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Autore: Mianuccia97    28/03/2018    0 recensioni
[Bibblico]
«Voglio essere libera!»
Miram, ex Serafino che fine farà? Lo scoprirete solo leggendo.
Genere: Parodia, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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A new life

Ed eccomi qui davanti ad uno specchio cercando di sistemare i miei lunghi capelli corvini in una camera che dovrebbe essere mia, ma a cui non riesco ancora ad abbituarmi.
Vi chiederete come mai mi trovo qui, beh il motivo è semplice, ho "osato" parlare male del luogo più puro che esista, il Paradiso, definendolo un luogo noioso e monotono e che preferivo andare all'Inferno anzichè continuare questa vita fin troppo tranquilla.
Non ero consapevole del dolore che avrei potuto provare durante la caduta dal Paradiso.
Michele con grande tristezza esaudì il mio desiderio e mi fece quella domanda, che secoli orsono fece cadere il primo demone esistente:

«Chi ami?»
«La mia libertà.» risposi con sincerità.
E cisì inizio la mia caduta precipitando da quella misteriosa voragine causata dal primo angelo caduto . Le mie candide ali si ruppero a causa della forte pressione, quando arrivai alla vine di questa infinita voragine atterrai in maniera goffa urlando per il forte dolore causato dalla perdita delle mie ali fino a quando, a causa del dolore e della stanchezza, svenni.
Mi risvegliai in una camera lontana dagli appartamenti reali, ala della mia attuale camera, perchè qui, come in Paradiso, c'è una rigida gerarchia e essere stata un Serafino, a quanto pare, ha i duoi vantaggi tanto che sono una dei demoni più rari e potenti del regno, cosa che si può notare dai miei occhi, ormai unica traccia delle mia vecchia vita.

Chi si sarebbe immaginato che un Serafino si sarebbe stufato della vita serena che Dio le aveva offerto?
Eppure eccomi qui con il mio abito nero lungo abbinato a dei tacchi altissimi che distruggerei volentieri da quanto sono scomodi sostituendoli con dei comodi sandali.
Cerco di arrivare alla porta senza inciampare sui miei stessi passi, miracolosamente riesco a raggiungere i corridoi e mi metto a cercare la sala da pranzo che ovviamte, grazie al mio senso dell'orientamento, non riesco a trovare. Vedo una guardi situata davanti ad una porta e faccio la fatidica domada

«Mi scusi potrebbe indicarmi la strada per arrivare alla sala da pranzo?» la guardia mi rivolge la sua attenzione con sguardo terrorizzato 
«Deve continuare ad andare dritto poi giri al primo corridoi a sinistra e poi due volte a destra, ma la prego di sbrigarsi se no qui saranno guoai!» lo guardo con sguardo perplesso cercando di capire il perché del suo terrore e rispondendo prontamnte alla mia domanda silenziosa
«Il re odia i ritardatari, quindi se tiene alla sua vita cerchi di fare in fretta!».
Dopo quelle parole cerco di arrivare in sala da pranzo più velocemte possibile per non avere problemi, anche se, in realtà, sono una calamita vivente di problemi. Come volevasi dimostrare la mia grazia mi assiste sempre: quando arrivo danti ad una porta inciampo sul mio lungo vestito, apro per errore la porta che mi ritrovo davanti alla mia traiettoria e cado rovinosamente a terra. La cosa positiva? Sono riuscita a trovare la sala da pranzo guadagnandomi gli sguardi perplessi dei presenti che mi spingono a prendere la decisione di nascondermi per l'imbarazzo che provo in questo momento.
Mentre mi guardo intorno ancora seduta a terra si avvicina colui che non avrei mai pensato potesse essere un gentiluomo, con i suoi lineamenti felini, capelli corvini e gli occhi di un blu così intenso e magnetico che per un istante mi fanno mancare l'aria facendomi sembrare un patetico angioletto.
Quando arriva di fronte a me mi tende la mano che io afferro con un po' di esitazione. Quando sono finalmente in piedi inizia a parlare guardandomi negli occhi.
«Benvenuta all'Inferno Miriam.» 
schiarendo la voce rispondo in maniera formale: «Grazie mio signore.»
«Puoi anche darmi del tu.» quando sento la sua risposta le mie guance si colorano di rosso per l'imbarazzo mescolato poi con la preoccupazione causata dalle occhiate di fuoco di alcune demoni invidiose. Ma con grande coraggio mi riprendo rispondendo con un sorriso
«Grazie Lucidero.» 
Mi accompagna al tavolo e poi con un gesto della mano fa entrare i servitori con dei vassoi con numerose pietanze.
"Il mio primo peccato di gola" penso mentre guardo il piatto che mi ritrovo davanti.
«Alla tua nuova vita!» dice Lucifero alzando il calice di vino.

Spazio Autrice 
Buona sera a tutti! Spero che la mia storia possa piacervi. Mi scuso in anticipo per eventiali errori.
Durante la pubblicazione vi consigliero le canzoni che mi hanno ispirato per questi capitoli. Detto questo buona letture! Aspetto i vostri commenti ^^.
   
 
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