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Autore: Lady Koyuki    22/04/2018    1 recensioni
Alzando la testa, vide i bidoni presenti poco prima nel vicolo, in aria, sospesi ma in continuo movimento.
Che diavolo stava succedendo?

E se non fosse realmente finita?
E se qualcuno volesse i poteri dell'ormai sconfitto Profondo Blu?
E se qualcuno li avesse già?
Un piccolo esperimento che ho in mente da anni su un possibile "seguito" di Tokyo Mew Mew.
Spero possa piacervi!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Kisshu Ikisatashi/Ghish, Un po' tutti, Zakuro Fujiwara/Pam
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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DARK POWER

RAPPORTI
 

Stava sorseggiando lentamente del the caldo; ormai lavorava decisamente poco al caffè a causa degli impegni  con il suo VERO lavoro, ma non le dispiaceva passare ogni tanto a fare un saluto; davanti a sé, i tavoli erano pieni e le sue compagne si destreggiavano tra portate e ordini come sempre.
Ah, Zakuro, allora sei passata! – la salutò Minto, proveniente dalla cucina.
Si, ho fatto un salto, ma devo andare via per un altro provino tra non molto. – rispose la viola, rattristando l’altra.
E’ un peccato, ultimamente ci vediamo davvero poco! – continuò  lei, volendo intavolare una discussione.
Zakuro stava per ribattere quando una cliente chiamò a gran voce Minto e il suo ordine, appunto in mano alla ragazza; senza dire altro, la mora si allontanò dalla compagna per riprendere il suo lavoro.
Era proprio vero, ultimamente aveva poco tempo per chiunque, anche per se stessa.
Mentre stava per sorseggiare nuovamente il suo the, la porta del locale si aprì facendo entrare un ragazzo conosciuto, dai corti capelli neri e con una semplice divisa scolastica; la persona in questione si osservò in giro curioso, lanciando segni di saluto quando incontrava lo sguardo di una delle cameriere.
Finì con Zakuro, la quale non ricambiò il saluto, ma gli fece segno di avvicinarsi; infondo era lì come cliente, non come cameriera, per cui lo invitò tacitamente a sedersi con lei.
Ehilà Zakuro! – proruppe, prima di accomodarsi davanti alla viola.
Masaya. Un po’ di tempo che non ci si vede. – disse lei, per niente amareggiata.
Sei sempre impegnata con il tuo lavoro, – rispose lui sorridendo – spesso sono al caffè ma non ti vedo. –
Vero, sono davvero piena di provini e richieste ultimamente, me lo ha ricordato anche Minto. – continuò lei, indicando l’amica.
Passò qualche attimo di silenzio, nel quale Retatsu passò a salutare i due e prendere l’ordine del ragazzo; i rapporti tra loro non erano mai stati dei migliori, e anche se Zakuro lo aveva invitato a sedersi con lei, lo aveva fatto solo per cortesia non per interesse.
C’è qualcosa di strano nell’aria o sbaglio? – chiese curioso il moro.
Che cosa te lo fa pensare? – ribatté Zakuro
Non lo so. Sesto senso. –
Forse. Ma non sta a te saperlo. – rispose decisa lei, bevendo il suo ordine.
Ovviamente. Spero solo che qualunque cosa sia, sarà limitata alle Mew Mew. – sussurrò, quasi come a non voler farsi sentire.
Che vuoi dire? – chiese allora dubbiosa Zakuro.
Sinceramente, sono un po’ preoccupato per Ichigo… - disse tristemente Masaya, osservando negli occhi la ragazza – non la vedo ormai da tre mesi. –
Il cambio di tono e atteggiamento in Zakuro fu immediato.
Dopo quello che le hai fatto, è già tanto che tu sia ancora accettato qui dentro. – urlò quasi irata senza accorgersene; alcuni clienti si girarono verso di loro, ma dopo aver ricevuto un’occhiataccia dalla ragazza, tornarono a farsi i fatti loro.
Le ragazze invece, troppo prese dalla mole di lavoro, non si fermarono a domandare che stesse succedendo, se era una cosa che Zakuro avrebbe voluto dirgli, lo avrebbe fatto poi.
Il ragazzo la guardò sorpreso, nonostante sapesse che ciò che aveva detto la ragazza era vero.
Ve lo ha detto? – chiese, imbarazzato e sconsolato, quasi colpevole.
Zakuro sospirò, rassegnata.
Scusa se me la sono presa così. – iniziò con calma – Me lo ha accennato, solo che lei ci è stata parecchio male. E non le passerà in fretta come credi. – aggiunse
Lo so. E non chiedo questo, ma spero solo che stia bene. – disse, amaramente..
Sta bene. Non preoccuparti. – rispose la viola sorridendo gentilmente.
E non c'entra con questa storia? – chiese decisamente preoccupato il ragazzo.
La viola lo osservò intensamente, quasi scrutandolo; forse nonostante non era più profondo Blu, qualche senso ultra sviluppato gli restava in quanto nessuno aveva parlato con lui della faccenda alieni, per quanto ne sapeva.
Scusa Masaya, davvero, stanne fuori. – ribadì Zakuro –  Oltre a non c'entrare niente, non c’è nulla di cui preoccuparsi. Dico davvero. – concluse, finendo il suo the e ricevendo un segno affermativo dal ragazzo.
Solo che ha anche abbandonato il caffè e la squadra. Qualcuno la sente almeno ancora? – domandò di nuovo, ansioso.
Prima che potesse rispondere, Ryo arrivò da loro per salutarli.
Ciao Zakuro e bentornato Masaya. – mormorò atono – Zakuro, volevo solo farti gli auguri per oggi. Spero vada bene! –
Grazie Ryo, domani ti farò sapere! – rispose lei, gentilmente.
Bene. – disse alla ragazza, per poi rivolgersi al moro – E tu, come va?
Me la cavo, Shirogane, come al solito. - rispose, sorridendo.
Ryo ricambiò il sorriso.
Bè allora vi lascio finire la chiacchierata e Zakuro aspetto allora tue notizie domani! - aggiunse, prima di allontanarsi e dedicarsi al locale.
Provino? – chiese allora Masaya.
Qualcosa del genere. – rispose lei -  Comunque si, credo che al momento probabilmente Ichigo sia decisamente sola, ma sta bene, te l’ho detto; la solitudine non credo sia il suo principale problema al momento. –
Capisco. – rispose, convinto il ragazzo.
Lentamente allora la viola si alzò, prendendo la tazza per portarla al bancone quando all’improvviso si girò nuovamente verso il moro con sguardo deciso.
Ah, e per favore, stai lontano da Ichigo. Lo dico anche per te. – disse atona, tornando a dirigersi verso il bancone, lasciando Masaya alquanto basito.
Non aveva mai apprezzato quel ragazzo interamente, ma ora che aveva tirato un colpo basso ad Ichigo, lo detestava proprio in certi momenti; velocemente salutò tutti e si diresse verso la porta.
Mentre usciva, vide Berry avvicinarsi a Masaya, osservandola. Anche lei ultimamente aveva atteggiamenti strani, Zakuro lo sapeva, ma sapeva anche che erano dovuti alla sua insicurezza, e non era l’unica a saperlo.
Chiuse la porta lentamente, incamminandosi verso il suo prossimo lavoro, sospirando, stanca, infilandosi un piccolo berretto in testa; essere famosa è già difficile di per sé, se poi nel tempo libero sei una Mew Mew è ancora peggio.



 

- Ma quindi ora tocca a noi fare le ricerche? –
Il ragazzino sospirò sconsolato, giocando con i vari sensori posti all’uscita della loro astronave. Solitamente la rendevano invisibile ma quando erano lì preferivano evitare prestando comunque attenzione all'esterno; nonostante fossero vicini alla loro vecchia casa, creata durante il primo viaggio sulla terra e circondata da un fitto bosco, c’era comunque il rischio che qualche umano passasse di lì.
TI infastidisce la cosa? – chiese Pie, girandosi verso di lui, seduto su una grande sedia.
E’ solo che non capisco perché hai dato questo compito a Kisshu. – sbuffò Taruto, incrociando le braccia e sistemandosi contro una parete del velivolo – è decisamente meglio di fare ricerche. –
Pie sorrise, quasi amorevolmente.
Perché Kisshu la conosce abbastanza bene, di certo più di te. – ribadì, tornando di nuovo a lavorare sui computer e i diversi schermi davanti a loro.
Che vuoi dire? – chiese il minore, non comprendendo a pieno ciò che aveva sentito.
Voglio dire che Kisshu conosce gli atteggiamenti di Ichigo e se c’è qualcosa che stona, lui lo noterebbe subito, come ha già fatto prima. – rispose tranquillamente senza problemi.
Inoltre Ichigo sembra apprezzare la sua compagnia, – continuò, fermandosi un secondo a riflettere – apprezza forse anche la nostra compagnia – corresse, sapendo che il castano stava per ribattere – ma se ci saresti andato tu avreste finito con il battibeccare in ogni momento, invece che tenere d’occhio il nostro vero obbiettivo. – concluse,  fiero del proprio ragionamento.
Non avremmo battibeccato – ribattè Taruto, mettendo il muso, ma notando lo sguardo che il maggiore gli rivolse, dovette aggiungere – Forse. E anche loro battibeccheranno! Li hai visti!-
Pie sorrise, all’affermazione del minore. Si, li aveva visti, nonostante aveva finto il contrario; era davvero strano vederli andare così d’accordo ma era ancora più strano vedere Kisshu allegro e non serio, come ormai lo vedeva sempre da quattro anni. Riusciva a essere il vero Kisshu solo con loro, troppo concentrato nel suo ruolo di consigliere sul loro pianeta; forse era cresciuto troppo in fretta in un ruolo che competeva prevalentemente agli adulti e sinceramente temeva sarebbe successo anche a Taruto tra non molto. Infondo, loro, tornati dalla terra con l’acqua Mew, avevano ricevuto quell’onorificenza come merito, eppure Pie credeva che fossero troppo piccoli per occupare una posizione di così alto rilievo. Tuttavia Kisshu lo faceva sempre senza perdere la serietà dedita a quel ruolo;  Pie ne era orgoglioso, ed era ancora più orgoglioso di come fosse maturato, ma in quel momento lo rallegrava che Kisshu riuscisse a essere se stesso, anche se solo nei brevi momenti con la ragazza.
Si, ma a differenza tua, la compagnia di Ichigo farà bene al nostro fratellino. – disse sorridendo il viola.
Farà bene? –
Non lo vedi? – chiese girandosi nuovamente verso il minore – è più se stesso qui, rispetto a casa. –
Taruto si fermò un attimo a pensare, come rimuginando sulla frase di Pie.
In effetti hai ragione, lo vedo sorridere di rado sul nostro pianeta. – proruppe Taruto, tristemente.
Con il ruolo affibiatoci, è dovuto crescere troppo in fretta. – disse Pie, rassegnato – Cerca di non fare lo stesso anche tu! – concluse, deciso e imperativo, indicando il ragazzino che si allarmò leggermente.
Ci p-proverò – rispose l’altro, incerto, causando un sorriso allegro al viola.
Mi spiacerebbe se anche tu rinunciassi a te stesso per il dovere. – aggiunse affettuosamente, prima di tornare al lavoro.
Taruto sorrise a quell’affermazione; nonostante erano tremendamente diversi, erano legati tutte e tre come non mai e nonostante gli anni continuavano sempre a preoccuparsi a vicenda, forse anche più di prima.



 

Era pensierosa; da qualche tempo continuava a pensare a sè e alle sue colpe. Ma soprattutto alle sue insicurezze.
Sospirò, sconsolata prima di alzarsi e dirigersi verso lo spogliatoio quando per sbaglio urtò qualcuno.
Ehi, Berry sempre con la testa fra le nuvole eh? –
Davanti a lei, Ryo stava sorridendo amichevolmente mentre lei lo osservava assai sorpresa.
Scusa Ryo. E’ che stavo pensando ad Ichigo. –
La frase sorprese granché il ragazzo, che la osservò molto curioso, mentre si incamminarono entrambi verso il retro del locale.
Dopo quello che è successo un mese fa non si è fatta più vedere, e mi dispiace. – aggiunse, tristemente.
Non se lo meriterebbe visto quel che ha fatto. – disse tranquillamente Shirogane, senza tanti giri di parole.
Berry sospirò nuovamente. Sconsolata.
Io però non posso dire di avere la coscienza pulita. – disse, rassegnata, guadagnando uno sguardo scuro dal biondo. – L’ho sempre istigata in questi ultimi mesi, senza accorgermi che la stavo irritando o infastidendo. -  continuò.
Ryo la osservò interessato; infondo lei era ancora una ragazzina immatura ma nonostante questo stava ammettendo delle colpe che il ragazzo non era sicuro avesse davvero, questo voleva anche dire che pensava molto ai suoi ipotetici errori.
Questo non giustifica il suo comportamento però. – affermò il biondo, mentre si fermarono davanti alla porta dello spogliatoio.
Ma comunque comprendo il suo odio; da quando è tornata non ho fatto che renderle la vita impossibile, lo ammetto, e allora forse non sapevo che sbagliavo, ma adesso me ne sento terribilmente in colpa. – disse la ragazzina, con lo sguardo perso e triste. – Mi dispiacerebbe davvero tanto se per colpa del nostro litigio le succedesse qualcosa e oltre a questo vorrei farmi perdonare per il mio odioso comportamento. Non se lo meritava, e per colpa delle mie insicurezze, mi sono comportata in modo orribile. Vorrei almeno chiederle scusa, se non troverò il modo di farmi perdonare. –
Ryo continuava a guardarla sorpreso. Sinceramente non si era accorto del comportamento fastidioso di Berry verso Ichigo, ma questo spiegherebbe perfettamente la reazione di Ichigo; capiva che infondo la bionda era ancora giovane ma nonostante questo a distanza di poco tempo si sentiva terribilmente in colpa e con l’interesse di farsi perdonare.
Non era stata giusta forse nei confronti di Ichigo ma di certo ora ne era pentita oltre ogni dire.
Tranquilla, un giorno troverai il modo di farti perdonare se ne senti il bisogno. Ichigo non è una ragazza che serba rancore e ti perdonerà. – le disse Shirogane, cercando di essere il più convincente possibile.
Berry sorrise, non proprio consolata dalle parole del biondo, ma ringraziò il ragazzo prima di dirigersi verso gli spogliatoi; magari si Ichigo non l’avrebbe perdonata, ma in quel momento decise che voleva almeno provarci, chiederle scusa e magari espiare la propria colpa. Se poi lei non avesse accettato nulla di tutto ciò, almeno poteva dire di averci provato.
Con questo pensiero in testa, riuscì a superare il resto della giornata a testa alta.
Mentre a differenza sua, Ryo si sentì terribilmente amareggiato; forse aveva giudicato male Ichigo per il comportamento avuto con Berry? Se l’era presa forse troppo per questa questione?
I sensi di colpa della ragazza avevano contagiato anche lui che ora temeva di non poter più porre rimedio al distacco con Ichigo; teneva davvero tanto alla ragazza ed averla probabilmente giudicata male e accusata ingiustamente lo rattristava.
Sospirando, tornò al suo lavoro, cercando di allontanare i pensieri negativi su quell’argomento; poteva anche lui come Berry cercare di farsi perdonare, solo che a differenza della ragazzina, lui non aveva un motivo valido come l’insicurezza o il conoscerla poco per quella mancanza di fiducia in Ichigo.
Dubitava che lo avrebbe perdonato.

 











*Note dell'autrice*
Eccomi qui!
Non mi sono assolutamente scordata di questa storia e sinceramente questo capitolo era pronto da un po', ma stavo aspettando l'ispirazione per mettere giù dell'altro; piano piano arriva ma il prossimo capitolo è ancora in fase di stesura.
So che nelle precedenti note avevo avvertito dell'arrivo di un nuovo personaggio, ma la cosa è stata rimandata; non avendo dedicato abbastanza tempo ad altri personaggi e alle loro interazioni con Ichigo, ho trovato necessario fare un capitolo di transizione diciamo in modo da far vedere come i rapporti con Ichigo siano cambiati e come questo l'abbia portata a essere così, non disprezzando la compagnia degli alieni e essendo appunto un pochino sola.
Detto ciò, qui si vedono principalmente Masaya e Berry, le loro riflessioni e i loro pensieri; per quanto riguarda gli alieni, si esplora un pochino come hanno vissuto in questi anni e quanto il legame tra loro si sia rafforzato, forse merito anche della loro nuova mansione.
Concludo qui le note, chiedendo scusa per il ritardo e sperando che il capitolo, anche se di transizione, vi sia piaciuto, e ringrazio chi segue e recensisce!
Alla prossima!
Koyuki :3

 
   
 
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