano, sorridendo "Avete già deciso i nomi?"
"Sì." annuì la puerpera, con aria stanca "Lui si chiamerà Gary, come suo padre."
"E lei Eugene, come la madre." completò l'altro, facendo una carezza ai suoi tre tesori.
"Che ne dite di fare la cerimonia della consegna del nome domani sera, durante il banchetto delle nostre nozze?" suggerì Astrid "Sempre se Testa Bruta se la sente."
"Per me va bene." acconsentì la giovane "Sempre se riuscirò a stare in piedi."
"Passeremo di qui prima di iniziare, così non dovrai muoverti." continuò il capotribù "Preferisco che tu domani lo passi a riposo, non voglio che ti senti male per causa nostra."
"Non vi azzardate a rimandare la cerimonia, però!" esclamò Bruta, guardandoli male.
"Non ne ho alcuna intenzione." la rassicurò l'altro "Ora però è meglio se vi lasciamo soli, voi dovete riposare."
Detto ciò uscì di casa, lasciando soli i fratelli Thorston con Moccicoso e i due neonati.
Quando furono tutti fuori si separarono. C'erano ancora molti preparativi da fare, ma potevano occuparsene gli altri, così mentre i loro amici si dirigevano verso la Sala Grande, i due quasi sposi tornarono alla loro capanna.
Appena furono al riparo dagli sguardi indiscreti dei compaesani, Hiccup attirò a sè la compagna e la baciò, passionale.
"Giornata piena..." sussurrò "E anche domani non scherza..."
"Domani però è la nostra giornata..." rispose la ragazza.
Il giovane uomo annuì, sedendosi sulla panca accanto al tavolo e tenendole le mani sui fianchi. La guardò negli occhi, lasciando trasparire i suoi pensieri, e infine le posò un bacio sulla pancia.
Astrid capì: Hiccup sapeva tutto. Si sedette in braccio a lui e lo strinse forte.
Le tornò in mente una clausola del vecchio contratto matrimoniale annullato mesi prima. Se fosse stato ancora valido, ora poteva urlare al mondo di essere la moglie di Hiccup Haddock.
Ora quel contratto non era più valido, ma poco importava, perchè il giorno dopo sarebbe di nuovo diventata sua moglie.
E questa volta sarebbe stato per sempre.
   
 
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