AVVERTENZA. Questo capitolo è l'unico che fa veramente riferimento a The Last Challenge, il nostro crossover che in qualche modo segue le vicende post apocalittiche di Katherine. Vi invitiamo naturalmente a darci un'occhiata!
Anno post-apocalittico 2124
Anno post-apocalittico. Non suona strano? Per me lo è.
Sono a bordo di un hovercraft diretto chissà dove. Sto fuggendo, ancora una volta. La Terra è cambiata molto ma io no, io sono sempre in fuga da qualcosa o qualcuno. La storia in questo caso è così lunga da raccontare, che un diario intero non mi basterebbe, così lascio che sia qualcun altro a farlo, se vorrà.
Il mare fuori dal finestrino –almeno quello- non è cambiato. È una distesa placida, blu, e i raggi del sole si riflettono sulle onde. È lo stesso mare che ho solcato nel 1500 per vedere Tenochtitlàn e prendere il Diamante Oscuro, lo stesso di quando sono tornata in America tempo dopo per non fare mai più ritorno in Europa. Fino a questo momento.
«Che fai?».
È la voce di Damon, in piedi accanto alla porta. L’ho guardato per un lungo momento, incerta sul da farsi. I suoi occhi sono così belli. Sono chiarissimi, sono gli occhi di Lorenzo de’ Medici.
«Niente di importante» gli ho detto.
Sono a bordo di un hovercraft diretto chissà dove. Sto fuggendo, ancora una volta. La Terra è cambiata molto ma io no, io sono sempre in fuga da qualcosa o qualcuno. La storia in questo caso è così lunga da raccontare, che un diario intero non mi basterebbe, così lascio che sia qualcun altro a farlo, se vorrà.
Il mare fuori dal finestrino –almeno quello- non è cambiato. È una distesa placida, blu, e i raggi del sole si riflettono sulle onde. È lo stesso mare che ho solcato nel 1500 per vedere Tenochtitlàn e prendere il Diamante Oscuro, lo stesso di quando sono tornata in America tempo dopo per non fare mai più ritorno in Europa. Fino a questo momento.
«Che fai?».
È la voce di Damon, in piedi accanto alla porta. L’ho guardato per un lungo momento, incerta sul da farsi. I suoi occhi sono così belli. Sono chiarissimi, sono gli occhi di Lorenzo de’ Medici.
«Niente di importante» gli ho detto.