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Autore: Ventodivino87    02/04/2018    1 recensioni
Credo che il titolo parli da solo, scrivere fanfiction partendo da delle fanart è un'idea che mi girava in testa da un pochino.
Il primo episodio riguarda Celestia... sorprendentemente, la quale trova un modo per viaggiare da pianeta a pianeta, solo che questo comporterà una piccola complicazione
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era una giornata come le altre a Canterlot, gli uccelli cinguettano, i fiori sbocciano...
Ecco, lo sapevo, ho di nuovo sbagliato frase.
Ahem ahem
Era una giornata come le altre a Canterlot, il cielo era libero da tutte le nuvole ed il sole batteva sui tetti del castello reale, per di più Princess Celestia era felice perché dopo 9 fanfiction, finalmente Ven gliene dedicò una.
Potrà sembravi incredibile, ma c'è qualcosa che può rendere Celestia ancor più felice... le banane.
Si, quel frutto giallo, l'unico frutto dell'amor, la sua consistenza, quel suo sapore afrodisiaco che riusciva a trasportare la nostra principessa in un mondo pieno di felicità, dove problemi e complicazioni erano delle parole che nemmeno erano presenti sul dizionario.
Potrete pensare che abbia iniziato questa fanfiction su Celestia solo per prenderla in giro, ma non è così: quel giorno a Canterlot accadde qualcosa di alquanto bizzarro... solo che la nostra sovrana non poté rendersene conto seduta stante.
Tutta questa storia ebbe inizio un giorno soleggiato, mentre Celestia passeggiava per i corridoi del proprio castello alla ricerca di sua sorella, per la quale aveva una richiesta da assegnarle.
L'alicorno chiese a tutte le guardie reali dove Luna potesse trovarsi, tuttavia nessuno sembrava averne la minima idea, a tal punto decise di fare una pausa, sarà anche una principessa ma camminare per 40 minuti ininterrottamente a giro per il proprio castello stanca.
In quei 40 minuti Celestia aveva accumulato una leggera quantità di stress, certo sua sorella si occupa dei turni di notte, ma trovarla di giorno non è una vera e propria fatica.
In zona relax, presso la biblioteca precedentemente appartenuta a Twilight (tranquilli che adesso è in ordine, questa storia è una delle poche ambientate dopo la S4, quindi Twilight si è già riconciliata con Moondancer), la sovrana decise di ingannare il tempo leggendo uno dei libri di fiabe che leggeva da puledrina.
Non staremo a perderci in cose inutili, fatto sta che per quanto l'attesa durò per altri 26 minuti, perlomeno si rilassò leggendo, quasi non accorgendosi di nulla... ma adesso la cosa stava diventando un serio problema.
Erano già le 9:30 di mattina e di sua sorella nemmeno la traccia, a tal proposito Celestia decise che era ora di smettere di cincischiare e di cominciare a fare qualcosa.
In preda ad una scarica di determinazione che neanche Frisk dopo 39 iniezioni, chiuse il libro, lo lasciò al suo posto ed iniziò a dirigersi verso la camera di sua sorella, nella speranza di trovare un qualche indizio che le guardie avessero eventualmente tralasciato (stereotipo vuole che sia sempre così).
Quando entrò, la camera di Luna era in perfetto ordine, e nulla sembrava fuori posto, era tutto tranquillo... troppo tranquillo per i gusti dolciari di SunbuCOFF COFFCelestia.
Tutto sembrava regolare, il letto senza pieghe, l'angolo delle letture perfettamente in ordine, libri a sovrapposizione simmetrica che Spengler sarebbe stato più che felice di ammirare e i peluche a forma di stella di quando Luna era ancora di un'età maltrattabile a suon di dispetti.
C'era solo una cosa che Celestia poteva fare: accedere alla stanza segreta dietro l'angolo delle letture... ovviamente non prima di aver nascosto un paio di vespe sotto il letto della sorella, sapete, fra sorelle è normale darsi un po' fastidio a vicenda.
Trollestia usò la propria magia per accedere alla scalinata segreta, tuttavia dovette ricorrere anche ad un leggero colpo di gobba, solo così la parete si aprì del tutto.
Dietro la libreria vi stava una scalinata che si estendeva verso il basso, con delle piccole rientranze nel muro sulla destra.
L'alicorno scese in tutta tranquillità i gradini, fino a giungere ad un qualcosa che possiamo definire una sorta di laboratorio, solamente con modellini di pianeti ovunque, tutti collegati fra loro tramite dei fili rossi; sembravano essere tutti quanti ordinati in un ordine specifico, con il pianeta contenente ciò che sembrava Equestria al centro di tutto.
Celestia era sorpresa nel vedere un allestimento tale, sebbene sapesse dell'esistenza di tale stanza era la prima che volta che vi accedeva.
-Luna? Sei qui? Sono Celestia.                 Disse dopo 2 pagine di testo la principessa, ovviamente senza ottenere risposta.
Celestia iniziava a perdere ogni speranza, decidendo così di mettere a soqquadro una piccola frazione del planetario della sorella... tuttavia appena toccò anche solo uno dei pianeti sentì una strana forza risucchiarla all'interno di esso.
Celestia gridò per aiuto, ma ovviamente non venne nessuno.
 
 
Quando la principessa riaprì gli occhi, attorno a sé non vide che sabbia, rocce ed un sole che spaccava le pietre; provò a ridurne l'intensità ma sembrò non accadere niente.
-C... c'è nessuno? Qualche animale del deserto? Credo di essermi persa.
Non vi fu risposta alcuna, al che Celestia decise di librarsi in volo alla ricerca di un qualcosa che potesse ritenersi un segno di vita. Volò in alto per una ventina di metri: le sembrò di scrutare qualcosa verso est (non chiedetevi come fosse possibile riconoscere i punti cardinali), decidendo così di avvicinarsi.
Ciò che vedeva era una sorta di paesino con qualche casetta qua è là, casette quasi cubiche e con qualche finestra, più piccoli terrazzi coperti da dei teli.
Avvicinandosi vide delle creature bipedi, sedute a terra alla base delle casettine con addosso dei teli e degli strani cappelli incredibilmente grandi che coprivano interamente la testa.
La principessa planò raggiungendo il terreno sabbioso, approcciandosi ad una delle creature.
-Chiedo venia, per caso sa dirmi dove mi trovo?
La creatura sollevò pigramente il cappello, dando un'occhiata quasi disinteressata a Celestia.
-Grossomodo... a sud di Messico.
Celestia aveva sentito quel nome prima.
-Per caso... sono sul pianeta terra?
-Che domanda essere questa? Per ovviamente.
Celestia non aveva un bel rapporto di amicizia con la terra, per motivi abbastanza ovvi che potete immaginare, tuttavia fino a quel momento [paese] non le sembrava male.
-Ok, spiego un momento la situazione, sono finita qua senza sapere perché e-
Celestia venne interrotta dall'uomo.
-Shhh, se tu ha domande chiede a capo villaggio. Io vuole riposare.
Celestia fu colpita dalla sfacciataggine della persona.
-Beh mi scusi, ma io sarei una principessa, non le sembra di dover usare delle maniere anche solo un pochino più delicate?
-Tu chiede a capo villaggio. No es mio problema.
L'uomo chinò il capo nuovamente, senza rialzarlo neanche alle richieste di Sunbutt, al che la sovrana iniziò a vagare a vuoto fra le casette, chiedendo a chi le capitasse di questo capo villaggio; solamente dopo cinque minuti di erranza approdò ad una casetta con la porta rossa, sopra la quale vi era un cartello con su scritto El jefe.
La principessa bussò alla porta, e solo dopo qualche secondo venne invitata ad entrare: la porta si aprì.
All'interno della stanza sembravano esservi delle decorazioni piuttosto rudimentali, quali teli rossi attaccati alle pareti e qualche piccolo mobiletto, in fondo alla stanza vi era una sedia sulla quale era seduto un altro uomo, con un cappello ancor più grande ma non troppo, che si teneva il capo con una mano.
-Buenos dias, con chi ho l'onore di parlare?             Chiese senza neanche alzare lo sguardo.
-Ehm... Salve, io sono Princess Celestia, vengo da Equestria e vorrei sapere se-
L'uomo le fece cenno di fermarsi con una mano, dopodiché alzò lentamente lo sguardo, mostrando i suoi occhi scuri da sotto il proprio cappello.
-Princess Celestia... non sentivo quel nome da anni.
-Per caso... per caso mia sorella vi ha parlato di me?
-Parla di Princess Luna... corretto. Lei è venuta qua per risolvere il nostro problema di carenza di jalapeño?
Celestia avrebbe voluto rispondere di no, che voleva tornarsene a casa propria, tuttavia aveva una reputazione da mantenere, anche se si trovava su un altro pianeta per motivi a lei sconosciuti. Mentì, ma per una giusta causa.
-È possibile, solamente che potrebbe esserci una piccola complicazione.
L'uomo abbassò lo sguardo, e di conseguenza il proprio cappello.
-I guai non vengono mai da soli mia cara Celestia.
-Mi perdoni buon uomo, credo di non aver capito il suo nome.
In questo momento immaginatevi un primo piano sul cappello, il tutto in slow motion mentre l'individuo prende aria.
-Chiamame... El Fiero.
Princess Celestia non rispose, dopotutto perché rovinare il momento?
 
Il duo si ritrovò dopo un paio di minuti davanti ad un campo deserto, dove cresceva solamente qualche piccolo sostegno di legno... anche se a livello teorico non potrebbe crescere ma HEY! Dopo tutto basta intendersi.
-Questo... è il vostro campo di peperoncini?
-Dice bene, jalapeño non crescono più per qualche motivo che non riusciamo a spiegarci, eppure noi avere coltivato loro come ogni anno.
Sebbene possa sembrarvi ingredibbile, Celestia possedeva delle straordinarie doti in campo agricolo, dopotutto il sole è fonte di vita per le piante affinché possano effettuare la fotosintesi.
-Non sono per caso poco idratati?
-Per niente, noi innaffiato loro come da manuale.
-Qualcosa qui non quadra... avete notato animali infiltrarsi nella coltivazione?
-Nessun animale vivere qui, neppure selvaggio.
Celestia notò delle foglie muoversi da dietro uno dei sostegni, foglie piccole, e la cosa le sembrò alquanto sospetta dal momento che non vi era vento. Si avvicinò e toccò la foglia...
Il terreno cominciò a tremare.
-Wowowowo cosa succede?!           Chiese la monarca.
Non fece in tempo a ricevere una risposta che qualcosa fuoriuscì dl terreno, qualcosa che si rivelò essere un enorme peperoncino rosso alto circa due metri.
-Beh... uno è cresciuto... quanto vi durerà?
-Oh no... non è posible...
-Di cosa sta parlando?
Il peperoncino gigante si mosse, aprì gli occhi ed un ghigno maligno prese forma sul suo volto.
-Gli umani sono così stupidi... è servito un cavallo per far si che venissi notato. Chi sei tu, talmente coraggiosa da portarmi allo scoperto?               Chiese con una voce pulita ma miniatoria al tempo stesso il peperoncino dagli occhi gialli.
-Io... io sono Princess Celestia. Vengo da Equestria e... in tutta onestà... non ho idea di come sia finita qua. Lei invece chi è?
Il peperoncino allargò il proprio ghigno.
-Io sono... il grande e potente-
-Fermati! Quel titolo è già in uso! Non vorrai che ci siamo problemi di diritti!
-Uff... che barba...
Prese fiato e ripartì.
-Io sono... Il sommo e potente Cayapeño!
-Signor Cayapeño, cosa la porta ad insediarsi nel campo del grande El fiero?
-Vedi... per troppo tempo noi peperoncini siamo stati trattati con disprezzo, coltivati con amore, per poi infine venire serviti sui piatti degli umani.
-Es por qui semplice motivo che lei ci odia?
-Ogni volta noi abbiamo tentato di mettere voi sciocchi umani in guardia dando fuoco ai vostri palati, ma voi avete continuato sulla vostra striscia di schiavitù, ponendo fine alle vite di milioni di miei fratelli innocenti ma...
Cayapeño rise, mentre due braccia sottili gli sbucarono ai lati ed i suoi occhi diventarono rossi.
-...IL MOMENTO DELLA VENDETTA È FINALMENTE GIUNTO!
Botanic Panic partì senza ritegno alcuno (seriamente consiglio l'ascolto durante la lettura per una migliore immedesimazione), al dunque, El fiero e Celestia si preparano all'imminente battaglia.
Cayapeño schioccò le dita ed i suoi occhi si incendiarono, dopodiché gridò liberando delle fiamme dalla propria bocca: El fiero le respinse rimuovendo un asta dal terreno della piantagione e roteandola a mo' di ventilatore.
-El fiero! Ma cosa-
-Deve combattere señorita, non si arrenderà facilmente.
El fiero saltò in aria ed usò il bastone come una mazza, prendendo a botte Cayapeño; Celestia non poteva starsene con gli zoccoli attaccati senza fare niente.
L'alicorno spiegò le proprie ali e sorvolò dietro il gigante frutto (si, i peperoncini sono frutti, non questionate), tuttavia Cayapeño la vide con la coda dell'occhio, afferrando la principessa per un ala, roteando e facendole fare un volo di circa dieci metri, mentre con l'altra mano bloccò il bastone di El fiero, il quale tornò a terra a mani nude.
-Come fai adesso senza la tua arma?
-Io tiengo molte risorse.
Quando Celestia si rialzò dal terreno sabbioso, vide El fiero rimuoversi il cappello e lanciarlo verso Cayapeño: il cappello roteò rapidamente come un criceto sulla ruota, ma Cayapeño non riusciva a prenderlo per fermarlo.
-El fiero!
Celestia caricò un colpo magico dal proprio corno e sparò contro Cayapeño, il quale venne inondato da una fonte di energia gialla e sradicato dal terreno, cadendo a poco più di venti metri dalla sua posizione.
-Stai bene?!
-Io si, ma il problema è lui.
Entrambi sentirono Cayapeño ridere, dopodiché rialzarsi sparando chicchi neri infuocati, i quali vennero prontamente parati dagli zoccoli della principessa a suon di calci che Bruce Lee fatti da parte.
-Cosa credi di fare?!
-Tu... sei sorprendente. Lo sai che se ci unissimo potremmo dominare questa intera razza? Entrambi ne abbiamo la capacità.
Cayapeño si trascinò con forza verso i due in un batter d'occhio.
Celestia ed El fiero si ritrovarono davanti un gigantesco peperoncino ed il suo braccio sinistro pronto a schiacciarli; i suoi occhi infuocati non necessitavano di ulteriore descrizione.
-Cosa ne dici? Potrei risparmiati.
-Giammai, tu sei una minaccia per questa gente e verrai punito nel nome del sole!
-Lo hai voluto tu.
Cayapeño mostrò un sorriso a 32 denti e batté la mano a terra, tuttavia Celestia si chiuse assieme a El fiero in una bolla magica gialla, la quale dava delle piccole scosse a Cayapeño, che tirò indietro la propria mano in preda al frizzore.
-Che diamine?!
-El fiero! Adesso!
Celestia fece esplodere la bolla, e con un raggio magico afferrò il braccio destro di Cayapeño, mentre El fiero si tolse il proprio telo messicano di dosso e, rivelandone la sua vera lunghezza, lo slanciò come una frusta verso il braccio sinistro, dove l'estremità si legò automaticamente ad esso.
-Tu non vincerai! Ti faremo vedere noi chi è la razza superiore!
Celestia si librò in volo da un lato, mentre El fiero tirò il telo da quello opposto spiccando un salto verso il cielo degno di dragon ball, ed entrambi riuscirono a sollevare Cayapeño da terra. Il frutto inferocito cercò di dimenarsi ma le strette erano troppo forti.
Celestia creò una palla di luce viola e la fece scorrere rapidamente lungo il raggio che teneva il peperoncino, e appena lo colpì, la sua presa su Cayapeño si rimosse da sola.
Il peperoncino era ancora attaccato al telo di El fiero, il quale lo girò più veloce che potesse e, arrivato il momento, il telo si slegò dal braccio di Cayapeño, facendolo volare sofferente ancor più in alto, dopodiché, assieme ad un ennesimo raggio sparato dal corno di Celestia, El fiero recuperò il proprio capello e lo lanciò una seconda volta al peperoncino.
Il prodotto finale era un cappello messicano impregnato di magia che a contatto col frutto, lo mandò KO e lo fece volare oltre la stratosfera.
Sparì con un piccolo bagliore nel cielo degno del team rocket, e Botanic panic terminò armoniosamente nel momento in cui i due batterono zoccolo e pugno ammirando il punto in cui il loro nemico era scomparso (se non è così, aspettate la fine della colonna sonora).
-Ottimo lavoro compagno.
-Non sarebbe stato possibile senza de lei señorita, come potrò mai ricompensarla?
-Non serve ricompensarmi, ho semplicemente fatto il mio dovere.
Dando una rapida occhiata alla coltivazione, le sembrò di vedere che adesso i peperoncini crescevano normalmente.
Come Celestia osservò, una sorta portale si aprì accanto a lei.
-Mio caro El fiero, qualcosa mi dice che quello è il mio bus per casa.
-Lei è siempre la bienvenuda qua.
Celestia sorrise ed entrò nel portale e lasciò il pianeta terra, con dietro El fiero che la salutava; il portale si chiuse.
 
 
La principessa tornò nel planetario della sorella.
-Wow… non vedo l’ora di dirlo a Luna, sarà così contenta che sia riuscita ad abbattere un peperoncino gigante con l’aiuto di un umano.
Salì le scale per tornare nelle zone normali del castello, tuttavia una volta rientrata, notò un buio inusuale nella camera della sorella; affacciandosi alla finestra vide un cielo… praticamente assente.
-Ma cosa… cosa è successo mentre ero via?
Ancor prima che potesse farsi altre domande sentì dei passi provenire dall’esterno della stanza.
-Hey! Forse è mia sorella! LUNA!
Celestia si catapultò al di fuori della stanza, tuttavia chi si trovò davanti fu tutt’altro che la principessa della notte.
-Ma… tu che… che ci fai qui?
Davanti a lei stava una Starlight Glimmer alicorno della sua stessa età.
-Princess Celestia? Ma… ma allora è viva? Credevo che-
-COSA È SUCCESSO?!
-Beh lei è… scomparsa all’improvviso, Luna è partita alla vostra ricerca ai confini di Equestria, Twilight e le sue amiche sono invecchiate e morte, a differenza della mia maestra che invece adesso ha 843 anni e giura che troverà vendetta per chi l’ha assassinata, mentre io sono diventata principessa alicorno suprema già 4 volte e avuto 8 serie televisive solo per me, dovevo governare il regno dato che la Hasbro deve comunque fare soldi. Lei?
-Io… sono finita in un altro pianeta ma… ci sarò stata solo un’oretta o due.
-D… davvero? Cosa ha fatto?
-Ho… ho combattuto un peperoncino gigante e fatto amicizia con un capo villaggio terrestre.
Starlight chiuse la porta.
-Ascolti principessa, le cose sono messe malissimo, ma… se lei tornasse tutto quanto finirebbe ancor più nel caos. E poi io non potrei continuare il mio regime fascisCOFF COFF pacifico.
Celestia si mise a penare, e per quanto sia lei che l’autore facesse schifo ammetterlo, Starlight aveva ragione, se Celestia si fosse rifatta viva dopo 843 anni sarebbe scoppiato il finimondo.
-Cosa… cosa posso fare?
-Credo sia bene se lei non si faccia più vedere qua attorno, alla Hasbro servono soldi, perché quelli marci che ha già non le bastano.
Celestia decise di fare del bene a tutti, lasciando governare il pony fascista/comunista e tornando giù per le scale. Toccò di nuovo il pianeta terra.
 
 
 
 
 
-Celestia! È tornata, in così poco tempo poi, ha scordato qualcosa?
La principessa sembrava imbarazzata.
-El fiero… per caso… ti avanza qualche cappello e qualche vestito?






NOTE DELL'AUTORE

Wow, non pensavo che tutto questo casino sarebbe effettivamente venuto alla luce, scrivere storie partendo da fanart o cose simili era un'idea che mi girava già da un pochino e mi sono detto... perché non provare?
L'immagine viene da qui: https://imgur.com/a/k4BbG

Spero di non aver fatto errori, la storia è stata improvvisata via via, spero che non si noti troppo.
Ad ogni modo spero anche che vi siate divertiti a leggere questo degrado, e scusate se non escono storie vere ma ci sto lavorando con molto impegno, Walking Applejack ha superato le 240 pagine e siamo solo a 2 capitoli
   
 
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