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Autore: L_Fy    26/02/2018    7 recensioni
Parallelamente alla serie romantica "Pronto...?" si muove il sotterraneo mondo dei servizi telefonici, dove di romantico c'è ben poco , ma può succedere di tutto!
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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I punti Gianni
 
“Pronto…?”
“Buongiorno, risponde l’operatore 2114 che la informa che il costo della chiamata è di 0,4 centesimi al secondo più iva esclusi festivi se chiama da un telefono fisso, se invece chiama da un cellulare le verrà applicata la tariffa corrispondente al contratto con il suo operatore telefonico, come posso aiutarla?”
“Uhm…”
“Pronto?”
“Oh, ma sei l’hot line erotica te?”
“No, gentile cliente, qui non forniamo prestazioni di quel tipo. Siamo un servizio di consulenza gestito da professionisti per ascoltare e cercare di dare consigli su eventuali problemi legati alla sfera sentimentale, oltre che sessuale.”
“Uaaaa, come parli difficile!”
“Cercherò di renderle le cose più semplici, allora: vuole provare a parlarmi dei suoi problemi?”
“Che… problemi? Io? Mica c’ho dei problemi!”
“Allora perché ha chiamato?”
“Credevo che mi rispondesse una tipo Selen, con una di quelle belle voci da porca…”
“Mi dispiace, ma ha frainteso lo scopo di questo servizio.”
“Ti credo. Non ce l’hai mica la voce da porca, te. Sembri Nonna Papera.”
“Sono davvero dispiaciuta che la mia voce non raccolga il suo favore.”
“Oh, ma ti sei offesa? Non volevo mica dirti su. Anzi, Insomma, si sente che sei una professionista, ve? In che cosa sei esperta?”
“Sono stata ritenuta qualificata da uno staff del settore per rispondere alle sue eventuali domande riguardante la sfera sentimentale e sessuale.”
“Ah, la sfera.”
“Sì.”
“Senti, me lo sono sempre chiesto: ma come fanno a dire che siete esperti?”
“Ci sottopongono a controlli e test di valutazione. Ma questo non è un argomento adatto: lei sta pagando per una consulenza, e io sono qui appositamente per risponderle. Ha qualche altra domanda a riguardo?”
“Beh, visto che son qui… tanto non pago, ve. Il mio vicino mi ha dato le chiavi di casa sua per annaffiargli le piante quando lui è in ferie. Due maroni mi son venuti… E’ via da una settimana e i fiori son già tutti morti, chissà cosa mi dice quando torna. Te cosa ne dici?”
“Probabilmente si dispiacerà.”
“Dico anche io, ve. Ma così impara a andare in ferie quando i poveracci in cassa integrazione come me gli tocca stare a casa.”
“Certo, ehm… allora, il suo quesito?”
“Bo, così su due piedi… c’erano alcune cose che volevo sapere da piccolo ma adesso non me le ricordo. Ah, aspetta! Avevo sentito dire che le donne c’hanno un punto croce…”
“Un punto croce.”
“Sì, come quello del cucito, il punto croce.”
“Forse intende dire cruciale.”
“E non è uguale?”
“Naturalmente. Sta forse parlando del punto G?”
“Bo, io avevo solo sentito parlare del punto, non so poi mica che lettera dell’alfabeto era. G come il mago Galbusera?”
“No, G come Grafenberg, il ginecologo tedesco che ha scoperto questa zona particolarmente sensibile.”
“Non ho capito.”
“Il punto G è una zona della vagina ricca di terminazioni nervose.”
“Ah, la vagina! Gran bella zona, dev’essere sto punto G. E dov’è di preciso?”
“Beh, scientificamente non è ancora stata definita con precisione, ma anche nella cultura orientale era conosciuta un’area vaginale di particolare sensibilità. Anche lo speziale olandese Graaf ne parlava nel suo libro…”
“Graaf? Và, che son tutti dei bei mandrilloni ‘sti dottori nordici che cominciano per G! Chissà come si divertivano a cercare il punto croce… mi sa che ho sbagliato mestiere, ve, invece del metalmeccanico dovevo fare il ginecologo e scoprire io il punto G. Mica per niente mi chiamo Gianni!”
“Già. Karmico, oserei pensare.”
“E come si fa a trovarlo? Mentre sei in opera, voglio dire… Cioè, mica dalle foto sul giornale, ma mentre stai pasturando la zona…”
“Ho capito, signore, quello che intende. A dire il vero la sua individuazione è abbastanza complessa a causa delle ridotte dimensioni.”
“Perché, com’è grosso?”
“Pochi centimetri, signore.”
“Oh, ma sto Grafenberg doveva usare le pinzette e microscopio per cercarlo!! Và che siete proprio complicate voi donne, non potevate mettervi sto punto G in un posto più facile?”
“Alcuni scienziati l’avevano cercato sulla fronte ma poi hanno capito che non era lì.”
“Oh, hai fatto una battuta?”
“Solo un misero tentativo, signore.”
“Che forte! Me lo devi dire quando fai una battuta, però, hai una voce fredda come un merluzzo surgelato, se non me lo dici prima non capisco quando scherzi e quando no…”
“Provvederò in futuro.”
“Eh, così il buon Dio vi ha fatto un bello scherzetto, a voi donne… ve l’ha nascosto bene così vi tocca mettere la tuta da minatore per cercarlo! A noi invece ce l’ha messo lì fuori, tutto bello facile da trovare… che culo, eh?”
“Proporzionale al livello intellettivo, direi.”
“Ah, ah! Eh… era una battuta anche questa, vero?”
“Certo che no, signore; non l’ho avvisata prima.”
“Ve, sarò un po’ tardo, ma non ho ancora capito dov’è ‘sto punto.”
“Grafenberg ritiene che fosse nello spazio fra la parete anteriore della vagina e la parete posteriore della vescica, a sei-otto centimetri dall’ingresso del canale vaginale.”
“Soppa, ma oltre al microscopio ci vuole il navigatore satellitare per trovarlo! Devi mettere su il radar nel coso e star ben attento ai sensi unici, anche se personalmente, qualche senso unico ogni tanto mi piacerebbe anche…”
“Ehm. In realtà non è così complicato, si può utilizzare come punto di riferimento anatomico l’osso pubico: il punto G si troverebbe nella vagina all'incirca a questo livello.”
“Dell’osso pubico?”
“Esattamente.”
“E qual è l’osso pubico? Io conosco appena appena il femore e la mascella.”
“E’ più o meno in mezzo tra l’uno e l’altro, guardi. Le consiglio comunque di documentarsi con un libro illustrato, magari con le figure si orienta meglio.”
“Dici? Và che adesso provo. Vanno bene Zora e Cimiteria o devo comprare il Playboy?”
“A dire il vero io intendevo un libro vero… scientifico.”
“Quelli con le figure tagliate a metà per far vedere il di dentro? Mi fanno un’impressione… sembra il poster che c’è in macelleria per far vedere i tagli di carne del maiale.”
“Oh. Allora ritengo che Zora sarà senz’altro un ottimo surrogato.”
“Dici? Va là che quella di Zora la guardo tanto bene che lo trovo di sicuro il punto G! Te ne trovo anche due o tre, che poi li chiamiamo i punti Gianni, eh?”
“Idea splendida, signore. Davvero.”
“Oh, sai che sei stata utile? Certo, era meglio la voce di Selen mentre io mi smanazzavo il mio punto croce, ma insomma, almeno adesso so cos’è il punto G.”
“Grazie. Sono certa che le servirà tantissimo in futuro.”
“Dici? Secondo me no, cercare sto punto G mi sembra una faccenda troppo complicata… se fossi un professore mi metterei anche lì col calibro e la squadra a misurare i centimetri dall’osso pudico…”
“Pubico.”
“E io che ho detto? Ma sai, sono un metalmeccanico, ci vado giù pesante col tubo, io! Ah, ah, ho fatto la battuta, te ne sei accorta?”
“Sì, signore. Davvero raffinata e divertente.”
“Ve, magari quando ho delle altre domande ti richiamo.”
“Rimango in fremente attesa.”
“Ah ah! Và che sei quasi simpatica! Senti ma, visto che siamo qui…A te ti andrebbe di farmi un po’ la voce di Selen?”
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