🌟 INIZIATIVA: Questa storia partecipa al "Rainy Time" a cura di Fanwriter.it!
🌟 Fandom: Katekyo Hitman Reborn - 10 anni nel futuro
🌟 Personaggi: TYL!Belphegor, TYL!Lussuria
🌟 Parole: 832
🌟 Prompt: 29. I'll take the rain (R.E.M.)
🌟 Genere: Angst, Introspettivo, Triste
🌟 Note: E dopo Tsuna arriva Mammon! E niente, l'angst mi ha preso, forse perché ogni volta che qualcuno muore o viene seppellito in un film/anime/libro piove sempre, quindi 'ste canzoni mi mettono addosso la depressione. Ma se con Tsuna eravamo al funerale, quì vediamo Bel andare a trovare Mammon molto dopo la morte degli Arcobaleno. Non so dove collocarla con precisione, ma sicuramente prima della partenza dei Varia per il Giappone: ho sempre pensato che la tomba di Mammon si trovasse in Italia visto che lei viveva lì, ma non so se ci sia effettivamente un corpo dentro visto che, da come ci è stato detto, lei si è suicidata dopo la morte di Colonnello (e io me la immagino tipo che si "autodistrugga" o nasconda il suo corpo con un'illusione) e comunque alla fine esce dal Ciucciotto, quindi... va beh. Ho scelto Bel perché è sempre stato palese che fosse la persona più vicina a lei e immagino che, almeno un po', la sua mancanza l'abbia sentita (e comunque è l'unico che si degna di salutarla quando viene resuscitata da Yuni).
Oh, credo di aver reso Bel un filino OOC. Ma giusto un filino, eh.
Bon, ne approffitto per spammare la mia pagina facebook Multiverse e il mio sito Web.
Buona lettura!






 

The rain come down me
The wind blew strong
The summer song
Fades to memory

Le persone muoiono e rinascono un numero infinito di volte.
Mammon ripeteva sempre che era per questo che metteva i soldi da parte, ma Belphegor sapeva che in realtà la bambina era semplicemente molto tirchia. Insomma, lei era un'Arcobaleno: di vecchiaia non poteva morire ed era un'osso troppo duro in battaglia da poter essere sconfitta così facilmente.
Difatto, si era suicidata.
Sapeva di non poter vincere quello scontro nel momento stesso in cui aveva visto Colonnello cadere, ed aveva optato per una morte dignitosa e veloce, una decisione che capiva ed invidiava: lui non sarebbe mai stato così coraggioso.
Sospirò, e si rigirò lo stelo della rosa tra le mani, esaminando i petali del bocciolo, inespressivo: Mammon non era un tipo sentimentale, con molta probabilità quel fiore avrebbe solo suscitato il suo scetticismo, ma il ragazzo non sarebbe mai potuto andarla a salutare a mani vuote, era una questione di principio.
Si chinò e lo poggiò ai piedi della lapide, ancora coronata dalla ghirlanda di fiori rinsecchita lasciata da Lussuria nella sua ultima visita. Ogni tanto andavano ancora a trovarla, appena avevano un pò di tempo libero, e l'unica volta in cui Squalo aveva fatto la cazzata di portarsi dietro Fran per poco non avevano dovuto trovarsi, per la terza volta, un nuovo Guardiano della Nebbia: quel moccioso proprio non sapeva quando fosse il momento di tacere.
Bel si passò la mano sulla bocca e si raddrizzò, fissando il nome inciso nella pietra: Viper, non Mammon. Fong aveva richiesto che venisse commemorata con il suo vero nome, prima che anche lui, come il resto degli Arcobaleno, venisse ucciso dai Millefiore. Almeno quello glielo avevano concesso, seppur sapessero che lei detestava essere chiamata in quel modo.
Affondò le mani nelle tasche del capotto marchio Varia e restò in silenzio a fissare la tomba, non badando alla pioggerella che inziava a scivolare su di lui dalle nuvole che avevano avuto tutto il tempo di addensarsi da quando era arrivato lí, e il vento leggero che gli fischiava nelle orecchie una lontana melodia.
Un'ombra si parò alle sue spalle e un tonfo morbido gli giunse alle orecchie, prima che la pioggia smettesse di bagnarlo.
« Fra poco partiamo, non è proprio il caso che ti becchi l'influenza » esalò la voce di Lussuria, affiancandolo, reggendo tra le mani un grande ombrello nero. Bel scrollò le spalle.
« Una volta io e Mammon ci siamo beccati un fulmine con l'ombrello » ricordò « Forse perché stavamo usando una delle parabole di Levi. »
Lussuria sorrise, aggiustandosi gli occhiali scuri. « Sarò anche il Guardiano del Sole ma ho sempre preferito di più la pioggia » ammise, rivolgendo anche lui lo sguardo alla lapide.
« In momenti come questi calza a pennello » mormorò Bel, prima di abbozzare una risata « Ti fa deprimere ancora di più. »
Lussuria abbassò lo sguardo e sospirò « Ci sarebbe stata utile dove stiamo andando ora. »
« Le particelle Non-Trinisette l'avrebbero intossicata, non avrebbe potuto aiutarci in battaglia » ricordò Bel « È per questo che è morta. »
« Si è suicidata. »
« Sarebbe stata uccisa in ogni caso » tagliò corto il biondo, drizzando le spalle « E solo per quello stupido Ciucciotto. »
L'uomo non rispose, limitandosi ad abbassare lo sguardo e Bel strinse le labbra, guardando l'acqua bagnare ciò che restava della sua compagna di squadra.
« Vinceremo » assicurò poi « Uccideremo fino all'ultimo Millefiore, rimetteremo le cose a posto, e loro faranno in modo che nel passato tutto questo non accada » decretò, serio come di rado lo si vedeva.
« Nessuno ce la ridarà » ricordò Lussuria, voltandosi finalmente a guardarlo.
« Non la rivoglio » rispose lui « E non è solo per questo, quei bastardi devono pagare per molte cose: aver distrutto l'orgoglio dei Vongola, tanto per cominciare. Aver ridotto una delle più grandi famiglie mafiose del mondo a nascondersi come topi e... per gli omicidi commessi. »
L'uomo sospirò, alzando lo sguardo « Loro? »
 « "Quando hanno un nemico in comune i Vongola restano uniti", per citare il nostro Boss. Immagino che questo valga anche per le perdite » rispose il ragazzo, voltandosi a guardarlo « Mi piaceva il sushi di Tsuyoshi, io e Mammon andavamo sempre a mangiare da lui quando andavamo in Giappone » confessò « E Tsunayoshi Sawada... beh, lo stimo per ciò che ha fatto per i Vongola in qualità di Decimo Boss. Mi dispiace che siano morti. »
« Sotto sotto dispiace un pò a tutti » ammise Lussuria « Molto sotto » aggiunse poi, ripensandoci.
Bel sorrise, rivolse un ultimo sguardo alla lapide e si voltò. « Spero che in Giappone ci sia il sole: odio combattere col maltempo» sbadigliò, stiracchiandosi.
"Le persone muoiono e rinascono un numero infinito di volte, è per questo che metto i soldi da parte."
Il ragazzo alzò gli occhi al cielo grigio, socchiudendoli dietro la lunga frangia bionda. I suoi soldi c'erano ancora... lei no.