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Autore: Nini1996    12/03/2018    1 recensioni
Mira Hader, giovane regina ribelle in fuga, viene abbattuta da un caccia imperiale e precipita sul pianeta Xirox.
Nonostante sopravviva all'impatto non riesce a mettersi in contatto con la ribellione e viene creduta morta.
Un anno e mezzo più tardi dopo un fortuito incontro con un gruppo di ribelli capitanato da Luke Skywalker e Wedge Antilles, viene salvata e portata alla base ribelle di Hoth.
Molti però non la considerano più una di loro ma una codarda che ha preferito scappare dal suo pianeta natale Jothe piuttosto che combattere. Mira però è decisa a riconquistare la loro fiducia provando a strappare Jothe e tutto il sistema di Huit dalla morsa dell'Impero, anche a costo della sua stessa vita. Ma non sarà sola...
Genere: Avventura, Azione, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anakin Skywalker/Darth Vader, Han Solo, Luke Skywalker, Nuovo personaggio, Principessa Leia Organa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Mira Hader: regina, ribelle e Jedi'
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Fumo, fumo ovunque. Ed urla di dolore e disperazione.
Mira aprì finalmente gli occhi e vide molti soldati attorno a lei con l'armatura bianca e degli strani elmetti in testa.
Non erano truppe d'assalto, erano cloni! E quelli contro i quali stavano combattendo non erano ribelli, ma droidi d'assalto.
Uno di loro si avvicinò per vedere se stava bene, Mira rispose che era solo molto confusa e non capiva perché si trovava lì.
Le guerre dei cloni erano finite ormai da più di vent'anni e lei aveva appena nove mesi quando era nato il primo Impero galattico!
Il clone le consigliò di mettersi al riparo e di farsi visitare dal medico del gruppo.
Mira annuì e in quel momento si accorse di essere vestita da Jedi.
Che cosa stava succedendo?
Portò una mano alla fronte e si sporcò di sangue. La testa le faceva un gran male.
Un ombra la superò correndo, era un altro Jedi proprio come lei.
Un Jedi non proprio giovanissimo ma che se la cavava ancora alla grande, con la barba e capelli bianchi e dalla fisionomia tipicamente cereana.
Un altra ombra la superò sempre correndo.
< Maestro Ki Adi ci stanno circondando! > fece una giovane col fiatone:< Devo avanzare con il resto delle truppe? >
Lui annuì.
< Assolutamente sì, bisogna impedire ai separatisti di tentare una manovra d'accerchiamento. Prendi Buck e gli altri. Ci rivediamo al punto di randevu alle due precise. >
La ragazza disse di sì e tornò sempre correndo da dov'era venuta.
Mira la fissò per qualche istante. Non poteva essere!
Quella giovane Jedi dal comportamento coraggioso e determinato assomigliava paurosamente a zia Agmid, una zia Agmid decisamente più giovane, ma pur sempre lei!
< Agmid Darafi. > disse il clone facendola alzare in piedi:< È diventata da poco cavaliere Jedi e ha già una padawan ithoriana. Eppure continua a chiedere consiglio al suo vecchio maestro. Dicono sia molto insicura, anche se è l'unica in grado di tenere testa al generale Skywalker. >
Quindi quella ragazza era sua zia. Ma questo non era possibile!
< Io non dovrei essere qui. > disse e tutto roteò diventando nebbia.
Mira rinvenne. Era a pezzi, come se avesse avuto tutte le ossa rotte.
< Cos'è successo stavolta? > chiese portandosi una mano alla testa.
< Un miracolo. > replicò Misu.
< Un altro? >
< Siete stata presa in pieno da una bomba. Avevate una scheggia di quattro centimetri conficcata nella spalla sinistra, una ferita in fronte e un diverse schegge nella mano sinistra. > spiegò il dottore ribelle al servizio di Koila:< A dirla tutta mi sorprende che abbiate subito così pochi danni. >
< Ho usato la forza che mi rimaneva per respingere le schegge della bomba. >
< Questo spiega molte cose. > disse il medico:< Il dolore passerà, non si tratta di ferite gravi. Vi ho preparato una medicina per la febbre, prendetela. >
Mira annuì:< E gli altri? >
< In molti sono morti oggi. Abbiamo dovuto far scavare delle fosse comuni. Ora bisogna fare la conta dei danni. > confessò tristemente il dottore.
La ragazza fece segno di aver capito e rimase sola con Misu e Nith, che come al solito stava distruggendo la stanza.
< Non è grave altezza. Vi ha dato dieci giorni di prognosi. > replicò la twi'lek porgendo la medicina a Mira.
La ragazza non bevve, rimase con la tazza in mano per diverso tempo.
< Il tuo intervento ha salvato innumerevoli vite. > continuò Misu:< Senza te sarebbero morti in molti. >
< Luke? >
< Sta bene. Si è fatto male a un ginocchio cadendo per terra, ma per il resto sta bene. >
Mira alzò lo sguardo:< Mi hanno riportato a Mireet. Nella mia stanza da letto. >
< È stato Han a farlo. Ci ha portato più velocemente possibile alla base. Luke era così preoccupato, non faceva altro che struggersi per te. >
Mira la fissò male:< E Koila? >
< Sta bene anche lei. Non ha subito danni. >
< Non mi interessa come sta. Voglio sapere dov'è. >
< Sta interrogando il balosar, giù alle prigioni. > disse Misu invitando nuovamente l'amica a bere la medicina:< Le ci vorrà un po' di tempo... >
Mira si alzò dal letto.
< Che cosa credete di fare?! > si arrabbiò Misu spingendola di nuovo sui cuscini.
< Vedi di levarti Misu. Quella... Quella sottospecie di pazza furiosa ha creato una catastrofe a Maiti! Devo dirle due cosette in proposito. Inoltre devo evitare che quel balosar venga ammazzato. > ribatté la ragazza furiosa.
< Sì ma non adesso. > e Misu le porse ancora una volta in mano la medicina.
Mira la bevve tutta d'un fiato e fissò Misu con sguardo omicida.
< Va bene? > e le ridiede il bicchiere.
< Hai bisogno di riposo. Parlerai domani con la pazzoide. >
< D'accordo mamma Misu. > replicò lei ridacchiando.
Nith nel frattempo si era arrampicato sul letto e pretendeva un abbraccio.
Mira lo strinse forte a se.
< Sai Misu credo di aver avuto una specie di visione mentre ero svenuta. > disse mentre Nith si divertiva a tirarle i capelli.
< Visione? >
< Non so. Forse era solo un sogno. > sospirò lei:< Mi sono ritrovata in piena guerra dei cloni. Ho visto il maestro Jedi di mia zia e la stessa zia Agmid. >
< Mama! > fece Nith battendo le manine.
< Agmid? > ripeté invece Misu sorpresa.
< Doveva avere vent'anni o giù di lì all'epoca. > spiegò Mira.
Nith continuava a indicare il comodino accanto al letto e a ripetere:< Mama, papà! >
La ragazza si fece passare da Misu il proiettore e mostrò al piccolo la foto di zia Agmid e di suo marito, con in braccio Nith appena nato.
< Mama! > disse felice ed indicò Agmid.
< Papà! > e indicò l'altra figura.
Poi indicò il piccolino in fascie:< Io, io! >
Mira sorrise e si rivolse ancora a Misu:< Hai notizie riguardanti il padre di Nith? >
< Per quanto riguarda Alexandr Kallus, non ho idea se sia ancora vivo o no. Ho provato a contattare Hera e gli altri dello Spettro per avere sue notizie ma senza successo. >
Mira abbassò lo sguardo:< Ho capito. In ogni caso vorrei avere una risposta. Beshida e Rieeken non hanno voluto darmene. >
< Mi dispiace molto signora. >
< Ho il diritto di saperlo. È parte della mia famiglia. >
< Certo signora. Adesso riposate, nel frattempo cercherò di contattare nuovamente Hera. >
Mira disse di sì; Nith continuava a fissare quell'ologramma come ipnotizzato.
< Tranquillo Nith. > le disse Mira accarezzandogli i capelli biondi:< Troverò il tuo papà e staremo tutti insieme come una volta. >
Nith sorrise mostrando i dentini e replicò:< Insemme, insemme! >
   
 
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