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Autore: AryaDream    15/03/2018    4 recensioni
Sisyphus era una persona estremamente riservata e si era imposto di non rivelare alcun sentimento: non riguardava solo la quotidianità, ma qualcosa di molto più profondo, radicato dalla sua stessa esistenza e ancorato nel profondo della sua anima.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sasha, Sisifo di Sagitter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sisyphus era una persona estremamente riservata e si era imposto di non rivelare alcun sentimento: non riguardava solo la quotidianità, ma qualcosa di molto più profondo, radicato dalla sua stessa esistenza e ancorato nel profondo della sua anima.
Era un Gold Saint e non dovrebbe provare amore verso nessuno.
La sua completa esistenza e soprattutto devozione erano esclusivamente riservate alla Dea della giustizia e il suo compito era quello di proteggerla e combattere contro le forze del male che anelavano alla sua vita. Ma quel compito aveva vacillato quando Sasha, la reincarnazione di Athena, aveva in qualche modo creato un conflitto in Sisyphus: ora il suo essere uomo lottava con il suo essere Cavaliere.
Il loro primo incontro era stato in Italia, quando lei era ancora una bambina. Gli aveva fatto male vedere quanto fosse devastata nel lasciare suo fratello e Tenma, ma il suo compito era quello di portarla al Santuario, dove i Gold Saint e il Gran Sacerdote sarebbero stati in grado di proteggerla e prendersi cura di lei.
Col tempo, Sasha aveva iniziato ad abituarsi al suo ruolo di Athena ed era cresciuta, diventando più bella. E per Sisyphus quello fu l’inizio della rovina: fu difficile fermare pensieri proibiti, visto l’amore che aveva iniziato a provare per la ragazza – non la Dea: lui amava la visione della ragazza, così bella ed eterea.
Doveva nascondere quei sentimenti e concentrarsi su un unico scopo: proteggerla anche a costo della vita, solo così forse il suo cuore, travagliato da amore e senso del dovere, avrebbe trovato pace.
Sisyphus, dalla IX casa prese ad osservare il tempio di Athena.
La sua armatura dorata rifletteva i tiepidi raggi del sole, mentre il cielo era dipinto di un profondo arancione rosato; la notte presto sarebbe diventata padrona del luogo, avvolgendo tutto nella sua oscurità.
Quella sera suo dovere sorvegliare il tempio della divina Athena.
Salì lentamente la scalinata che portava dalla Casa del Sagittario alle stanze del Gran Sacerdote. 
Stava raggiungendo la casa del Capricorno quando notò una figura familiare andargli incontro.
- Athena. – sussurrò sgranando gli occhi, sorpreso di trovarla lì da sola.
La giovane reincarnazione della Dea si avvicinò a Sisyphus, mentre il Gold Saint indietreggiava lentamente per mantenere la distanza fisica e mentale. 
La sua bellezza era stupefacente specialmente quando sorrideva, anche se - lo sapeva! - molte volte quel sorriso era un tentativo di nascondere il suo dolore: quanto avrebbe voluto renderla felice.
Avrebbe dato qualsiasi cosa per accarezzare i suoi capelli; per sentirli scivolare sulla sua mano come se fosse seta e sentire la morbidezza della sua pelle, per poi sfiorarle tutto il corpo; scosse la testa cercando di calmarsi, più pensava a questo, più sarebbe stato difficile fermarsi, ma lui, in quel momento, doveva ricordarsi del suo ruolo di cavaliere d'oro.
- Divina Athena, cosa fate fuori dalle vostre stanze? -
Sasha, non rispose ma si gettò tra le braccia del Cavaliere del Sagittario che, spiazzato, non sapeva come comportarsi in quel momento: la parte ligia al dovere gli impediva qualsiasi contatto con Athena, mentre la parte dell'uomo voleva abbracciarla e sentire il suo corpo vicino al suo.
- Non voglio che mi tratti come Athena – furono quelle improvvise parole a rompere il silenzio carico di domande che era calato: cosa voleva dire? Athena, no, meglio Sasha, gli stava dando una remota possibilità di intendere che i suoi sentimenti fossero ricambiati? Il suo cuore sussultava, sperando vivamente fosse così... ma non poteva essere così! Era un traditore solo per pensare alla sua Dea come donna...!
Le iridi azzurre di Sisyphus, incrociarono quelle verdi di Sasha e la sua mente andò nella più completa confusione. Fu il suo cuore che, battendo forte, gli consigliò come agire; gli fece poggiare delicatamente le mani sul viso della giovane, così luminoso, e poggiare le sue labbra su quelle di lei, senza inutili ripensamenti.
Quel bacio durò molto poco e quando la razionalità riprese il sopravvento, Sisyphus si allontanò da lei.
- Perdonatemi, Athena, ho lasciato che l'istinto prendesse il controllo su di me -
Sasha, aveva le guance arrossate mentre osservava il Sagittario dorato e quest'ultimo, perso anche quel poco di razionalità che gli era tornata, pensò a quanto fossero dolci come il miele le labbra della sua Dea.
Voleva sentirla più vicina, lo desiderava come se non ci fosse un domani, ma non poteva e questo le gettava nella più cupa frustrazione.
La giovane sbatté le palpebre e sorrise, intrecciando una mano con quella del Cavaliere: quanto poteva essere bella con i raggi del sole morente che le accarezzavano il viso? Meritava di essere una Dea.
 - Va tutto bene Sisyphus, non preoccuparti...In fondo quel bacio lo desideravo anche io. -


Nota Autrice: Eccomi qui tornata con questa piccola storia dedicata ad una coppia che mi piace tantissimo Sisyphus e Sasha.
Lui innamorato della sua dea, ma combatte contro il suo dovere di proteggerla e il suo ruolo ed è un personaggio molto complesso e allo stesso tempo molto bello.
Sasha beh lei come Athena mi piace moltissimo e la vedo benissimo in coppia con il bel Sagittario.
Ringrazio come al solito Olivier_Rei per il suo incoraggiamento
Alla prossima :)
  
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