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Autore: sgnap97    30/03/2018    2 recensioni
Armitage Hux non era tipo da rischiare la vita per una qualche azione eroica. Eppure la stava rischiando, in qualunque caso, perché sia affrontare il pianeta in fase di annientamento, sia non portare a termine quel preciso ordine equivaleva alla morte. Non aveva molta scelta. Kylo Ren era una macchia nera nella distesa bianca, probabilmente morto.
Hux storse la bocca nel notare che la cosa gli dava molto più fastidio di quanto dovesse.
[missing moment da The Force Awakens, Generale Hux POV]
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Generale Hux, Kylo Ren
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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A Star Wars Fanfiction

by sgnap97
 

 
Just orders. 

 

In tutto quel panorama, come una sorta di messa a fuoco fallata, gli occhi potevano registrare solo il bianco. Non avrebbe mai detto che la distruzione completa ed inarrestabile di un intero pianeta potesse avere quel colore. Avrebbe pensato più al fuoco: un enorme incendio che lambiva la vegetazione bruciandola fino a farne cenere, fino a distruggere ogni piccola forma di vita presente su di esso ed estinguerlo dall'interno. Sì, il fuoco era decisamente più distruttivo e più spaventoso del bianco della neve.
Era facile distruggere un pianeta, lui stesso ne aveva distrutti con un solo ordine, ma assistere con i propri occhi a quella lenta demolizione era diverso. Era affascinante. Una meravigliosa dimostrazione di quanto il potere potesse disfarsi e scomparire come se non fosse mai esistito. Non sarebbe rimasto niente della Starkiller, si sarebbe dispersa nella galassia e la gente l'avrebbe dimenticata. Un tale prodigio ingegneristico distrutto da una semplice falla. Ironico. L'erede della Morte Nera avrebbe dovuto imparare dagli errori passati.
Si sarebbe occupato personalmente degli ingegneri che non avevano panificato un rimedio.
Un fallimento, certo. Una enorme disfatta, ma la neve rendeva tutto così silenzioso e tranquillo che nessuno avrebbe pensato ad una reale imminente fine della base. Avesse avuto più tempo si sarebbe fermato ad osservare tutta quell'arte. Peccato, non averne affatto.
Il terreno aveva cominciato a spaccarsi con violenza, in un fragoroso boato che spezzò l'apparente quiete almeno quanto il pianeta stesso. Gli alberi dilaniati dalla mancanza di terreno a cui aggrappare le radici crollarono su se stessi, piegandosi, franando sul terreno innevato ormai privati della linfa vitale.
Non aveva decisamente tempo.
La sua evacuazione era stata rimandata per un motivo preciso, e per quanto volesse in tutta onestà declinare la richiesta, ignorare l'ordine non era tra le opzioni possibili. Armitage Hux non era tipo da rischiare la vita per una qualche azione eroica. Non era tipo da rischiare la vita.
Eppure la stava rischiando, in qualunque caso, perché sia affrontare il pianeta in fase di annientamento, sia non portare a termine quel preciso ordine equivaleva alla morte. Non aveva molta scelta. Non l'aveva mai avuta.
Il fuoco aveva iniziato a lambire gli alberi più vicini alla base, poi aveva cominciato ad espandersi. L'odore della distruzione era quello del legno bruciato, pungente, agrodolce. Senza alcun freno, era veloce. Gli alberi che non erano già stati distrutti dall'implosione si stavano consumando in silenzio. Il rogo lambiva i tronchi con violenza, li consumava internamente e ricadevano morti su loro stessi, sfiniti, distrutti. La neve distruggeva ogni suono, il fuoco faceva il resto.
L'odore attraversava il metallo della navicella: il fumo, il calore del fuoco, la vita che brucia. Ogni suono era ovattato dalla neve. Tutto era sospeso in una bolla, in attesa della sua esplosione. Allo scoppio il frastuono sovrastava ogni cosa, e rendeva la morte reale è imminente.
La nave non poteva avvicinarsi più di così e questo voleva dire che sarebbe dovuto scendere, affrontare il freddo e il fuoco e rischiare che il terreno decidesse di franare improvvisamente sotto i suoi piedi. Non che ci tenesse particolarmente, ma erano gli ordini di Snoke, e rifiutarli voleva dire morire.
Fece cenno a tre dei suoi uomini di scendere con lui e alla testa del gruppo si incamminò nella neve. Gli stivali affondavano nel terreno, e era costretto ad avanzare a fatica per evitare di cadere o rimanere fatalmente impantanato.
Più volte gli passò per la testa di fermarsi, lasciare andare i suoi uomini e rifugiarsi al sicuro sulla nave attendendo pazientemente il loro vittorioso ritorno. Che tutta quella devastazione si completasse senza di lui, se la Starkiller cadeva non voleva significare che lui avesse dovuto andare a fondo con lei.
Ma non erano quelli gli ordini.
E non poteva affidare la sua vita a tre uomini, sebbene addestrati all'eccellenza da lui stesso.
Si strinse nella lunga giacca in pelle, ne alzò il colletto e affondandovi il collo dentro avanzò verso il suo obiettivo.
Kylo Ren era una macchia nera nella distesa bianca. Non era stato difficile individuarlo. A terra, sconfitto, immobile.
Probabilmente era morto.
Hux storse la bocca nel notare che la cosa gli dava molto più fastidio di quanto dovesse. In fondo era sicuro di sperare che Ren non fosse vivo. Se fosse morto poteva lasciare quel pianeta morente e tornarsene in salvo da vincitore. Da erede del Leader Supremo.
Kylo Ren non sarebbe più stato un problema.
Fece cenno ai suoi uomini di aspettare e avanzò verso di lui, lo sguardo fisso sul corpo in posizione supina e il volto coperto dai capelli. Erano sporchi di sangue, sparsi a terra, attaccati al viso dal sudore e dalla neve bagnata. Al nero del mantello si sommò il rosso del sangue, in un magistrale dipinto a tre colori.
Bianco, rosso e nero. Non molto diversi dai suoi.
Non si muoveva.
Perché?
La spada laser giaceva a terra vicino alla sua mano aperta.
Hux la raccolse con estrema delicatezza, rigirandosela tra le mani come un oggetto di studio. Strano come quel freddo metallo avesse un potenziale assassino così alto. Si chiese come fosse uccidere con una tale arma. Come fosse usare la Forza. Un tale potere distruttivo nella sua stessa mano.
Quell'oggetto lo spaventava.
Ren gemette e Hux distolse lo sguardo dalla spada per guardarlo.
Era ancora vivo.
Sarebbe stato semplice eliminarlo e lasciare che la distruzione del pianeta cancellasse del tutto l'esistenza del rivale. Sarebbe stato scontato.
E sarebbe stata la sua fine.
Snoke ne sarebbe venuto a conoscenza, e con molte probabilità lo stava osservando anche in quel momento. Se Ren moriva, lui lo avrebbe seguito a ruota.
Per qualche assurdo motivo, quel ragazzino iracondo e impulsivo era importante per i loro progetti. Forse anche più di lui. Sicuramente più di lui.
Era ferito in più punti e si agitava nella neve in preda alla rabbia e allo sconforto. Era un animale ferito, braccato, posto davanti ad una strada senza uscita. Il respiro ansioso e spezzato suonava come una richiesta d'aiuto. La ferita sul volto era il segno della sua disfatta.
Era vulnerabile. E un animale vulnerabile è un animale pericoloso.
E Kylo Ren era un uomo pericoloso.
Eppure in quei gemiti strazianti e nei suoi occhi, così silenziosi nella loro richiesta d'aiuto, Armitage non riconobbe il suo fatale nemico, ma il ragazzino impaurito che Snoke aveva raccolto e addestrato. Ben Solo. Un nome che non usava più da molto.
Era stato Ben Solo o Kylo Ren a essere battuto da quella ragazzina? Come poteva un uomo del genere finire così miseramente sul terreno?
Era nelle sue mani e questa era una sensazione incredibilmente soddisfacente. Ren non avrebbe avuto alcuna possibilità se lui avesse deciso di ucciderlo. Non si sarebbe salvato nemmeno con la Forza.
Ma Hux non lo avrebbe ucciso, e sapeva bene che non era solamente a causa dell'ordine di Snoke.
Gli poggiò una mano sulla spalla, cercando di scuoterlo. Ren sembrò sentirlo, gemette, cercando di muoversi seppure con difficoltà. Soffriva, nonostante cercasse di nasconderlo. Lo guardò, e stavolta Armitage nel suo sguardo lesse chiaramente la richiesta d'aiuto.
«Riesci ad alzarti?» Ma già era chiara la risposta.
Hux fece cenno ai suoi uomini di avvicinarsi, di sollevarlo, di portarlo via. Mantenne il contatto visivo con Ren in ogni istante, nonostante il pianeta stesse definitivamente collassando sotto i loro piedi. Era magnetico. Soprattutto per lui che conosceva quello sguardo, che lo aveva avuto negli occhi.
Sapeva cosa significasse ritrovarsi sconfitti, a terra, incapaci di muoversi.
Che cosa significasse essere un perdente.
Conosceva fin troppo quello sguardo per riuscire ad ignorarlo. Per riuscire a dargli il colpo di grazia. Era un'occasione persa, e un uomo come lui sapeva bene quanto fossero importanti quelle opportunità quando si parlare di potere. Ma avrebbe avuto altre occasioni.
Ed era costretto ad ammettere che Ren fosse utile ai fini del Primo Ordine.
Colpire un uomo ferito non era nel suo stile, non quando si parlava di Ren. Se, quando, si sarebbe deciso ad eliminarlo lo avrebbe fatto mentre i suoi occhi neri erano ben aperti e puntati supplicanti nei suoi.
Allora si sarebbe sentito pienamente soddisfatto.
Non stava salvando Kylo Ren perché glielo avesse chiesto Snoke, e nemmeno per una qualche ragione di affetto. No, non aveva affrontato un pianeta in completa distruzione per uno stupido ordine.
Lo aveva salvato perché non era in quel modo che voleva che morisse.
Non sconfitto da qualcun altro che non fosse lui stesso.
Sarebbe stato eccitante uccidere Kylo Ren. Sorrise, trionfante rientrando nella nave. Il collasso del pianeta era un fallimento molto più dolce con quel pensiero nella mente.

 


ANGOLO DELL'AUTRICE

Ciao a tutti, rieccomi qui con una fanfic sul carissimo Hux. Ammetto di non essere convintissima del titolo, ma avevo finito questa fic da una settimana e se avessi dovuto aspettare per trovare il titolo perfetto probabilmente non l'avrei mai pubblicata.

Non c'è molto da dire se non che sono ampiamente caduta in quel pozzo senza uscita chiamato kylux e che probabilmente lo si nota da ciò che ho scritto, ma ho cercato in tutti i modi di non farmi influenzare dal fandom in modo da cercare di mantenere i personaggi ampliamente coerenti. 
Grazie al cielo questa non è una fic kylux, ma solo con un piccolissimo accenno finale. Ma le kylux arriveranno

Spero che vi piaccia, nel caso, lasciatemi una recensione, o scrivetemi, insomma fatemi sapere ogni cosa, anche se non vi è piaciuta o avete delle critiche, sono le più utli per migliorare alla fine. 


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