Serie TV > Dirk Gently
Segui la storia  |       
Autore: VeganWanderingWolf    08/02/2018    0 recensioni
raccolta di momenti incentrati sul personaggio di Amanda, post 1a stagione (no spoiler sulla 2a). con grande partecipazione del Trio Chiassoso, e qualche comparsata (comunque notevole) di Dirk, Todd e Farah. Enjoy and stay punk!
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

I’m Not A Fan Of Anything/Anyone. It’s Everyone/Everything That Should Be My Fan.

 

11.

 

«Ah, eccovi!» disse subito Farah, non appena aprì la porta dell’appartamento di Todd, fissando quest’ultimo e Amanda in piedi sulla soglia nella luce mattutina.

Luce che Amanda stava odiando.

«È successo qualcosa?» domandò Farah, seria, corrugando la fronte per la preoccupazione mentre seguiva con lo sguardo Amanda che entrava senza complimenti e si gettava di peso lunga distesa sul divano.

«Assolutamente niente di niente.» riportò Todd in tono laconico ed esausto, trascinandosi dentro casa a sua volta.

«Questo è… davvero molto strano.» commentò la voce di Dirk dalla camera da letto, in tono perplesso e poco convinto.

Amanda, con già gli occhi chiusi, sorrise.

«Tu non hai il diritto di definire che cosa è strano.» osservò con calma abituata Todd, mentre iniziava a sfilarsi la giacca, rallentato dalla stanchezza e dagli arti anchilosati dalla notte passata sul sedile dell’auto.

«E perché mai?» protestò Dirk.

«Perché…» rispose Todd tranquillamente, mentre restituiva a Farah le chiavi della sua auto «I tuoi parametri di ‘strano’ non coincidono con quelli del resto dell’umanità.»

Dalla camera da letto provenne un verso significativo, a metà tra il divertito e il critico.

«Non è colpa mia se il resto dell’umanità… o almeno la stragrande maggioranza di essa… ha una fantasia così limitata. Specialmente rispetto a quella dell’universo.» ribatté infine Dirk, con uno sbuffo che sembrava voler risuonare saputamente dignitoso, ma sembrò accompagnato anche da una smorfia dolente.

Todd si appoggiò di peso con la spalla sulla cornice della porta della camera da letto, limitandosi a guardarlo, come se stesse cercando di soppesare se e quanto fosse in condizioni tali da delirare per la febbre, piuttosto che essere abbastanza lucido da parlare con piena cognizione di causa. Perché in base alla cognizione di causa che secondo lui aveva di solito Dirk, era probabilmente quasi impossibile distinguere tra le due possibilità solo ascoltandolo.

«Va bene…» ragionò Farah con un sospiro stanco. Amanda aprì una fessura tra le palpebre per guardarla. La vide massaggiarsi la fronte con le dita di una mano, sforzandosi di essere ragionevole e pragmatica. «Quindi non abbiamo altri indizi validi al momento…»

«Oh, sono sicuro che arriveranno presto…» commentò Todd, ironico ma convinto.

«Giusto.» concordò Dirk dalla camera da letto.

Amanda emise uno sbuffo divertito, tornando a chiudere gli occhi.

Farah sospirò di nuovo. «Allora… spero non troppo presto. Perché ho davvero bisogno di una dormita.» commentò, consultando rapidamente l’orologio da polso. «Perciò se non c’è altro…» iniziò in tono di commiato, guardandoli uno ad uno con un’espressione di controllo.

Amanda aprì di nuovo gli occhi e la guardò. Sorrise. «’Notte, Farah.» le disse affettuosamente, sistemandosi meglio sul divano e tornando a chiudere gli occhi.

«E… grazie.» aggiunse Todd.

Farah annuì, sembrando troppo imbarazzata dalle sue auto-convinzioni di essere incapace di partecipare ai normali scambi dell’interazione interpersonale in maniera adeguata per rispondere altro che «Okay, ci aggiorniamo.», e uscire.

Todd emise un sospiro stanco e recuperò una coperta da un armadio, distendendola per coprire Amanda. «Dormi… qui?» le domandò, con tatto gentile e un po’ esitante.

«Sto già dormendo.» puntualizzò solo Amanda, semi-biascicante.

«Okay…» disse solo Todd, andando in cucina.

Amanda stava in effetti scivolando rapidamente verso il sonno. Ma a volte aveva notevoli difficoltà ad addormentarsi subito quando non si trovava assieme al Trio Chiassoso o almeno sul vecchio furgone nero; persino quando era esausta cioè.

Per questo sentì i rumori di Todd che si preparava qualcosa da mangiare o da bere in cucina, cercando di fare piano. E Dirk che chiamava lamentosamente dalla camera da letto «Tooodd…»

«Shhst! Amanda sta dormendo.» sibilò pazientemente Todd in risposta.

«Oh…» fece Dirk, in tono dispiaciuto e più basso.

Di lì a poco, Amanda udì un fruscio di coperte, seguito da passi a piedi nudi che dalla camera da letto si spostavano in cucina.

«Todd.» ripeté Dirk, avendo cura di sussurrarlo stavolta.

A giudicare dal piccolo clangore di posate, Todd non doveva essersi accorto che era lì. «Dirk!!!» sibilò «Che diavolo? Torna a letto. Sei malato, ricordi?»

«Che stai facendo?» domandò Dirk, imperturbabile, incuriosito.

Todd sospirò arreso. «Vuoi del tè?» domandò, con un che di vagamente retorico.

«Sarebbe splendido.» sospirò Dirk grato.

Amanda udì dei rumori che indicavano che Dirk si stava sistemando a sedere in cucina. E probabilmente, a giudicare dai fruscii, si era portato dietro buona parte almeno delle coperte, in cui si stava tenendo avvolto. Sorrise tra sé e sé, divertita.

Per un poco, tutto ciò che udì in sottofondo, attraverso il dormiveglia, fu il tranquillo e domestico chiacchierare a bassissima voce tra i due, senza nemmeno cercare di distinguere le esatte parole, anche se tra le poche che comprese passivamente senza provarci c’era qualcosa che riguardava il caso di cui si stavano occupando mischiato con cose banali e battute.

Fu il silenzio a farla riemergere un poco dal dormiveglia relativamente profondo, semplicemente perché sembrava caduto all’improvviso, e di natura diversa rispetto ad un semplice silenzio tranquillo e naturale.

Poi udì Todd mormorare in poco più di un sussurro qualcosa come «Questo… è okay… per te…?»

E Dirk rispondere immediatamente «Sì!!», con piena convinzione, e tale entusiasmo da aver alzato incautamente un poco la voce. La riabbassò prontamente e disse di nuovo «Sì. Sì. Benissimo.»

Di nuovo cadde un singolare silenzio.

Finché Amanda non distinse vagamente ma sufficientemente i tenui suoni di un chiaro bacio.

Sorrise tra sé e sé. E disse «Hey, voi due.»

Seguì un piccolo tramestio improvviso e sorpreso, e lei sogghignò divertita.

«Trovatevi una stanza.» disse solo.

Le sembrò di poter percepire un denso imbarazzo fin da lì dove se ne stava ad occhi chiusi sul divano, avvolta nella calda coperta e ancora comunque piuttosto in dormiveglia.

Dopodiché udì Todd sussurrare qualcosa che sembrava un invito e un pazientemente convincimento di Dirk, e i loro passi in punta di piedi verso la camera da letto.

L’ultima cosa che udì prima che la porta si chiudesse dietro di loro fu Dirk che diceva sussurrando «Hem… temo che ti ammalerai anche tu.», e Todd che emetteva un piccolo verso divertito e sardonico, ma anche chiaramente affettuoso e felice.

 

Amanda faticò comunque un altro poco ad addormentarsi del tutto.

Non che si udisse niente dalla camera da letto. Probabilmente quei due erano crollati addormentati l’istante che avevano posato la testa sul cuscino. Perdenti.

Più che altro le tornarono in mente alcune parole di Todd di quella notte, quando avevano chiacchierato ancora un poco, a tratti sparsi nelle lunghe ore di appostamento in auto.

Qualcosa che aveva a che vedere col fatto che Todd si fosse azzardato a chiederle, come dopo aver racimolato tutto il coraggio che aveva per tentare una conversazione più personale che un tempo tra fratello e sorella avrebbero avuto senza problemi, se nella sua vita ci fosse qualcuno.

Amanda aveva negato. Dopotutto, passando gran parte del suo tempo con gli altri del Trio Chiassoso e spostandosi costantemente per ogni dove senza meta, era piuttosto difficile anche volendolo imbattersi in “qualcuno di speciale”.

Non che lei lo volesse. Non che ci pensasse, a dirla tutta.

Ma una piccola parte di lei ora iniziava a sospettare che forse avrebbe potuto essere qualcosa di piacevole. O di interessante. Magari entrambe le cose.

Per qualche motivo, mentre finalmente si addormentava del tutto, inconsciamente si chiese se magari a Farah potesse piacere andare insieme al poligono di tiro o a fare footing, quando si fossero svegliate chissà quando nel corso della giornata.

 

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Dirk Gently / Vai alla pagina dell'autore: VeganWanderingWolf