Le sue labbra sapevano di caffè, tabacco e incoerenza, tendevano verso il basso e si arricciavano spesso per borbottare qualche insulto appena velato. Il fumo scivolava denso dalle sue narici e si soffermava sulle increspature della pelle chiara, tra le pieghe della veste, lungo le frasi del sutra del loto che riposava sulle sue spalle.
E Gojyo si trovava spesso a osservarlo, a non poter fare a meno di far vagare lo sguardo sulla sua figura paradossalmente composta. [...]