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Autore: nikita82roma    15/04/2018    3 recensioni
If you're lost you can look and you will find me / Time after time / If you fall I will catch you I'll be waiting / Time after time / If you're lost you can look and you will find me / Time After Time / If you fall I will catch you / I'll be waiting / Time After Time
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kate Beckett, Rick Castle | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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Le mani si sfioravano sulla stoffa della poltrona. Lei stava leggendo un libro, lui guardava lei. Lo aveva sempre fatto, lo faceva sempre, non poteva farne a meno e non l’avrebbe mai fatto. Amava guardare sua moglie almeno quanto amava lei. Gli piaceva rubare le sue espressioni quando era occupata a fare altro, immaginare cosa stesse leggendo dalle smorfie del suo viso, da come increspava la bocca, dalla ruga in mezzo alla fronte quando qualcosa la preoccupava, dagli occhi che si illuminavano quando era felice o diventavano brillanti per le lacrime quando si emozionava, ma non avrebbe mai ammesso che piangeva per un libro. Non lo doveva fare con lui, lui lo sapeva. La conosceva come nessuno al mondo, eppure spesso gli sembrava ancora di non conoscerla fino in fondo. Era una delle cose che continuavano ad affascinarla di lei, la sua capacità di sorprenderlo sempre. La loro vita era proprio come lui le aveva detto una volta, non avrebbe mai finito di scoprire tutti i lati della sua personalità, ogni sfaccettatura di lei. La amava anche per questo, per il suo essere sempre lei e sempre diversa.
- Lo so che mi stai guardando, Castle, anche se fai finta di fare altro. - Gli disse alzando gli occhi dal libro mentre lui armeggiava con l’impianto hifi.
- Non ti stavo guardando! - Protestò lui con quell’espressione da finto offeso che lei adorava.
- Oh sì che lo facevi, ammettilo! - Lo incalzò guardandolo dritto negli occhi, con uno di quegli sguardi che lo avevano sempre inchiodato.
- Ok, ok, magari solo un po’. - Ammise sospirando.
- Sei inquietante, lo sai?
- Lo dici sempre!
- Perché lo sei, da sempre, quando fai così.
- Non è colpa mia se sei sempre splendida. Come il primo giorno. - Le disse accostandosi a lei e dandole un bacio sulla guancia. Kate abbassò lo sguardo imbarazzata per i complimenti di suo marito ai quali non si sarebbe mai abituata.
- Sai Castle, pensavo che…
- Shhh Kate, ascolta! - Le fece ampi gesti di tacere e la invitò ad ascoltare la musica che si era diffusa nella stanza. Un sorriso malinconico si aprì sul volto di lei e anche lui le sorrise. Avrebbe riconosciuto quella musica sempre. Il loro ballo. Il loro matrimonio. La loro canzone.
Rick si appoggiò con le mani sul divano aiutandosi per alzarsi sulle gambe non più tanto ferme e poi allungò una mano verso di lei che si tolse gli occhiali appoggiandoli sul tavolo insieme al libro.
- Signora Castle… - Le disse invitandola e Kate si alzò raggiungendolo. Lasciò che lui la avvolgesse nel suo abbraccio e a malapena si mossero seguendo la musica. Appoggiò la testa nell’incavo del suo collo e chiuse gli occhi.
Nonostante tutto ce l’avevano fatta. Erano passati anni da quel giorno. Avevano cresciuto tre figli, erano sopravvissuti ad ogni statistica contraria. Da molti anni Kate aveva lasciato la polizia e ormai erano molti anche quelli da quando aveva lasciato la politica, dopo la sua carriera di senatrice. Passavano gran parte dell’anno nella loro villa negli Hamptons e non si annoiavano mai a stare insieme. Aveva avuto dalla sua vita più di quanto avesse mai potuto immaginare e non aveva rimpianti, anche se qualche volta avrebbe solo voluto tornare indietro per riprovare ancora quelle travolgenti sensazioni di tutte le loro prime volte insieme.
La musica nella stanza li avvolgeva morbida e le braccia di Rick non le sentì più incerte per gli acciacchi del tempo, ma di nuovo forti e salde, quelle braccia dove negli anni aveva trovato, e trovava ancora, riparo e consolazione. Aprì gli occhi e si perse nei suoi occhi blu intensi che la guardavano ogni volta come se fosse la prima volta e lei ogni volta si innamorava di lui come se il tempo non fosse mai passato. Passò una mano tra i capelli, li sentì folti come allora e il suo sorriso era dolce e beffardo proprio come durante il loro primo incontro. Gli sorrise a sua volta e si abbandonò di nuovo sulla sua spalla, inebriandosi del suo profumo.
- Va tutto bene, Kate? - Le chiese Rick sentendo le lacrime di lei bagnargli il collo.
- Sì. È tutto perfetto, Castle. Come sempre. - Lo strinse a se mentre continuavano quel loro ballo.
- Come sarà per sempre. - Le rispose lui lasciandole un bacio tra i capelli, stringendola a se, come la prima volta. Come ogni volta.
   
 
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