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Autore: Ragdoll_Cat    08/02/2018    4 recensioni
"... al matrimonio fra il Capitano Steven Grant Rogers e la signorina Selene Allegra Lowell, che si terrà domenica 22 maggio 2016, alle ore 11.00 presso la Cattedrale di San Patrizio, New York."
Ci siamo!
Il gran giorno è arrivato!
Ho deciso di descrivere tre momenti specifici e di dividerli in altrettante shot:
-La sera prima della cerimonia; ✔
-Il matrimonio; ✔
-Il ricevimento. ✔
Preparatevi a tanto fluff e magari se siete di lacrima facile, anche un fazzoletto.
Come sempre vi auguro una buona lettura.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James 'Bucky' Barnes, Nuovo personaggio, Steve Rogers/Captain America, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Accidere ex una scintilla incendia passim'
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-Non capisco che problema hai.
Stai per diventare l’ultimo maschio disponibile di New York.
Ci sono tre milioni e mezzo di donne, qui.-
-A me ne basterebbe una…-

 (Captain America: The First Avenger)
 
 
*
 

La giornata sarebbe sicuramente stata serena e calda, ne era sicuro.

Non erano neanche le otto di mattina, ma il Sole illuminava già i palazzi e gli scaldava piacevolmente le spalle.

Per un motivo o per un altro non era riuscito a recarsi lì prima di quel giorno, ma finalmente ce l’aveva fatta.
Era in piedi sul quel delicato manto erboso che ricopriva quel minuscolo lembo di terra di Brooklyn, che resisteva all’incessante marcia del cemento e del progresso e fissava quelle due piccole lapidi uguali sotto le quali riposavano i suoi genitori.

-Ciao Mamma. Ciao Papà- li salutò, mentre appoggiava sul terreno i due piccoli mazzi di fiori che aveva acquistato per loro -scusate se non sono riuscito a passare prima.-

Rimase inginocchiato e continuò a parlare, come se loro potessero sentirlo: -Spero di avervi resi fieri di me, perché ce la sto mettendo tutta per non deludervi- una singola lacrima sgorgò dal suo occhio destro -Mi mancate tanto. Vorrei avervi al mio fianco quest’oggi.
Sto per sposare una donna eccezionale. È dolce, buona, intelligente, coraggiosa, caparbia… vi sarebbe piaciuta.
Nel momento stesso in cui l’ho conosciuta ho smesso di sentirmi solo.-

-Dovrei essere offeso, adesso?-

-Dipende, ti senti offeso?-

-No.-

-Come sta Julie?-

James sospirò mentre gli offriva una mano per alzarsi: -Sta bene. È più in gamba di me.-

-Dovresti parlarle.-

 -Lo farò. Quando avrò abbastanza coraggio. L’ultima volta che le ho rivolto la parola aveva nove anni e le trecce. Era in braccio a Papà e si sforzava di non piangere. Le avevo promesso che sarei tornato presto… ma a quanto pare non l’ho fatto.-

-Sei ancora in tempo per adempiere alla promessa.-

-Lo so.-

In occasione del compleanno di Bucky, avvenuto due mesi prima, Steve aveva chiesto aiuto per fargli un regalo speciale e chi meglio di Selene avrebbe potuto dargli una mano?
Infatti nonostante il lavoro, i preparativi per il matrimonio e altri impegni lei l’aveva sorpreso ancora una volta, riuscendo a trovare l’unica sorella -la più piccola- di James ancora in vita.
Fino a quel momento però il suo amico si era limitato ad andare da lei ed a osservarla da lontano, ma sperava che presto riuscisse a parlarle.
James meritava di ritrovare quella serenità che gli era stata strappata via anni prima.

-Lo farò.
Tu come ti senti?
Nervoso?-

-Un po’.
Comunque ero più nervoso quando ho dovuto affrontare il trattamento del Super Soldato. Quando ho visto Howard in laboratorio, dopo averlo visto in azione alla Fiera… te lo giuro, ho temuto seriamente di morire.-

-Howard e la sua macchina volante che non volava…-

-Chissà se alla fine l’ha costruita sul serio…-

I due amici risero brevemente al ricordo della scena a cui avevano assistito, poi James disse: -Andiamo o scommetto che Selene diventerà letale quanto una Vedova Nera se non adempio al mio ruolo di testimone e non ti faccio arrivare in tempo.-

-Addirittura?-

-Avresti dovuto vederla affrontare Rumlow. Era completamente indifesa e legata, ma non ha vacillato un secondo.
Te la immagini se dovesse allenarsi con Natasha? Chi la fermerebbe più?-

-Non farmi pensare a quest’eventualità, ti prego.-

-D’accordo, d’accordo… alla fine ti ha più detto dove andrete in luna di miele?-

-Mi ha detto solamente Londra, la Normandia, l’assolata Spagna… ma credo che abbia citato un dialogo Disney…-
Steve aveva ragione; l’unica cosa che sapeva con certezza era che Selene aveva chiesto l’aiuto ad uno dei Vendicatori per organizzare il tutto… il problema era capire chi.

-Conoscendola è più che probabile… A chi arriva prima, Imbecille?-

-Certo, Cretino.-
 
*****
 
 
Selene stentava a riconoscersi mentre si guardava allo specchio.

Il delicato trucco metteva in risalto i suoi lineamenti dolci e la faceva apparire ancor più luminosa; gli occhi verdi sembravano più grandi e le ciglia erano state allungate e incurvate con la giusta dose di mascara nero.
I suoi capelli erano stati acconciati in due grosse trecce ai lati della testa, che andavano ad intrecciarsi in un morbido chignon, quasi a voler rappresentare l’unione fra lei e Steven, due singole vite che avrebbero costituito un’unica e nuova famiglia. In testa indossava anche un lucente e sfavillante diadema, dono di Thor.

Quando il principe di Asgard glielo aveva consegnato era rimasta senza parole da quanto era bello. Un delicato intreccio di oro bianco e diamanti purissimi da sembrare la corona di una principessa.
Thor le aveva spiegato che era una tradizione della sua famiglia, festeggiare la felicità di un fedele amico e compagno facendo un regalo alla sua sposa.
Selene però l’aveva accettato solo in prestito, perché dopotutto quando avrebbe potuto indossarlo nuovamente?
Thor e Steve erano scoppiati in una di fragorosa risata di pancia non appena avevano udito ciò, ma avevano dovuto smettere a causa dell’occhiataccia che Selene aveva rivolto loro.
Quindi alla fine era un semplice prestito, punto e basta.
Un prestito che non stonava con gli orecchini che le aveva regalato Steven; quando li aveva mostrati a Vicky e averle raccontato la loro storia, la sua migliore amica aveva emesso un fischio di pura ammirazione e l’aveva abbracciata, sinceramente felice per lei.

-Ancora non riesco a credere che tu stia per sposarti…-

-Era una così impossibile da immaginare?-

-In un certo senso sì…-

Le due amiche scoppiarono a ridere, mentre si godevano quei minuti di tranquillità; presto sarebbe arrivato il momento per Selene di indossare il suo abito da sposa e tutto sarebbe cambiato per sempre.

Katherine bussò alla porta e la sua testa fece capolino nella stanza: -Selene sei presentabile? C’è un tuo amico che vuole salutarti.-

-Fallo entrare Mamma, grazie.-

-Disturbo?-

-Vi lascio soli…- e con queste parole Vicky uscì, seguendo Katherine lungo il corridoio.

-Certo che no, Tony accomodati, come mai sei venuto qui?-

-Non potevo esimermi dal vederti prima di Rogers.-

-Sei sempre il solito!-

-Certo che sì, dopotutto sono pur sempre Tony Stark! In realtà sono venuto a dirti due cose...-

-Davvero? La prima qual è?-

-Sei stupenda già così!-

-Ma se ho ancora i jeans e la camicetta.-

-Sei bellissima!
Dirò a Thor di tenere il Mjölnir pronto all'uso, non vorrei che a Steve venisse un infarto quanto ti vedrà, dopotutto ha una certa età...-

-Ah ah...
E la seconda?-

-Non sposare Rogers oggi, fuggi con me!-

Selene scoppiò a ridere: -Molto divertente, dico sul serio Tony.
Mi dispiace spezzarti il cuore, ma io amo Steven.-

-Sapevo che avresti risposto così!-

-Era un test?-

Tony scosse il capo sogghignando: -Voi due siete fatti l'uno per l'altra.
Selene...-

-Sì?-

-Grazie.-

-Per cosa?-

-Per far parte della vita di Steve.-

Selene non disse nulla, ma si limitò ad avvicinarsi a Tony e lo abbracciò.

-Non ho intenzione di piangere oggi, quindi non farmi commuovere così.-

-Va bene.
Puoi ancora cambiare idea, sai? Ho un jet pronto al decollo, basta dirlo.-

Selene ridacchiò e gli diede un lieve bacio sulla guancia: -Usalo per portare Pepper in vacanza d'accordo?-

-D'accordo.-

-Adesso vai che mi devo cambiare.-

-Puoi farlo benissimo anche di fronte a me… credevo fossimo amici…-

-Vai!-

-Va bene, va bene.
A dopo.-

La successiva mezz’ora fu piuttosto frenetica, ma quando ormai mancavano quarantacinque minuti alla cerimonia Selene era pronta.
-Sei bellissima Selene!- il tono entusiasta di Vicky era una garanzia.

Il vestito Lazaro le era stato cucito praticamente addosso; il corpetto dalla scollatura a cuore era interamente ricoperto da cristalli e perle, in perfetto abbinamento con il diadema e gli orecchini.
La vaporosa e semplice gonna di tulle di seta -in contrasto con la ricca parte superiore- sfiorava delicatamente il pavimento, lasciando intravedere appena le altissime pump -blu mezzanotte era la sfumatura specifica- Ralph & Russo.

-Una cosa non capisco però…-

-Cosa?-

-Perché non hai voluto il velo?
Cioè saresti una delle poche spose che lo potrebbero indossare a giusta ragione…-

-Non l’ho mai considerato essenziale… mi sarebbe stato d’intralcio. Voglio poter vedere ogni cosa in ogni dettaglio, senza impedimenti.-

-Ho capito.
Ma avresti potuto indossarlo a giusta ragione o no?-

-Sì, Vicky- Selene era quasi esasperata -avrei potuto.-

-Non usare quel tono, Signorina!-

-Vedi di non perdere il mio anello di fidanzamento piuttosto.-

-Perché l’hai dato a me, a proposito?-

-Per il galateo; le mani della sposa devono essere libere. Me lo restituirai dopo la cerimonia.-

-Lo terrò da conto, promesso. Insieme alla busta.-

-Mi raccomando mantieni il segreto.-

-Certo.-

-Ragazze, posso entrare?-

-Sì, Mamma.-

Katherine rischiò quasi di rovinarsi il trucco, ma riuscì a darsi un contegno e le disse: -Sei incantevole piccola mia.-

-Grazie Mamma.-

-Sei pronta?-

-Datemi due minuti e arrivo. Devo rimanere sola un momento.-

Non appena le due donne furono uscite, Selene diede un’ultima occhiata alla sua stanza, ormai priva di oggetti personali, in quanto tutti i suoi averi erano stati inscatolati ed impacchettati e spediti alla Tower, al piano di Steven. A quello che sarebbe diventato il loro piano.

Era felice, eppure si ritrovò a sospirare melanconicamente.
I suoi nonni le mancavano terribilmente.
Nicholas Wenders, il burbero ma dal cuore tenero nonno materno, gli adorati Charles e Caterina e… Peggy.

Le capitava spesso di sognarla e la vedeva serena, ma non averla lì era comunque triste. Si rincuorò quando ripensò al fatto che stava mantenendo l’ultima promessa che le aveva fatto; promessa che avrebbe mantenuto per il resto della sua vita.
Prese un bel respiro ed uscì, senza voltarsi indietro, pronta per compiere il grande passo.

Suo padre Hank, l’abbracciò forte: -La mia bambina. Sei diventata una donna forte e indipendente, ma rimarrai per sempre la mia piccola Selene, anche se stai per sposarti con l’unico uomo degno di te.-

-Papà…-

-Lo penso sul serio. Non ti ho mai vista così felice in tutta la tua vita.
Inoltre credi davvero che avrei dato il mio benestare se non fosse stato così?-

-Aspetta… Steven ti ha chiesto il permesso? Non lo sapevo.-

-È passato un giorno a casa mia e di tua madre. Una piacevole sorpresa.-

-Già…- Steven riusciva sempre a sorprenderla.

-Andiamo?- le domandò a quel punto, offrendole il braccio.

-Certo.-
 
*****
 

Finì di allacciarsi il gilet nero e da ultimo prese la giacca dalla gruccia e l’indossò.
Avrebbe potuto vestire la sua uniforme della SSR, ma per un giorno voleva essere semplicemente Steve Rogers; sull’invito al matrimonio il galateo imponeva di indicare l’eventuale appartenenza alle forze armate o l’ascendenza nobiliare, ma quella domenica  lui sarebbe stato solo Steven.

Il raffinato completo a tre pezzi di Gucci era un regalo di Tony, perché -testuali parole- era compito suo rendere tutti quanti più affascinanti, per questo aveva sborsato fior di quattrini per commissionare il vestito su misura e per quello di James e di tutti gli altri.
La sua magnifica Pepper, invece, aveva pensato alle signore, così da rendere ognuno impeccabile.

Steven osservò la sua figura allo specchio e dovette ammettere con se stesso che era parecchio nervoso, nonostante i tentativi di farlo ridere da parte di Sam e Bucky, che si erano cimentati in qualche buffoneria, ovviamente documentata da Tony.

Riuscì a resistere all’impulso di passarsi le dita fra i capelli biondi, ma non era facile.
Non era nervoso per il passo che stava per fare, ma per il tarlo lo divorava da dentro; e se Selene non si fosse presentata, perché lui non era abbastanza?

Le sue dita sfiorarono uno dei gemelli che Selene gli aveva regalato e immediatamente si calmò; lei sarebbe arrivata, in perfetto orario questa volta.
Quindi era giunto il momento di uscire e recarsi in chiesa.

Controllò un’ultima volta di essere in ordine, dalla cravatta alle stringate nere e lucide, e dopo aver preso un bel respiro, abbassò la maniglia della porta della stanza e si diresse all’ascensore.
 

            *****

 
Era in piedi di fronte all’altare da circa dieci minuti, in attesa.
Con la coda dell’occhio poteva vedere Bucky alla sua sinistra, fiero testimone. Fece scorrere lo sguardo un po’ dappertutto, nella chiesa gremita.
Vide Tony, Pepper, Clint, Nat, Thor, Jane, Darcy, Sam, Bruce e qualche vecchia conoscenza dello S.H.I.E.LD. dalla sua parte e riconobbe Flynn e gli altri amici di Selene, oltre a sua madre e sua nonna.
Vicky, la testimone di Selene, stava percorrendo la navata proprio in quel momento, quindi non poteva mancare molto.

Aveva ragione, le prime note del “Canone di Pachelbel” riempirono l’aria nell’esatto istante in cui il rintocco delle campane segnò le undici.

L’intera platea si alzò e si voltò verso il portone per vedere l’ingresso della sposa.

Selene, al braccio del padre, era raggiante; camminava sorridente verso di lui con grazia e con passo sicuro, tenendo in mano un bouquet rotondo di rose e una volta incontrati gli occhi di Steven, non riuscì a distogliere i propri nemmeno per un istante.
Dal canto suo, Steven era incapace di smettere di sorridere, perché Selene stava guardando solo lui e nessun altro. Era felice di non dover parlare perché non ne sarebbe stato in grado, totalmente rapito dalla bellezza di Selene; in cuor suo sapeva che nessun’altra sarebbe stata in grado di competere con lei.
Hank esitò forse un attimo solo -in fin dei conti era pur sempre sua figlia- prima di stringere la mano di Steven e di far scivolare su di essa quella di Selene riservando poi al giovane uomo un’occhiata che significava tutto.

Selene passò il proprio bouquet a Vicky e poi tornò a focalizzarsi su Steven e sulle loro mani intrecciate.
Trascorsero così tutta la cerimonia, ignorando quasi completamente il resto delle persone presenti, immersi in un mondo tutto loro.

Steven, che finalmente aveva recuperato la parola, fu il primo a pronunciare le sue promesse.

-Selene...
Non ci sono parole per descrivere quello che provo per te.
Quando ci siamo conosciuti, sei letteralmente finita fra le mie braccia e ringrazio il Cielo ogni giorno per averci fatto incontrare.
Hai sciolto l’ultimo pezzo di ghiaccio in cui ero rimasto intrappolato, semplicemente essendo Selene.
Mi hai donato speranza quando ero pericolosamente vicino alla resa e con la tua energia dirompente hai riacceso il mio spirito indomito. 
Sono egoista lo so, perché non voglio trascorrere altro tempo lontano da te.
Sei il mio faro nella notte più oscura, hai portato la luce nella mia vita e per questo ti amo, mia Risplendente.
Hai aperto il mio cuore all'amore quando ormai non lo ritenevo possibile. 
Sei il mio pilastro fondamentale, no tu sei la casa intera e l'amore che mi doni ogni giorno è il fuoco che riscalda la mia esistenza. 
Per tutta la vita ho cercato un motivo, uno scopo quando invece tutto ciò di cui avevo bisogno era un luogo a cui tornare e sei tu, il mio posto nel mondo.
Mi hai chiesto solamente due ore, invece ti dono il resto della mia vita.
Ti amo, e non mi stancherò mai di dirtelo o di dimostrartelo ogni giorno finché avrò vita.
Ti amo, mia Selene.-

-Steven…
Avrei potuto cercare le parole da pronunciare quest’oggi fra la grande letteratura, ma non sarebbero state mie, non sarebbero state le nostre, perché la nostra storia la possiamo scrivere solo noi.
Prima di conoscerti, nel mio futuro vedevo solo libri e storia e credevo di avere tutto quello che potessi desiderare.
Non sono mai stata così contenta di avere torto!
Perché adesso, guardando indietro, non riesco a ricordare com’era la mia vita prima d’incontrarti e la cosa non mi dispiace nemmeno un po’, perché questo significa che tu mi hai donato qualcosa che non sapevo di volere così tanto, facendomi sentire per la prima volta in vita mia, completa, dopo una vita che adesso mi appare vissuta a metà perché non avevo mai provato nulla di tutto questo nella mia esistenza.
La mia vita si è arricchita nel momento stesso in cui ci siamo incontrati e continua ad arricchirsi giorno dopo giorno, perché tu non hai più lasciato il mio fianco e sapere che questa cosa non cambierà mai riempie il mio cuore di gioia, perché so che continuerà per il resto delle nostre vite.
Ti amo, mio Steven.-

Il celebrante a quel puntò pronunciò le seguenti parole: -Alla presenza di Dio e davanti alla Chiesa qui riunita, datevi la mano destra ed esprimete il vostro consenso.
Il Signore, inizio e compimento del vostro amore, sia con voi sempre.-

-Io Steven Grant, accolgo te, Selene Allegra, come mia sposa.
Con la grazia di Cristo prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita.-

-Io Selene Allegra, accolgo te, Steven Grant, come mio sposo.
Con la grazia di Cristo prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita.-

-Il Signore onnipotente e misericordioso- continuò il sacerdote stendendo le mani sopra quelle unite degli sposi -confermi il consenso che avete manifestato davanti alla Chiesa e vi ricolmi della sua benedizione.
L’uomo non osi separare ciò che Dio unisce.-

-Signore, benedici e santifica l'amore di questi sposi: l’anello che porteranno come simbolo di fedeltà, li richiami continuamente al vicendevole amore.
Per Cristo nostro Signore.-

-Selene, ricevi questo anello, segno del mio amore e della mia fedeltà. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.-

-Steven, ricevi questo anello, segno del mio amore e della mia fedeltà. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.-

Quando le fedi di platino furono ai rispettivi anulari, il sacerdote pronunciò le solenni parole: -Per il potere conferitomi, io vi dichiaro marito e moglie
Ora può baciare la sposa.-

Steven non se lo fece ripetere due volte e attirò dolcemente a sé Selene per poterla baciare, con in sottofondo l’applauso dell’assemblea festante.
 

 









Angolo dell’Autrice:

Ce l’hanno fatta!!!!!!

Steven e Selene si sono sposati!!!!!

Yeeeeeee!!!!!

Non ho molto da dire, sono troppo su di giri.
Ho deciso di pubblicare oggi perché oggi festeggio quattro anni di permanenza su EFP. E il regalo ve l’ho fatto io.

Vi lascio con una delle facce buffe del testimone e una più seria.

Il vestito da sposa di Selene.

Poteva mancare Steven? Ovviamente no! Ecco il suo Lo voglio!

Ringrazio moltissimo _Alessia_C95 per l’aiuto nella revisione di certi punti.

Grazie a LadyRealgar ed Ella Rogers per le recensioni.

sony97 e grace18 per averla preferita.

_Alessia_C95 per averla ricordata e seguita, come anche RanKudo09.

Come faccio da un po’ di tempo a questa parte, vi lascio il link alla mia pagina facebook, così se vorrete vedere qualche aesthetic riguardo le nozze, potrete farlo.
Un bacio.

Ragdoll_Cat

P.S. Qualcuno aveva notato il piccolo omaggio a “2 broke girls” nella parte precedente?
  
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