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Autore: Ramabear    25/04/2018    3 recensioni
Una collezione di prompts katsudeku ricevuta per un ask meme. Ho pensato di raggrupparli tutti qui per condividerli così che sia più facile per me e per voi trovarli e leggerli!
Include: Roommate AU, Soulmate AU, Primo incontro, eccetera eccetera
Genere: Angst, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou
Note: AU, Raccolta, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Note autrice: Ho scritto molti di questi prompt a tarda notte e l’ho fatto per un ask meme e quindi non li ho… diciamo… riletti o corretti. O pensato a chissà che trama. Quindi ci saranno più errori del solito. Per favore tenetelo a mente e abbiate un po’ di pietà. La testa mi fa troppo male per tornare indietro e correggerli adesso.
 Note traduttrice: Eccoci finalmente con TMPTLT, la fic che è arrivata al secondo posto nel sondaggio! Come potete vedere è una raccolta di prompts, perciò ogni capitolo sarà a sé stante. In totale sono 7 e sono già stati tutti tradotti, per questo motivo ci saranno aggiornamenti ogni 2 settimane circa; questo per riuscire a coprire maggio e più o meno tutto giugno dal momento che in questo periodo c'è la sessione di esami e di metterci a tradurre/betare in un contesto simile è improponilbile. Vi prego di mostrare un po' di comprensione! 
Ho deciso di pubblicare già il primo capitolo visto che è quasi un mese che non vi davo nulla "in pasto", spero vi piaccia!
<3

 
Compagni di stanza
 

“Questa metà” Disse Izuku, il suono dello scotch tirato riempiva l’aria mentre lo attaccava sul pavimento, “è la mia. Tutto quello che sta da questa parte della linea appartiene a me. Se fai esplodere le mie cose, Kacchan, lancerò le tue fuori dalla finestra.” Da in ginocchio sul pavimento, alza lo sguardo serio. Puntando l’altra parte, disse: “Quella metà è-“
“La mia fottuta metà, lo so, cazzo. Idiota.” Ringhiò Katsuki, una mano stretta a pugno e l’altra che mandava fumo. “Se la tua merda oltrepassa quella linea sai la fine che farà.”

“Certo.” Si erano messi d’accordo su quei termini. Erano le Regole, per le quali avevano aspramente litigato, attaccate sul retro della porta. Indicò il quadrato di scotch sul pavimento davanti alla porta. “Quella è terra di nessuno. Puoi passare di là oppure io posso passare di là ma non possiamo passarci assieme.”
“E non portare nessuno dei tuoi merdosi amici. Non voglio avere a che fare con nemmeno uno di quei idioti mentre sono qui.”
“Questo non è giusto Kacchan! Tu puoi portare Kirishima qui! A me non dà fastidio se inviti degli amici.”
“Non siamo amici. Chiudi quella cazzo di bocca.”

Il sorriso di Izuku, forzato com’era così da poter quantomeno apparire accomodante quando aveva a che fare con Katsuki, svanì. Fissò Katsuki in silenzio per un lungo momento prima di sussurrare: “Kirishima pensa che voi siate amici. È per questo che è venuto con noi per salvarti. Ci tiene a te.” Dopo un momento, nel quale Katsuki lo guardò con gli occhi spalancati, Izuku gli chiese con la voce spezzata: “Getterai via anche questa amicizia, Kacchan? Non ti fa sentire solo, non avere nessun amico?”

Katsuki fece un passo indietro, gli occhi che si allargavano ad ogni domanda. Quasi immediatamente, ne fece due avanti, calpestando la linea per ringhiare contro Izuku. “Chiudi quella cazzo di bocca. Non sai nemmeno di che cazzo stai parlando, coglione.”

Izuku girò la testa e Katsuki la interpretò come una sottomissione. Non avrebbe dovuto. Katsuki ghignò, tirandosi indietro. Aprì la bocca per gettare altro sale nelle ferite quando Izuku si alzò di scatto. Occhi verdi si piantarono su di lui mentre Izuku disse – con la voce più affilata che Katsuki gli avesse mai sentito – “Finirai col diventare un maledetto bastardo senza speranza se continui a vivere come se tu fossi fottutamente migliore di tutti, Kacchan. Diventeremo degli eroi. Cosa diavolo pensi che significhi questo?!”

Katsuki strinse i denti, le labbra tirate in un ringhio silenzioso. Le sue mani tremarono per quanto le stava tenendo ai suoi fianchi a fatica. “Essere un eroe significa non fallire mai, non deludere mai, non smettere mai – All Might non si è mai fermato. Io non mi fermerò mai. Nemmeno dopo che sarò diventato il top hero! Niente mi impedirà di seguire la mia strada e vincere, Deku. Nemmeno tu.”
“Io non voglio fermarti. Non ho mai voluto fermarti!”

Katsuki roteò gli occhi. Izuku lo spinse sul petto, facendolo incespicare indietro, ma non oltrepassò la linea di scotch. Katsuki si riprese in fretta, riavvicinandosi al confine, ringhiando. “Piccolo stronzetto, ti-“

“Tutto quello che ho sempre voluto era essere al tuo fianco!” Urlò Izuku, con gli occhi chiusi e lacrime sulle guance. “È tutto quello che ho sempre voluto, Kacchan! Ma non lo posso fare! Quindi se non sarò io ad stare con te quando diventerai il migliore, voglio almeno sapere che non sarai solo! Kirishima è il tuo dannato amico! Accettalo e basta. Per favore!”

Il silenzio calò attorno a loro. Katsuki fece un passo indietro, sentendo una stretta al petto, una pressione dietro gli occhi- Si girò di scatto, sbattendo velocemente le palpebre. Il respiro affannoso di Izuku era l’unico suono fino a quando non si sentì bussare alla porta e un cauto “Uhm… Deku? Tutto bene?”

Andò alla porta a parlare con il suo amico preoccupato, mentre Katsuki si girò a guardare il suo letto, le spalle che tremavano. Se con lui sarà così ogni giorno, pensò tra sé e sé, fissando con risolutezza il cuscino, questo sarà un semestre lungo, dannatamente lungo.
   
 
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