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Autore: Lice_n_Catz    08/03/2018    0 recensioni
Crystal: ragazza inglese dal passato travagliato, per sopravvivere alla dura vita dell'orfanotrofio si è rifugiata nella musica. Ora sta iniziando una nuova vita a Londra con Destiny, ma non immagina di incontrare proprio un membro della band che le ha cambiato la vita, gli One Direction. Sarà amore?
Eliana: ragazza italiana con la passione per la scrittura. Lei ha creato Crystal e anche lei ha qualcosa da dire.
Realtà e fiction si accavallano fondendosi in un tentativo di meta-letteratura.
Genere: Demenziale, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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10. Timeout

Si pensa sempre che le vittorie siano figlie della fortuna e i talenti siano suoi fratelli.

Questa é una bugia.

Le vittorie non sono frutto della fortuna. E i talenti non sono suoi fratelli.

Solo chi l'ha provato sa quanto sangue e quanto sudore vada versato per ogni millimetro che si conquista verso la propria meta. Eliana Sanzi lo sapeva bene e, nel nome e tonnellate di carta su cui aveva scritto con l'inchiostro dei suoi pensieri, cercò di impedire alle sue gambe di tremare. Alla porta erano comparsi i personaggi più peculiari che aveva mai visto, se personaggi si potevano definire. Libri. Ma non solo.

Under The Dome, il Nome della Rosa e Un Cappello pieno di ciliegie stavano impettiti - sì, i libri possono mettersi impettiti - sulla porta che collegava il corridoio al soggiorno. Fieri. Malmessi. E ad accompagnarli il suo meticcetto Lenticchia, carico di un mattone non da poco: Il signore degli anelli. In un momento come tutti gli altri si sarebbe chiesta se stava dormendo, ma i continui attacchi dei fogli assassini non le permisero di pensare troppo se quello che stava vedendo fosse o meno frutto della sua fervida immaginazione. Poi un piccolo pensiero si fece strada nella sua testa: John. John Ronald Reuel Tolkien. Tutti fu chiaro.

"Alla caricaaaa!" Urlò quella che doveva essere stata la voce di Oriana Fallaci, ora espressa con la stessa forza e lo stesso disprezzo della debolezza dal libro. I quattro balzarono in avanti armati di quelle che sembravano matite appuntite e penne prese probabilmente dal suo tavolo. Avrebbe voluto fare domande ma appena provava a parlare un foglio e poi un altro le si appiccicavano alla faccia. Li prendeva, li strappava. Si graffiava volto e mani nel tentativo di levarseli di dosso. Piano piano, senza accorgersene, la situazione che fino a poco tempo prima era stata solamente surreale divenne definitivamente quella di un campo di battaglia.

Le mani tagliate dalle lame di carta lasciavano impronte rossicce su ogni foglio che appallottolava sena nemmeno disturbarsi a leggerlo. Ma erano troppi. I suoi alleati combattevano come leoni, si facevano strada per arrivare fino a lei e con la stanchezza che iniziava a pervaderle le membra li ringraziò di tutto cuore. Aveva sempre saputo che sarebbero stati dei libri a salvarle la vita ma non aveva mai pensato in quel senso.

La vedo circondata dai suoi nemici. E non posso dire di non provarci un certo gusto.

Oggi appena Destiny è uscita a fare la spesa mi sono catapultata in camera. E per fortuna l'ho rivista. Lei farà sì che questo inferno finisca.

Zayn mi ha lasciata e tutto va male. E' colpa sua.

Dall'oscurità del luogo non luogo su cui camminano le mie Louboutin vedo comparire una figura, piccola.... e strana. E' un libro! MAASSI' è il mio libro! E' 50sfumature!

"Ciao Crystal. Io sono lo spirito di Erika Mitchell! Ma puoi chiamarmi James!"

"OH CHE BELLO! Ma sai che sei il mio libro preferito!?"

"Non avevo dubbi carissima. Io sono qui perché so cosa desideri. Tu vuoi il posto di Eliana nel suo mondo per vivere una vita vera. Ho ragione?"

Gli occhi mi brillano e il cuore mi batte forte forte.

"Sì... ma non so come fare."

"Prendi la mia mano, piccolina."

"Ma tu non hai una mano."

Il libro sbuffa.

"Certo che sveglia non sei. Prendimi la quarta di copertina, visto che sei così pignola!"

"Ma non hai nemmeno una quarta!"

Il libro sbuffa di nuovo. Ma oh! Ma cosa vuole da me! Io mica lo capisco quando parla, ce io sono di London City mica di Basso Posillipo!

"Un diploma alla UCL non riusciresti a prenderlo nemmeno se ti lasciassero chiusa nella biblioteca per qualche lustro..."

"Ma che cos-."

"Ossignore BASTA! L'avevo detto che io ci dovevano mandare la più ignorante di tutte. Toccami e  chiudi quella bocca. O ti macchio il vestito."

Non ho voglia ma le tocco un angolino della copertina. E' freddo.

Il pavimento era freddo contro la guancia di Eliana, anche sotto i fogli che probabilmente ricoprivano anche il pavimento riusciva a sentire la fessura tra le piastrelle. Non aveva mai pensato che la morte potesse sopraggiungere in una maniera così bizzarra o semplicemente così presto. Non aveva fatto nemmeno in tempo a laurearsi, a pubblicare il suo primo libro, a trovare un moroso o nemmeno a vincere una borsa di studio all'estero. Non aveva nemmeno mai mangiato cibo vietnamita. Eppure temeva che quella strana sensazione che si sentiva addosso fosse la vita che la abbandonava. Era già svenuta altre volte, e non era affatto simile all'idea di perdere i sensi. No, era molto peggio. 

Il suo corpo urlava, cosparso da una miriade di tagli, i polmoni le bruciavano per tutte le volte che i fogli avevano tentato di soffocarla e quasi ci erano riusciti. Non vedeva più nessuno dei suoi libri ma non riusciva a capire se aveva gli occhi tappati o chiusi. Fruscii di carta erano l'unica cosa che riusciva a percepire e assomigliavano tanti a una folata di vento tra ali di corvo. Tese una mano, forse l'unica cosa che sarebbe riuscita a fare ma non riuscì nemmeno a muovere uno dei fogli che le si erano ammassati addosso.

Essere libri non è semplice: la gente ti legge, ti ama, ti odia, ti butta. In fondo... non è così diverso da essere una persona: la gente ti usa e ti stropiccia. Dopo che passi dalle mani di qualcuno, fisicamente o metaforicamente che sia, non sei più quello di prima. Le impronte ti rimangono addosso, ti rimangono segnalibri tra i tuoi ricordi preferiti o pagine sigillate piene di dolore che si aprono solo quando il cervello non è abbastanza presente per bloccarne l'apertura. Per questi motivi parlando dei libri non faremo differenza coi sentimenti umani. Vi sfiderei a dire a Oriana che i suoi sentimenti non erano veri o a dire a Tolkien che le sue lacrime erano solo una proiezione mentale sulla carta. Dite a Rick Deckard che il suo amore per Rachel era solo frutto di ricordi prestabiliti. Vi odierebbero, nel migliore dei casi. Non erano riusciti a salvarla. La loro Eliana era diventata carne da macello sotto i loro occhi, senza che potessero salvarla.

Si erano di certo battuti con onore, menando fendenti, sciabolate di fuoco con gli accendini che avevano lasciato feriti sia loro sia i nemici. Ma erano troppi, ciechi come furie zombie, assolutamente ignari del dolore. Perseguivano un solo obiettivo sotto i comandi della Meyer e della Kate: immobilizzare Eliana in modo che potessero ridurla al loro potere. Altri fogli presero Umberto per la copertina, di spalle, e lo sbatterono a terra, immobilizzandolo. Poi fu la volta di Oriana, che nonostante si dibattesse come un animale in gabbia non poteva nulla contro la superiorità numerica.

"Tolkien! FUGGA! La prego!" Ebbe forza di dire Stephen prima che un cuscino calasse su di lui zittendolo. Il vecchio tomo, ferito sì, ma non ridotto al silenzio, spazzò via un discreto numero di cartacce con un imperioso movimento di sovracopertina. 

"Non posso, Stephen!"

"Non ti vuoi arrendere, John?" chiese con voce stridula Lauren Kate.

L'interpellato assottigliò gli occhi senza celare il proprio disgusto.

"Non lo farò mai di mia spontanea volontà. Ho troppe pagine per farmi da parte per gente come voi."

"Ti costringeremo allora. Non abbiamo scelta. Immobilizzatelo!"

Alcuni dei fogli più stampati e più forzuti lo costrinsero in ginocchio per poi spostarlo malamente accanto agli altri tre. Lenticchia era stato rintanato in un angolo, minacciato con delle ciabatte.

"Siete solo voi? Dov'è finita quella figlia di buona stampante della vostra compagna?" St

repitò Oriana stringendo i pugni immobilizzati.

"Oh, tranquilla strega. Lo vedrete presto. Sta tornando."

 

 

   
 
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