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Autore: Vera_D_Winters    04/03/2018    1 recensioni
Questa storia partecipa al "Playing with magic" a cura di Fanwriter.it!
Mi sono riproposta di fare una raccolta di one shot tempo permettendo, utilizzando i prompt suggeriti da Fanwriter.it
E' la mia prima storia in questo fandom, siate clementi
Primo prompt:
4. A e B sono amici da sempre, ma vengono smistati in casate diverse e si allontano, complici anche i nuovi compagni e la competitività.
Personaggi protagonisti: Dazai e Chuuya
Parole: 1120
Secondo prompt:
21. Durante il Ballo del Ceppo, A frega B al suo cavaliere/dama.
Personaggi protagonisti: Oda, Ranpo e Akiko
Parole 1007
Terzo prompt:
10. Durante la partita di Quidditch A si fa male e B gli è subito al fianco, non prestando attenzione agli altri.
Personaggi protagonisti: Akutagawa e Atsuhi
Parole 1200
Quarto prompt:
Notte prima dei M.A.G.O
Personaggio protagonista: Odasaku
Parole 1000
Quinto e ultimo prompt:
41. A e B vengono sgamati quando si presentano in Sala Grande con le cravatte invertite
Personaggi protagonisti: Dazai e Chuuya
Parole 1136
Genere: Comico, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Chuuya Nakahara, Doppo Kunikida, Osamu Dazai, Ryuunosuke Akutagawa, Sakunosuke Oda
Note: AU, OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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(La vicenda avviene un anno dopo la prima One Shot)

Le sorprese ad Hogwarts non mancavano mai, ma quell'anno ogni aspettativa era stata superata grazie all'avvento del Torneo Tre Maghi.
La scuola era stata in fermento sin dall'annuncio di quei particolari Giochi, e l'eccitazione era via via aumentata in un crescendo che era esploso con l'annuncio del campione di Hogwarts: Oda Sakunosuke. Ovviamente il fatto che fosse un Grifondoro il campione, non era andato giù a molti Serpeverde, ed addirittura alcuni di loro avevano preso a tifare i contendenti delle scuole avversarie.
Vi era solo una cosa che aveva messo tutti gli studenti d'accordo però, ovvero l'ansia per il Ballo del Ceppo.
Designato il giorno di Natale, il ballo era un evento imprescindibile del Torneo Tre Maghi, e l'idea di dover invitare un accompagnatore per parteciparvi senza fare brutta figura, aveva mandato in crisi un sacco di ragazzi, tanto che alcuni avevano deciso di tornare a casa per le vacanze invernali, sfuggendo a quella tortura.
Oda era stato, a ragione anche, il più agitato di tutti, poichè in qualità di campione avrebbe dovuto aprire le danze, e fino a pochi giorni prima dell'evento non aveva saputo chi invitare. Non che non fosse  stato colmo di ammiratrici che ad ogni angolo dei corridoi gli si gettavano addosso per proporsi a lui con impeto, però... non gli andava di invitare qualcuno che non avesse attirato realmente la sua attenzione.
Quando quindi le porte della Sala Grande si aprirono sui tre campioni, nessuno sapeva chi potesse essere la dama aggrappata al braccio dell'alto ragazzo dagli spettinati capelli rossi, e vi era quasi una sorta di morbosa e trepidante attesa a riguardo.
«Secondo voi chi ha invitato?»  
Domandò Dazai sporgendosi in avanti per guardare, tirando con sè involontariamente la ragazza che gli si era appesa al braccio: Gin, una Serpeverde dall'aria un po' androgina, che tuttavia ora appariva assai delicata e carina con quella cascata di lisci capelli corvini ad incorniciarle il volto non austero ed inespressivo come al solito. Non era stata poi una così cattiva idea invitarla.
Kunikida fece spallucce, tanto disinteressato alla cosa da non aver invitato nessuno poichè "nessuna ragazza di Hogwarts recava il proprio ideale di donna", e Ranpo si esibì in uno sbadiglio annoiato. Sbadiglio che tuttavia svanì non appena vide colei che con grazia camminava al fianco di Oda.
Akiko semplicemente risplendeva nel suo lungo abito nero, semplicissimo eppure elegante, che seguiva perfettamente le curve appena accennate del suo corpo, fino ad aprirsi in una morbida gonna ampia che svolazzava ad ogni suo passo. Il pallore delle spalle scoperte era risaltato dal colore scuro del vestito, e tra i suoi capelli riluceva una farfalla rossa, diversa dalla solita dorata che portava durante le lezioni anche per forma e grandezza.
«Ma che diavolo...»  
L'esclamazione venne lasciata in sospeso tra le labbra del moro, mentre Dazai scoppiava a ridere. Difficile dire se lo stesse facendo per l'assurdità di quella coppia, o per l'espressione del compagno più grande, il quale sembrava aver preso una sonora botta in testa. Molte però furono le teste a voltarsi verso di loro, tanto che Kunikida, per l'imbarazzo, portò la mano a coprire la bocca del castano, silenziando così la sua risata sgangherata.
Il grande cenone si svolse poi quasi in religioso silenzio tanto era pesante l'aria attorno a quel trio di Corvonero, e perfino Dazai aveva smesso di fare battute, limitandosi a guardare Ranpo con la curiosità di un gatto che osserva un nuovo giocattolo scintillante.
Solo un cupo borbottio veniva di tanto in tanto dal moro, qualcosa che suonava come un "come ho fatto a non accorgermene". A cosa si riferisse restava però un mistero.
Per fortuna la cena giunse al dolce e successivamente alla fatidica apertura delle danze.
Il trio di campioni e dei loro accompagnatori si posizionò in mezzo alla sala sotto gli occhi attenti di tutta la scuola e dei suoi ospiti, e la piccola orchestra composta da sei membri cominciò ad intonare le prime note. Passi incerti vennero mossi da alcuni dei ragazzi, ma non da Oda che invece con estrema disinvoltura, portò Akiko a volteggiare con sè. E lei si lasciava portare stranamente, senza imporre il suo passo, sorridendo lieta.
La canzone non era nemmeno a metà quando avvenne l'impensabile.
Ranpo aveva infatti appena invaso la pista da ballo e aveva letteralmente rubato la dama al campione, stringendosela con un certo impeto mentre i suoi passi andavano a ricalcare quelli fatti da Oda poco prima.
Esclamazioni si levarono da ogni angolo, risate, applausi, perfino frasi che inneggiavano alla rissa, mentre i professori si guardavano senza saper realmente cosa fare.
In tutto quel marasma perfino il rosso però, si ritrovò a ridere di gusto, per nulla infastidito dalla piega presa dalla cosa. Si limitò ad infilare le mani in tasca e lasciare spazio ai due, mentre la canzone cominciava a scemare per trasformarsi nel secondo brano, con il quale anche gli altri studenti poterono finalmente unirsi alla danza.
«Ranpo...»   
Ma il moro non rispondeva, limitandosi a mantenere quell'imperscrutabile espressione in viso, con quella stretta decisa sulla schiena della dama improvvisata che aveva preso per sè.
«Ranpo ti prendo a pugni se non mi rispondi!»    
Ingiunse quindi lei, cominciando a perdere il fare serafico, lasciando intravedere il suo vero caratterino deciso e autoritario.
«Cosa vuoi che ti dica?»   
Domandò quindi lui con un sibilo quasi infastidito, senza però lasciarla andare e senza guardarla negli occhi, quasi l'imbarazzo gli impedisse di farlo.
«Perchè ti stai comportando così, mi pare ovvio.» 
«Secondo te perchè?»    
«Lo sto chiedendo io a te, sciocco. Se lo immaginassi da me, non te lo domanderei. Hai perso la tua grande capacità intuitiva per caso?»    
E quelle forse furono le giuste parole per pungolarle nel profondo e spingerlo a farsi avanti. E forse lei lo sapeva benissimo.
«Se si tratta di te si. Se si tratta di te non capisco tante cose.»   
Ed allora un sorriso soddisfatto e scioccamente felice increspò le labbra di Akiko,  che si fece più vicina in quella danza che stava rallentando a ritmo della musica.
«Però adesso hai capito.»    
Il sussurro fu permesso solo perchè la giovane donna si era sporta all'orecchio di Ranpo, che aveva socchiuso gli occhi rischiando di perdere il tempo dei passi. Improvvisamente stava perdendo la presa sulla situazione, il cui comando era passato nelle mani di Akiko. Nemmeno questo avrebbe dovuto sorprenderlo, no?
«Oda mi ha regalato l'indizio più importante.»    
Ammise quindi lui, cercando di non farsi sfuggire del tutto di mano il momento, cosa che non era affatto semplice.
«Si chiama gelosia Ranpo, lo sai?»    
Ancora quel tono sibillino, accompagnato da un lieve ghigno ed un leggero bacio sulla guancia il cui schiocco venne smorzato da una nota particolarmente alta dei violini, che annunciavano la fine della canzone.
«...»   
«Ranpo?» 
«Si, adesso lo so.»    


// Angolo autrice
Questa oneshot mi è sfuggita di mano, e Ranpo e Akiko hanno scombinato i piani che avevo inizialmente, ma sono comunque contenta del finale.
Spero vi sia piaciuta, e grazie come sempre per aver letto :3

   
 
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