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Autore: Yoite011    07/02/2018    3 recensioni
Ciò che è davvero importante è sapersi confortare a vicenda...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: He Tian, Mo Guan Shan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Importante

 

 

 

Per pesare il cuore con entrambe le mani ci vuole coraggio .

 

 

 

 

 

E sfuma tutto.

 

Tutto…

 

Sfuma la sua ritrosia, la sua paura tipica di un animale in gabbia, il tuo futuro matrimonio deciso da tuo padre per mantenere il prestigio della famiglia.

 

Sfuma tuo fratello, il tuo continuo confrontarti con lui…

 

Sfumi perfino tu, e resta…Resta la tua bocca sulla sua.

Resta il tuo cuore che batte forte, il suo che sembra impazzito.

 

Restano i suoi occhi miele sgranati e sorpresi, la tua lingua che invade la sua bocca, aggressiva prima, dolce poi.

 

Sfuma la rabbia e l’impotenza, sfuma il vostro destino già segnato.

 

Restano i gemiti, profondi, gutturali, rochi…i tuoi.

Restano i gemiti delicati, impauriti e mal trattenuti…i suoi.

 

Resta il cemento del parco di notte, dove sono poggiati i vostri piedi dentro le scarpe da ginnastica bianche.

 

Se il cemento potesse fondere resterebbero le vostre impronte incise per sempre.

 

Il figlio di un grande boss, e il figlio di un pesce piccolo…semplicemente due ragazzi che hanno il cervello confuso.

 

Le tue mani risalgono la sua schiena sudata, è fine luglio e l’aria è bollente, seppure sia notte fonde.

 

Lampioni, fiori e ombre.

 

Lo spingi poco più in là, tra i cespugli, sotto un albero , un albero anonimo, uguale a molti.

He…Tian…” Prova a protestare.

“ Non adesso..” Lo preghi…quasi..quasi Di lasciarti fare, magari solo per qualche altro minuto.

Perché il cuore pulsa, le vene pulsano, ed il tuo membro pulsa,  lo schiacci contro il suo, e lui sobbalza e si aggrappa a te.

 

“ Ba..Bastardo..”  Vorrebbe uscirgli rabbioso, invece è un mezzo miagolio, che ti fa eccitare ancora di più.

 

Lo stringi più forte, lo schiacci maggiormente contro l’albero, e davanti lo fai aderire meglio al tuo corpo.

 Mani sulla schiena, tra i capelli rossi, le sue nocche che si serrano forti tra i tuoi capelli di pece liquida.

 

No…non si può, non dovremmo, e poi tu, cioè …è una cosa che io non…” Blatera rosso in viso.

“ Piccolo Mo,  non ci sta davvero niente di male.”

 

Non c’è davvero niente di male nel cercare conforto tra le braccia della persona che si ama.

Certo, magari il tuo modo di chiedere…conforto…è molto più simile al chiedere sesso, ma il punto è che non conosci altri modi di farti ascolatare…capire..da lui…

 

Saliva, denti che sbattono, lui che chiude la bocca, lui che protesta,

tu che gli apri a forza la bocca e ricominci il bacio.

 

Il tronco dietro di lui deve avergli graffiato la schiena, perché all’improvviso si inarca verso di te, non te lo spieghi altrimenti sennò.

 

Le sue mani, tra i tuoi capelli, tirano, ma non poi così forte, il suo inguine è bollente e duro quanto il tuo, contro il tuo.

 

Lasci la sua bocca solo per respirargli dritto nell’orecchio.

Poggi la tua fronte contro la sua, sudore e pensieri folli.

 

Gli hai concesso abbastanza per recuperare il respiro.

La tua bocca morde il suo collo, ed il tuo corpo struscia sul suo più basso e tremante.

 

Non sarebbe per nulla una bugia dire che il modo in cui ti muovi è davvero uguale ad una scopata contro il tronco di un albero del parco in piena notte.

 

Ancora, colpi d’anca, fottuti movimenti pelvici, bacino,  colpi d’anca, schiena, mani, ancora spingere…bacino, colpi d’anca ripetuti e ritmici.

 

Tu …lui…

 

Peccato i vestiti, peccato il luogo pubblico, e peccato che lui proprio muore di paura.

 

 

Menomale, che la sua bocca ti accoglie nonostante le false ritrosie, menomale che ti abbraccia pure, in un modo scomposto e tutto suo, ma non per questo meno caldo e…confortante.

 

I piedi affondati nella terra, qui le impronte restano, ma solo per un po’…vorresti che restassero per sempre, anche dopo tutto, anche dopo di voi, a testimoniare che siete stati vivi, e che vi siete amati, in un modo strano e contorto, ma davvero amati…

 

“ Che hai…?” riesce a dirti, nonostante la tua lingua affondata in bocca.

 

Non solo tu sei in grado di leggergli dentro, anche lui lo sa fare, complice quel dannato feeling, per così dire, che non vi lascia scampo.

 

Sorridi, dovrebbe essere un sorriso rassicurante, ma ti esce un po’ cattivo, perché è la vita che ti ha incattivito.

 

“ Vorrei durasse per sempre..”

Lui scosta il viso.

 

“ Perché? Che c’è dopo..”

E i suoi occhi sono seri e attenti.

 

Non ora, ora hai solo bisogno di baciarlo.

Dopo, forse dopo.

Anche se alcune cose non sono facili da spiegare.

 

Le cicale fanno un tale casino, solo ora ti accorgi che hanno rotto le palle tutto il tempo.

 

Lo baci di nuovo, non vuoi pensare troppo.

 

Le bocche rosse, le labbra  bagnate, gonfie, il mento piacevolmente sporco di saliva.

Profumi che si mischiano, ancora sudore e gemiti.

 

Baciarlo…divorarlo, non c’è differenza.

Lo mordi,  lui risponde.

Sorridi, non ti aspettavi niente di diverso da lui.

 

Combattivo, orgoglioso come te, in modo diverso sì, ma anche dannatamente uguale.

 

Tocchi il suo viso, di nuovo la schiena, ancora la schiena, e poi più in basso, la ragione va e viene, e perdi il contatto con la realtà.

 

Afferri i suoi glutei, lui protesta, sei quasi rabbioso ora.

Lui si stacca dal tuo bacio, è severo e arrabbiato il suo sguardo di miele.

 

“ Questo no. Io…non..”

Lo afferri per la nuca, l’altra mano ancora sul suo sedere, lo stringi a te.

 

Lo baci, lo baci, ancora, troppo, forte, pieno, caldo, bagnato.

Ragione, sentimento, rancore, incomprensioni, amore…odio..e ancora amore…

Un amore distorto, non per questo non bellissimo..

 

La sua lingua insicura ma non meno appassionata, la tua un po’ sfrontata e sensuale.

 

Sapore, suo, tuo…vostro..

 

“ Andiamo a casa mia…” Il respiro incontrollabile, l’adrenalina e l’eccitazione alle stelle, le stesse stelle brillanti che vi guardano condannandovi attimo dopo attimo, non smettono di brillare e voi non smettete di morire di desiderio.

 

Il cielo è nero, e inghiotte la risposta di Mo… Anche se la tua più che una domanda era un mezzo ordine, dettagli…

 

La risposta da cui, lo sai, partirà tutto…

 

Tutto.

 

Ogni singola cosa.

 

Nel bene e nel male.

 

 

E lo sai che puoi salvarmi solo tu…

 

 

 

 

 

Fine.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le frasi e le canzoni a cui mi sono ispirata sono “ Il conforto di Tiziano Ferro e Carmen Consoli, e infine Raf con “ Stai con me.”

 

 

 

Grazie a chi ha letto la ficcina ^^

Yoite ^_^

  
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