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Autore: Dante Vail 1911    01/03/2018    1 recensioni
Quando un nuovo nemico minaccia Equestria, l'esercito è chiamato per fermarlo. Twilight e le due Regnanti di Equestria seguono le truppe verso la battaglia, pronte per qualunque evenienza.
Un pericolo come mai prima si era visto. Un pericolo che nemmeno gli Elementi dell'Armonia possono fermare.
Solo la forza combattiva dei soldati Equestri può opporvisi.
Genere: Azione, Guerra, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Princess Celestia, Princess Luna, Twilight Sparkle
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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The Great Northern War
 
3 giorni prima dello scontro.
 
"No principessa... non potete dire sul serio..." disse Twilight shoccata.
"Mi dispiace Twilight. Abbiamo fatto tutto il possibile. Non abbiamo altre alternative" disse Celestia cercando di essere rassicurante.
"Ma... non possiamo lasciare che succeda... io... io e le mie amiche abbiamo risolto molti problemi. Se ci lasciasse provare, noi... forse..." ma venne interrotta da Celestia: "Twilight, sai che non possiamo rischiare ne te ne le tue amiche. Anni fa, voi sei vi sareste buttate nella bocca di un vulcano nel nome dell'Amicizia. Ma adesso siete cresciute, alcune di voi hanno una famiglia. Non posso chiedervi di mettere a rischio in questo modo ciò che avete guadagnato".
"Ma... io..." cercò di dire Twilight ormai quasi in lacrime.
"Piccola, sei sempre stata la mia pupilla. So cosa sei in grado di fare, e so che avrai sempre il desiderio di proteggere il nostro paese. Ma purtroppo non possiamo sempre riuscire a risolvere i problemi in modo pacifico".
Twilight rispose riluttante tirando su con il naso "d'accordo...".
"Credimi. Non piace a nessuno di noi. Guardia! Prepara la nostra carrozza e informa le truppe. Ci muoviamo".
 
1 giorno prima dello scontro.
 
TwilightP1 osservava inespressiva l'elmo1 che le fluttuava davanti tramite la sua magia. Le due fessure per gli occhi e il corno metallico cavo e sganciabile, insieme al guanciale appuntito lo rendevano minaccioso e terrificante. Lo aveva riconosciuto come una celata grazie alle due golette apribili ai lati, incernierate alla gronda. Non ci capiva molto di armi e armature, aveva avuto queste informazioni dal libro che svogliatamente aveva letto durante il viaggio. Lì aveva anche riconosciuto l'armatura che indossava, a piastre complete stile XV secolo2. Era abbastanza infastidita dal dover indossare l'armatura anche sulla carrozza, ma comprendeva che con la possibilità di incontrare il nemico da un momento all'altro non poteva permettersi di essere senza protezioni.
In ogni caso, anche lei riconosceva la pregevole fattura della corazza. Costruita dai migliori armaioli di Canterlot3, sfoggiava un terrificante colore grigiastro scuro, distintivo del metallo in cui era fatta, che la rendeva più leggera di almeno la metà del suo peso, rispetto ad un'armatura normale, a discapito di una minore resistenza. Lei non voleva apparire intimidatoria, ma l'armatura e l'elmo erano studiati per quello.
Le cascò l'occhio sul fodero appoggiato alla porta della carrozza, che dondolava leggermente assieme ai movimenti del mezzo. Dentro di esso, uno stocco4 di fattura paragonabile a quella dell'armatura, e che lei non aveva la minima idea di come usare, oltre a non volerlo usare in principio.
Il suo stato d'animo era molto diverso da quello delle altre due principesse nella carrozza.
Leggere le emozioni di Princess LunaP2 era sufficientemente difficile dato che già nella carrozza aveva indosso l'elmo, uguale a quello di Twilight solo che argenteo e non grigio scuro. Stava ferma, appoggiata con gli zoccoli ad una flamberga5 dentro il suo fodero, mentre la sua criniera fluttuava fuori da un buco in cima all'elmo come cimiero6.
Al contrario, CelestiaP3 quasi posava nella sua armatura dorata7, stile gotico XV secolo. Osservava il paesaggio fuori dalla carrozza, tenendo il suo elmo8 sotto un'ala.
Legati alla cintura dell'armatura vi erano due foderi, uno per una spada lunga8,5 e l'altro per una daga9.
 
Twilight quasi non riconosceva la sua mentore. Sapeva che Celestia aveva affrontato più di una guerra10, come poteva non saperlo? Praticamente nessuno studiava sui libri come lei. Eppure le faceva strano vederla in armatura, armata fino ai denti e pronta a combattere. Al contrario di lei, alicorno da più di 6 anni, e ancora non brava a volare. Più spaventata dal dover mandare qualcuno sul campo di battaglia che dal trovarsi il nemico muso a muso.
 
I pensieri della puledra furono interrotti dalla carrozza che si fermò dolcemente.
"Siamo arrivate" disse Luna da sotto l'elmo, non mostrando alcuna emozione, come se fosse concentrata solo su ciò che poteva accadere.
Twilight guardò preoccupata Celestia, che la osservò con sguardo amorevole, come faceva sempre quando sapeva che era preoccupata. "Testa in alto e petto in fuori, Twilight. Se preferisci che non ti osservino, indossa l'elmo" disse con tono calmo.
La giovane principessa scosse la testa. Certo, indossare l'elmo le avrebbe fatto sembrare di essere immune agli sguardi delle truppe. Ma nel contempo l'avrebbe fatta apparire come una signora della Guerra, fattore su cui Luna sembrava puntare e non poco.
Quindi, mise l'elmo sotto l'ala destra, e il suo stocco sotto la sinistra, e cercò di sembrare il più regale possibile mentre la porta della carrozza si apriva e Celestia scendeva i gradini verso il campo.
 
La leggera luce pomeridiana le diede leggermente fastidio, rispetto alla penombra della carrozza. Strizzò gli occhi un paio di volte, quindi guardò in fronte a se, abituandosi alla luce.
Il campo non era enorme. Si componeva di diverse tende, montate sul versante di una collina, e da essa protette. Svariati soldati si muovevano attraverso esso, spostando materiali e equipaggiamenti. Si percepiva tensione e trepidazione nell'aria, così come sporadici colpi di spada di truppe ancora in allenamento.
In fronte alla carrozza, due file di soldati, quasi a fare un corridoio per loro tre.
Principalmente erano soldati in armatura dorata, simbolo dello sfarzo e della potenza di Canterlot. Restavano lì, sull'attenti e immobili. Alcuni indossavano la leggera armatura da guardia11, assieme all'elmo corinzio12 che li rappresentava, mentre tenevano alzate al cielo le lunghe lance. Gli altri invece indossavano già le pesanti armature da battaglia13.
Assieme a loro, un minor numero di soldati in armatura pesante blu scura. Le ali di pipistrello, le orecchie pelose e gli occhi gialli, facevano immediatamente capire che erano Pony della Notte14. La Legione della Luna. Pericolosi guerrieri notturni al seguito della principessa della Notte. Posavano irrequieti, desiderosi di combattere, stringendo le lance con la zampa15.
Ultime sulla fila, vi erano solo due guardie. Una di fronte all'altra sulla riga mentre si guardavano negli occhi. Indossavano la stessa tipologia d'armatura che indossava Twilight, fatta dello stesso materiale alleggerito.
 
Le tre principesse scesero dalla carrozza, e le guardie iniziarono ad inchinarsi man mano che passavano loro davanti.
Twilight allungava sporadici sguardi alle guardie prostrate vicino a lei. Non le piaceva fare la superiore. Non le era mai piaciuto.
Solo due pony non s'inchinarono. Le ultime due guardie della fila. Invece, tenendo la lancia con la zampa sinistra, si diedero entrambi un colpo sul petto con la zampa destra, all'altezza del cuore, per poi mantenere quella posizione di saluto.
Le due guardie lasciarono passare Celestia senza fare niente e continuando a guardare avanti in quella posa. Al passaggio di Twilight invece entrambi dissero a gran voce e all'unisono: "SEMPER FIDELIS!"16.
Celestia si voltò verso una delle due guardie leggermente stupita, mentre di contrario Luna rivolgeva ad entrambi un'occhiataccia come se le avessero mancato di rispetto. Ma entrambi rimasero impassibili mentre le tre principesse avanzavano.
"Insubordinate, le tue guardie." disse Luna rivolta a Twilight. Lei la guardò leggermente imbarazzata e intimidita: "ho detto io loro di non inchinarsi in fronte a me. Non potevo sopportare che ogni volta che passavo loro davanti dovessero sottomettersi come se io fossi più importante di loro. Volevano però continuare a portarmi rispetto, e allora hanno cominciato a fare così" disse Twilight come se fosse stata colpa sua.
Celestia sorrise leggermente: "Sorprendente Twilight. Ti sei guadagnata il rispetto delle Guardie Nere in meno di un anno. È un bel traguardo".
La principessa ottenne ciò che voleva dicendo ciò, difatti Twilight sorrise a sua volta: "Mi sono solo comportata come mi sarei comportata con qualunque altro pony. E ora hanno abbandonato quel nome, si fanno chiamare Guardie del Crepuscolo17".
"Hai degli alleati fedeli. Tieniteli stretti" disse Celestia mentre una delle sue guardie apriva loro la tela che faceva da porta alla tenda più grossa del campo.
 
L'interno era esattamente come Twilight se lo aspettava. Spoglio di decorazioni, ma comunque regale. Il fondo della tenda era coperto da un tappeto rotondo finemente ricamato, adagiato su di una stuoia, così che fosse separato dal terreno. Al centro della stanza si trovava un tavolo di legno rotondo, con appoggiati sopra gli elmi dei tre individui che vi erano attorno.
 
La principessa dell'amicizia fu rincuorata nel vedere suo fratello fra quei tre pony, ma nel contempo era triste nel vederlo in armatura e pronto allo scontro. Era la prima volta che lo vedeva con l'armatura da guerra, decisamente più intimidatoria di quella da capitano delle guardie di Canterlot. Costruita con tecniche simili a quella di princess Celestia, faceva sfoggio dell'abilità degli armaioli dell'Impero di Cristallo. Le varie piastre argentate erano smaltate di un viola acceso, così come l'elmo bigoncia18 che si trovava appoggiato sul tavolo.
 
Oltre a Shining ArmorP4, Twilight conosceva un'altro dei tre. In fronte a suo fratello, posava a petto alto Blade Stronghold, capitano delle Guardie del Crepuscolo. Fiero del suo manto bianco neve e la criniera grigio canna di fucile, osservava gli altri intorno al tavolo con sguardo intimidatorio, accentuato dalla cicatrice sulla guancia, che gli alzava il labbro minacciosamente. Sembrava perfettamente nel suo ambiente, come se fosse nato in quell'armatura, coperta di graffi e piccole ammaccature. Nonostante non fossero visibili, non sembrava per nulla infastidito dalle sue ali sotto la corazza, abituato da anni a non usarle in combattimento.
 
Il terzo individuo attorno al tavolo non era un pony, ma bensì una zebra. Ascoltava attentamente il discorso che gli altri due pony stavano intrattenendo, spostando gli occhi gialli fra i due. Indossava morbidi abiti colorati con diverse borse e tasche che mostravano la sua cultura, così come il suo elmo, se così si poteva definire, formato da piume colorate e da un becco di legno, come la testa di un colorato uccello aborigeno.
Twilight rimase un attimo a cercare di capire come facesse ad infilare la sua alta criniera a strisce sotto quel copricapo, ma i suoi pensieri furono interrotti da princess Celestia, che disse: "Signori...".
I tre interruppero la loro conversazione e si voltarono verso la principessa.
"Principessa" dissero i due pony inchinandosi. La zebra non si inchinò, ma semplicemente disse: "Salamu19".
 
Le tre principesse si avvicinarono al tavolo, dove Celestia allungò l'ala verso Twilight come per indicarla.
"Permettete che vi presenti la principessa dell'Amicizia, Twilight Sparkle" disse rivolgendosi alla zebra, quindi disse rivolgendosi a Twilight: "lui invece è Mchawi, sciamano della tribù dei Kasuku".
Rispettosamente, Twilight si inchinò in fronte alla zebra. "È un onore incontrarla" disse, evitando apposta di pronunciare il suo nome per paura di sbagliarlo.
"Così come lo è per me, principessa" disse la zebra una volta che la puledra si era rialzata, mostrando una profonda voce e un grave accento straniero.
Un leggero sguardo stupito si dipinse in volto a Twilight e Mchawi sembrò accorgersene. "Qualcosa la turba, principessa?" disse con calma.
Twilight divenne rossa e cercò di rispondere in fretta: "n-no! Solo che... credevo che tutte le zebre parlassero in rima e... Cioè! Non che volessi insinuare..." cercò di correggersi mentre parlava, non riuscendoci appieno.
Una leggera risata scappò alla zebra, che rispose tranquillamente alla giovane alicorno: "non ti preoccupare, non è raro che voi pony pensiate questo di noi. Solo gli Mbuni parlano in rima. Loro sono nomadi, e non è raro che raggiungano Equestria. Solitamente, sono le uniche zebre che incontrate. Non c'è nessuna offesa a pensare che tutte le zebre parlino in rima".
"Mi scusi comunque... non volevo avere dei pregiudizi..." disse Twilight guardando basso.
"Si sente che sei l'allieva di Celestia. Hai dei modi che molti invidierebbero" disse la zebra.
"Grazie... e scusi ancora..." disse la principessa sorridendo imbarazzata.
 
"Purtroppo non siamo qui per le presentazioni" disse Luna cominciando ad aprire il proprio elmo con la magia, per poi sfilarselo e appoggiarlo sul tavolo.
Celestia annuì. "Qual è la situazione?" chiese ai tre.
"Praticamente tutte le nostre forze di difesa sono qui" cominciò Shining Armor; "Abbiamo circa 800 effettivi, ma alcuni di loro hanno a malapena l'addestramento da forze dell'ordine. I reclutamenti massicci delle ultime settimane ci hanno portato a 1500, ma le nuove reclute non sono molto più che milizia. " concluse il pony.
"Nessuna possibilità di avere rinforzi dall'impero?" chiese princess Luna.
"L'impero è già pronto per un assedio in qualunque momento. Il fatto che ci abbiano evitato quando sono arrivati non comporta che non possano arrivarne altri. Il nostro esercito è già impegnato a sistemare le difese. Con me ci sono solo un centinaio di arcieri d'élite e una cinquantina di picchieri di cristallo, che avevo già contato nel gruppo" rispose Shining Armor.
Celestia strinse i denti: "hanno già fatto rapporto i messaggeri?"
"Gli yak non si uniranno alla nostra causa. Sarebbero volenterosi, ma il loro regno è già in conflitto. Stanno combattendo proprio adesso" disse Blade scrostando qualcosa dal suo elmo bacinetto20; "Dai draghi invece non ci siamo nemmeno arrivati. Il messaggero è stato scacciato prima di arrivare dalla regina" continuò poi.
"Di bene in meglio" disse Luna.
"E i changeling?" chiese Celestia.
"Loro non hanno intenzione di scendere in campo. Thorax ha il terrore della battaglia. Teme che se il suo popolo entrasse in uno scontro diretto ne uscirebbe nuovamente corrotto e bramoso di conquista" rispose Blade, causando una reazione iraconda da parte di Luna che colpì con forza il tavolo dicendo: "Ma che faccia tosta! Non capisce che se noi cadiamo il suo popolo sarà il prossimo?!?"
"Calmati Luna. Non abbiamo il diritto di costringerli al combattimento" disse Celestia voltandosi verso di lei, poi tornando a guardare il capitano chiese: "e gli altri messaggeri?".
"Quello inviato dai grifoni non è ancora tornato, ma vista la loro attitudine non sarei sorpreso se se lo fossero mangiato. Quindi in definitiva gli unici ad essersi resi disponibili sono i minotauri. Il messaggero è arrivato due giorni fa ma loro non ci sono ancora" concluse il capitano.
"Tsk. Posso solo immaginare dove siano quegli stupidi incompetenti di..." ma Luna venne interrotta da qualcuno che spalancò di colpo le falde della tenda urlando: "SIAMO PROPRIO QUI!".
La principessa della notte sembrò infastidita che qualcuno l'avesse interrotta, ma il suo umore peggiorò una volta che ebbe riconosciuto la voce. Senza nemmeno girarsi disse: "Oh no... lui no..."
"Salve gente!"21 disse felice il nuovo arrivato entrando del tutto nella tenda.
Twilight si voltò osservandolo. Non ci voleva molto a comprendere la sua razza. Il solo fatto che camminasse sulle zampe posteriori e sfoggiasse un grosso paio di corna taurine lo classificava come minotauro. Sfoggiava un manto nero carbone molto intenso, ma l'unico punto in cui era visibile era il suo volto, dato che il resto del suo corpo era interamente coperto da una pesantissima corazza a piastre completa22, che Twilight comprese in fretta essere pesante quanto lei.
Legata alla cintola, portava una grossa mazza d'arme a 7 flange23, che dondolava ad ogni suo movimento. Stranamente invece, legato al suo braccio sinistro vi era uno spropositatamente grande scudo scapezzato24, forgiato interamente in metallo e nemmeno dipinto. Nonostante il peso di quello scudo dovesse veramente essere eccessivo, il minotauro non sembrava per niente infastidito dall'averlo legato al braccio. Sotto l'altro braccio portava un elmo di un tipo non definibile, allungato e sagomato come la testa di un minotauro, con tanto di corna removibili.
"Cosa mi sono perso?" chiese il minotauro sferragliando mentre si avvicinava al tavolo.
"Oh sai, solamente la capacità di arrivare quando si prefissa un orario, la buona educazione e il rispetto" disse Luna voltandosi verso di lui. Dal suo tono si capiva che non doveva scorrere buon sangue fra i due.
"Ah ah! Luna, non cambi mai!" disse il minotauro. Twilight sentì chiaramente la principessa ringhiare perché le aveva dato del tu.
Il minotauro arrivò di fronte a Celestia, si fermò ed inchinandosi disse: "principessa...".
"Generale..." disse Celestia ricambiando l'inchino.
"E la qui presente donzella sarebbe?" chiese il minotauro osservando Twilight.
"Io sono Twilight Sparkle, principessa dell'amicizia" disse lei inchinandosi leggermente.
"Ah! Non la immaginavo così giovane" disse il minotauro grattandosi la testa.
"E, di chi farei l'onore?" chiese la giovane pony.
Il minotauro alzò immediatamente il mento e appoggiò una zampa al fianco mettendosi in posa dicendo: "Avete l'onore di parlare con Noobajan Fistwarrior. Generale della Legione di Ferro".
Twilight era stranita dall'umore di quel minotauro. Sembrava gioioso e spensierato, quasi come non gli importasse dove si trovasse. In un certo senso, gli ricordava Pinkie PieP5.
 
"Spero che almeno tu abbia portato dei rinforzi con te. Conoscendoti potresti anche essere venuto da solo" disse Luna cambiando il fulcro del discorso.
Il minotauro si voltò dicendo: "certo che ho portato dei rinforzi. Con me ci sono 300 dei migliori soldati della Legione".
"Solo 300?" chiese Shining Armor.
"Di più non potevo fare. Potremmo essere attaccati da un momento all'altro. Non possiamo permetterci di smezzare l'esercito" disse il minotauro con tono serio.
 
Calò un attimo di silenzio, nel quale la tensione si poteva avvertire nell'aria.
 
Stranamente, fu Twilight a rompere il silenzio: "Quindi, abbiamo un esercito di 1800 soldati. È più di quanto abbiamo mai avuto nella nostra storia25".
"Ma loro sono ancora di più" disse Blade osservando la sua principessa. "Rapporti dall'ultimo villaggio attaccato parlavano di 2400 soldati, come minimo" continuò poi.
Twilight deglutì, chiedendo poi: "che cosa abbiamo noi su di loro?".
"Equipaggiamento. E due principesse" disse Shining Armor.
"Ehy! Anche io sono una principessa" disse Twilight dato che non era stata contata.
"Già, ma di principesse che sappiano dirigere un esercito e combattere qui ce ne sono solo due" disse Blade indicando Celestia e Luna.
 
"Com'è la situazione del terreno?" chiese Celestia.
 
E dopo la risposta di Stronghold, Twilight si perse definitivamente. Un minimo di strategia ne comprendeva, ma cercare di seguire le due principesse e i comandanti mentre parlavano della conformazione del terreno; di come posizionare le truppe; di come i pegasi dovevano tenere il tempo atmosferico26, di come si doveva affrontare il nemico, eccetera eccetera; non era nelle sue capacità.
 
Non vi furono saluti ne auguri di buona notte quando il consiglio fu sciolto, ormai al calar della notte. Il sentore della battaglia imminente si avvertiva nell'aria, mentre Twilight si dirigeva alla sua tenda. La puledra osservò i soldati mentre trottavano per il campo. Qualcuno affilava la lama della propria arma, mentre in lontananza si udivano dei fabbri che davano gli ultimi colpi al metallo.
La puledra passò una tenda notando di sfuggita un gruppo di minotauri che giocava a carte, di cui uno dal manto blu cobalto le dava le spalle. Sorpassò il gruppo senza farci troppo caso, ma pochi passi dopo si fermò con un'espressione interrogativa in volto.
Trottò all'indietro fino a vedere di nuovo il gruppo di minotauri concentrandosi su quello che le dava le spalle.
Curiosa si avvicinò al gruppo fino a chiedere: "Iron WillP6? Che ci fai tu qui?".
Il minotauro in questione si voltò verso la principessa con espressione interrogativa.
"Non pensavo di rivederti nell'esercito dopo che avevi abbandonato le vacanze a tema" disse la principessa non sapendo se essere felice di aver incontrato un conoscente o no.
"Ah guardi. Non penserei nemmeno io di vederlo qui" disse il minotauro voltandosi e alzandosi da terra.
Twilight aggrottò la fronte a quella risposta.
"Ahah. Non si preoccupi. Capita spesso che mi confondano con mio fratello" disse il minotauro.
Twilight allora strinse gli occhi per vedere meglio il minotauro alla luce delle torce, accorgendosi che effettivamente il suo manto era leggermente più scuro di quello di Iron Will, ma oltre a quello non avevano molte differenze, forse l'altezza.
"Oh... mi scusi... è che... siete molto simili..." disse imbarazzata Twilight abbozzando una risata.
"Me lo dicono spesso" disse il minotauro, poi allungò una zampa verso la pony dicendo: "Sono Steel Will. Fratello maggiore di Iron Will".
La principessa ricambiò la stretta di zampa dicendo: "Twilight Sparkle, principessa dell'amicizia. Non sapevo nemmeno che Iron Will avesse un fratello".
"Ne ha tre infatti. Io. Lead Will e Bob" rispose il minotauro, facendo alzare un sopracciglio alla principessa. "Cosa credeva? Che ci chiamassimo tutti come metalli?" disse quindi il minotauro.
Accorgendosi di averlo fatto di nuovo, Twilight cercò nuovamente di rispondere: "Cosa? Cioè... no... io..." ma fu interrotta dal minotauro che scoppiò in una fragorosa risata. "Stia tranquilla. Qui tutti si prendono in giro a vicenda. È cominciata ora la moda di chiamarmi sbagliato nella legione. Ieri ero Copper, l'altro ieri Nickel. Oggi che cosa sono?" disse il minotauro per poi voltarsi verso il gruppo, dal quale un altro minotauro dal manto marrone con decisamente troppe carte in zampa disse: "oggi sei Tin" per poi pescare un'altra carta dal mazzo, arrivando a 13.
La puledra osservò per qualche secondo il minotauro chiedendosi se avrebbe o non avrebbe dovuto spiegargli come si giocava a poker, ma fu distratta da Steel Will, che disse: "è stato un piacere conoscerla. Magari la prossima volta che incontro mio fratello gli dirò di averla incontrata. Sempre che non lo faccia prima lei" disse per poi sedersi al tavolo.
"Non si preoccupi" disse Twilight, per poi aggiungere un piccolo: "scusi ancora" e andarsene mentre il minotauro si voltava ridendo, tornando a giocare.
 
Le fece piacere in fondo l'aver conosciuto il fratello di Iron Will. Decisamente i due differivano di più in carattere che in aspetto.
 
Non le ci volle molto per arrivare alla sua tenda. Non era grande quanto quella del consiglio, ma decisamente sembrava più grossa delle altre.
In fronte all'entrata vi erano due guardie. Una interamente nascosta sotto l'armatura grigia scura, di cui si notavano solo le iridi viola attraverso la fessura dell'elmo chiuso27; l'altro invece si guardava in giro senza elmo, con la sua celata appoggiata per terra affianco alla tenda.
Il suo scuro manto nero ne nascondeva alla vista la sua silhouette, ma veniva tradito dalla criniera gialla accesa come la coda e gli occhi.
Il pony annoiato era appoggiato alla sua alabarda28, mentre l'altro si rigirava un mazzapicchio29 con la magia del suo corno.
 
"Pancor; Monsoon. Quindi oggi fate voi da guardie" disse la principessa avvicinandosi ai due.
Entrambe le guardie si misero sull'attenti lasciando tra di loro uno spazio sufficiente per farla passare.
"Andiamo ragazzi, non è la migliore delle giornate. Un pochino meno serietà ci starebbe bene" disse Twilight sorridendo leggermente.
"Lo sa che il capitano ci farebbe a pezzi" disse il pony con l'elmo, con un tono che non faceva comprendere se fosse una battuta o una frase seria.
La principessa lo guardò con aria di supponenza. "Disse il pony che ha incollato il ritratto del comandante ai bersagli degli arcieri e si diverte a spaventare SpikeP7 con la magia" rispose la principessa guardandolo.
"Non ha prove che sia stato io" disse in fretta lui mentre i suoi occhi si muovevano velocemente a destra e sinistra sotto l'elmo.
"Monsoon Stratodiver, menti peggio di ApplejackP8" disse la puledra.
"Non è vero" disse lui spostando nuovamente gli occhi da sinistra a destra.
Lei ruotò gli occhi avvicinandosi alla tenda, le falde che ne chiudevano l'entrata furono pervase da un'aura giallognola provenente dal corno del pony senza elmo, che disse: "P-principessa" facendola passare. Non sembrava balbettasse per un difetto di pronuncia, sembrava più che altro a disagio.
"Tutto bene Pancor?" chiese la principessa sentendolo balbettare.
Lui sbarrò gli occhi cercando subito una risposta: "N-no no! Cioè si! Sisi! Tutto bene..." riuscì a dire incartandosi leggermente.
"Ah..." disse lei non molto convinta. "Devo essermi sbagliata..." disse lasciando cadere l'argomento ed'entrando nella tenda.
"Tra rose e fior. Nasce l'amor..." cominciò a canticchiare sotto voce Monsoon facendo attenzione a non farsi sentire.
"N-non si preoccupi. Deve essere l'aria fredda" disse l'altro pony mentre la principessa entrava nella tenda.
"Pancor e Twilight si voglion sposar" continuò il pony con l'elmo sogghignando sotto i baffi.
 
Twilight entrò nella tenda illuminata da candele per poi sentire dietro di se un forte rumore metallico e Monsoon che diceva: "AHIA! Non ero ancora arrivato alla parte dove partono in due e tornano in tre!".
Non capendo il senso del discorso decise di lasciare perdere e di addentrarsi nella tenda verso il letto, per potersi finalmente riposare.30
 
La tenda era fin troppo regale per i suoi gusti. Una quindicina di candele magiche inestinguibili illuminavano il mobilio di alta qualità, così come il letto a baldacchino, coperto di così tanti fronzoli da poter essere scambiato per un palco da sfilata.
Appoggiato sopra un comodino si trovava un peluche di lei stessa, regalatole da Pinkie Pie prima del viaggio. Non era molto sicura se lo avesse fatto sul momento o se se lo fosse preparato, e non era nemmeno sicura di preferire un'opzione rispetto all'altra.
Nonostante tutto però, non era di buon umore. Il sentore della battaglia si faceva sentire nell'aria. In agguato. Pronta a scatenarsi da un momento all'altro.
Il giorno successivo, soldati sarebbero andati a morire. Anche pensando che nessuno che conosceva sarebbe rimasto vittima del conflitto, non poteva pensare a chi avrebbe rischiato di perdere un amico o un familiare.
Cercò di scacciare questi pensieri lavandosi la faccia con l'acqua di una bacinella, che a tradimento scoprì essere gelata, ma nemmeno quello servì a molto.
 
Iniziò a levarsi l'armatura per andare a dormire. Nonostante le avessero detto che poteva essere una buona idea dormirci dentro, non aveva intenzione di dormire come un pelato in una scatoletta di latta.
Fece un po' di fatica a trovare ed iniziare a slacciare le chiusure dietro al pettorale31 dell'armatura.
Nel tentativo di slacciare quelli più lontani si chiese come facessero senza magia a levarsi quell'affare, ma probabilmente era colpa sua se non riusciva a levarselo da sola.
Fu sorpresa quando fu una magia diversa dalla sua a slacciarle la panziera32.
La puledra si voltò verso l'entrata della tenda, notando che Shining Armor la stava aiutando con la sua magia ad'uscire dall'armatura.
"Devo liberarti dall'armatura cattiva?" chiese maliziosamente suo fratello.
"Ce la facevo benissimo da sola" disse la puledra cercando di togliersi la gorgera33, ma incastrandosi con gli spallacci34, non avendoli separati.
"Ah sì, lo noto" disse suo fratello dandole una zampa a levarsi gli ultimi pezzi di armatura lasciando a lei il togliersi l'usbergo35.
Twilight sospirò togliendosi la pesante cappa ad anelli. "Sembri sollevato. Puoi spiegarmi come fai?" chiese, buttando su un baule la maglia di ferro che si accasciò pesantemente.
"Forse è perché mi sono già trovato in questa situazione" disse il principe dell'Impero di Cristallo.
"Ok. Posso accettarla come risposta" rispose Twilight slacciando il gambesone36.
"Ehy, tranquilla. La vinceremo questa guerra. Proteggeremo Equestria" disse con tono rassicurante il principe dell'Impero di Cristallo.
Twilight sospirò levandosi il gambesone che l'aveva tenuta al caldo fino ad ora. "Non è di perdere che sono spaventata..." disse la puledra.
"Lo immaginavo... sai che non è colpa tua, vero?" chiese lo stallone.
"Sì... ma non posso fare a meno di pensarlo" rispose Twilight giocherellando con la magia muovendo le zampe al suo pupazzo.
"Ogni soldato. Ogni Pony. Che si è arruolato con noi, lo ha fatto per il desiderio di proteggere il suo paese. Sanno che rischio corrono, ma sono disposti a correrlo per la terra su cui vivono" disse Shining Armor avvicinandosi. "Nemmeno il volere di tutte le principesse potrebbe far cambiare loro idea" concluse poi appoggiandole uno zoccolo alla groppa.
Lei sospirò nuovamente, alzando poi lo sguardo con gli occhi lucidi e dicendo: "Però non voglio che qualcuno muoia".
Suo fratello non disse niente, abbracciandola amorevolmente e lasciando che facesse scendere qualche lacrima sul suo petto.
 
"Ora vai a dormire. Domani Princess Celestia farà un discorso alle truppe. Non vorrai mica farti vedere in queste condizioni" disse dopo qualche minuto Shining Armor lasciando andare la sorella che si era tranquillizzata un pochino. "Sono in una tenda qui vicino" disse poi avvicinandosi all'uscita.
"Lo sai che ho già delle guardie che mi proteggono" disse Twilight tirando su con il naso e avvicinandosi al letto.
"Ah, quindi preferisci le tue guardie a tuo fratello per salvarti la vita" disse lui facendo l'offeso.
Stando al gioco, Twilight disse: "Mi sembra che sia stata io a salvarti la vita più spesso di quanto lo abbia fatto tu".
Esagerando una faccia indignata, il pony si voltò di scatto a muso in alto dicendo: "allora me ne vado. E la prossima volta che farò visita a Ponyville non porterò con me tua nipote".
"Nooooo. Non puoi farmi questo" disse Twilight sedendosi sul letto e appoggiandosi una zampa alla fronte imitando RarityP9.
"L'ho già fatto. Buona notte" disse infine Shining Armor uscendo dalla tenda e rendendo il più ridicola possibile ogni parola.
 
La principessa rise leggermente, quindi tirò indietro le coperte e vi ci si mise sotto.
E li comprese che aveva decisamente fatto bene a togliersi l'armatura.
Da quando era diventata un alicorno non si accorgeva dei pesi che sollevava, e aveva chiaramente notato un aumento nella sua forza fisica, probabilmente da quando era riuscita a battere Applejack a braccio di ferro.
Ma in ogni caso, indossare l'armatura per l'intera giornata era infine riuscita a stancarla. Inoltre non aveva intenzione di abituarsi a dormire con un "corsetto" metallico intorno al busto. Per qualche strana ragione le sembrava peggio che le prime volte che aveva cercato di dormire con le ali.
Ma in fondo non le ci volle molto per addormentarsi. Il silenzio calò lentamente sul campo mentre rimanevano solo le vedette e le guardie sveglie e in silenzio. Le candele della sua tenda si erano spente da sole, come se si fossero accorte che era andata a dormire. Il silenzio della notte era perfetto per addormentarsi.
 
Non capì quanto tempo passò prima che venisse svegliata, ma la luce che le infastidiva il sonno non fu il migliore dei risvegli.
Si alzò sul letto infastidita dalla luce e confusa. Pensava che qualcuno sarebbe venuto a svegliarla prima dell'alba.
Le cascò un occhio sui fasci di luce che passavano sotto la tenda. Per un attimo le sembrò che si muovessero, ma probabilmente dovevano essere delle nuvole.
Annusò l'aria del mattino, ma fu nuovamente sorpresa dal sentire una forte puzza di bruciato. Troppo forte perché qualcuno avesse solo cotto troppo la colazione.
Entrambe le sue orecchie si rizzarono sentendo dei suoni ovattati fuori dalla tenda. Probabilmente qualche incantesimo su di essa soffocava i rumori esterni, ma non le sembravano rumori comuni.
 
Un tremendo sospetto le passò per la mente e si alzò di colpo scaraventando le coperte in fronte a sé.
In fretta scandagliò la stanza fino a trovare lo stocco che fin dal giorno prima si portava appresso.
Con la magia se lo portò affianco mentre si avvicinava all'uscita della tenda.
Con paura scostò i drappi che bloccavano la vista al campo.
 
Quando lo spostò del tutto fu letteralmente assalita dal terrore.
 
Una possente puzza di bruciato le risalì le narici, proveniente da più di metà del campo ora dato alle fiamme.
La luce dell'incendio illuminava a giorno la zona, nonostante fosse ancora notte.
 
Urla di terrore e furore assieme a rumore di scontri e armi che sbattevano l'una con l'altra, permeavano l'aria.
 
Presa dal panico la principessa estrasse l'arma dal fodero che fendette l'aria con la lama affilata.
Il suo respiro si fece affannoso mentre si guardava in giro pronta a tutto.
"PANCOR! MONSOON!" chiamò la puledra non vedendo traccia delle sue guardie, ma senza ottenere risposta.
"SHINING ARMOR!!!" urlò nuovamente, con ancor più terrore nella voce.
 
Le sue orecchie scattarono sentendo un rumore dietro di lei.
Si voltò di scatto mettendo la spada in fronte a se per proteggersi, ma sia lei sia l'arma furono colpiti da qualcosa che la fece cadere a terra.
Insicura nel tenere la spada, essa rotolò da qualche parte.
 
Sbattendo a terra, la puledra aprì gli occhi trovandosi di fronte una figura in contro luce, sfuocata dal fuoco che le stava dietro.
L'unica cosa che riusciva a comprendere erano i suoi occhi. Rossi come il sangue ed intrisi d'ira, mentre sollevava la sua arma, pronta a colpire.
 
La puledra era paralizzata dal terrore.
Non fece niente fino a che la figura non cominciò a vibrare quel colpo.
 
E non potendo fare più niente, urlò a pieni polmoni.
 
Twilight si tirò su sopra il letto urlando. Grondava sudore e il suo respiro era affannoso e cortissimo.
 
"PRINCIPESSA!" urlarono entrambe le guardie facendo irruzione nella tenda ad armi spianate.
Pancor saltò affianco al letto cambiando rapidamente guardia da destra a sinistra con l'alabarda sollevata dalla sua magia.
Monsoon si mise invece a girare l'altro lato della tenda con la guardia altissima e il mazzapicchio che gli fluttuava a pochi centimetri dal corpo.
 
Non notando niente fuori dall'ordinario, Pancor abbassò la guardia voltandosi verso la principessa, ora in lacrime e in preda al terrore.
 
"TWILIGHT!" urlò una voce da fuori della tenda spostandone i drappi.
 
Entrambe le guardie all'interno si voltarono di scatto verso l'entrata puntando le armi a Shining Armor, che entrò di scatto brandeggiando uno spadone con la magia.
Tutti e tre si puntarono a vicenda calcolando chi fosse un nemico e chi no, e dopo pochi secondi abbassarono le armi.
 
"Twilight!" ripeté Shining Armor affiancandosi al letto scostando Pancor con poco garbo.
Lei non disse niente, e semplicemente si abbracciò a lui piangendo e stringendolo con forza, come se avesse avuto il terrore che la lasciasse.
 
Pancor si voltò verso Monsoon che gli fece segno che non c'era niente di sospetto in giro, ed entrambi si voltarono verso Shining Armor mentre cercava di tranquillizzare la sorella.
 
Twilight praticamente non riuscì a richiudere occhio per tutto il resto della notte. Shining Armor sarebbe stato volenteroso a restarle affianco tutta la notte, ma fu proprio la principessa a spingerlo a tornare a dormire. Il riposo serviva più a lui che a lei. Fu Pancor a passare l'intera notte affianco alla principessa. Senza dire ne fare niente. Rimase semplicemente seduto affianco al letto con l'alabarda affianco. Per l'intera notte.
Al mattino, Twilight fece appena colazione. Stremata dalla nottata, a malapena fece da comparsa durante il discorso di Celestia nascondendosi dentro la sua armatura per celare le occhiaie ai soldati. Non fece nemmeno caso a ciò che diceva, distratta piuttosto dal grosso pappagallo grigio37 che Mchawi aveva in groppa. Non era per niente sicura del perché o del dove fosse stato quel pappagallo fino a ora, ma la cosa le passò di mente quando la principessa concluse il suo discorso, e l'intero esercito sollevò le armi urlando.
Dopo il discorso, Twilight, Celestia e Mchawi si diressero verso la tenda del consiglio. Non era sicura di come mai Celestia fosse con loro, credeva che lei sarebbe stata l'unica a non partecipare allo scontro.
 
Prima di entrare nella tenda, la zebra fece salire il pappagallo sulla sua zampa, e dopo avergli detto qualcosa, lo liberò scuotendo la zampa lasciandolo volare via.
La principessa osservò per qualche istante l'uccello che si allontanava nel cielo, poi entrò nella tenda cominciando a levarsi l'elmo.
Celestia si voltò verso di lei chiedendole: "Tutto bene?".
Lei rispose con tono malinconico: "Non ho dormito bene... non sono abituata a tutto questo..." disse.
Celestia sospirò, poi disse: "Vorrei che nessuno ci si abituasse... ma a volte è inevitabile", poi si voltò verso Mchawi che stava trafficando con vari sacchetti dal contenuto non riconoscibile. "Procedi pure" disse la principessa.
La zebra annuì, quindi con un gesto conciso rovesciò il contenuto del sacchetto che aveva in zampa sul tavolo.
Una finissima sostanza arancione si sparse per tutta la superficie, sottile come polvere. In poco tutta quanta la polverina iniziò a emettere un denso fumo dorato, che cadeva ai lati del pavimento permeando il terreno.
Twilight osservò incuriosita lo spesso strato di fumo che stava ricoprendo la base della tenda cominciando tavolo, poi notò che Mchawi stava ripetendo sottovoce parole a lei incomprensibili, agitando la zampa destra sopra di esso.
Dopo poco, la zebra enfatizzò la cantilena fino a terminarla di colpo sbattendo lo zoccolo sul tavolo.
Il fumo si sollevò dal tavolo, poi, con sorpresa di Twilight, cominciò a muoversi, andando a formare forme fisse e mobili.
In poco tempo, il fumo si plasmò fino a formare un intero paesaggio. Il largo passo di un fiume di fumo passava alla sinistra di Twilight, mentre alla sua destra alte formazioni simil-rocciose si stagliavano sulla corta prateria che le separava dal fiume di circa 600 metri. Un corto rigagnolo che scendeva dalle montagne separava la zona in due parti distinte.
Twilight era a bocca aperta in fronte a quel paesaggio di fumo in fronte a lei.
"Impressionante. Non è vero?" chiese la voce di Mchawi.
La principessa dell'amicizia alzò lo sguardo rimanendo stupita nel vedere che uno degli occhi della zebra aveva ora l'iride azzurra, invece del giallo intenso dell'altro occhio. Si sentiva a disagio osservata da quei due occhi di colore diverso.
"Non avevo mai visto una zebra usare la magia in questo modo..." disse la principessa cercando di non fissare lo sguardo sull'occhio azzurro.
"Mchawi è uno dei nostri più grandi alleati. La sua magia ci permette di vedere il campo di battaglia..." cominciò a dire Celestia, per poi lasciar concludere alla zebra: "... dagli occhi di un semplice uccello".
"Il pappagallo grigio..." disse Twilight.
La zebra annuì. "Posso vedere ogni cosa che vede lui. E tutto ciò che vedo..." cominciò a dire mentre il paesaggio di fumo si muoveva fino ad'ingrandire una zona della prateria dove si trovava una lepre intenta a cercare del cibo. "...posso mostrarla. Dal più piccolo animale..." continuò poi mentre nuovamente la zona si allargava nuovamente mostrando i primi dei loro soldati che arrivavano sul posto. "... al più grande degli eserciti" concluse infine la zebra.
 
I primi ad arrivare sul campo di battaglia furono i membri della Legione di Ferro, divisi in due gruppi di 150 soldati l'uno, si schierarono affianco al fiume, troppo profondo perché fosse guadato.
Al loro seguito, svariate unità di fanteria38, comandate da Shining Armor in persona, un misto di soldati di milizia e soldati d'élite, per un totale di 858 soldati, si schierarono al fianco destro della legione, dividendosi in quattro gruppi.
Al loro fianco si schierò uno squadrone solo, capitanato da Blade Stronghold e formato da 214 membri, misto della quasi totalità della Guardia del Crepuscolo e dei soldati dell'Impero di Cristallo.
Gli ultimi due gruppi ad'arrivare furono un misto di truppe d'élite di vari squadroni, tutti capitanati da Princess Luna in persona.
 
Il tempo costruito dai pegasi era stabile, le scure nuvole grigie promettevano pioggia, ma difficilmente l'avrebbero scaricata, se non poco alla volta.
Gli ultimi pegasi discesero dalle nuvole aggiungendosi a un gruppo di massimo un centinaio di pegasi dietro la linea principale39.
Ogni gruppo osservava la zona nella quale sarebbe avvenuto lo scontro, cercando di non pensare in quale punto sarebbero potuti cadere in battaglia.
I quattro comandanti voltavano lo sguardo prima sulla radura poi sulle loro truppe, in attesa.
 
Il pappagallo di Mchawi si poteva notare mentre volteggiava in alto nel cielo, fuori dalla portata di quasi ogni arma.
 
Anche Twilight e Celestia osservavano lo scontro da lontano, attraverso l'incantesimo di Mchawi.
 
Dopo una decina di minuti di stasi, fu proprio la zebra la prima a dire qualcosa: "Arrivano" disse semplicemente, attirando l'attenzione delle principesse.
 
Noobajan Fistwarrior fu il primo a notare movimento dall'altra parte della piana.
Il minotauro alzò la mazza e urlò a pieni polmoni: "UPPSTÄLLNING40!!!".
Come un solo soldato, entrambe le squadre di minotauri si misero in posizione d'attacco portando avanti lo scudo e alzando l'arma, cosa che portò l'intero esercito a mettersi in guardia mentre il nemico cominciava ad arrivare dall'altro lato del rigagnolo.
 
Le forze nemiche iniziavano ad arrivare, schierandosi in fronte al rigagnolo in una linea sconnessa.
Pony di ogni razza arrivavano per quell'esercito. Pony di terra, pegasi, unicorni; ogni razza e dimensione era fra i loro ranghi.
Il loro armamentario non poteva essere definito consistente. Vi erano pony che indossavano semplici bardature come cotte di maglia41, gambesoni, loriche segmentate42, armature leggere da guardia, e così via, misti a pony corazzati fino ai denti.
Nemmeno le suddette armature erano coerenti con loro stesse, spesso essendo null'altro che misti di più stili, se non direttamente pezzi a casaccio arrangiati in una protezione più o meno efficiente, e spesso allegati ad armi di epoche errate.
Equipaggiamento conquistato, rubato durante saccheggi e guerre, come si poteva notare dalle spesso già vissute corazze.
Indossate da un nomade popolo guerriero, che per anni aveva affrontato tribù separate e nazioni sconosciute a Equestria, fino ad arrivare proprio nella terra dell'Amicizia, dove avevano attaccato villaggi indifesi del nord.
Più di un tentativo di pace era stato fatto, ma i messaggeri o non riuscivano nemmeno ad'avvicinarsi, o erano stati uccisi.
Erano feroci guerrieri a sangue freddo, in grado di affrontare eserciti e di equipaggiarsi con solo ciò che trovavano, e ora erano lì.
Pronti ad affrontare Equestria.
Il vincitore avrebbe avuto il controllo della nazione.
 
Ci vollero alcuni minuti perché tutte le truppe nemiche si schierassero.
Alla fine, 15 squadroni si erano posizionati in fronte al rigagnolo, formati da 300 pony ciascuno.
 
Twilight deglutì osservando quell'esercito fronteggiare il loro. "Quelli non sono 2400..." disse con voce preoccupata.
"No" disse Celestia con tono calmo ma leggermente rabbioso. "Sono almeno 4500" concluse poi.
 
Shining Armor osservava i soldati che si stavano ammassando in fronte a loro su due linee, non avendo spazio per formarne una singola.
Erano almeno il doppio di quanto si aspettassero, ma in ogni caso, non avevano scelta se non affrontarli.
Il pony sollevò il falcione43 che aveva affianco con la magia, per poi urlare: "CELESTIA MIT UNS44!!!".
Un possente grido di guerra si alzò fra i soldati dietro di lui che a loro volta alzarono le armi ripetendo il grido.
 
A sua volta, Blade Stronghold alzò la sua alabarda urlando: "SEMPER FIDELIS!!!". Tutte e 35 le guardie del crepuscolo urlarono all'unisono: "SEMPER!!!" dandosi poi due colpi di zampa sul petto all'altezza del cuore.
 
"MEMENTO MORI45!!!" urlò Luna alle sue truppe che si scatenarono anch'esse in un poderoso grido di guerra.
 
Per ultimo fu Noobajan Fistwarrior, che si voltò verso i minotauri al suo seguito sorridendo sotto l'elmo, quindi alzò la mazza urlando: "LEVE CAROLUS REX46!!!", seguito poi dai suoi soldati che urlarono all'unisono: "LEVE CAROLUS!!! LEVE CAROLUS!!! LEVE CAROLUS!!!".
 
Di tutta risposta, arrivarono a loro le urla forsennate dell'altro esercito, sconnesse e spesso formate solo da insulti incomprensibili in un'altra lingua.
 
Furono loro i primi a muoversi, con le quattro unità più vicine al fiume, che iniziarono ad avanzare verso il rigagnolo.
 
Di tutta risposta, furono i minotauri ad avanzare, senza dire niente, semplicemente iniziando a camminare pesantemente verso il nemico.
Una mossa valorosa, considerando che i minotauri erano quattro volte inferiori di numero.
Eppure marciavano tutti assieme, guardando avanti, senza paura.
 
I primi soldati nemici superarono il rigagnolo quando i minotauri erano a metà strada.
Il comandante dei minotauri cominciò ad allungare il passo seguito dai soldati, fino a che non iniziarono tutti a correre gridando: "ANFALL47!!!".
 
Urlando come forsennati, i minotauri iniziarono una carica a testa bassa verso il nemico, fino a schiantarsi con la loro prima linea.
Alcuni pony cercarono di posizionare qualche arma lunga come lance48 o picche49, ma furono investiti dal nemico prima di riuscirci.
La prima linea fu incornata come da tori inferociti50, mentre i minotauri si facevano largo fra i nemici menando colpi di mazza o martello51.
In fronte al gruppo, Noobajan sembrava indemoniato, vibrando poderosi colpi a destra e a manca colpendo gli avversari scaraventandoli a terra.
Urlando, si piegò alla sua sinistra incornando un pony direttamente nello stomaco. Protetto solo da una scarsa armatura di cuoio52, il pony non ebbe scampo, venendo trafitto da parte a parte.
Il minotauro si alzò in tutta la sua altezza sollevando il cadavere ancora impalato sul corno, quindi se lo scrollò di dosso lanciandolo su un gruppetto affianco a se.
"VÄRN53!!!" urlò il comandate dei minotauri indietreggiando e portando avanti lo scudo fino a congiungersi con i suoi compagni a formare un muro di scudi54 in fronte a loro.
 
Una mossa saggia da parte loro. Una volta esauritasi la carica non vi erano possibilità per allontanarsi e caricare nuovamente, data la maggiore mobilità dei pony sui pesanti minotauri.
Il muro di scudi difficilmente sarebbe stato aggirato, per paura di finire attaccati alle spalle dalle truppe di Shining Armor, ma in ogni caso i numeri contavano ancora. Non potevano affrontare così tante truppe.
 
Shining Armor osservava la formazione di minotauri, che stava arrestando l'avanzata del fianco nemico.
Il pony sollevò con la magia il corno di cristallo che era legato al fianco della sua armatura, portandoselo alla bocca e soffiandoci dentro.
Quando il lungo suono del corno si esaurì, i 100 pegasi dietro alla formazione spiccarono in volo sorpassando la prima linea.
Si notavano chiaramente due tipi di soldato fra quei pegasi. Il primo consisteva di pony con armature alleggerite, dotate ai lati di due borse chiaramente piene fino all'orlo.
L'altro tipo invece consisteva di pony in armatura media, armati di spada e di un grosso scudo di tipo Scutum55.
A ogni pony con le borse, era affiancato uno con lo scudo, pronto a proteggerlo.
 
I pegasi arrivarono sopra la linea nemica, dalla quale iniziarono ad arrivargli contro svariate frecce56.
In fretta i pegasi con lo scudo si posizionarono sotto quelli con le borse, proteggendoli dalle frecce, non in grado di sorpassare gli scudi dato che erano lanciate verso l'alto.
 
Capendo che le frecce erano inutili, alcuni pegasi si alzarono in volo per andare ad'affrontare gli avversari.
Piccoli scontri iniziarono a formarsi nel cielo, mentre i pegasi di Equestria facevano di tutto per proteggere i pegasi con le borse.
Cominciarono a esserci le prime perdite, poiché spesso se si era protetti dalle frecce, si era attaccati da altri pegasi e viceversa.
Prima di arrivare a metà della formazione nemica, più di un quarto dei pegasi era già caduto in battaglia.
 
Arrivati sopra al centro del campo di battaglia, i pegasi con le borse afferrarono con i denti una cordicella che pendeva da esse.
Una volta tirata, il fondo di diverse borse si aprì, facendo fuoriuscire da esse centinaia di fléchette57.
 
I pesanti dardi di ferro iniziarono a cadere dal cielo schiantandosi addosso alle fila nemiche.
Svariati scudi si alzarono al cielo come protezione, ma spesso i dardi arrivavano ad'una tale velocità da trapassare le assi di legno che li componevano.
Chi indossava armature leggere o medie e finiva sotto il raggio di quei pegasi non aveva scampo.
A fatica le corazze pesanti riuscivano a bloccare la forza penetrante dei dardi, ma spesso con gravi contusioni.
 
L'attacco non fu però molto efficace. Pur diminuendo di poco i ranghi nemici, troppi pegasi non avevano raggiunto l'obiettivo, diminuendo la forza dell'attacco.
I pegasi sopravvissuti cominciarono a ritornare verso il grosso dell'esercito, che ora aveva iniziato a muoversi.
 
Twilight sentì chiaramente il cuore batterle più forte nel vedere che le truppe di Shining Armor stavano avanzando, guidate da suo fratello.
Intensamente osservava quelle figure di fumo mentre si muovevano verso il nemico.
La puledra alzò lo sguardo verso Celestia, che era interamente presa ad'osservare l'evolversi dello scontro.
Dopodiché tornò a osservare le loro truppe, che erano ora quasi arrivati al rigagnolo.
 
"ATTACKIEREN58!!!" urlò Shining Armor spronando le sue truppe in una carica contro il nemico abbassandosi la visiera dell'elmo.
Gli squadroni si lanciarono alla carica urlando, mentre frecce dallo schieramento avversario cominciavano a piovergli addosso.
Solo raramente alcune di esse passavano le armature Equestri, troppo pesanti per gli archi59 comuni, e spesso anche per i possenti archi lunghi60.
 
Le due linee si scontrarono, tra urla furiose e "CELESTIAS VULT61!!!".
Lo scontro era furioso. I ranghi Equestri erano serrati e compatti, e per quanto disposti di alcuni soldati con poco addestramento, non cedevano un centimetro al nemico, nonostante l'inferiorità numerica.
Un pony di terra armato di Morning Star62 e di scudo colpì con forza alla testa il pony affianco a Shinng Armor, che cadde a terra morto.
Il principe dell'Impero di Cristallo roteò il falcione colpendo la mazza del pony e aprendosi uno spiraglio verso il suo collo, non protetto dalla cotta di maglia.
Con un gesto esperto il pony affondò l'arma della trachea dell'avversario uccidendolo sul colpo, quindi indietreggiò leggermente tornando a far parte della formazione.
 
 Era inusuale per un principe far parte della formazione, ma lui combatteva così, aiutando i suoi soldati e rafforzando il loro morale.
 
Dalle retrovie saltuariamente arrivavano frecce dagli Arcieri di Cristallo, lanciate dai loro lunghi archi di cristallo63.
I pochi pegasi di supporto che erano tornati dall'attacco precedente, si erano ora aggiunti alla retrovia. Nonostante la loro armatura più leggera, avrebbero dato il massimo che avrebbero potuto dare.
 
Le truppe di Luna cominciarono a muoversi non appena il grosso dell'esercito entrò in combattimento.
L'alicorno galoppava veloce nella pianura seguita dai suoi squadroni.
Un'aura bluastra proveniente dal suo corno, avvolgeva la sua protezione sull'elmo, e l'impugnatura della sua flamberga64, che le fluttuava affianco.
Le truppe dietro di lei avevano poche difficoltà a seguirla in quella carica, nonostante la sua maggiore velocità nella corsa.
 
Nonostante il fragore della battaglia, si poté chiaramente udire il possente grido di battaglia della principessa mentre superava il rigagnolo, caricando a testa bassa i tre squadroni rimasti fuori dal combattimento.
 
La principessa puntò al primo nemico che gli si parava davanti, un unicorno indossante un pettorale di un'armatura a piastre e per il resto solo cotta di maglia, protetto da uno scudo rotondo e da una spada bastarda65.
Il pony pose lo scudo in fronte a se per proteggersi, ma fu completamente spiazzato quando la punta della flamberga di Luna lo trapassò senza problemi, e ancora di più quando la lama continuò il suo percorso trapassando il pettorale d'acciaio fino ad uscire dalla schiena dell'unicorno.
Il pony sputò sangue mentre la sua spada cadeva a terra.
"PERĪ66!!!" urlò rabbiosa Luna estraendo la spada dal corpo del pony, eseguendo poi un grosso arco dietro la propria testa vibrando un diritto squalembro67 al pony alla sinistra di quello che aveva appena ucciso, tagliando attraverso il suo collo e la cotta di maglia che lo proteggeva, facendo rotolare a terra la sua testa e parte degli anelli della cotta.
Alcuni pony indietreggiarono di fronte la potenza di quell'attacco, mentre con un gesto secco la principessa scrollava il sangue dalla lama della spada.
Osservandola, si notava chiaramente che il sangue sopra di essa ribolliva come se essa fosse rovente, idea rafforzata dall'aria calda che s'innalzava dalla lama.
Questo rendeva chiara la quantità d'incantesimi permanenti68 che c'erano applicati, oltre a spiegare come avesse fatto a trapassare un'armatura con una spada.
 
Non vi fu tempo però per ammirare la spada di Luna, poiché lei ricominciò a vibrare colpi a chiunque si avvicinasse, mentre nel frattempo le sue truppe si aggiungevano allo scontro.
 
La figura di Luna spiccava fra le altre figure di fumo sul tavolo, in mezzo alla prima linea nemica intenta a fare una carneficina.
Twilight deglutì osservando la principessa in pieno combattimento. "Non sapevo che Princess Luna fosse in grado di combattere così..." disse con tono preoccupato.
Celestia annuì dicendo: "Anni fa, vi andò di fortuna che affrontandola lei non solo non fosse armata, ma avesse la guardia abbassata non pensando che sareste state un problema".
Twilight tornò a guardare la figura di fumo di Luna. Per un attimo immaginò lei stessa e le sue amiche che la affrontavano in quello stato.
Scacciò in fretta quel pensiero dalla testa, terrorizzata dal risultato.
 
L'unico gruppo a non essersi ancora mosso era quello di Stronghold.
Il pony osservava il campo di battaglia con esperienza, pronto a qualunque cosa.
Quando la carica delle truppe di Luna impattò con il nemico, ebbe la sua occasione.
I tre gruppi dell'ala destra stavano venendo spinti indietro, mentre la linea centrale stava spingendo indietro le forze di Shining Armor.
Il pony si alzò sulle zampe posteriori alzando l'arma e urlando: "IMPĔTŬ69!!!", per poi abbassare la visiera dell'elmo e cominciare a galoppare verso il nemico, seguito dal resto delle Guardie del Crepuscolo e dai Picchieri di Cristallo, assieme inoltre a svariate guardie di Canterlot.
 
Lo squadrone arrivò oltre il rigagnolo mentre le forze di Luna stavano ancora respingendo il nemico.
Alimentando un altro possente urlo di guerra, i pony s'intersecarono fra i due gruppi, schiantandosi contro il fianco delle due file che stava affrontando Shining Armor.
 
Il fianco destro si ritrovò improvvisamente scoperto a causa della spinta sull'ala di Luna, e fu ancora più sorpreso quando venne assalito dalle truppe di Blade70.
 
Monsoon Stratodiver si ritrovò ad affrontare un pony con indosso una lorica segmentata e principalmente attrezzatura del genere, ma in testa un elmo corinzio.
Il pony roteò il mazzapicchio colpendo alla testa l'avversario con un diritto ridoppio71 usando la testa di martello dell'arma.
Il pony indietreggiò stordito lasciando cadere la spada.
Monsoon in fretta girò l'arma, convertendo la fine del suo primo colpo in un roverso squalembrato72, con la penna dell'arma, che trapassò l'elmo uccidendo l'avversario.
 
Improvvisamente il pony avvertì un peso sulla sua groppa. Immaginando che potesse essere un nemico, si voltò portando un affondo con la base dell'asta del mazzapicchio, ma fu sorpreso nel trovare la sua arma che veniva deviata con un gesto secco.
A deviare la sua arma era stata una puledra. Indossava un'armatura leggera coperta da un surcotto73 colorato di bianco e di blu, che si allungava sopra la sua testa per coprire il grande elmo che indossava74 con un cappuccio.
La puledra era esile, ma piuttosto alta75, e a giudicare dalle piccole insegne di Equestria che aveva sul surcotto non era un nemico.
La puledra aveva scavalcato Monsoon per colpire un avversario vicino a lui con la sua spada bastarda, che le fluttuò affianco sotto l'influenza del suo corno assieme ad una daga.
Il pony ebbe tempo un attimo per osservare la puledra, prima che illuminasse il corno svanendo in un lampo di luce.
Il pony fu stupito dal teletrasporto della puledra, ma allo stesso tempo capì immediatamente di chi si trattava.
 
Una Lama Eterea di Canterolt. Letali nemiche e ottime alleate. Un ordine di cavaliere basato sul padroneggiare la magia in combattimento.
Solo femmine possono far parte dei loro ranghi, e solo unicorni.
Addestrate nella magia fin dal loro primo giorno, la uniscono al loro combattimento teletrasportandosi per il campo di battaglia.
Non hanno bisogno di un'armatura pesante o di un'arma lunga quando possono svanire dallo scontro prima che si possa notarle.
 
La puledra riapparve in fronte ad un pony in armatura completa, anticipando ogni suo movimento e spingendo la daga nella fessura degli occhi del suo elmo chiuso.
Estraendo l'arma, la puledra illuminò nuovamente il corno svanendo, per riapparire a pochi metri di distanza dietro a un pegaso e tagliargli la gola con la lama della spada.
 
Questa non era fra le più esperte fra le guerriere del suo ordine, fatto denotato dal colore del surcotto, bianco e blu, simbolo di apprendistato, contro il bianco e rosso delle Maestre di Spada dell'Ordine.
Impiegava troppo tempo tra uno spostamento e l'altro, e li eseguiva troppo vicini fra loro.
Certo restava una guerriera formidabile, ma alla lunga avrebbe commesso uno sbaglio.
 
La puledra si teletrasportò nuovamente dopo aver colpito a morte un pony di terra che stava affrontando un Picchiere di Cristallo.
Quando però uscì dal teletrasporto, fu colpita da qualcosa alla testa con forza.
Cadde a terra mentre le sue armi rumoreggiavano colpendo il terreno.
Si ritrovò stordita con un penetrante fischio all'orecchio sinistro, e un rivolo di sangue che le scendeva dalla fronte.
Fortunatamente, l'elmo, il camaglio76, e l'infula77, erano stati sufficienti a proteggerla da danni seri, ma l'impatto l'aveva stordita per bene.
Aprì gli occhi cercando di mettere a fuoco ciò che c'era al di fuori delle fessure dell'elmo.
 
In fronte a lei si trovava un unicorno, con indosso un'armatura completa a piastre, ma senza elmo.
Il pony fece roteare il mazzafrusto78 che portava al fianco, pronto a colpire l'avversaria.
Da un po' seguiva i movimenti della puledra mentre svaniva per il campo, e alla fine aveva colto l'occasione quando si era teletrasportata vicino a lui.
Per quanto il suo elmo fosse sufficiente a fermare la sua arma, la leggera armatura che indossava non lo sarebbe stata.
 
Il pony si avvicinò facendo roteare la sua arma un paio di volte per rendersi minaccioso.
La puledra cercò di alzarsi, ma ricadde a terra ancora stordita, seppur meno di prima.
 
Arrivato affianco alla pony, l'unicorno sollevò il mazzafrusto sopra la sua testa pronto a colpire con tutta la sua forza.
La puledra chiuse gli occhi aspettandosi quel colpo, ma non arrivò mai.
 
A fermare il pony fu una montagna. Una possente spallata coperta d'acciaio lo scaraventò indietro facendolo quasi cadere  a terra.
Il pony riuscì a mantenere l'equilibrio, e in fretta puntò il nuovo arrivato in fronte a se, ma rimase completamente spiazzato quando la sua azza79 gli piovve addosso dall'alto, sfondando lo spallaccio della sua armatura e tagliando nella sua cassa toracica.
Il nuovo avversario strattonò con forza l'arma liberandola dal corpo dell'unicorno, quindi girò su se stesso colpendolo allo stomaco con la base dell'asta, per poi girare nuovamente su se stesso vibrando un mastodontico colpo con l'intera lunghezza dell'arma per tutta la circonferenza che poteva ottenere, piazzandolo infine sul muso dell'unicorno, ribaltandolo in aria e facendolo cadere poi a terra ormai morto.
 
La pony a terra osservò a bocca aperta il nuovo arrivato.
In fronte a lei, il pony più imponente che avesse mai visto.
Con un'altezza totale di 225 cm80, quel pony di terra si stagliava sopra il campo di battaglia.
Indossava una possente corazza di piastre completa che con ogni probabilità doveva pesare quanto un pony normale.
Tutto l'acciaio a medio carbonio81 dell'armatura era colorato di un pauroso nero satinato, coperto di graffi e striature dovute ad anni di combattimenti.
Due giganteschi spallacci e una possente barbozza82 proteggevano la sua testa, nascosta sotto un elmo chiuso a visiera frontale piatta.
La visiera era colorata da un lato di nero, dall'altro d'arancione, colore che si proponeva sui lati del pettorale dell'armatura, e sui drappi che sbucavano da sotto le scarselle83.
Legato al suo cinturone, vi era uno spadone nel suo fodero.
 
La puledra non poteva credere ai propri occhi. Quello era forse uno dei pochi pony che poteva dire di essere di un ordine più raro del suo.
Un Immortale Del Vecchio Re.
Un ordine di cavalieri talmente d'élite da essercene solo cinque ancora in vita.
Antiche guardie di un re morto da talmente tanto tempo da essere stato dimenticato da tutti, tranne che da loro.
Grandi Maestri di combattimento. Per entrare nei loro ranghi non bastano valore e capacità di apprendimento.
Bisogna avere il corpo.
Un pony su settemila nasce con questa conformazione fisica. Ancora meno si specializzano con un Cutie Mark84 sul combattimento.
Si può passare l'intera vita nell'esercito senza mai vederne uno, ma se si è di un esercito nemico, bisogna sperare di non incontrarne mai uno.
 
Il pony roteò la sua arma cambiando guardia, per poi voltarsi verso un altro avversario, e vibrare un colpo urlando: "AD MORTEM INIMĪCUS85!!!".
L'altro pony fu sbalzato in aria, e quando ricadde a terra venne finito da un colpo di mazza di una guardia reale.
Intanto, l'Immortale aveva cambiato bersaglio. Letale e devastante, non lasciava scampo.
 
Nessuna arma poteva ferirlo.
Nessuna corazza poteva fermarlo.
Nessun nemico poteva ucciderlo.
 
Un guerriero perfetto. A un livello che solo pochi eletti avrebbero potuto raggiungere.
Un livello che la puledra non poteva raggiungere.
 
La Lama Eterea si alzò da terra mentre le sue due lame le levitavano accanto.
 
Nel suo sguardo si leggevano al contempo ammirazione e invidia per il pony che stava ora combattendo in fronte a lei.
Non poteva raggiungere il suo livello. Questo non significava che non si sarebbe fatta riconoscere.
 
"TE OCCIDAM86!!!" urlò la puledra teletrasportandosi alle spalle dell'Immortale pugnalando a morte un pony attraverso la sua armatura di cuoio, mentre cercava di attaccare alle spalle il gigante.
Lui si voltò osservando la puledra che restava contro la sua schiena in equilibrio sulle zampe posteriori mentre le sue lame le fluttuavano attorno.
Sbuffò leggermente, anche se non infastidito, quindi si voltò nuovamente verso il nemico urlando, mentre la puledra faceva lo stesso alle sue spalle.
 
Twilight aveva seguito per i primi momenti quell'enorme pony, ma poi lo aveva perso di vista quando aveva iniziato a seguire i minotauri.
Da quando era iniziato lo scontro erano decisamente quelli che avevano subito più perdite.
Nonostante venissero decimati, combattevano ancora, fermando l'ala sinistra dal poter prendere terreno e caricare alle spalle le unità di Shining Armor.
 
Fistwarrior spinse indietro un pony con lo scudo, quindi alzò la mazza urlando: "HÖR HUR DE BER SIN BÖN87!!!".
Sentendolo ci fu un improvviso silenzio fra i suoi soldati mentre combattevano gli avversari.
Poi, uno a uno, sempre più in sincronia, iniziarono a cantare:
"Död vid rikets rand, drömmen rann ut i sand, leve Carolus.
Buren hem för hand, åter till Svealand leve Carolus Rex88".
Parecchi nemici rimasero spiazzati nel vedere quel gruppo di soldati sempre meno numerosi iniziare a cantare in fronte a loro, e comunque combattendo con tutta la ferocia che possedessero.
E nonostante i loro ranghi diminuissero, non smettevano, cantando in faccia alla morte e al nemico.
 
"Hanno il coraggio dei leoni" disse Mchawi mentre la mappa di fumo si centrava sui minotauri.
Twilight guardò incuriosita prima la zebra e poi la mappa, fino a che non fu Celestia a dire: "Cantano del loro Re. L'unico e ultimo pony a governare sui minotauri. Fu amato e glorificato e li portò sulla strada della vittoria prima di morire in battaglia. Ancora ora, lo glorificano fra i loro più grandi eroi" disse mentre Twilight la ascoltava attentamente.
"Hanno paura di morire?" chiese Twilight.
"No..." rispose Celestia. "... le cantano in faccia per sfidarla" concluse poi osservando le figure di fumo impegnate nello scontro che continuavano a ripetere a memoria quei versi.
 
Mchawi da un po' muoveva gli occhi da destra a sinistra e viceversa come per cercare qualcosa, fino a che non si fermò dicendo: "L'ho trovato".
Celestia si alzò in tutta la sua altezza mentre Twilight osservava la mappa per comprendere chi avessero trovato.
"Twilight..." disse la principessa del sole attirando la sua attenzione, "... mi dispiace ma devo lasciarti da sola. È mio dovere andare" disse con tono serio.
Alla principessa dell'amicizia non dispiaceva la sua presenza, ma subito comprese che era necessario e annuì leggermente.
Celestia sorrise e le accarezzò gentilmente la guancia con l'ala, poi voltò lo sguardo verso un baule che Twilight non aveva nemmeno notato essere nella tenda.
"Dov'è?" chiese Celestia sbloccando con la magia i due lucchetti che lo chiudevano.
"Formazione di centro. Secondo gruppo di prima linea dall'ala destra" disse quasi meccanicamente Mchawi.
La principessa aprì il baule, e quasi immediatamente da esso uscirono svariate decine di lunghe placche metalliche allungate. Le placche rotearono in aria per poco tempo, prima di cominciare ad attaccarsi alle penne e piume delle ali di Celestia.
Twilight osservò il processo stupita. Non pensava nemmeno che una cosa del genere fosse possibile.
 
In poco tempo, ogni placca andò al suo posto, coprendo la parte superiore e inferiore delle ali di Celestia.
La principessa stirò prima l'una poi l'altra ala, mostrando che si muovevano come di norma.
 
Twilight guardò lo strato metallico che ricopriva le ali della principessa. Impossibile che potesse volare con quello, era già difficile farlo con un'armatura di peso medio.
Si fece passare per la testa un paio di incantesimi che potessero essere stati applicati su quelle piume metalliche, ma si distrasse quando la principessa si avviò all'uscita dicendo: "Mchawi..." e attirando l'attenzione della zebra. "... in qualunque caso..." disse portandosi appresso il suo elmo. "... veglia su Twilight" concluse poi uscendo dalla tenda.
Twilight sgranò gli occhi a quelle parole. Per la prima volta le venne veramente paura che quella fosse l'ultima volta che vedeva Celestia.
Le venne la tentazione di correrle dietro fuori dalla tenda, ma si trattenne e si voltò verso la mappa, sopra la quale lo scontro infuriava ancora.
 
La lama di Luna piovve in fronte ad un unicorno, tagliando a metà l'elmo chiuso e la testa su cui era infilato come fosse una noce di cocco84.
La principessa estrasse la spada dal corpo del pony, per poi voltarsi di colpo e bloccare la lama di un'ascia danese90 che si schiantò contro la sua lama con grande forza.
Si accorse della forza del colpo, chiaramente denominata dalle grandi dimensioni del pony che la brandiva91.
Il pony in questione indossava poco o niente, se non due spessi spallacci di cuoio e pelliccia92 e un elmo vichingo93 dotato di un grosso paio di corna di montone che lo rendevano ulteriormente minaccioso.
 
Il nerboruto pony spinse indietro la puledra urlando: " ÞÚ ERT DAUðUR94!
 
La principessa indietreggiò leggermente puntando l'avversario con la punta della spada, fissa in una guardia alta.
 
Il pony con l'ascia, sbuffò irato, quindi si scagliò sull'avversaria vibrando un possente fendente95.
Luna roteò su se stessa, intercettando il colpo con la lama della spada e ridirezionandolo lontano da lei, quindi terminò quella giravolta colpendo il pony in volto con il pesante pomolo96 della spada stordendolo.
"ĪNFIRMUS97!!!" urlò la puledra colpendo con un calcio il ginocchio del pony e facendolo cadere in ginocchio in fronte a lei.
A quel punto la puledra portò lo zoccolo sinistro alla tempia del pony mentre il suo corno s'illuminava ulteriormente di una grande luce blu.
 
Le pupille del pony si restrinsero al massimo mentre lo faceva, per poi dilatarsi al massimo mentre le sue cornee passavano dal verde all'azzurro.
 
Dopo poco Luna si allontanò di un passo lasciando il pony.
Lui si rialzò puntellandosi sull'ascia, quindi la afferrò con entrambi gli zoccoli e si voltò di scatto urlando: "ÉG RÍF YKKUR Í BITA98!!!", piantando con tutta la sua forza l'ascia nel costato di un pegaso del suo stesso esercito.
 
Vari pony rimasero sconcertati nel vedere quel pony che si scagliava in preda alla rabbia più pura contro i suoi alleati allontanandosi da Luna, che lo seguì per poco per poi tornare a combattere.
 
Sapeva che non sarebbe morto, pochi pony avevano le sue capacità anche nel loro esercito, inoltre, il suo fato era deciso dal momento della sua nascita. Per questo combatteva senza armatura o paura.
Non aveva bisogno di nessuna delle due.
 
Luna passò ad altri avversari. Stava per finire un pegaso che aveva spinto a terra, quando la sua attenzione e quella di molti intorno a lei fu attirata da qualcosa alle loro spalle.
 
La principessa si voltò, giusto in tempo per vedere le nuvole sopra al campo di battaglia che vorticavano per aprirsi e lasciar passare fra loro un possente fascio di luce solare.
 
Dopo poco, si poté notare una figura, che discendeva il fascio di luce come una figura Divina, che cavalcava la luce su possenti ali metalliche.
 
Il gruppo di pony che si trovava sotto il fascio di luce fu costretto a spostarsi, abbagliato dalla possente luce e quasi ustionato dal calore rovente che portava con sé.
In fretta si formò uno spazio aperto e vuoto sotto il fascio di luce, sul quale la figura atterrò delicatamente.
 
I pony lì attorno rimasero spiazzati nell'osservare quella figura, ferma sotto quella possente luce e quel calore intenso.
Interamente coperta da una possente armatura dorata si stagliava più alta di ogni pony vicino a lei.
Il volto piatto dell'elmo bocca di rana che indossava la rendeva imponente e minacciosa allo stesso tempo, così come il possente cimiero in cima a esso e le sue ali, interamente ricoperte di piume metalliche.
 
Le nuvole si richiusero sopra la figura cessando l'imponente fascio di luce che si rifletteva sul metallo dell'armatura e sulla lama dell'azza che fluttuava affianco a lei illuminata da un aura gialla su due punti del manico, aura che si riproponeva sul corno coperto dal quello finto dell'elmo.
 
Twilight deglutì osservando quella scena.
In un solo istante comprese perché Celestia avesse atteso a partecipare allo scontro.
Con una tale entrata in scena, aveva immediatamente stabilito chi avesse più potere, e come poteva essere utilizzato.
Fino a quel momento, la giovane principessa aveva pensato che Luna fosse la più adatta al combattimento fra le due sorelle, ma adesso aveva completamente rivalutato Celestia. Con ogni probabilità, lei era in grado di raggiungere la suprema eccellenza in combattimento99.
 
Celestia avanzò di un passo, seguita stretta dalla sua arma.
 
Lo scompiglio generale causato dal suo arrivo iniziò a dissiparsi, e svariati pony si precipitarono contro di lei ad armi spianate.
Il primo ad arrivarle a portata fu un pony indossante un usbergo e un elmo nasale100, protetto inoltre da uno scudo a mandorla101 e una spada bastarda.
Non appena fu nel suo raggio d'azione, l'arma di Celestia scattò, volandogli contro con gran velocità, per poi pugnalarlo al collo con lo spuntone in cima all'asta prima che potesse reagire.
Immediatamente dopo, l'arma si estrasse dal collo del pony, lasciandolo a terra a dissanguarsi, per precipitarsi contro un altro pony, che venne sbalzato in aria quando la testa di martello dell'arma lo colpì alle costole, sotto la lorica segmentata, uccidendolo sul colpo.
Nuovamente l'arma non si fermò, vibrandosi da sola in un fendente con la testa d'ascia, che con facilità sfondò l'elmo corinzio che indossava un terzo pony.
Celestia avanzava come se nulla fosse. Era difficile comprendere se l'arma usciva dal normale raggio d'azione di un unicorno perché era incantata, o perché Celestia aveva decisamente più potere magico di un normale unicorno.
In entrambi i casi, i suoi movimenti erano talmente fluidi da sembrare dotata di volontà propria.
 
Ormai si era formata una linea di cadaveri dietro a Celestia, quando all'improvviso delle urla fecero fermare i pony dal caricare la principessa.
 
Due file di pony si aprirono, permettendo che un'imponente figura si facesse largo fra loro.
 
Celestia si fermò osservando il nuovo arrivato che si faceva largo fra i suoi compagni.
 
Per quanto non imponente come l'Immortale del Vecchio Re, era comunque di dimensioni più che ragguardevoli con 190 cm d'altezza.
Il pony indossava un'armatura pesante di pregevole fattura, a tal punto da poter rivaleggiare con quella di Celestia.
L'elmo chiuso che indossava era ricoperto da incisioni che ripercorrevano l'intera armatura secondo uno schema preciso.
Il corno metallico riluceva di una leggera aura verdastra, che sosteneva in aria uno scudo scapezzato e una mazza flangiata.
Entrambi gli oggetti non erano nelle migliori condizioni, con lo scudo visibilmente vissuto, coperto di graffi, sbeccature e crepe, ma sembrava comunque robusto e pronto a fare il suo dovere, come la mazza, coperta di sangue e dal manico metallico leggermente storto.
Una delle nove flange dell'arma era piegata a tal punto che stava toccando la flangia affianco a se.
L'unica cosa che sembrava particolarmente raffazzonata sull'armatura, erano due lastre metalliche rivettate alla bell'e meglio sopra due buchi che un tempo si trovavano sul retro del pettorale dell'armatura, nella zona delle ali.
 
Celestia squadrò il pony in fronte a se, per niente intimorita dalla sua mole, quindi lo puntò con la punta di lancia della sua arma.
 
Di risposta il pony assestò due colpi con la mazza sullo scudo.
 
I due rimasero fermi per un attimo osservandosi, quindi iniziarono a muoversi lateralmente senza perdersi di vista, girando in cerchio nella zona vuota che si era formata tra i soldati.
 
Dopo tre quarti di giro fu Celestia la prima a muoversi, avanzando di un passo, calando un fendente sull'avversario usando la testa di martello.
Il pony sollevò lo scudo con la magia, deviando il colpo, per poi vibrare un roverso tondo102 con la mazza.
La principessa si fece indietro evitando il colpo, quindi cambiò guardia portando la testa dell'azza dietro la sua spalla puntandone il fondo dell'asta al pony, per poi avanzare e cercare di colpirlo con un affondo.
Il pony deviò l'asta dell'arma con la mazza, quindi cercò di colpire la puledra con lo scudo, ma lei nuovamente lo evitò.
Indietreggiando, Celestia fece scorrere l'arma sopra la propria magia, fino a tenerla per il fondo, vibrando un possente diritto squalembrato che il pony riuscì a deviare con lo sudo.
In fretta la principessa trasformò il colpo in un affondo con la base dell'asta, riuscendo a colpire l'avversario, ma causandogli poco o niente grazie alla sua armatura.
 
I due tornarono a osservarsi dalla distanza. Si sentiva chiaramente il cambio di stile nei movimenti di Celestia. Correva più rischi, ma allo stesso tempo colpiva più forte e con maggiore precisione.
Quello era uno scontro che non era intenzionata a perdere.
 
La puledra attaccò nuovamente l'avversario con un roverso squalembrato, e subito dopo con un diritto squalembrato quando il pony evitò il primo colpo.
Nuovamente, lo stallone parò il colpo con lo scudo, per poi roteare la mazza cercando di colpire Celestia, che indietreggiando evitò il primo colpo.
Mantenendo il momento del colpo, il pony roteò nuovamente la mazza avvicinandosi alla principessa, che parò il colpo con l'asta della sua arma, spingendolo poi indietro.
 
Twilight osservava i due combattenti mentre si scontravano l'uno con l'altro, intenti ad eseguire una danza mortale.
Non aveva abbastanza esperienza per dire quali fossero i colpi migliori da sfruttare in quella situazione, o quale bersaglio puntare, o come muoversi. Semplicemente sperava che Celestia uscisse illesa da quello scontro.
 
"È forte". La voce di Mchawi la colse alla sprovvista facendole alzare lo sguardo.
"Il loro generale, è forte" continuò la zebra puntando le figure di fumo che si scontravano sul tavolo.
Twilight le guardò preoccupata. "Lo sconfiggerà, vero?" chiese leggermente preoccupata.
"È un guerriero innato con grandi capacità di combattimento. Inoltre sembra che abbia già sconfitto un alicorno prima d'ora" disse lui osservando attentamente lo scontro fra i due. "Non è uno scontro facile da prevedere" concluse poi.
Twilight abbassò lo sguardo sconsolata, non potendo fare altro che osservare.
 
Celestia avanzò vibrando un diritto ridoppio verso l'avversario che si spostò evitando il colpo.
La principessa quindi cercò di colpirlo con un altro roverso squalembrato, mancando nuovamente il bersaglio.
In ultima cercò di tirare un affondo, che il pony deviò con lo scudo, per poi cercare di colpire l'alicorno con la mazza.
In fretta però lei portò indietro l'arma, incastrando la testa di scure con la mazza e spostandola di lato.
A quel punto la puledra cercò di colpire l'avversario con un grande roverso squalembrato.
Il pony alzò lo scudo, nel quale s'incastro la scure dell'arma di Celestia.
Senza perdere tempo, il pony strattonò lo scudo fermando l'arma a terra, quindi vibrò il colpo più potente che poteva eseguire con la mazza, colpendo l'azza dove il rinforzo metallico terminava, riuscendo a spezzare di netto l'asta dell'arma.
Urlando di rabbia, il pony vibrò un poderoso roverso tondo a Celestia, colpendola sul lato dell'elmo.
 
La principessa indietreggiò gemendo mentre la sua magia sollevava ancora l'asta spezzata.
Scrollò la testa stordita dal colpo, mentre riprendeva fiato dopo aver ricevuto una ventata di anidride carbonica a causa del colpo.
 
Stranamente, l'altro pony non la attaccava. Quasi come fosse una mossa onorevole.
 
La principessa si riprese dal colpo, notando che il suo elmo era rimasto storto dopo il colpo e basculava sui suoi supporti.
Per quanto fosse ancora una buona protezione, il movimento continuo la infastidiva, e non le permetteva di vedere al meglio.
 
La magia che permeava il corno di Celestia si estese al resto dell'elmo, che si spostò lateralmente sganciandosi dai supporti, per poi fluttuare via dalla testa della principessa, portandosi assieme il camaglio e l'infula, che non sarebbero comunque serviti a niente contro la mazza ferrata.
 
Levatosi l'elmo, la puledra lo lasciò rotolare a terra. Un rivolo di sangue le discendeva dalla tempia, passando sopra all'occhio destro.
Con un gesto poco regale, la principessa sputò a terra un misto di sangue e saliva, senza nemmeno controllare se il colpo le aveva o no rotto qualche dente.
Si passò uno zoccolo sulla fronte levandosi il sangue dal muso, quindi osservò il manico della sua arma che le fluttuava affianco.
Strinse i denti scaraventandolo lontano, quindi si alzò sulle zampe posteriori afferrando con le anteriori lo spadone che aveva nel fodero, puntandone la lama all'avversario in una guardia Schlüssel103.
 
Princess Luna spinse con forza la punta della sua arma nel petto di un pegaso, spingendolo indietro e impalandolo al terreno.
Mentre estraeva la flamberga dal corpo del pony, notò che l'ultimo dei tre gruppi che stavano affrontando, era in rotta a causa delle gravi perdite subite, mentre gli altri due erano stati quasi interamente annientati, con perdite non troppo considerevoli da parte degli Equestri.
 
La puledra si voltò quindi verso l'altro lato del campo di battaglia, che riusciva a vedere nella sua interezza dalla sua posizione.
 
Per quanto in numero sempre minore, i minotauri stavano ancora bloccando l'ala sinistra, combattendo con una furia senza eguali.
Le fiaccate truppe di Shining Armor stavano resistendo all'assalto del gruppo centrale , combattendo ormai sopra al rigagnolo, mentre le truppe di Blade Stronghold stavano facendo pressione sul fianco destro del nemico.
 
Con l'ala destra ormai annientata, la principessa sollevò la spada insanguinata in aria urlando: "NŌN SUPERSTITES104!!!", per poi caricare verso il nemico, seguita dal resto delle sue truppe.
 
Le truppe di Luna si schiantarono con la schiena del nemico, accerchiando definitivamente la nuova ala destra.
Per quanto devastante come carica, il grande numero dei nemici contava ancora. Non sarebbe stato uno scontro facile.
 
Celestia avanzò di colpo, portando un potente affondo verso la testa dell'avversario.
Lui intercettò il colpo con la mazza, quindi la principessa in fretta fece roteare la spada sopra la sua testa portando un roverso squalendrato, che si rivelò essere solo una finta quando l'avversario cercò di pararlo e lei fece nuovamente roteare la spada sopra la testa per colpirlo alla testa con la lama.
Il colpo non sortì quasi alcun effetto poiché la lama non era in grado di tagliare attraverso il metallo dell'armatura.
 
L'unicorno cercò di colpirla con un diritto squalembrato, ma la principessa si fece indietro evitandolo.
L'alicorno sollevò la spada in una guardia Tag105. L'espressione sul suo muso lasciava comprendere quanto stesse prendendo seriamente quello scontro.
 
L'avversario saltò in avanti, attaccandola con la mazza. Celestia indietreggiò evitando i primi colpi, ed evitando di parare per preservare l'integrità della lama della spada.
 
Schivò un ultimo colpo, quindi lo colpì con una spallata spingendolo indietro, seguendo poi con un ampio fendente che l'unicorno evitò.
In fretta, la principessa lasciò la presa con la zampa sinistra sull'elsa, portandola a metà della lama e afferrandola con forza, per poi cercare di eseguire un affondo a mezza spada106.
L'avversario si spostò evitandolo, quindi la puledra cercò di colpirlo nuovamente, puntando alla fessura dell'elmo, piuttosto che agli spiragli delle spalle.
 
Con rapidi movimenti, la principessa spingeva indietro il nemico, eseguendo svariati affondi per cercare di colpirlo nelle fenditure dell'armatura.
L'unicorno era passato a un atteggiamento più difensivo, sfruttando lo scudo per proteggersi e attaccando raramente.
Per quanto potesse non essere necessario, quello scudo si stava rivelando un problema nel colpire l'avversario.
 
Celestia portò un altro affondo al nemico, che lo evitò nuovamente.
A quel punto comprese che la stava tirando troppo per le lunghe. Stavano entrambi puntando a fiaccarsi, e lei risentiva ancora del colpo precedente.
 
Doveva cambiare tattica.
 
Portò nuovamente un affondo, ma questa volta non scavallò lo scudo dell'avversario, come lui si aspettava, bensì lo colpì in pieno piantandoci la punta nel legno.
In fretta, per non perdere il controllo dell'arma come con l'azza, strattonò lo scudo strappandolo dal controllo magico dell'unicorno sbilanciandolo in avanti107.
 
Senza perdere tempo, la puledra lasciò l'elsa anche con la zampa destra, afferrando la lama della spada anche con quella.
 
Urlando la puledra sollevò la spada sopra la sua testa, per poi vibrare un poderoso Mordhau108 con essa.
L'avversario sgranò gli occhi, cercando di sollevare l'arma per proteggersi, ma non fu abbastanza veloce, e il colpo lo colpì alla spalla destra.
 
Tutta la possente forza dell'alicorno, aggiunta alla mastodontica forza del colpo, si concentrarono sulla piccola area della guardia109.
La guardia d'acciaio trapassò lo spallaccio dell'armatura, spezzando gli anelli dell'usbergo e traforando il gambesone, fino a penetrare nella carne del pony, spezzando la clavicola110, e arrivando quasi alla fine della scapola111.
 
Uno spruzzo di sangue venoso volò sul muso di Celestia, mentre l'unicorno si accasciava sulle zampe posteriori e la sua mazza cadeva a terra inerte.
 
Si poteva sentire il pony gemere leggermente mentre cercava di portare la zampa anteriore sinistra verso la ferita, ma non ci volle molto prima che demordesse.
 
L'unicorno alzò gli occhi verso Celestia, ansimante dopo quel mostruoso colpo.
Sorrise leggermente sotto l'elmo, quindi prese più fiato che poteva urlando: "HORFÐU Á MIG112!!!"
 
Svariati pony lì attorno si voltarono, osservando l'unicorno a terra, con l'imponente figura di Celestia che torreggiava sopra di lui.
 
La puledra strinse i denti, fiaccata dallo scontro. Strinse la presa sull'arma e la strattonò a se, estraendola dal corpo del pony, al quale diede poi una spallata, per infine vibrare un possente colpo con il pomolo della spada, colpendolo sul muso e spezzandogli definitivamente il collo, uccidendolo sul colpo.
 
Il corpo del pony cadde a terra, chiazzando di sangue l'erba sul terreno.
 
L'alicorno, ansimante e coperto di sangue, era ancora in equilibrio sulle zampe posteriori, mentre goccioline del liquido rosso cadevano dall'elsa della sua spada.
 
Dopo poco, e urlando a pieni polmoni, la principessa alzò la spada al cielo, dove le nubi si aprirono nuovamente illuminandola con un possente raggio di sole.
 
Twilight si accorse di aver indietreggiato dalla mappa alla vista della furia guerriera di Celestia. Sentiva il cuore batterle a gran velocità nel petto osservando la dimostrazione di forza della Principessa del Sole in fronte al nemico.
La seguì con lo sguardo mentre si rinfilava l'elmo e si lanciava nello scontro contro altri avversari, usando ancora la spada al contrario.
Faticò un attimo a estrarre le parole, ma alla fine riuscì a chiedere con un tono alla ricerca di sollievo: "Questo... significa che abbiamo vinto... vero?".
La mappa si allargò, abbandonando lo scontro di Celestia, su cui si era fissato per più di 15 minuti113.
Mchawi osservò il campo di battaglia per qualche secondo, poi disse: "No".
Il leggero sorriso sul volto della puledra si spense. "Ma... abbiamo sconfitto il loro generale..." disse facendo attenzione ad evitare la parola "ucciso".
"Questo non significa che la battaglia sia vinta" disse la zebra. "Sono guerrieri assetati di sangue. Molti di loro hanno assistito alla perdita del loro generale, ma combattono ancora. Sanno che il loro numero superiore può ancora prevalere su di noi" continuò poi indicando la mappa.
Twilight abbassò lo sguardo deglutendo.
Immediatamente si notava che i minotauri erano stati più che dimezzati in numero, mentre le truppe di Shining Armor stavano avendo problemi sul fronte sinistro, non alleggerito dalle truppe di Luna e Blade.
La puledra muoveva lo sguardo da un lato all'altro della mappa pensando a come sarebbero potuti uscire da quella situazione, ma anche lei sapeva di non averne idea.
L'unica cosa che comprendeva era che servivano più truppe. Truppe che non avevano e che non sapeva da dove recuperare.
Si fece silenzio nella tenda mentre pensava.
 
La principessa osservava ancora la mappa, quando le sue orecchie si alzarono girandosi all'indietro.
Alzò la testa di scatto ruotando ancora le orecchie per sentire meglio, con espressione confusa in volto.
 
Mchawi la osservò curioso, prima di riuscire a sentirlo anche lui e alzare le orecchie a sua volta.
Twilight si voltò verso l'uscita della tenda, galoppando fuori di colpo e alzandosi in tutta la sua altezza per sentire meglio.
 
Lo sentiva chiaramente, ma non comprendeva cosa fosse o da dove venisse.
L'unica cosa che comprendeva era che si stava avvicinando.
 
"Principessa!" disse la voce della zebra da dentro la tenda. "Venga a vedere" disse poi.
La puledra attese un secondo cercando ancora di comprendere il suono, ma poi scostò i drappi della tenda rientrandovi.
In fretta osservò ciò che Mchawi stava osservando sul tavolo, e rimase stupefatta.
 
Celestia sfondò il cranio di un pegaso con il pomolo della spada, per poi voltarsi e pugnalare un pony di terra alla gola con la punta della spada, sfruttando un complicato movimento di zampe.
Stava per colpire un altro pony, quando avvertì un rumore diverso da quello dello scontro, anche attraverso le spesse lamiere metalliche dell'elmo.
 
L'intero scontro sembrò sentirlo, sempre più chiaro e forte, ora mai praticamente sopra di loro.
 
Oramai si comprendeva quasi appieno.
 
"Chmury burzowe, ogień i stal
Śmierć z niebios rzuciła ich wrogów na kolana
Błyszcząca zbroja i skrzydła
Śmierć z niebios, to armia królów114".
 
Li stessi versi, cantati a ripetizione per almeno quattro volte, fino a che non si comprese che provenivano esattamente da sopra lo scontro.
 
All'improvviso, le nuvole furono squarciate da diversi oggetti a gran velocità, che fece terminare quel coro di voci con gli ultimi possenti versi:
"PAMIĘTAMY
WE WRZEŚNIU
GDY PRZYBYŁA USKRZYDLONA HUSARIA115!!!"
 
A squarciare le nubi, decine, poi centinaia di grifoni.
Urlanti si scaraventavano giù dalle nubi verso lo scontro.
 
Praticamente tutti indossavano corazze a lamine metalliche a 3/4116, che lasciavano passare le possenti ali attraverso due fori specifici, e in testa degli elmi Szyszak117.
Strette fra gli artigli, tenevano delle Kopie118, che formavano un temibile armamentario assieme a szable119, nadziak120, czekan121, topór122, e obuch123.
 
Al fronte dei grifoni, vi era un singolo pegaso. Bardato con i leggeri finimenti da messaggero, brandeggiava un gonfalone124 con il vessillo di Equestria.
 
Guidati dal pegaso, oltre 700 grifoni eseguirono una carica volante da schianto sulle truppe nemiche agli Equestri.
Arrivando in picchiata sul nemico, le lance raggiungevano velocità tali da perforare anche le armature più pesanti.
Alcuni grifoni ripresero quota con ancora pony impalati sulle loro armi.
 
Dopo un devastante primo attacco, un gruppo di 200 grifoni si sganciò dal gruppo principale per precipitarsi in soccorso dei minotauri.
 
L'arrivo dei grifoni diede il colpo di grazia al nemico.
 
Il morale del blocco principale andò sotto i tacchi, spargendo il caos sul campo di battaglia mentre l'esercito in rotta cominciava a ritirarsi sconnessamente.
 
Le quattro unità accerchiate dalle truppe di Shining Armor, Princess Luna e Blade Stronghold, vennero annientate, chiuse tra martello ed incudine.
La restante parte dell'esercitò andò in rotta, non più in grado di vincere lo scontro.
Le unità che invece erano affrontate da Noobajan Fistwarrior resistettero per poco, ma infine anche loro suonarono la ritirata presi dal panico, nonostante il poter ancora vincere il loro fianco.
 
Un possente grido di vittoria si alzò dal campo mentre alcuni grifoni inseguivano le truppe in fuga per assicurarsi che non tornassero indietro.
 
Lo scontro era vinto. Sofferto. Ma vinto.
 
Anche Twilight dalla tenda sorrise nel vedere che lo scontro si era voltato a loro favore, e che i grifoni erano arrivati alla fine per aiutarli.
Ma non gioì per molto. Sapeva che ora arrivava la parte di cui aveva più il timore.
 
Passò almeno mezzora prima che le truppe rientrassero verso il campo.
Twilight aspettava seduta su una roccia dall'arrivo dei grifoni. Aveva il terrore di non rivedere più qualcuno, ma sapeva di non potersi tirare indietro.
 
Come si aspettava, alla testa dell'esercito vi erano Celestia e Luna.
La prima, sporca di sangue e con una ferita considerevole sulla fronte, avanzava a petto alto con l'elmo sotto l'ala.
La seconda invece poteva dirsi letteralmente ricoperta di sangue, del quale nemmeno una goccia le apparteneva.
Le due principesse avanzavano senza dire una parola, mostrandosi il più regali possibile in fronte alle loro truppe.
 
Quando le passarono accanto, Twilight sorrise leggermente, felice del loro ritorno.
Celestia rispose al sorriso, accarezzandola poi con l'ala destra mentre passava.
 
Al loro seguito vi erano diverse guardie reali, principalmente in buone condizioni e senza ferite evidenti.
Subito dopo vennero i grifoni. Forti e orgogliosi marciavano a petto alto sorridendo fieri delle loro abilità. Tipico per la loro personalità.
Twilight notò fra le loro fila le più disparate tipologie di grifoni, da misti leone/aquila a leone/gufo e così via. Si potevano notare inoltre le età più disparate. Era chiaro che quelle truppe erano state messe insieme all'ultimo con tutto ciò che si aveva a disposizione, ma questo non li rendeva pericolosi non di meno.
La principessa fu sorpresa nel notare un grifone dal manto arancione scuro, con le possenti ali marrone chiaro, e le lunghe piume della testa bianche con le punte rosa, che leggermente coperte dall'elmo incorniciavano gli occhi dorati e il becco giallo.
"GildaP10..." disse la puledra stupita nel vederla, e come se l'avesse sentita, il grifone si voltò verso di lei notandola. Sfoggiando un fiero sorriso, alzò una zampa da aquila e le fece un saluto militare, per poi avanzare con il resto delle truppe.
 
Non si notavano grandi feriti fra i grifoni. Il loro tardivo arrivo aveva prevenuto grandi perdite fra di loro, ma purtroppo non fra gli altri gruppi.
 
Twilight poté finalmente tirare un sospiro di sollievo, quando vide suo fratello che ritornava al campo seguito da molte delle sue truppe.
Gli corse incontro con gli occhi lucidi, abbracciandolo vigorosamente sull'armatura chiazzata di sangue.
Lui le passò amorevolmente uno zoccolo nella criniera, per poi ricominciare ritornare al campo.
La puledra osservò i soldati che lo seguivano. Alcuni sembravano incolumi, altri invece avevano brutte ferite a vista o zoppicavano vistosamente.
 
Il gruppo successivo fu quello di Blade, con il pony al fronte. Non sembrava ferito, a parte un graffio vistoso sull'armatura che prima decisamente non c'era.
Twilight si avvicinò a lui guardando il resto del suo corpo di guardia che lo seguiva.
Sussultò vedendo quattro pony che portavano due barelle di tela coperte da due teli bianchi.
"Schrödinger e Cromwell. Mi dispiace principessa. Non ce l'hanno fatta" disse Blade appoggiandole uno zoccolo sulla schiena.
La principessa trattenne le lacrime abbassando lo sguardo, mentre il suo corpo di guardia le passava affianco, seguito dai Picchieri di Cristallo.
Tra di loro, notò anche l'Immortale del Vecchio Re, che avanzava pesantemente fra le altre truppe, illeso.
Seduta sulla sua schiena, costretta a farsi trasportare, vi era la Lama Eterea di Canterlot, un rivolo di sangue le scendeva dalla zampa posteriore sinistra, da una ferita non grave, ma sufficiente da non permetterle di camminare al meglio.
 
Fu solo dopo di loro che Twilight si accorse che le truppe che erano con Shining Armor non erano nemmeno la metà.
Il resto seguiva il gruppo, trasportando barelle o carri, portati dai medici da campo poco prima.
Centinaia di pony avevano subito gravi ferite, e stavano venendo portati in barella o sui carri.
Twilight era shoccata dalla quantità di feriti che le passavano affianco.
Le passò vicino un carretto sul quale un medico stava cercando disperatamente di mantenere in vita un soldato eseguendo una rianimazione cardio-polmonare.
 
Distolse lo sguardo al passaggio dei feriti, non volendo vedere quello spettacolo terribile.
 
Ma ciò che arrivava dopo era anche peggio.
 
A chiudere il gruppo, furono i morti. Quasi due ore dopo dalla fine dello scontro, le portantine con i morti cominciarono ad arrivare.
 
Trasportati su tutto ciò che potevano: barelle, carri, carretti, persino a spalla.
Arrivavano senza fine. Ed erano quelli di un solo esercito.
Twilight si accorse che la grande maggioranza dei minotauri, stava venendo trasportata fra i morti.
Un gruppetto di una decina degli stessi, stava spostando due carri carichi di cadaveri, intonando una malinconica canzone nella loro lingua:
" Fader Vår, som är i himmelen
Helgat varde ditt namn
Tilkomme ditt rike Ske din vilja
Såsom i himmelen så ock uppå jorden
Ge oss bröd ock idag Och förlåt oss våran skuld...125"
La pesantezza di quei versi era palpabile, mentre avanzavano verso il campo e i loro versi si perdevano in lontananza.
 
Dietro di loro, vi erano due minotauri che trasportavano una barella con un corpo scoperto, come molti da quando i teli errano finiti.
Twilight sgranò gli occhi riconoscendolo.
Sdraiato sulla barella, con il suo elmo sul petto fra le mani, c'era Steel Will, trasportato da due dei minotauri che giocavano con lui la sera prima.
Twilight non riuscì più a trattenere le lacrime, che le scesero lungo il muso cadendo a terra mentre si avvicinava leggermente ai due minotauri.
Notandola, uno dei due chiese: "Lo conosceva?" con tono malinconico.
La principessa tirò su con il naso guardando il corpo senza vita del minotauro.
"Conoscevo suo fratello..." disse cercando di pulirsi le lacrime.
"Vuole essere lei a riportargli l'elmo?" chiese nuovamente il minotauro.
La principessa annuì, poi chiese a sua volta: "Aveva... aveva famiglia?".
I due minotauri strinsero i denti. "Lascia una moglie e due figlie" disse l'altro minotauro, facendo nuovamente scoppiare a piangere la puledra.
 
Tristemente Twilight osservò la colonna passare e poi dissiparsi, fino a che non rimase solo lei, ferma in mezzo all'erba appiattita dai soldati.
 
Una decina di minuti dopo, una figura si avvicinò a lei, abbracciandola con una candida ala bianca.
Twilight a sua volta si accoccolò a Celestia, che si era ora tolta l'armatura ed era lì solo per consolarla, e ci avrebbe messo tutto il tempo che le serviva.
Aspettò che versasse le lacrime sul suo petto per un po' e quando si era calmata leggermente disse: "se c'è qualcosa, qualunque cosa che vuoi che faccia, devi solo chiedere".
Twilight tirò su con il naso, e dopo un attimo disse con voce rotta dal pianto: "Voglio... una statua... con i nomi di tutti quelli che abbiamo... abbiamo perso oggi... e che sia data una medaglia alle famiglie... con tutto il sostegno che possiamo offrire..." disse mentre avvertiva altre lacrime che arrivavano.
La Principessa del Sole annuì comprensiva, poi disse: "Faremo tutto il possibile" stringendo a se la sua ex-allieva in lacrime.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
P1: Twilight Sparkle è la giovane alicorno protagonista principale della serie, nonché allieva fedele e speciale di Princess Celestia. Ha vissuto a Canterlot dove ha studiato sotto la tutela della principessa, per poi trasferirsi a Ponyville dove lavora come bibliotecaria continuando al contempo i suoi studi. Twilight si mantiene in contatto con il suo mentore, Princess Celestia, tramite l'utilizzo di lettere. Attualmente abita alla biblioteca del paese assieme al suo assistente Spike, un cucciolo di drago, ed al suo animale domestico Gufolisio, una civetta. Twilight rappresenta l'Elemento della Magia ed è la sorella minore di Shining Armor.
- Ma Dante, noi conosciamo benissimo questi personaggi e non serve che tu bahbahabahbah...- Chiaramente la sezione P (Personaggi) non è destinata a voi hardcore funs che se non vedete i personaggi esattamente come nella serie mi fucilate, ma è rivolta alle (poche) persone non conoscitrici della serie. Si, a quanto pare esistono, inoltre metà dei miei correttori sanno poco o niente della serie, dovrò pur dare loro la capacità di sapere come sono i personaggi che rappresento.
 
1: Celata italiana del XV secolo, s'indossava aprendo lateralmente o all'indietro le due parti sottostanti al coppo (parte superiore).
 
Un modello simile a questo.
 
Così è come dovrebbe risultare, solo con il corno protetto da un corno metallico e senza la criniera come cimiero (per Twilight).
 
2: armatura a piastre completa bianca italiana, caratterizzata da superfici lische e tenuta insieme da strisce di cuoio (non sono sicuro di cosa possano usare i pony in contrasto al cuoio che non sia animale). Contrapposta all'armatura gotica tedesca, tipicamente ha leggermente più mobilità ma è leggermente meno resistente, ma può non esserci questa differenza. Tipicamente pesa 30-35 chili.
 
 
3: per quanto impensabile, a quanto pare sono canonici. D'altronde qualcuno deve fabbricare l'equipaggiamento delle guardie Reali.
 
4: tipologia di spada diffusasi in Europa nel XIV secolo. Evoluzione della spada a una mano medievale, lunga circa 1 m, lo stocco è più lungo, con lama a sezione triangolare o quadrangolare, spessa vicino alla guardia e molto appuntita, robusta, rigida, nata appositamente per menare colpi d'affondo e di punta, chiamati appunto "stoccate" dai cavalieri in armatura.
 
Quella di Twilight, così come le armi di ogni altro personaggio sufficientemente ricco da permettersi un'arma di qualità, sono forgiate in acciaio armonico.
 
P2: Princess Luna, nota anche tramite il suo alter ego Nightmare Moon, è un'Alicorno, sorella minore di Princess Celestia. È l'antagonista nei primi due episodi della serie. Luna torna alla sua forma normale grazie alla magia degli Elementi dell'Armonia e ritorna a regnare su Equestria accanto alla sorella maggiore.
 
 
5: La flamberga (flammenschwert in lingua tedesca, flamberge in lingua francese) è un tipo di spadone a due mani (zweihänder) di dimensioni enormi (oltre 2 metri per più di 7 kg di peso) usato nelle parate o per equipaggiare le guardie di palazzo durante il Rinascimento.
La flamberga non va confusa con la flambard, spada da lato con lama serpentina atta a garantire una difesa "pesante" dello schermidore durante la fase di parata.
È caratterizzata da una lama ondulata simile ad una fiamma, da cui il nome.
 
 
6: In araldica il cimiero è la figura, o l'insieme delle figure, che cima, cioè che sormonta, l'elmo. Nel caso in cui l'elmo sia munito di corona, il cimiero è posto sopra di essa.
 
P3: Princess Celestia è un Alicorno ed è la suprema regnante di Equestria insieme alla sorella Princess Luna, con l'aiuto della quale si occupa di alternare il sole e la luna, mantenendo così il rapporto giorno-notte. È la mentore di Twilight Sparkle, che all'inizio della serie viene mandata a Ponyville per socializzare coi suoi abitanti e controllare i preparativi per la Festa del Sole d'Estate.
 
 
7: L'armatura di Celestia è costruita con una lega metallica conosciuta solo dai pony. Ha una resistenza spaventosa e compensa gli urti anche di armi anti-armatura (mazze, asce, alabarde). Di contro, pesa il doppio di un'armatura normale e rimane sempre color oro. Solo Celestia usa questa lega, poiché essendo un alicorno la sua forza fisica è maggiore delle altre razze. Luna utilizza un'armatura in metallo normale, mentre Twilight usa un'armatura alleggerita ma comunque resistente, nonostante sia probabilmente in grado di usare un'armatura più pesante.
 
8: L'elmo di Celestia è una Bocca Di Rana. La Bocca di rana (italianizzazione di Krötenkopfhelm in lingua tedesca, seppur oggi si preferisca usare la variante Stechhelm), anche Elmo da giostra, è una tipologia di elmo appositamente disegnato nel XV secolo per la giostra, parte della pesante armatura da giostra del tipo Stechzeug, costituisce la più solida e ingombrante arma bianca difensiva per la testa mai realizzata.
Nonostante sia solo da giostra a causa della possibilità di vedere il nemico solo piegandosi in avanti, per un pony è molto più semplice da usare in combattimento (per quanto sempre più difficile che con un qualunque altro elmo), inoltre quello di Celestia sembra essere incantato in qualche modo, così che riesca a vederci anche quando tiene la testa alzata.
Sopra il coppo, ha un corno metallico cavo e sganciabile nel quale posiziona il corno.
È inoltre dotato di un grosso cimiero a forma di fenice ad ali spiegate
Qualcosa di simile a questo
 
 
8,5: La spada lunga (Longsword in inglese) o spada a due mani è una spada molto più lunga, che può variare da un metro e mezzo fino a raggiungere la dimensione di una persona, con impugnatura abbastanza lunga da permettere la presa con le due mani, in uso dal XIV al XVI secolo.
 
(Perché 8,5? PERCHÉ?!?! NON VI È MAI CAPITATO DI SBAGLIARE?!?!? COSA SIETE TUTTI PERFETTI?!?!)
 
9: La daga è un'arma bianca manesca del tipo spada caratterizzata da una lama corta e diritta, a tagli paralleli o triangolari. Costituitasi in epoca protostorica quale modello di passaggio dal pugnale alla spada vera e propria, tornò di largo uso nel corso del Medioevo, quando l'uso predominante di spade a lama lunga (v. spada d'armi) portò allo sviluppo di un apposito vocabolo per quelle armi la cui lama era compresa tra i 40 ed i 70 cm. D'ampio uso nel Rinascimento sino al XVII secolo, sia in ambito militare che nella pratica duellistica (v. scherma tradizionale). A partire dal XVIII secolo lo stesso termine passò ad indicare anche certe sciabole corte, dette anche sabro, in dotazione a talune fanterie europee.
 
 
10: Non diciamoci cosa, con 10000 anni di regno, è categoricamente impossibile che non abbia affrontato come minimo un centinaio di scontri. Non importa quanto pacifici possano essere i magici pony dell'ammmore.
 
11: Le armature delle guardie sono decisamente troppo leggere per il campo di battaglia. Lasciano scoperti gli arti e il petto, così come il collo e probabilmente la parte posteriore delle zampe. Sono più adatte ad uno scenario cittadino dove vanno indossate per più tempo, rispetto all'immediatezza dello scontro, dove più parti sono protette meglio è.
 
12: L'elmo corinzio (in greco antico: κόρυς κορινθίη, kòrys korivthìn, in greco κάσκα κορινθιακή) nasce nell'antica Grecia e prende il nome dalla polis di Corinto. Era un tipo di elmo di bronzo che nella sua forma tarda copriva tutta la testa e il collo, con delle fessure per occhi e bocca.
Ovviamente questi sono in acciaio, e non sono nemmeno così rassomiglianti all'elmo corinzio greco, ma veramente non saprei come definirli in altro modo...
 
 
13: Piccolo appunto. Se fosse medioevo vero, le classi alte, come i principi e i proprietari terrieri avrebbero le migliori armature mentre i poveri si accontentano, principalmente perché i ricchi erano sfondati di soldi quindi potevano permettersi di non morire.
However, ad'Equestria è probabile che ci sia qualcuno che si interessa se i suoi soldati muoiono, perciò e probabile che abbia messo a disposizione anche  delle classi meno benestanti dell'armamentario decente. Inoltre un esercito equestre non sarebbe per niente costoso come uno terrestre, dato che probabilmente sarebbe più piccolo e i suoi soldati non lo farebbero per soldi.
Comunque è probabile che per luoghi diversi da Equestria questo non valga, calcolando che fino ad'ora dei luoghi esterni ad'Equestria non ve ne era uno che fosse ospitale (si, tra queste c'è il regno sub-acqueo degli Ippogrifi, questo perché l'acqua è bagnata e fastidiosa [COME LA SABBIA]).
E in un sol colpo, mi tolgo di dosso ogni responsabilità per gli errori storici.
 
14: How original... In ogni caso (per chi non fosse pratico della serie)... È una razza di pony caratterizzati da manto scuro, ali da pipistrello, peli ispidi e occhi gialli a pupilla verticale. Solo Luna sembra sapere dove e come reclutarli, e per ciò solo lei ne ha al seguito. Combattono meglio di notte e da soli, ma anche sul campo di battaglia sanno farsi valere.
 
 
15: Piccolo appunto 2. Ovviamente combattere senza dita e pollici opponibili (con armi) è tremendamente stupido e senza senso. Ma la società Equestre è più civilizzata degli animali, e a quanto pare sanno cos'è una lancia (quindi sanno combattere e probabilmente uccidere con essa), quindi ho dovuto sviluppare uno stile di combattimento con gli zoccoli.
Non andrò nel dettaglio su come fanno le cose, dato che non ho possibilità per fare test, quindi non linciatemi se sembra che combattano come umani, è che è l'unico mezzo di comparazione che ho.
Also, per afferrare le armi uso questo sistema: se è un'arma ad una mano umana (spada corta; pugnale; martello; mazza;ecc...), viene usato con la bocca (facciamo finta che qualcuno possa avere dei denti e muscoli mandibolari sufficientemente forti); se l'arma è a due mani umane (spadoni; alabarde; asce a due mani, lance; ecc...) l'arma viene usata piegandoci attorno l'articolazione dello zoccolo (che pensandoci equivale al nostro dito [andando molto nel circa]); gli scudi vengono legati alla zampa (come gli scudi normali).
Chiaramente gli unicorni levitano le proprie armi, ma possono scegliere di non farlo se la loro forza fisica è superiore a quella della loro magia, o se hanno intenzione di usare il proprio corpo nello scontro.
Also, per gli archi stessa situazione delle armi a due mani.
Also also, non credo sia possibile, ma c'è sempre il punto pony maggici dell'ammmore, la carica con lance o armi lunghe non fatta da unicorni, viene gestita correndo con tre zampe e tenendo l'arma con una. Funziona? Non ne ho idea, ma quando trovo un cavallo volenteroso di tenere una picca con una zampa ed eseguire una carica velo dico.
Actually, anche gli unicorni caricherebbero così, dubito che la magia sia sufficientemente forte da sostenere una carica rispetto al proprio peso corporeo...
 
16: "Fedeli per sempre" in Latino.
 
17: Le Guardie del Crepuscolo sono l'élite dell'élite dei soldati di Equestria. Originalmente noti come Guardie Nere sono andati quasi allo sbando durante il periodo di pace sotto gli elementi dell'Armonia, ma sono stati ristabiliti dopo l'attentato alla vita della principessa dell'amicizia, avvenuto 4 anni dopo la sua trasmutazione in alicorno.
Non volendo più rischiare la vita della sua ex-protetta, princess Celestia le ha fornito (contro la sua volontà) una scorta armata permanente, fedele a lei e a nessun'altro.
Twilight ha imparato a convivere con la guarnigione di guardia al suo castello, così come loro hanno imparato a vivere con lei, così diversa e civile rispetto alla regalità delle altre principesse.
In segno di rispetto, hanno cambiato nome, e modi per assecondare le sue gentili richieste.
Ucciderebbero e morirebbero per Twilight, anche a costo di affrontare l'intero pianeta.
(Potrei fare un fan fic riguardo a loro, ma non è sicuro, già devo vedere se finisco questa).
Also, se venisse tradotta in inglese (e non dico che sia improbabile) rimarrebbero chiamate Guardie Del Crepuscolo, senza venir tradotto.
 
18: Bigoncia (Salade in lingua francese; Sallet in lingua inglese; Schaller in lingua tedesca), vocabolo che in lingua italiana designa solitamente una tipologia di secchio di legno usato in viticoltura (v. Bigoncio), è il nome con cui si suole indicare la particolare tipologia di elmo in uso alla cavalleria pesante d'ambito germanico e borgognone nel Tardo Medioevo. Era un casco che copriva il cranio, la nuca e la maschera facciale del portatore, a sezione lobata. Privo di accorgimenti difensivi propri per la mandibola e per la gola, necessitava di una mentoniera o di una barbozza.
Nell'insieme, la foggia della bigoncia ricorda molto l'attuale elmetto in dotazione ai Vigili del fuoco.
 
 
P4: Shining Armor è un unicorno ed il fratello maggiore di Twilight Sparkle. È anche il Capitano delle Guardie Reali di Canterlot. Il suo Cutie Mark è uno scudo blu con una stella rossa a sei punte nel mezzo e tre stelle al di sopra di esso. Appare per la prima volta durante Un Matrimonio a Canterlot - Parte 1, insieme a Princess Cadence, sua futura sposa. Lui e Cadance diventano successivamente regnanti del Crystal Empire.
 
 
19: "Saluti" in Swahili.
 
20: Il bacinetto (de. Beckenhaube o Kesselhaube; fr. Bassinet; en. Basinet; po. Przyłbica) era una tipologia di elmo di origini italiane in uso nell'Europa medievale (XIV secolo). Si distingue per la forma appuntita, leggermente inclinata all'indietro, del coppo. Differentemente dalla cervelliera, suo archetipo, il bacinetto era dotato di un camaglio agganciato al coppo e non da calzarsi sotto all'elmo. Complice la massiccia diffusione, il manufatto venne arricchito da parti aggiuntive per la protezione del viso: nasali prima e visiere corazzate poi. Al principio del XV secolo, venne rinforzò sostituendo il camaglio con una gorgiera a piastre metalliche.
 
Il bacinetto fu la tipologia di elmo più in uso durante la Guerra dei Cento Anni. Venne soppiantato nel Quattrocento dalla celata e dalla bigoncia.
 
 
21: Ovviamente è doppiato da Pietro Ubaldi, per chi mi avete preso?
 
22: Le armature dei minotauri sono in stile svedese. Questo perché VIVA LA SVEZIA!!!
 
 
23: La mazza d'arme, o mazza flangiata (masse d'armes in lingua francese, Streitkolben in lingua tedesca), era un tipo di mazza ferrata appositamente realizzata per le forze di cavalleria. Al termine della sua evoluzione (XV secolo), l'arma aveva manico lungo, interamente in metallo, e testa formata da coste multiple disposte a raggio intorno alla sommità del manico. Veniva portata appesa alla sella.
 
 
24: Lo scudo scapezzato, era uno strumento difensivo con la forma di un triangolo con i due lati arrotondati e con la base verso l'alto. Era costruito in legno.
 
 
P5: Pinkie Pie è una Pony di Terra di colore rosa residente a Ponyville ed è una delle protagoniste della serie. Si vede spesso gironzolare nei pressi dell'Angolo Zuccherino, assistere i Cake al lavoro, fare da babysitter ai loro puledrini, tenere feste per i vari abitanti di Ponyville e ,in generale, fare chiasso in giro. È esuberante, entusiasta, spensierata, chiacchierona e spiritosa. Scrive e canta molte canzoni e possiede un alligatore senza denti di nome Gummy. È spesso vista come l'elemento comico della serie ed esegue spesso gesti impossibili e fuori da ogni logica, come ad esempio gonfiare i capelli o rompere la quarta parete; nei commenti del DVD dell'edizione inglese di La Chiusura dell'Inverno, Lauren Faust dichiara che Pinkie Pie è l'unico personaggio capace di simili gag. Ella rappresenta l'Elemento della Risata.
 
 
25: Non diciamoci cose. 1800 uomini è piccolo. Molto piccolo. Ma Equestria non sembra minimamente popolosa come, che so... l'Europa, inoltre i pony non sono bellicosi di natura, contrariamente ad'una certa razza bipede intelligente... ciò porta a pensare che avranno eserciti più piccoli, e probabilmente meno addestrati.
Per chiunque si ponesse la domanda. In uno scontro fra un esercito umano e uno pony, quello umano uscirebbe vincitore per soli numeri e addestramento, ma probabilmente in uno scontro a pari numeri e pari tecnologie perderebbe, per due fattori. FUCKING MAGIC and Flying pony.
 
26: Altro punto che porterebbe alla vittoria dei pony sugli umani. Il controllo del tempo atmosferico sarebbe devastante come arma. Ma per lo scopo di mantenere una lunghezza effettiva alla storia, e non far terminare il tutto a gente che si tira fulmini sulla schiena; definiremo che, conoscendo le potenzialità del tempo atmosferico, i pony lo abbiano inserito nei crimini di guerra, come l'uso di Gas e Lanciafiamme per noi umani.
In questa categoria faremo ricadere anche la magia su larga scala; perché tagliamola corta, qualunque specie che abbia a disposizione una frazione di questo potere:
 
terminerebbe ogni conflitto ancora prima di cominciarlo, allo stesso modo di come è finito il fronte del Pacifico nella Seconda Guerra Mondiale.
E come risultato la storia durerebbe sette righe e vincerebbe sempre chi ha più "pony maggici dell'ammmore".
 
P6: Iron Will è un minotauro che viaggia per Equestria, tenendo conferenze sulla sicurezza in sé stessi. Solitamente si riferisce a sé stesso usando la terza persona ed usando numerose frasi in rima.
 
 
27: Elmo chiuso (en. Close helmet) è il termine con cui s'identifica una tipologia di elmo sviluppata in Europa nel XV secolo, parallelamente alla diffusione, in Italia, della tipologia di elmo "Celata", che restò in uso alle forze di cavalleria pesante sino al XVII secolo. Avvolgeva integralmente la testa del portatore e ora dotato di una o più visiere mobili che appoggiavano sulla barbozza.
 
 
28: L'alabarda è l'arma inastata per antonomasia, a punta, tagliente da entrambi i lati. Si compone di una lama di scure sormontata da una cuspide o da una lama di picca e sviluppante, posteriormente, in un uncino o in una seconda cuspide. Per forma e utilizzo ricorda molto la voulge, della quale si costituisce come una sorta di evoluzione più raffinata.
Diffusa massicciamente in Europa dai successi militari dei mercenari svizzeri dal XIV secolo, restò in uso alle forze di fanteria sino ai primi decenni del XVII secolo. Nel XVIII secolo era ormai divenuta arma di rappresentanza per le guardie di palazzo e a tal fine è ancora in uso alle Guardia Svizzera Pontificia e alla Guardia Real di Spagna.
In araldica l'alabarda è simbolo di buona guardia e virtù guerriere.
 
 
29: Il mazzapicchio (Bec de Corbin "Becco di corvo" in lingua francese) è un tipo di arma inastata divenuto molto popolare durante il Medioevo europeo. Molto simile all'azza (chiamata appunto bec de faucon, "becco di falcone" in francese) si compone di una testa di martello, sormontata da una cuspide a sezione romboidale, fronteggiata, sul posteriore, da una "penna" simile alla punta di un piccone, montata su di un'asta d'altezza variabile. Diversamente dal martello d'armi, il mazzapicchio era principalmente utilizzato per colpire con la sua punta di piccone e la testa di martello serviva per il bilanciamento del colpo e per imprimere maggior peso all'urto di sfondamento.
Il termine mazzapicchio indica spesso un insieme di armi molto diverse tra loro: il mazzapicchio propriamente detto, il maglio, il martello d'armi e il picco d'armi.
 
 
P7: Spike è un giovane drago di colore viola e verde. È il fedele assistente di Twilight Sparkle e uno dei personaggi principali della serie. Una sua caratteristica peculiare è la capacità di spedire le pergamene di Twilight a Princess Celestia inondandole col proprio alito infuocato. Prova una forte attrazione per Rarity.
 
 
 
P8: Applejack è una Pony di Terra e una delle protagoniste della serie. Vive con la sorella minore Apple Bloom, il fratello maggiore Big Macintosh e la nonna Granny Smith nella fattoria di Giardino Dolci Mele, vicino a Ponyville. Il suo Elemento è quello dell'Onestà. Applejack è affidabile, leale e sempre disponibile ad aiutare qualsiasi pony che si trovi in difficoltà. Lavora principalmente nella raccolta delle mele, anche se la famiglia Apple coltiva occasionalmente anche carote, uva e mais. Tende a sostenere e guidare Apple Bloom e aiuta le sue amiche nelle loro avventure.
 
30: E ora tutti quanti voi dicete: "Wow, Dante. Questi due hanno veramente tanto in comune. Si capisce subito che ne hai fatto una coppia. E non lo sto dicendo perché sono minacciato. Sei veramente bravo a fare le storie d'amore. Non sembra forzata e fatta da un principiante".
E per tutti quelli che non lo fanno, ricordo che non è piacevole avere gli Ussari Alati di Polonia che vi caricano il portone di casa, soprattutto se, a comandarli, sono io.
 
31: La corazza è un indumento protettivo utilizzato per difendere il busto di colui che la indossa da danni intenzionali o casuali durante un combattimento militare; è tipicamente associata al soldato. Il nome deriva dal latino coriacia, attraverso il volgare *coriacja (= di cuoio), da corium (= cuoio)..
 
 
32: Parte dell'armatura agganciata sotto al pettorale, a volte si allunga a coprire la parte iniziale delle gambe, oltre al ventre.
 
33La gorgiera in origine era un collare di acciaio o cuoio progettato per proteggere la gola. Era parte dell'armatura e si utilizzava come protezione contro i colpi di spada o di altre armi che non fossero da lancio. In seguito, in particolare dal Settecento in poi, la gorgiera è diventata un accessorio ornamentale utilizzato come simbolo sulle uniformi militari.
 
34: Lo spallaccio è l'elemento dell'armatura deputato alla protezione della spalla.
 
35: L'usbergo era un tipo di protezione individuale medievale comparso nei primi secoli del Basso Medioevo.
Chiamato con questo nome solo in epoca medievale, è la diretta evoluzione della cotta di maglia dalla ben più antica origine. La protezione realizzata in tessuto di maglia metallica, si pensa sia, infatti, un'invenzione di area celtica, presto adottata poi dai vicini Romani e da tutte le popolazioni di area mediterranea. Nella sua forma medievale, essa raggiunse dimensioni sempre più considerevoli, aumentando la copertura del solo torso realizzata dal giaco, arrivando a coprire gambe e parti del corpo che la cotta di maglia delle epoche più antiche tendeva a proteggere con altre forme di armamento che nell'alto medioevo erano cadute in disuso per motivi puramente tecnici o culturali.
L'usbergo consisteva quindi in una lunga cappa di maglia ad anelli di ferro che proteggeva fino alle gambe efficacemente dai colpi fendenti di arma da taglio, non altrettanto da ben assestati colpi di punta o contusioni. L'usbergo, a causa della sua scarsa rigidità, non era infatti una difesa efficace contro i colpi più violenti e, per tale motivo, veniva sempre vestito sopra una tunica imbottita detta gambesone o zuparello, che inoltre proteggeva il corpo dallo sfregamento con il metallo.
 
 
36: Il gambesone, anche noto come gambeson, aketon o farsetto d'arme, è una tunica imbottita o costituita da un gran numero di strati di lino o di cotone, indossata solitamente sotto la cotta di maglia o l'armatura. Era imbottita con fibre grezze, stoppa, lana o con crine di cavallo (ne dubito in questo caso) e spesso presentava inserti in cuoio all'interno.
 
 
P9: Rarity è un unicorno che vive a Ponyville, ed è una delle protagoniste della serie. Ha una sorella minore chiamata Sweetie Belle e un gatto di nome Opal. Rarity lavora nel campo della moda, sia disegnando vestiti che vendendo le proprie creazioni nel suo negozio, chiamato Carousel Boutique. Tra gli Elementi dell'Armonia, il suo è quello della Generosità.
 
37: Il pappagallo cenerino (Psittacus erithacus Linnaeus, 1758) è un pappagallo di medie dimensioni della famiglia Psittacidae, nativo del continente africano. È l'unica specie del genere Psittacus.
Il pappagallo cenerino deve il nome al tipico colore grigio cenere del suo piumaggio, con punte di bianco e una coda che può essere rossa o marrone in base alla sottospecie. I cenerini, come tutti i pappagalli, sono zigodattili, avendo quattro dita per zampa (due anteriori e due posteriori). La loro dieta è composta prevalentemente di semi e frutti, con l'aggiunta di verdure in foglia, ma anche di qualche insetto specialmente durante il periodo della riproduzione.
 
 
38: Come funziona la cavalleria per i cavalli? Non sono sicuro se considerare tutto fanteria o tutto cavalleria, quindi è probabile che mi confonda.
E nonostante l'idea che la cavalleria siano due pony uno in groppa all'altro sia allettante e spaventosa allo stesso tempo, non lo farò, anche perché non sarebbe funzionale come un umano in groppa a un centauro (credetemi è spaventosa come opzione).
 
39: Qualcuno di voi si starà chiedendo: "Ma Dante, dove sono gli Wonderbolts? I migliori aviatori d'Equestria bahbahbahbah...".
Beh posso dirvi dove non sono. In uno scontro vero e proprio. Non diciamoci cose, per quanto siano paragonati ai Blue Angels americani, oltre al blu delle tute e agli spettacoli non condividono altro. Dai pochi episodi che abbiamo visto, non sono altro che una masnada di idioti atta a pugnalarsi alle spalle. Non sono in grado di risolvere uno scontro interno alla loro formazione, figuriamoci uno scontro all'ultimo sangue. Per questo sarà molto difficile che li vediate mai in un esercito stipulato da me. D'altronde nessuno vorrebbe degli stuntman al posto dei suoi soldati.
 
40: "Mettersi in formazione" in Svedese.
 
41: La cotta di maglia è un tipo di armatura "a veste" formata da anelli di ferro (v. maglia di ferro), anticamente utilizzata per proteggere il corpo dei combattenti nelle mischie. Di dubbia origine, utilizzata da nuragici, etruschi, celti, truppe romane etc. figura nella panoplia di quasi tutte le culture guerriere eurasiatiche e nord-africane. Poteva essere utilizzata come armatura a sé stante o in aggiunta ad altri apparati difensivi.
 
Le cotte di maglia si classificano per il numero di anelli nell'unità formante e nella loro disposizione. Naturalmente più è alta la densità di anelli più la cotta acquisisce capacità protettive nei confronti dell'indossatore, ma al contempo diventa più pesante e potrebbe limitarne il movimento.
 
 
42: La lorica segmentata, cosiddetta dagli studiosi sin dal periodo del Rinascimento, è la corazza che nell'immaginario collettivo viene più facilmente associata al legionario romano. Si tratta di uno dei rari esempi d'armatura laminare, equipaggiamento tipico delle popolazioni orientali, in uso a forze armate europee.
 
 
43: Il falcione era un'arma inastata particolarmente diffusa tra gli eserciti europei nel Medioevo. Consisteva di una lama ricurva, affilata sul lato convesso e dotata di uno spuntone perpendicolare al dorso, inastata su un manico di legno di lunghezza variabile. Inizialmente attrezzo d'uso agricolo, derivato dalla falce, può essere considerato l'evoluzione medievale della falce da guerra già in uso alle popolazioni balcaniche nell'Antichità.
 
 
44: "Celestia è con noi" in tedesco. E questa citazione voglio che me la diciate voi, così capisco chi è una persona bene e chi no.
 
45: "Ricordati che devi morire" in latino.
 
46: "VIVA RE CARLO" in svedese (e parte in latino[fidatevi è giusto]).
 
47: "Carica" in svedese.
 
48: La lancia è l'archetipo dell'arma inastata, in uso all'umanità fin dall'età della pietra. Nata come strumento di caccia, è stata impiegata fin da principio come arma, restando in uso fino alla supremazia delle armi da fuoco.
La lancia è costituita da un'asta (lungo manico), in genere di legno, di lunghezza variabile dal metro ai 6 metri della sarissa. All'asta è collegata una punta di pietra o metallo, avente forma triangolare o a losanga. Le lance utilizzate per la pesca presentano una punta seghettata e hanno solitamente una fune assicurata al fondo dell'asta.
 
 
49: La picca è un'arma inastata costituita da una punta metallica di varie forme e fogge montata su un'asta di legno (preferibilmente frassino), della lunghezza variabile tra i 4 e i 6 metri, il cui uso crebbe dal XII secolo in poi. La sua comparsa sui campi di battaglia sconvolse le formazioni di cavalleria che si infrangevano su queste lunghe e potenti armi, mentre un gran numero di uomini, anche poco addestrati, popolò gli scontri dell'epoca. Coloro che portano la picca si chiamano "picchieri".
 
 
50: Get it? Because they are minotaur!
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51: Il martello d'armi era un'antica arma bianca da botta, espressamente sviluppata per le forze di cavalleria partendo dal modello del primitivo martello da guerra in uso alla fanteria. Al termine della sua evoluzione (XV secolo), l'arma aveva manico lungo e rinforzato, spesso interamente in metallo come la mazza d'arme, testa di martello da un lato e "penna" a becco di corvo dall'altro. Era spesso sormontata da una cuspide a sezione romboidale o circolare.
 
 
52: Nessuno sa come fossero le armature di cuoio medievali, poiché questo non gradisce molto il passare dei secoli, ma possiamo tutti essere sicuri che sia meno resistente del metallo.
Dato che non vi sono armature di cuoio sopravvissute, non posso tirare fuori immagini da mostrarvi.
 
53: "Difesa" in svedese.
 
54: Il muro di scudi era effettivamente una parete di scudi. Soldati in formazione mostravano gli scudi al nemico, proteggendo se stessi e chi avevano attorno.
 
 
55: Lo Scudo (dal latino scutum o clipeus) utilizzato dall'esercito romano nel corso degli oltre dodici secoli della sua storia (che decorre dalla data della fondazione della città [753 a.C.] fino alla caduta dell'Impero romano d'Occidente, avvenuta nel 476) subì numerose modifiche nella forma, nei materiali che lo componevano e nelle dimensioni. La sua funzione era coprire il corpo del fante e del cavaliere romano dalle armi d'offesa del nemico. Una delle sue peculiarità fu consentire l'adozione della formazione difensiva, chiamata "a testuggine".
 
 
56: La freccia è un'arma da getto destinata al lancio per mezzo di un arco (perché c'era la possibilità che non sapeste che cosa era...).
 
 
57: La fléchette è una freccetta di acciaio utilizzata in armi da saturazione d'area, dove una quantità di frecce poste in un contenitore è dispersa in uno spazio relativamente ristretto. Il loro obiettivo è procurare danni al personale, e sono utili se impiegate contro un numero elevato di bersagli posti in un luogo circoscritto. Esistono varie munizioni a fléchette, da quelle per fucili di grosso calibro a quelle per razzi da elicottero o a proiettili di artiglieria. La parola deriva dal francese "fléche", cioè freccia, nel suo diminutivo fléchette, freccetta. Sono usate anche come munizioni per fucili a canna liscia, al posto dei pallettoni.
 
 
58: "Attaccare" in tedesco.
 
59: L'arco è un'arma da lancio e un attrezzo sportivo.
Un arco è costituito da un elemento flessibile le cui estremità sono collegate da una corda tesa che ha la funzione di imprimere il movimento ad un proiettile, chiamato freccia. Utilizzato come arma da caccia e da battaglia soprattutto nell'antichità, oggi è utilizzato principalmente come attrezzo sportivo nella pratica del tiro con l'arco, nelle categorie di: tiro alla targa, tiro 3D e tiro dalla lunga distanza.
 
 
60: L'arco lungo (in inglese longbow) è un tipo di arco a curvatura unica.
Era tipicamente alto più di 180 cm fino a 210 cm, e aveva un libraggio variabile da 80 a 160 libbre (per tenderlo servivano 36 chili di forza fino a 72 chili).
Non è chiaro se fosse o no in grado di trapassare le armature, ma svariati test hanno mostrato che era possibile.
 
 
61: AAAAH!!! NOT THE MEMES!!! NOT THE MEMESSS!!! AAAAAH!!!
 
62; La mazza chiodata, conosciuta anche come stella del mattino (in inglese morning star), goedendag e goupillon (Holy water sprinkler) è stata un'arma medievale consistente sostanzialmente in una mazza dotata di uno o più aculei.
Date le caratteristiche della prima guerra mondiale, in cui i soldati erano sovente costretti a combattere corpo a corpo in spazi ristretti (le trincee), l'arma è stata ripresa anche durante la Grande Guerra.
 
 
63: Ovviamente è un pessimo materiale per degli archi, ma ricordiamo MAGGICI PONY DELL'AMMORE.
 
64: Quando un unicorno tiene un'arma con la magia, essa si concentra solo nei punti in cui la terrebbe un umano, ad esempio l'impugnatura delle spade o in due punti sul manico nelle armi inastate. Questo perché nonostante sia magia, la fisica delle leve conta comunque, quindi serve comunque un perno su cui far roteare l'arma, inoltre se si usa la magia sull'intera arma, essa sembra sì più leggera, ma la forza dell'utilizzatore si disperde sulla sua intera lunghezza rendendo i colpi meno potenti.
Inoltre, il raggio d'azione della magia è poco più ampio di quello delle braccia umane, questo perché la forza dell'incantesimo di levitazione è pari alla forza fisica dell'utilizzatore (eccetto casi di studiosi di magia o esseri divini quali: Twilight; Celestia; Luna; ecc.), e più l'oggetto levitato è lontano dall'utilizzatore e meno forza si può imprimere in esso.
 
65: La spada bastarda o spada a una mano e mezza è un'arma bianca manesca del tipo spada sviluppata in Europa nel tardo XIV secolo. Si tratta di un ibrido tra la spada d'armi tipica della cavalleria, rispetto alla quale ha un'impugnatura molto più grande e versatile, appunto a "una mano e mezza, e la spada a due mani usata dai milites per gli scontri a piedi, rispetto alla quale ha però lama più corta.
La spada bastarda garantiva al guerriero trecentesco una scherma più variegata: poteva, infatti, essere brandita agevolmente da cavallo, guadagnando maggiore potenza d'impatto rispetto alla spada a una mano (es. sfruttando il ricasso per manovre come la "Mezza Spada" atte a meglio penetrare le sempre più solide armature a piastre) senza i problemi d'ingombro della spada a due mani della quale, comunque, poteva essere un valido sostituto nel combattimento appiedato.
 
 
 
66: "Muori" in Latino.
 
67: Colpo eseguito lungo l'asse sagittale del corpo dall'alto verso il basso e da destra verso sinistra.
 
 
68: Gli incantesimi permanenti ci sono nella serie, basti pensare all'elica dell'elicottero di Tank o alla porta maledetta di Sombra.
Non vengono però applicati su ogni arma poiché sono disastrosi da eseguire, e hanno bisogno di magia per funzionare. Di conseguenza o si ha il corno e si usa la propria per alimentarla (perdendo forza nel colpo) o si applicano incantesimi che non richiedono carica (che però raramente sono efficienti in combattimento, o se lo sono, sono talmente complicati da eseguire da non poter essere usati su larga scala).
Luna non ha questi problemi perché è un alicorno, la sua magia già di normale è mostruosamente superiore a quella di un unicorno normale (spostare il maledetto satellite non è semplice, anche se galleggia nello spazio).
 
69: "Alla carica" in Latino.
 
70: MI ISCRIVO AL CANALE DEL PRIMO CHE MI RICONOSCE QUESTA BATTAGLIA!!! E SE NON POSSO FARLO, GLI RECENSISCO OGNI CAPITOLO CHE POSTA DELLA PROSSIMA STORIA CHE PUBBLICA!!!
 
71: Colpo eseguito lungo l'asse sagittale del corpo dal basso verso l'alto e da destra a sinistra.
 
72: Colpo eseguito lungo l'asse sagittale del corpo dall'alto verso il basso e da sinistra a destra.
 
73: Il surcotto era un indumento esterno, comunemente indossato nel Medioevo, sia dagli uomini sia dalle donne. Il nome deriva dal francese e vuol dire "sopra la cotta". Si tratta di una sorta di soprabito lungo fino alle caviglie nei modelli femminili, più corto in quelli maschili. Era abbinato a una sottoveste, che poteva essere una chamise o una cotte, ed a un mantello. Un particolare modello di surcotto senza maniche era chiamato suckenie.
Circa dal XII secolo, i cavalieri indossavano il surcotto d'arme (cotta d'arme) sopra le armature. Di solito essi erano lunghi fino a circa metà polpaccio e avevano delle aperture nella parte inferiore anteriore e posteriore, e potevano essere con o senza maniche. Scopo di tale indumento era da una parte evitare che le armature dei cavalieri si surriscaldassero eccessivamente sotto il sole diretto e dall'altro prevenire che esse si potessero arrugginire per via delle intemperie. Inoltre il surcotto era spesso abbellito con simboli e fregi, che spesso erano identificativi della casata nobiliare d'appartenenza del cavaliere.
 
 
74: Il Grande elmo (Topfhelm in lingua tedesca, Heaume in lingua francese, Yelmo de Zaragoza in lingua spagnola) è una tipologia di elmo chiuso in ferro sviluppato nel Basso Medioevo e in dotazione alle forze di cavalleria pesante. Massiccio e pesante, constava di un corpo cilindrico in metallo al quale erano praticate piccole feritoie per garantire un minimo di visibilità. La sommità poteva essere decorata da un elaborato cimiero, corna, ecc.
Differentemente da modelli successivi (es. Bocca di rana del XV secolo), il grande elmo era arma bianca difensiva polivalente, utilizzata cioè sia negli scontri campali veri e propri sia durante le "guerre simulate", i tornei.
 
 
75: Per intenderci, Fluer des Lis.
 
 
76: Il camaglio era una protezione usata nell'antichità e nel medioevo, formata da anelli di ferro intrecciati a maglia. Proteggeva la testa e le spalle. Veniva utilizzato indistintamente da cavalieri e fanteria. Sotto di esso, oltre all'infula, si poteva portare un'imbottitura di crine. Venne progressivamente (anche se non totalmente) abbandonato con l'affermarsi delle armature a piastra. Veniva utilizzato anche in combinazione con zuccotti di ferro.
 
 
77: L'infula era una continuazione del gambesone, composta dello stesso materiale e con le stesse caratteristiche, che copriva la testa, il collo e a volte le spalle. Si indossava sotto il camaglio e l'elmo.
 
 
78: Il mazzafrusto è un'arma bianca di origine contadina. È derivata probabilmente dalle fruste per battere il grano e utilizzata dal XIII secolo al XVII secolo. Per la sua difficile governabilità e pericolosità per lo stesso utilizzatore, non era destinata al combattimento di lunga durata, quanto invece ad attacchi immediati e letali, specie della cavalleria pesante alla carica.
Consiste in una palla di ferro chiodata collegata a un bastone tramite una catena.
 
 
79: L'azza è un'arma inastata diffusasi in Europa al volgere del Medioevo (fine del XIV secolo), normalmente utilizzata dai soldati di fanteria e particolarmente adatta al combattimento contro avversari in armatura, poiché studiata appositamente con strumenti offensivi in grado di sfondare o quanto meno di danneggiare le placche metalliche o di incunearsi negli spazi fra queste.
Esistono diverse versioni di quest'arma: di solito essa è lunga tra i 150 e i 180 cm, con manico di legno con rinforzi in metallo in prossimità delle estremità o lungo tutta l'asta, presenta una punta acuminata per essere utilizzata come una lancia da fante e una sorta di martello d'armi da usare per attacchi di potenza o di compressione/sfondamento dell'armatura avversaria. Di fronte a questo poteva essere posizionata un'ascia con lama ricurva e larga (versione detta all'inglese) oppure uno spuntone leggermente incurvato (versione detta all'italiana, benché presente anche nella versione tedesca). In entrambi i casi tale accessorio era utilizzato per sfondare l'armatura o per uncinare l'avversario al fine di sbilanciarlo e farlo cadere.
 
 
80: Basandoci su calcoli che non spiegherò qua, abbiamo calcolato che un pony dell'età delle Mane 6 in su, è alto circa un metro, un metro e dieci (100-110 cm). Quando Twilight diventa un alicorno diventa alta un metro e quindici (115 cm), un metro e trentacinque con il corno (135 cm). Luna è alta un metro e sessanta (160 cm), un metro e ottantacinque con il corno (185 cm), e Celestia è alta due metri (200 cm), due metri e quaranta con il corno (240 cm).
Trouble Shoes, di contro, è ad un mastodontico due metri venti centimetri (220 cm), che lo rendono effettivamente più alto di Celestia, oltre ad essere più robusto e semplicemente più grosso.
Quindi sì, ho utilizzato il suo modello di grandezza, solo senza quel muso lungo (GET IT?).
 
 
81: L'acciaio a medio carbonio è uno dei migliori per forgiare le armature, poiché unisce resistenza e flessibilità.
 
82: La Barbozza (Bart in lingua tedesca; Barbote, anche Guardapapo, in lingua spagnola; Bevor in lingua inglese), anche Barbozzo e Barbotto, è una componente dell'armatura a piastre del tipo "gotico" preposta alla difesa del viso e del collo. Rispetto alla mentoniera, parte dell'elmo completo, si caratterizza per l'essere una piastra di acciaio sagomata da agganciare direttamente alla parte superiore della corazza. Nell'armatura da giostra era spesso un tutt'uno con la guardastanca.
In zoologia, "barbozza" indica la parte della testa del cavallo compresa tra il mento e la mandibola.
 
 
83: La Scarsella (Tassets in lingua inglese) è un pezzo dell'armatura a piastre atta a proteggere la parte superiore della gamba, nel punto in cui la coscia si congiunge all'inguine. Prende la forma di piastra separata dal resto dell'armatura, appesa alla panziera o alla cotta di piastre che protegge il torso, a seconda dei modelli di corazza. La scarsella poteva essere realizzata in un singolo pezzo o segmentata. Tra XVI e XVII secolo, quando si diffuse l'armatura a tre quarti, la scarsella si fuse con il cosciale andando a creare un gambale a lamine articolate che proteggeva l'arto inferiore dall'anca al ginocchio.
 
 
84: Nel mondo di My Little Pony una delle caratteristiche più famose è quella dei cutie mark, dei simboli unici situati sul fianco di tutti i pony adulti. I cutie mark simboleggiano la personalità o un particolare talento di ciascun pony.
 
 
85: "A morte i (miei) nemici" in latino.
 
86: "Ti ucciderò" in latino.
 
87: "Senti come lodano il loro Signore" in svedese.
 
88: "La Morte è sull'orlo del Reame, i sogni trasformati in sabbia, viva Carlo.
Riportato a casa a spalla, indietro a Svealand, lunga vita a Re Carlo" in svedese.
 
89: La palma da cocco (Cocos nucifera L., 1753) è una pianta della famiglia delle Arecacee (sottofamiglia Arecoideae, tribù Cocoseae), tipica dei litorali di paesi caldi. È l'unica specie riconosciuta del genere Cocos.
 
 
90: L'ascia danese (Dane Axe, anche English Long Axe o Hafted Axe in lingua inglese; Långyxa in svedese) è un'ascia da battaglia di grandi dimensioni (120–150 cm di manico, in alcuni casi addirittura alta quanto una persona) avente un'impugnatura a due mani. La caratteristica fondamentale è che a volte la lama di scure dell'arma terminava in alto con una punta, in modo da poter essere anche impiegata per affondi. L'ascia danese era arma tipica dei guerrieri scandinavi nel Medioevo arruolati in corpi d'élite quali gli Huscarli, la Guardia variaga ecc.
 
 
91: Per intenderci, poco più grande di Big McIntosh
 
 
92: Ribadisco che il cuoio non è il massimo per le armature e che non abbiamo idea di come fossero fatte, se, erano fatte.
Inoltre non so se l'ho già definito, ma non ho idea di cosa possano usare i pony al posto del cuoio che non sia animale, quindi continuerò a riferirmi a esso come cuoio. Se qualcuno sa cosa potrebbero usare e me lo potesse mostrare, sarei alquanto felice.
 
93: Elmo vichingo (Nordischer Kammhelm in lingua tedesca) è il nome con cui si suole indicare la particolare tipologia di elmo di ferro sviluppato dalle popolazioni germaniche della Scandinavia durante l'Età del ferro germanica, codificata al tempo della Cultura di Vendel (da cui l'altro nome in tedesco, Vendelhelm) e poi reso celebre in Europa occidentale e in Russia dalle incursioni dei Vichinghi.
Dal Vendelhelm vennero sviluppati, intorno all'Anno Mille, l'elmo "a nasale" noto come elmo normanno e l'elmo russo a mezza-maschera.
L'elmo vichingo viene comunemente indicato, a torto, quale tipologia di elmo cornuto. Si tratta di uno dei molti stereotipi che accompagnano il nome dei Vichinghi, sviluppatosi in Europa nel corso del Romanticismo.
Detto questo, l'elmo con le corna è fottutamente epico, quindi si prende il diritto di esistere nelle mie storie.
 
 
94: "Sei morto/a" in islandese.
 
95: Colpo eseguito lungo l'asse verticale dall'alto verso il basso. Probabilmente il colpo più potente che si può portare.
 
96: È la parte più pesante della spada e si trova in fondo all'elsa per controbilanciare la spada e renderla estremamente più maneggevole.
 
 
97: "Debole" in latino.
 
98: "Ti faccio a pezzi" in islandese.
 
99: Combattere e conquistare in ogni battaglia non è suprema eccellenza. La suprema eccellenza consiste nel rompere la resistenza del nemico senza combattere.
Sun Tzu.
 
100: Elmo normanno è il nome con cui è indicata una particolare tipologia di elmo di ferro dotato di lungo nasale (da cui il nome Nasalhelm in lingua tedesca, "Elmo con nasale") diffuso in Europa nel IX secolo. Veniva calzato sopra il camaglio per garantire maggior protezione alla testa del guerriero.
 
Also, 100° nota, PEEEEEEEE.
 
101: Lo scudo a mandorla, a forma di una punta di lancia, con la parte appuntita rivolta verso terra, è uno scudo che è stato utilizzato molto dai Normanni.
 
 
102: Colpo eseguito lungo l'asse orizzontale del corpo, da sinistra a destra.
 
103: Guardia della scuola di combattimento tedesca, eseguita appoggiando il piatto della lama sull'avambraccio sinistro, tenendo l'elsa con la mano destra più vicina alla guardia e la sinistra verso il pomolo.
 
 
104: "Nessun sopravvissuto" in latino.
 
105: Guardia della scuola di combattimento tedesca, eseguita sollevando la spada sopra la testa tenendo l'elsa con la mano destra vicino alla guardia e la sinistra verso il pomolo.
 
 
106: Nella scherma tradizionale, il termine Mezza Spada indica la prassi, per lo schermidore, di impugnare con la mano libera la lama della spada a due mani nella sua parte non tagliente, onde esercitare un maggior controllo sui colpi portati di forza contro la corazza dell'avversario, operando a corto raggio. Il termine deriva dal tedesco Halbschwert, vocabolo utilizzato per indicare la presa necessaria alle manovre mit dem kurzen Schwert ("con la spada accorciata").
Le manovre a mezza spada sono presenti nel bagaglio tecnico di buona parte delle scuole di scherma tradizionale note: italiana, tedesca e inglese.
 
So cosa pensate, e no, anche se la spada di Celestia è completamente affilata dalla punta all'elsa, non si taglierebbe nel farlo. C'è una tecnica precisa che lo impedisce, inoltre indossa quanti imbottiti, guanti di maglia e mitteni.
 
107: Per quanto sospeso in aria dalla magia, e senza alcun contatto con il corpo, se si tiene un oggetto con molta forza e lo si perde di colpo, è possibile che si venga tirati assieme a lui, anche si in minore forza.
Questo perché MAGIC.
 
108: La guardia è la parte dell'elsa di un'arma bianca manesca deputata alla protezione della mano dell'utente. Nell'immaginario collettivo è precipua della spada e della daga, di dimensioni e foggia molto più contenute nel coltello. Nel subcontinente indiano impugnature con guardia vennero però utilizzate anche per altre tipologie di armi bianche manesche come la mazza d'armi e la scure d'arcione.
 
 
109: Nella scherma tradizionale di scuola tedesca, il Mordhau, a volte Mordstreich o Mordschlag ("colpo assassino" in lingua tedesca) è un colpo portato con la guardia o il pomolo della spada contro il volto dell'avversario. Durante l'esecuzione della manovra, lo schermidore inverte la sua presa sulla spada a due mani, impugnandola per la lama e vibrandola come fosse una mazza o un martello da guerra.
La manovra Mordhau era essenzialmente praticata negli scontri tra spadaccini corazzati. Pare fosse comunque utilizzata, se non nella sua forma propria perlomeno in una variante, anche nel combattimento a corta distanza tra avversari privi di armatura, non a fini risolutivi ma per spiazzare l'avversario.
 
 
110: La clavicola è un osso pari della spalla, con forma a "S" e due estremità articolari distinte. La classificazione della clavicola è incerta, poiché è apparentemente un osso lungo, ma presenta ossificazione e struttura interna tipiche delle ossa piatte. La particolare forma a "S" è data da due concavità: una mediale (posteriore) e una laterale (anteriore).
Si trova tra la punta superiore dello sterno (manubrio) e la parte superiore della scapola. Le estremità prendono il nome di estremità acromiale (laterale) ed estremità sternale (mediale). Non si può parlare di epifisi o diafisi in quanto la clavicola non è propriamente un osso lungo. Il corpo o soma della clavicola, nella parte più centrale, prende il nome di III medio clavicolare, ed è l'unica parte della clavicola apprezzabile palpatoriamente, in quanto non è sede di inserzione di muscoli.
 
 
111: La scapola, o omoplata, è un osso pari e simmetrico della spalla.
Si tratta di un osso piatto posto sulla superficie dorsale del torace che si estende dalla seconda alla settima costa. Ha una forma triangolare, con l'apice rivolto in basso: presenta quindi 2 facce e 3 margini e appartiene alle famiglia delle ossa semimobili.
 
 
112: "Guardami/guardatemi" in islandese.
 
113: Credetemi, è parecchio...
 
114: "Nubi tempestose, fuoco e acciaio
La morte dall’alto fa inginocchiare i loro nemici
Armature scintillati e ali
La morte dall’alto, è un esercito di Re." in polacco.
 
115: "Noi ricordiamo,
 in settembre
quando gli ussari alati arrivarono" in polacco
 
116: Priva delle protezioni per le gambe.
 
117: Lo Szyszak (sisak in lingua ungherese, Zischägge in lingua tedesca) era un tipo di elmo in uso presso i regni cristiani dell'Europa Orientale derivato dal çiçak dei Turchi ottomani. Ben testimoniato fu il suo utilizzo da parte degli Ussari alati, la cavalleria pesante d'élite dell'esercito della Confederazione Polacco-Lituana.
L'elmo noto come "cappellina", diffuso tra le forze di cavalleria dell'Europa Occidentale (Regno d'Inghilterra, Regno di Francia, Sacro Romano Impero Germanico, ecc.) può essere considerato una variante occidentale dello szyszak.
 
 
118: Kopia era la lancia in uso alle forze di cavalleria pesante della Confederazione Polacco-Lituana, gli Ussari alati di Polonia, durante l'Età Moderna (circa 1574-1705). Rispetto alla normale lancia da giostra in uso ai cavalieri medievali, la kopia era più lunga e più leggera, onde poter essere efficacemente utilizzata contro i quadrati di picchieri degli eserciti rinascimentali.
Congiuntamente alle ali e forse più di esse, la kopia fu caratteristica distintiva degli husaria polacco-lituani durante tutta la loro storia.
In lingua polacca, il vocabolo kopia, genericamente traducibile come "lancia" in lingua italiana, indicava, come nel resto dell'Europa Occidentale durante il Medioevo, anche la lancia intesa come unità militare di base per la costituzione dell'esercito regio.
 
 
119: Szabla è la parola che in Lingua polacca indica la sciabola. Nello specifico, si tratta di un'arma bianca manesca del tipo spada con lama massiccia e leggermente ricurva, affilata sul lato convesso ma a due tagli in prossimità della punta. Diffusa inizialmente tra le truppe della cavalleria leggera, divenne poi simbolo della cavalleria pesante della Confederazione Polacco-Lituana, gli ussari alati, e della nobiltà confederata, gli szlachta, in generale.
 
 
120: Il picco d'armi o martello d'armi a becco di corvo (Horseman's pick in lingua inglese, Reiterhammer in lingua tedesca, Nazdiak in lingua polacca, Наджак in lingua russa) era un'arma bianca in uso alle forze di cavalleria dell'Europa Orientale durante il Medioevo. Derivato da un'arma in uso presso i Turchi, era molto diffuso tra gli ussari alati, il corpo di cavalleria pesante d'élite della Confederazione Polacco-Lituana.
 
 
121: Lo Czekan (Čekanas in lingua lituana e Чекан in lingua russa) è una particolare tipologia di arma bianca manesca anticamente in uso agli husaria, la cavalleria pesante d'élite della Confederazione Polacco-Lituana, ed alle forze di cavalleria del Granducato di Moscovia. Si tratta di una variante del martello d'armi detto "a becco di corvo", la cui testa metallica si compone di una bocca di martello sviluppante, sul lato opposto, in una lunga "penna" ricurva, in alcuni casi a doppia curvatura, sormontata verticalmente da una borchia cilindrica.
Il vocabolo czekan significa oggi in lingua polacca "piccozza".
 
 
122: Topór (Боевой топор in cirillico) è la parola che in lingua polacca e in lingua russa indica la scure d'arcione in particolare e l'ascia da battaglia in generale. Arma manesca di diretta derivazione orientale, quasi certamente basata su di un modello in uso alla cavalleria dei turchi ottomani, differisce dalla scure d'arcione occidentale per la conformazione della lama, la cui linea è ottimizzata per i colpi discendenti vibrati dal cavaliere in arcioni.
 
 
123: Mazza d'armi.
 
124: Il gonfalone (anticamente anche confalone) è un vessillo, di norma rettangolare ed appeso per un lato minore ad un'asta orizzontale a sua volta incrociata con una verticale sostenuta da chi porta il gonfalone (gonfaloniere). Fu adottato da numerosi comuni medioevali, e in seguito anche Compagnie, Corporazioni e Quartieri adottarono propri gonfaloni.
 
Bello come questa sia l'unica cosa che sono sicuro sia canonica nella storia... mi fa sentire completo...
 
P10: Gilda è una Grifone amica di Rainbow Dash, nonché un'antagonista minore che appare nell'episodio Il Grifone Sbruffone. È l'antagonista primario in quell'episodio, ma è uno minore nel resto della serie. Canta anche con Rainbow Dash nello stesso episodio l'inno della loro vecchia scuola.
 
 
125: "Padre nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti" in svedese.
   
 
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