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Autore: WildestDream    30/01/2018    1 recensioni
Moving On (7x23) House non entra in casa di Cuddy con l'auto ma capisce che non smetterà mai di amarla e di soffrire per questo. What if..? Molto Huddy, un po' Angts ma con Happy Ending.
Dal testo: House guardò Cuddy un’ultima volta, lei piangeva. Chiuse il gubbino di pelle e partì seguendo il sole che sorgeva.
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Greg House, James Wilson, Lisa Cuddy, Un po' tutti | Coppie: Greg House/Lisa Cuddy
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Settima stagione
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Ciao a tutti! 

Questa è la mia prima fanfiction a tema House e ho cominciato a scriverla davvero tanti anni fa. Fiera sostenitrice Huddy sin dalla prima stagione non riuscivo proprio ad accettare come tra loro fosse andato tutto in pezzi e ho deciso di creare il mio finale di questa bellissima - quanto tormentata- serie tv.
La storia non è finita e le parti già scritte sono sotto "riscrittura e correzione". è probabile che ogni capitolo avrà il nome di una canzone della mia playlist da scrittura, se volete suggerite qualche canzone
Spero vi piaccia e che vorrete lasciare un commento, le critiche costruttive sono sempre ben gradite :)

Prende il via dalla 7x23 Moving On, modificandola, House non è mai entrato nel salone di Cuddy con l'auto e mai ci entrerà -credo-.






Fino all’imbrunire - Cap. I “Let’s Hurt Tonight”

 

Entrò nel suo ufficio lentamente, gli occhi ancora rossi per il pianto. Nella testa correvano le immagini della notte precedente, senza darle tregua. Si ritrovò seduta alla sua scrivania, il viso tra le mani, gli occhi che fissavano la porta. Una silenziosa preghiera. Ma lui non sarebbe più tornato e lei lo sapeva.

 

“Vuoi sapere come mi sento Cuddy?” Aveva urlato, il suo corpo la bloccava contro la parete, la sua mano le stringeva il braccio. Un appiglio per rimanere in piedi, per non soccombere.

“Mi sento ferito” Gli occhi lucidi, un azzurro senza fine, un mare in tempesta. La sua bocca ad un soffio, avrebbe potuto baciarla, porre fine a tutto quel dolore che da giorni dilaniava entrambi. Ma non lo fece.

“Lo so.. Mi dispiace..” Era vero, si sentiva in colpa, non era riuscita a fidarsi di lui. L’aveva lasciato perché si era trovata da sola. Ma ora era sola davvero e stava male, stavano male.

“Non è colpa tua” L’aveva persa perché non aveva saputo affrontare il dolore, la paura di perderla. Ed era solo colpa sua. Sfuggì alla sua stretta e andò via senza guardarsi indietro.

 

L’orologio segnava ormai mezzogiorno, quando Wilson, bussando, entrò nel suo ufficio. Il suo sguardo incontrò i suoi occhi azzurri e spenti.

“Cosa succede?” Si avvicinò alla scrivania, notò le mani della donna tremare “Dov’è House?” Lui era l’unico che poteva ridurre la forte Lisa Cuddy in quello stato, e non era la prima volta.

Un fremito scosse la schiena di Cuddy quando sentì il suo nome, gli occhi si riempirono di lacrime che veloci scesero lungo il suo viso.

 

Rigirò tra le mani la piccola spazzola, aveva ancora il suo profumo, quello che amava tanto. Il suo bastone colpì forte la porta, una, due, tre volte. Era lì solo per restituire una stupida spazzola? Cuddy aprì la porta consapevole di chi si sarebbe trovata di fronte.

“Ti ho riportato la spazzola..” Lo sguardo basso, non voleva incontrare di nuovo i suoi occhi.

“Grazie” Avrebbe dovuto chiedergli di entrare? Di parlare magari? Di riprovarci? Quelle ultime settimane erano state così stressanti, pensava che ci sarebbe riuscita, che avrebbe potuto andare avanti, ma adesso si rendeva conto che non avrebbe mai potuto, non avrebbe mai smesso di amarlo.

Rimase sulla porta a fissarla, cercando il coraggio di spiegarle cosa lo aveva portato lì. Essere di nuovo amici, questo le aveva scritto ‘Rachel’, era forse per questo che era lì? Per provare ad essere amici?

“Mi manchi” La sua voce fu un sussurro al punto tale che House pensò di averla immaginata.

“Non farlo Cuddy, non farti questo, ti farai male” Alzò una mano all’altezza del suo viso, sfiorò i suoi capelli.

“Mi manchi” Ripeté alzando lo sguardo e incontrando i suoi occhi. La voce ferma, le mani lungo i fianchi tremavano.

La brezza fresca della sera la fece rabbrividire o forse fu la mano del diagnosta che dolcemente accarezzava il suo viso. Occhi negli occhi. Labbra che si sfiorano. Fu naturale come se non avessero fatto altro tutta la vita.


Al mondo niente aveva più importanza: c’erano solo i loro corpi stretti che dolcemente si amavano per tutta la notte.

 

“Se n’è andato” Le lacrime scendevano copiose lungo le sue guance, spezzando il suono della sua voce “La colpa è solo mia: gli ho chiesto di essere con me, senza capire quanto a lui facesse male. L’ho lasciato perché era più facile che ammettere di aver paura di stargli accanto davvero, quando lui aveva bisogno davvero di me, quando avevamo bisogno l’uno dell’altra”

Wilson strinse le sue mani, cercando di rassicurarla “Lisa..”

“Quando l’ho visto in quella vasca piena di sangue, io ho avuto paura di non vederlo mai più e ho capito. Mi sono sentita un’idiota. Avrei voluto tornare indietro, ma lui ha scelto per entrambi”


Aprì gli occhi cercandolo nella stanza, ma lui non c’era più. Controllò persino sotto il letto, sperando in un suo stupido scherzo. Fuori la giornata stava appena iniziando, e la luce dell’alba illuminava debolmente la stanza. Cuddy accese la luce della sua abat-jour e li notò. Sul cuscino c’erano la sua spazzola e un biglietto: ‘Dimenticami e sii felice. Non cerarmi, non mi troveresti’.

Cuddy rilesse decine di volte quelle poche parole, incapace di riuscire a capire il loro significato. Non voleva credere che lui se ne fosse andato davvero, non dopo quella notte quando aveva finalmente capito di non poter vivere senza di lui.


House guardò Cuddy un’ultima volta, lei piangeva. Chiuse il gubbino di pelle e partì seguendo il sole che sorgeva.

 

 

 

You came to me and said, "that's enough"

Oh I know that this love is pain

But we can't cut it from out these veins





Spazio Autrice:

antares_78 Per quanto la mia storia possa muovere i suoi primi passi da un contesto molto simile a quello che hai scelto per le tue storie, ti assicuro che non c'è da parte mia nessuna volontà di plagio :)

Un grazie speciale ad _Atlas_ che nonostante non abbia mai visto House m.d. (e non capisca quello che si perde) ha comunque letto la mia storia e mi ha spinto a pubblicarla <3

A presto con il prossimo capitolo
..WildestDream~

 

   
 
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