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Autore: Chiaroscura69    08/02/2018    1 recensioni
Sentimenti che mi uccidono mentre penso al ''se non ci fossimo mai conosciuti''...
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non so se mi dilani
più il tuo ricordo
o vederti ogni giorno
sapendo che percorri
le stesse mie strade
con passi diversi,
che ti allontanano sempre più
da tutto ciò che abbiamo vissuto
insieme; una parola ormai sconosciuta
che mi rimbalza fra i pensieri.
Insieme abbiamo riso
di cosa, non ricordo,
ricordo solo che ero felice
ed è cosa tanto rara
che mi è rimasta impressa.
Insieme abbiamo guardato
con la stessa malinconia
le luci della notte
sentendoci una parte infinita
di questo mondo enorme.
Insieme abbiamo mangiato
e non ricordo alcun cibo eccelso
o particolare, ma era frutto nostro
e tutto aveva un altro sapore.
Insieme abbiamo constatato
che il male è ontologico
e che serve solo la giusta spinta
per farlo uscire da ognuno di noi.
Insieme abbiamo ballato
e la musica non era che un'accozzaglia
di suoni, per una sola volta
nella vita, io non l'ho ascoltata.
Per questo continuo a chiedermi
a che scopo rendere due esistenze
così collegate per poi reciderle
all'improvviso, e incontrarci
ogni giorno, percorrendo le stesse
strade, con i volti cammuffati,
sconosciuti.
Non so se, in verità,
mi dilani di più la tua mancanza
o il fatto che una volta
tu ci sia stato.
Forse sarebbe stato più facile
vivere tutto questo da soli.
Da soli avremmo riso
a battute scialbe, ma con gusto,
un sapore quasi uguale
alla Felicità.
Da soli avremmo guardato
le luci della notte,
con il senso di appartenenza
tipico di chi si sente connaturato,
anche se in piccola parte,
a questo mondo enorme,
eppure solo.
Da soli avremmo mangiato
pietanze gustose e raffinate,
ma sarebbe stata la cena
di tutti i giorni.
Da soli non avremmo mai
ammesso che il male
sia insito anche in noi
in quanto uomini
solo perchè
non ci sarebbe stata data
la possibilità di provarlo
sulla nostra pelle.
Da soli avremmo ballato
cantando parole incomprensibili
e sentendoci stupidamente pieni
di gioia effimera
che il sole del mattino
avrebbe reso solo un'ombra.
Sarebbe stato meglio
non averti mai incontrato,
intimamente io lo so,
ma questo cuore trenodico
piange giorno e notte
e non mi fa ragionare.
Vorrei essere come te,
che cammini spensierato
sulle mie stesse strade
ma con passi diversi,
che ti allontanano sempre più
da tutto ciò che abbiamo vissuto,
insieme.
 
   
 
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