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Autore: Child_of_the_Moon    25/03/2018    0 recensioni
Questo amore, sbocciato lento e dolce, tra i petali di un fiore risiede su un unico grande stelo, verde, forte e rigoglioso, eppure così sbiadito e lontano: la nostalgia.
La giovinezza, l'essere bambini, piccoli cittadini di un mondo che agli occhi degli stessi pare come infinito.
Un amore nato tra le pagine di un vecchio libro ingiallito chiamato memoria, la quale riporta alla mente le sensazioni passate e i pomeriggi passati tra i coetanei a giocare.
Una spensieratezza, una gioia che ormai sembra dimenticata dal cuore e dalla mente di un adulto Phoenix, che dedica anima e corpo alla sua professione di avvocato, ma che riscopre il valore di una felicità dal sapore nostalgico, grazie alla giovane Maya.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maya Fey, Phoenix Wright
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Memorie di bambino



I raggi del sole di quell'assolato pomeriggio estivo filtrano attraverso le finestre del tuo ufficio. Caldo, accogliente.
L'odore del ramen.
I suoni concitati derivanti dalla tua televisione si mescolano al grande concerto musicale indetto dalle cicale, là fuori.
Accanto a te, sul quel divano di pelle bianco sul quale tu, giovane avvocato, hai trascorso le notti in bianco pur di studiare a fondo i casi che opprimevano il tuo stato mentale e fisico, siede una ragazzina di diciotto anni piccola e graziosa, con gli occhi sgranati fissi sullo schermo, con quell'espressione estasiata e gioiosa, che forse, in fondo tu adori.
Sai molto bene quanto Maya, nonostante sia un po' cresciuta, adori il Samurai d'Acciaio e così, alla fine, la accontenti sempre quanto ti prega quasi in ginocchio di vedere assieme a lei gli episodi della serie. Dopotutto la sua forse apparente ingenuità e innocenza da bambina, non ti infastidiscono. Anzi. Ti ricordano quanto sia bello essere un bambino, quanto sia bello poter esplorare il mondo con quei grandi e vispi occhietti e di quanto sia bello ridere e bearsi della gioventù. Maya ti riporta alla mente i pomeriggi d'estate, quando con i tuoi amici ti piaceva correre tra i boschi del tuo paese natale... Giocare a rincorrersi tra gli alberi e i fiori, calarsi nei panni dei più grandi esploratori del mondo e scoprire anfratti nascosti, sentieri, rovine sperdute appartenuti a chissà quale civiltà.
Lei in qualche modo ti fa tornare bambino, ti fa sentire vivo.
La sua voce chiara e sottile, la sua risata cristallina forse ricorda un po' la tua quando eri un po' più giovane, quando l'avanzamento dell'età non era ancora tale da permettere il drastico cambiamento delle tue corde vocali.
Lei è nostalgia.
E ti piace immergerti in quella nostalgia, fino alla punta dei tuoi capelli aguzzi come spine acuminate, al contrario del tuo cuore che si scalda, si scioglie, si illumina e risplende alla vista di lei.
Lei ti piace.
Ti accorgi di quanto sempre più spesso capiti che il tuo sguardo si posi su di lei. Quando ciò avviene, non riesci a resistere al soave richiamo delle onde del mare di emozioni che ti travolgono imperterrite in una tempesta di dolci ricordi.
Ti isoli dal mondo, mentre Maya riempie quel vuoto che senti da ormai troppo tempo, la sua figura riempie il veloce trascorrere dei tuoi fugaci pensieri e i tuoi occhi la vedono brillare come la più luminosa delle stelle.
Anche ora ti stai accorgendo pian piano, che i tuoi occhi non sono più rivolti allo schermo del televisore, all'interno del quale il Samurai d'Acciaio combatte con determinazione e ardore il suo più acerrimo rivale, il Giudice Oscuro. I tuoi occhi blu, due occhi forse invecchiati troppo in fretta, ammirano lei. Lei, che sembra rimanere immutata nonostante il tempo, il violento sgretolarsi inesorabile della sua vita, data la perdita dei suoi più grandi affetti, guide e figure di riferimento in così poco tempo. La madre, la zia e la sorella maggiore. Non riesci a comprendere pienamente. La vita della piccola Maya è stata quasi completamente distrutta, portata via dalla crudeltà umana, votata ad un effimera ricerca di notorietà, forse causata dalla codardia degli stessi esseri umani, ma lei continua a sorridere, nonostante tutto il dolore che le sue gracili spalle debbano sopportare. Ami vederla sorridere a quel modo.
E ti accorgi perfino di quanto la sua armonia sia contagiosa, visto che senza volerlo stai sorridendo anche tu, come un bambino cullato dall'armoniosa e carezzevole melodia di una ninna nanna.
Senti compiere una trasformazione in te, senti come se tutto il peso degli anni che si accumulano sul tuo corpo stia pian piano svanendo.
Torni un giovane uomo.
Torni un ragazzino.
Torni un bambino.

Un giocoso bambino, lasciato trasportare dall'allegria dei giorni felici, che desidera incontrare tanti amici nuovi e ridere e giocare con loro fino a star male.

Vuoi giocare con lei, vuoi sentirti parte di lei, del suo mondo.

Prendete a rincorrervi per tutto il vostro ufficio.
Giocate a nascondino tra gli scaffali pieni di dossier ingialliti dal tempo, tra le mensole piene di dossier nuovi, puliti e candidamente bianchi.
Non segui più alcuno schema logico, avvocato. Le tue risate si mescolano a quelle della giovane Maya. La gioia del momento ti impedisce di formare un pensiero razionale, ragionato. Vi beate di quegli istanti nei quali sembrate quasi due personaggi usciti da un quadro impressionista. Pennellate fugaci, veloci, impazienti, vivaci.
Tra le risa e l'ilarità di quegli attimi, la stringi tra le braccia e prendi a solleticarla piano, poi sempre più forte, fino a far sgorgare piccole lacrime dagli occhi della ragazza, che non smette di ridere e di dimenarsi.
Non te la da vinta però. Ti ripaga con la stessa moneta,con quel suo solletico frenetico e con quelle sue piccole manine, finché non implori, senza fiato, la sua pietà: ricordi solo ora che Maya è incredibilmente abile con il solletico. Vi fermate lentamente, stremati da quell'esplosione di nostalgia e infantilità che forse ti hanno reso un po' bambinesco.
I vostri corpi sono così vicini tra loro, tanto che puoi sentire il profumo di lei mischiato ad una tenue nota di sudore.

Lei ti piace. Forse ancor più di prima.

La tua mente agisce d'istinto senza permetterti di un formulare un pensiero concreto.
E così, muti ancora una volta. Abbandoni il tuo essere un bambino e lentamente...
Torni un ragazzino.
Torni un giovane uomo.
Torni un uomo.

Le tue labbra, di poco dischiuse, si uniscono piano a quelle della piccola Maya, che tieni ancora stretta tra le braccia.
Ti bei del suo calore, mentre le sue piccole mani tremanti si uniscono alle tue, in quel morbido abbraccio che vi tiene legati.
Non sono servite le lunghe parole di una lettera d'amore, né dei timidi discorsi.
E' bastato tornare piccoli, anche solo per un po'.
Vi separate piano e senza accorgervene sprofondate insieme nelle dolci e candide braccia di Morfeo, congiunti l'uno all'altra.

 
Era da tanto che non scrivevo qualcosa in privato, né pubblicato qualcosa sul sito.
Ho vissuto un periodo molto complicato, in questi ultimi mesi.
Purtroppo non credo ancora di esserne uscita, credo che mi servirà altro tempo per "assimilare" e digerire il tutto.
Per distrami un po' dallo stress quotidiano e, in genere appunto, da quest'ultimo periodo ho preso a rigiocare la trilogia di Ace Attorney e a riguardare anche l'anime.
Così ho iniziato a scrivere di getto, qualcosa su Phoenix e Maya, che io trovo davvero carini, sia come personaggi che come ship!
Spero che la apprezzerete, ringrazio anticipatamente chiunque dedicherà alla mia storia, anche solo un briciolo del proprio tempo!
Alla prossima!
Child of the Moon
   
 
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