Buonasera a tutti! Questa è la mia prima fanfiction su queste due splendide patate che shippo anche se ancora non si sono mai incontrati (speriamo accada al più presto in infinity war!). Ringrazio di cuore la mia beta oOBlackRavenOo che ha sempre molta pazienza con me, grazie Bro! Se potete firmate la petizione per farla santa, grazie!

Detto questi vi lascio alla storia, buona lettura!!

“Capo.” L’agente bussò alla porta dell’ufficio del vice comandante Everett Ross, permettendosi di aprire subito dopo per riportare ciò per cui era lì, ossia “le informazioni sui commercianti di Klaue provenivano da War Dogs”. Ma in pochi secondi si rese conto che il capo non era presente nel suo ufficio, ma vi era solo l’inseparabile mantello dello stregone supremo “dov’è il capo?” chiese ad un altro agente di passaggio in quel momento.

“Non è qui? C’era fino ad un momento fa” constatò “strano… ripasserò più tardi a consegnare le informazioni”. E se ne andò, ignorando ciò che stava realmente accadendo in quell’ufficio. La cappa della levitazione sarebbe stato un piccolo indizio su chi poteva mai aver fatto visita al loro comandante. Di fatti lo stregone era arrivato lì solo pochi momenti prima liberandosi da subito del mantello e richiamando la dimensione specchio dove aveva rinchiuso lui e Ross.

 “Stephen che ci fai qui?” chiese il comandante, alzandosi dalla poltrona e spostandosi davanti alla sua scrivania, sorpreso di vedere il suo compagno lì.

“Sono venuto a trovare il mio agente preferito” rispose sorridendo e avvicinandosi. Si posizionò davanti a lui, a nemmeno un metro di distanza e lo avvicinò a sé baciando le sue labbra. Ross ne rimase piacevolmente sorpreso ricambiando da subito il bacio che diventò uno sconclusionato intreccio di lingue e morsi sulle labbra. E andò avanti finché Strange non spinse Ross sopra la scrivania, il quale gli allacciò un fianco con una gamba e spinse a sé il corpo dello stregone.

E fu proprio in quel momento che l’agente entrò e dove il capitano ringraziò mentalmente Strange per aver preso quella precauzione, anche se non glielo avrebbe mai detto. “Sono profondamente contrariato, ma forse sarebbe meglio smettere. In fondo sono in servizio.” Ross si separò dal bacio senza però staccarsi dal corpo caldo del suo compagno che continuava a lasciargli dei piccoli baci lungo il collo e sul viso.

“Concordo” disse lo stregone dissolvendo la dimensione specchio “Ma almeno posso invitarti a pranzo fuori? Che ne dici del ristorante che si trova proprio qui dietro l’angolo?” Strange voleva rimanere ancora un po’ con lui, in fondo con i lavori che facevano, erano poche le volte che riuscivano a stare insieme tranquillamente.

“D’accordo, andata. Ma ho la pausa pranzo tra mezz’ora.” Gli disse sorridendo, provando anche lui lo stesso desiderio di rimanere il più tempo possibile insieme.

“Nessun problema aspetterò qui” prese il suo mantello che indossò con una mossa fluida e si sedette su una poltrona aspettando l’uomo per cui avrebbe ribaltato tutta la dimensione magica.