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Autore: AlekHiwatari14    30/04/2018    0 recensioni
Oblitus, luogo dei dimenticati. Posto in cui la square ha gettato i suoi capolavori che per un motivo o per un altro hanno archiviato. E' proprio in questo posto in cui si trova Stella e non solo lei.
Da ormai più di un anno in quel posto ha già incontrato un bel po' di persone come lei, che ancora non hanno dimenticato il loro compito e i loro sentimenti.
Infatti, ella stessa possiede ancora dentro di se un amore eterno per Noctis, ormai sposo di Lunafreya e uomo irraggiungibile per lei.
Abituata a quella realtà, cercherà di andare avanti, ma un evento inaspettato la porterà ad affrontare un viaggio insieme ai suoi compagni per portare qualcuno nel suo luogo d'origine ed affrontare colui che l'ha portata in quel luogo. Ardyn.
{Personaggi di Final fantasy:I, II, III, IV, V, VI, VII, VIII, IX, X, XI, XII, XIII, XIV , XV, DISSIDIA, Kingdom Hearts, TYPE-0, VERSUS XIII...}
Presenza di nuovi personaggi.
Coppie: Firion x Lightning / Stella x Noctis x Lunafreya x Nyx / Sephiroth x Edea/ Zack x Aerith / Rasler x Ashe / Vaan x Terra
Genere: Avventura, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 38.

*Squall*

La decisione di Noctis di considerare mia sorella una traditrice non mi piace per nulla. Moguri non ci ha traditi. Lo so. E' mia sorella e la conosco molto bene.
Perchè dovrebbe solamente sfiorarle un pensiero del genere?
Preso da questi dubbi, mi dirigo verso di lei. Deve sapere cosa pensa Noctis. Non può esserne all'oscuro.
Mi avvicino e noto che Shantotto è già lì.
Mpf...ci voleva solo lei. Adesso sarà tutto molto difficile. Devo trovare il modo per chiamarla in disparte e dirglielo.
Nel pensare, non mi accorgo che lei è proprio di fianco a me.
"Ehi, fratellone. Che stai pensando?"Mi riprende dai miei pensieri facendomi voltare verso di lei.


"Ehm...ecco Moguri... devo parlar..."Tento di dire quando l'esserino si intromette:"Ehi, ehi! Basta parlare! Non è tempo di indugiare. Abbiamo un Glitch da abbattere, se volete continuare a vivere."
Vedo la castana guardarla per poi volgere il suo sguardo su di me dicendo:"Shantotto ha ragione. Dobbiamo abbattere il Glitch. Mettiamoci in viaggio."
"Buona fortuna, Moguri!" Saluta Lucis ignaro di ciò che ha in mente la piccola lalafell.
"Non vorrai stare qui a poltrire, spero. Proprio tu che vali meno di zero."
"Che cosa hai detto?!"Si altera il rosa comprendendo le parole di Shantotto per poi essere ripreso da mia sorella:"Avanti, Lucis. Tu, Meia e Cid verrete con me e Squall."
"Lui non viene, perchè non farà altro che darci pene."
"Cosa? Ma è mio fratello. Lui sa combattere!"
"Non è questo il punto, Moguri. Lei non vuole che ti dica le cose come stanno."Ribatto incrociando le braccia e suscitando curiosità in lei che chiede:"Di che stai parlando?"
"Non osare aprir quella boccaccia, altrimenti ti taglio quella linguaccia."
Fisso l'esserino rendendomi conto che non sono parole comuni. Mi sta minacciando e sinceramente me ne frega ben poco. Si tratta di mia sorella, non di una sconosciuta.
La guardo con tono minaccioso anch'io ricambiando lo sguardo d'odio e creando così un'aria pesante attorno a noi, per poi fare esattamente il contrario di ciò che ha detto.
"Noctis pensa che siete traditori e che complottate con i villani la nostra resa."Rivelo facendo prendere il bastone magico nelle mani della lalafell, quando la meraviglia di Moguri la blocca.
"Ma non è vero. Perchè mai dovremo complottare contro di voi?"
"Perchè Agni ha liberato Jenova, ecco perchè."
La vedo scuotere la testa e mettersi una mano in fronte:"No, non è possibile."
"Cosa? Deve esserci un errore."Ribatte il roseo per poi essere seguito da Meia:"Agni non è cattiva. Se l'ha fatto deve essere molto stressata."
"Stressata?"Domando e mia sorella non tarda a rispondere:"Lei è molto fragile. Basta infastidirla o semplicemente stressarla che diventa fredda come il ghiaccio e cattiva da far paura, ma in condizioni normali è molto buona. Non a caso ha aiutato molti dimenticati ed è stata lei a creare le pozioni anticrisi. Deve esserci qualcosa sicuramente."
"Scusate se mi intrometto, ma conosco anch'io Agni e so che è una ragazza eccezionale. Ha sofferto molto da piccola e non so perchè, ma ho la sensazione che stia soffrendo un'altra volta. Non vorrei che sia per lo stesso motivo anche ora."Si intromette Cid facendo sbarrare gli occhi a Moguri.
"Ma certo. Potrebbe essere anche questo il motivo del suo comportamento."
"Di che state parlando?"Comincio a chiedere e come al solito non tarda a rispondere.
"Lei è stata scacciata da piccola perchè era ritenuta una minaccia essendo la figlia della strega Edea e del villano più potente del settimo settore. Oltre me non aveva nessuno e quando io ero impegnata se ne andava spesso in giro. Si sentiva molto sola, anche perchè nelle crisi che aveva rivedeva spesso il padre. Era la persona che stimava e amava di più. Arrivò anche a creare delle pozioni facendo diventare  dimenticati dei Nessuno per farsi fare compagnia. Fu allora che i dimenticati cominciarono ad accettarla. Insomma...una persona che crea filtri potenti e che cura anche uno status così evidente, non può essere altro che una strega potente e buona. Fu allora che cominciò a creare le pozioni anticrisi e altri miscugli che servivano."Mi spiega moguri lasciandomi sorpreso a porre una domanda:"Allora...pensi che sia per questo?"
"Credo che la nostra cara Agni stia soffrendo per l'assenza del padre e voglia farsi valere."Rivela Cid più convinto che mai.
"No, non è così."Replica Stella uscendo dal palazzo per poi dire tutta la verità:"Lei non soffre dell'assenza del padre, ma di ciò che il padre ha fatto."
"Di che stai parlando?"Chiede Meia avendo subito le risposte alla sua domanda.
"Quando sono andata con Rika su Oblitus, l'abbiamo incontrata per strada ed è venuta anche lei. Era con i resti del padre e lo ascoltava perchè ha detto che il padre non voleva che lei uscisse per i settori. Ero preoccupato che Ardyn la trovasse. Una volta lì, Rika ha scoperto la città delle sfere e ha avuto l'accesso alle stanze ombra, quelle da noi vietate."
"Cosa?"Farfuglia Cid, seguito da Lucis:"Come diamine ha fatto?"
"Non lo so. Secondo Agni si è scopata qualcuno, ma una volta entrate lì non abbiamo trovato le sfere del settimo e abbiamo capito che è in revisione perchè è stato ripreso."
"Perchè mai dovrebbe essere ripreso un settore del genere? Insomma...è già stato creato, no?"Domanda intelligentemente il roseo avendo subito la risposta anche lui.
"Secondo Agni, il padre non sopporta i ricordi suoi e di Edea così ha deciso di ritornare villano. Agni di certo non l'ha presa molto bene."
Quelle parole ci fanno meditare.
Davvero Agni agisce perchè è ferita nell'animo? Non pensavo che un villano potesse agire per questo. Forse... perchè lei non lo è del tutto. Lei è di Oblitus.
Improvvisamente, vedo mia sorella allontanarsi.
"Moguri, cosa vuoi fare?"Chiedo fermandola e facendola voltare.
"Che domande? Vado a cercarla! Voi rimanete qui."
"Vengo con te!"Dice Cid andando dietro di lei, ma non sembra l'unico.
"Aspetta, veniamo anche noi!"Si aggregano anche Stella, Lucis e Meia, quando la piccola Shantotto viene vicino a me.
"Alleato, sei stato salvato. Vai a dire a Noctis la scoperta, e rimani in allerta. Mettiti a lavoro, nel frattempo io vado con loro."
Annuisco comprendendo la mia mansione.
Mi volto verso mia sorella che sentendo il mio sguardo si gira per poi venire verso di me, capendo la mia preoccupazione.
"Dimenticavo una cosa!"Afferma abbracciandomi ed io non posso fare almeno di ricambiare.


"Moguri, sta attenta."Sospiro e lei non esita a rispondere staccandosi da me:"Ovvio che starò attenta. Ho un matrimonio che mi aspetta."
Comincio a sorridere nel vedere il suo ottimismo.
Una volta andati, abbasso il volto facendo un bel respiro.
Devo parlare con Noctis. Non ho altre opzioni. 
Così, ritorno all'interno del palazzo, ignaro di ciò che accadrà a mia sorella.

*Rika*

Stare con Lightning mi fa male. Ci siamo accampate per riprendere le forze. E' davvero esausta, probabilmente anche a causa dei ricordi che sono tornati in lei.
Fa male vederla dormire accanto a me. Fa male alla mia salute mentale. Se Prompto sapesse tutto questo...
E nel pensare, mi ritrovo nuovamente in quei ricordi. 
Quei ricordi di me e di Prompto. E' una crisi, lo sento.
Cerco di riprendermi, ritrovandomi nuovamente il petto forato dal colpo che doveva essermi inflitto. Comincio a scavare nella borsa e nelle tasche l'antidoto anticrisi, ma non c'è nulla. Ho finito tutto.
"Maledizione!"Sbraito innervosendomi e trovando solo una siringa vuota.
Se non faccio qualcosa ci rimetterò le penne. Non posso lasciare Claire da sola. Non qui. Non con il Glitch nei dintorni che va e viene.
Tremolante prendo la bottiglia di rum. So l'effetto che fa su noi dimenticati. E' droga pura se iniettato nelle vene, ma non posso non farlo.
Apro la bottiglia, bevendo prima un sorso, per poi infilare la siringa al suo interno. Aspiro quel liquido pronta ad iniettarmelo nelle vene. 
Non so se basterà a calmare la crisi, ma non so neanche che effetto avrà su di me. 
Oltre all'anticrisi, non ho mai provato questo metodo che mi droga. 
Volgo lo sguardo verso Lightning per l'ultima volta sussurrando:"Perdonami."
Una lacrima scende sul mio volto, mentre infilo l'ago della siringa all'interno del braccio per poi premerla per far uscire quel liquido.
Vedo tutto sfogato e la testa comincia a girarmi. Spero di non essere andata in overdose.
Tento di alzarmi, ma le forze mi abbandonano e l'unica cosa che faccio è togliere la siringa dal braccio cadendo in un sonno profondo.
Comincio a sudare e a star male. La rosa si risveglia, vedendomi senza sensi. Mi scuote chiamandomi:"Rika. Rika, svegliati!"
Non sa cos'è successo, ma fortunatamente arriva l'ombra di Prompto che sentendo la voce della ragazza si avvicina.
"Rika!" Chiama anche lui venendomi vicino e vedendo la siringa poco distante.
Sa che mi sono iniettata qualcosa. Comincia a fissarmi facendomi aprire gli occhi, ma non vedo nulla. E' tutto sfogato.
"La conosci?"Domanda incuriosita Lightning, mentre lui gli risponde:"Sono il suo ragazzo."
"P-Prompto..."Mormoro con un filo di voce e completamente fuori combattimento a causa del rum.
Lui comprende subito che qualcosa non va e cerca di capire perchè sono in quelle condizioni.
"L'anticrisi non fa quest'effetto. Cos'è che hai preso?"
Mi sforzo indicando la bottiglia e lui la prende.
Comincia a fissarmi incredulo mostrando quella bottiglia tra le mani:"Rum?Ti sei iniettata del rum nelle vene? Ma sei impazzita?"
"Non c'era altra scelta. Continuavano a venire nella mente..."Tento di spiegare per poi ridere come una matta.
Si, sono completamente fatta.
L'ombra bionda intuisce il motivo, avvicinandosi nuovamente a me e cercando di scoprire il petto per vedere se sto insanguindo.
Vede il foro. Sa che ho bloccato la crisi, ma così facendo mi sono dovuta drogare con il rum altrimenti non sarei sopravvissuta.
"Avevi finito l'anticrisi, vero?"
Sospiro affannosamente, cominciando a tremare e a sudare. Sto davvero male.
Scuote la testa per poi caricarmi sulle spalle.
La droga sta cominciando a fare un brutto effetto su di me, tant'è che me la rido e comincio a prenderlo in giro:"Oh, ma che maestria. Ti vedo molto più forte di prima..."
"Ho trovato un po' d'energia strada facendo."Risponde iniziando a camminare e farsi seguire da Claire.
"Energia, eh?"Rido pensando a tante cose sconcie nella mia mente che non perdo tempo a dirle ad alta voce:"Quando l'abbiamo fatto non eri al pieno delle tue forze. Chissà come sarai adesso..."
"Rika, così non aiuti per niente."
"Sai,stavo pensando, ora che c'è anche Claire sarebbe carino fare una cosa a tre. Non ti piacerebbe?" 
Sentendo quelle mie parole, l'ombra arrossisce dall'imbarazzo per poi affermare:"Dobbiamo trovare l'antidoto e in fretta anche. Così non aiuti per nulla!"
"Agni non c'è. Se non c'è Agni non c'è antidoto, tesoro."Continuo a dirgli stingendolo a me e baciarlo al collo.
Quei miei gesti sembrano infastidire Lightning.
"Rika, piantala di comportarti così!"
"Non è colpa sua. E' sotto l'effetto della droga."
"Droga?"
"Si, i dimenticati se si iniettano l'alcool nelle vene agisce come droga, ma la droga vera e propria sembra avere un effetto curativo su loro."Spiega l'ombra, quando uno stridulio sembra riprenderci.
E' un Behemoth. Come ha fatto ad arrivare qui?
"Tu, ce la fai a combatterlo?"
"Per chi mi hai presa? Certo che si."
"Devi provvedere da sola, perchè Rika sta davvero male. Se la lascio potrebbe fare qualunque cosa."
La rosa annuisce preparandosi allo scontro.


Prompto lascia sola Claire a combattere, mentre noi ci nascondiamo dietro un masso.
Mi appoggia a terra tentando di dirmi:"Rika, Rika ascoltami. Devi riprenderti, ok?"
L'effetto del rum è devastante. Perdo ogni senno cominciando a dire:"Prompto...ho voglia."
"Che?"
"Voglio scopare!"Esclamo cercando di togliermi la maglia, ma lui me lo impedisce.
"Riposati. Troveremo l'antidoto. Magari scoperemo dopo."
"No, voglio farlo ora.Davanti a Claire."Sospiro baciandolo, ma lui mi spinge a terra.
Mi sta rifiutando? Possibile che mi rifiuta?
Comincia a guardarmi nervoso, quasi arrabbiato dal mio comportamento urlandomi:"Non lo faccio con te in queste condizioni. Abituati."
Lightning si avvicina a noi, mentre lui mi riprende di peso in braccio.
"Che sta succedendo?"
"Le cose stanno degenerando. Andiamo alla città centrale. Là sicuramente troveremo qualche antidoto."Consiglia conducendo me e Claire in quel luogo.
Troverò l'antidoto o è tutta una stupenda fantasia?


*Ombra Noctis*

Eccomi qui, alla soglia del confine tra Oblitus e Somniland. Non è stato difficile infiltrarsi nel castello dell'oblio. E' bastata la mia forma ombra per scacciarli tutti. Adesso sono di fronte alla porta che conduce verso il settimo settore, nella città dimenticata.
"Non si può entrare. Dimmi il motivo per cui dovrei farti varcare la mia...."Sento dire dalla porta.
Sospiro e tolgo il cappuccio mostrando chi sono. I miei occhi si illuminano, mentre con la mia solita voce domando:"C'è bisogno di sapere altro, porta?"
Quella mia voce metallica fa sempre lo stesso effetto. La vedo sudare, mentre si apre da sola rispondendo:"Buon viaggio... signor ombra."
Mpf...patetico. Assolutamente patetico come si fanno mettere i piedi in testa gli abitanti di Oblitus.
Avanzo, entrando all'interno della porta e ritrovandomi su Somniland.
Per sicurezza, rimetto il capuccio di questa sottospecie di felpa che ho addosso. Non voglio che mi vedano.
Improvvisamente, sento dei rumori provenire dietro di me. Delle presenze per niente buone. Mi preparo allo scontro e vedo dei soldati magitek. Senza esitare lì abbatto uno ad uno con poche mosse.
La cosa bellissima è che il cappuccio sembra reggere e non se ne va per fatti suoi. Se qualcuno mi vedesse, non credo che capirebbe chi sono.


Continuo a camminare, sentendo uno stridulio da lontano. Sembra il verso di un Behemoth, seguito da un rumore di spade e armi lanciate. Decido di andare lì a controllare, vedendo non solo la bestia, ma anche chi lo sta combattendo.
"Stella, muoviti!"Incita Moguri continuando a colpire la creatura, mentre la bionda cerca il suo punto debole, insieme a Cid.
"Porca puttana!"Sbraita Lucis perdendo l'arma e venendo attaccato, quando Meia lo difende con la sua magia.
Se la stanno vedendo brutta, ma non è l'unica cosa preoccupante. 
Ci sono anche altri soldati magitek che li stanno attaccando. 
"Stella! Attenta!"Urla la castana vedendo quel soldato attaccarla da dietro.
Non posso stare lì a guardare. Devo fare qualcosa.
Senza esitare neanche un solo attimo, evoco l'arma, fiondandomi nella mischia e parando il colpo che doveva colpire la bionda.
Rimane sorpresa nel vedermi dinanzi a lei a salvarla, soprattutto quando comincio a dare colpi ripetitivi a quei soldati e assorbendo la loro essenza.
Loro non riescono a vederla, me ne rendo conto. Vedono solamente scintille e non comprendono che quel che sto facendo va al di là del loro sapere.


"Wow...."Sospira Stella incredula, mentre il Behemoth viene abbattuto.
"Chi è quello?!"Domanda Moguri guardandomi da lontano.
Sembrano non riconoscermi. Almeno non come ombra. Il fumo che esce dal mio corpo non è visibile su Somniland. E' quasi come stare su Kingdom Hearts. Ho sentito che anche lì le ombre sono vive e il loro alone non viene percepito.
La bionda si avvicina, quasi sapendo chi sono, ma la realtà è che mi confonde. 
"Nube? Che ci fai qui?" Chiede credendo che sia il mio compagno defunto.
"Pensavo aveste bisogno di una mano."Dico per poi sorprendermi. La mia voce non è più metallica. Assomiglia a quella di Noctis di Somniland, ma è più marcata. E' la voce che dovevo avere e che mi è stata tolta. Com'è possibile che adesso mi è ritornata?
"Oh, quindi è un tuo amico."Dice la castana avvicinandosi insieme a Lucis:"Però. Ha un non so che di familiare. Ci siamo già visti?"
Annuisco. Sono ancora sorpreso dalla mia voce ritornata. Mi viene quasi da piangere. Vorrei tanto capire perchè è tornata proprio ora, ma di certo non può far altro che compiacermi visto che,a pensarci,ne avevo bisogno.
"E' normale che tu l'abbia visto. E' di Oblitus come noi."Spiega Meia, ma il rosa continua:"Ah...allora è anche lui un dimenticato?"
"Ovvio che lo è. Era nel settore Versus XIII con me. L'ho conosciuto con Unknow appena siamo arrivati su Oblitus."Sintetizza la bionda continuandomi a fissare, mentre abbasso lo sguardo.
Non voglio che capisca chi sono.
"Su, via. Non essere timido. Sei un ninja forte, no?"Dice dolcemente e non so come comportarmi.
Per fortuna, l'esserino magico che è con loro ci interrompe:"Non vorrei infastidire, ma è tempo di agire. Andiamo prima che sia tardi, non comportiamoci da codardi."
"Shantotto ha ragione. Rimettiamoci in marcia. Dobbiamo trovare Agni e scoprire cosa le è successo."Aggiunge Moguri, rivelando anche il nome di quella piccola maga.
Ci mettiamo in viaggio e Lucis è più euforico che mai.
"Ehi, Moguri, Moguri!"
"Che c'è, Lucis?"
"L'ho finalmente capito, lo sai?"
"Capito cosa?"
"Come fa a parlare Shantotto."
"Davvero?"
Il rosa annuisce.
"Però...devo ammettere che è un tipetto tutto pepe."Noto vedendo la supremazia di Shantotto e la sua volontà di controllare tutto.
Peccato che Lucis fraintende del tutto le mie parole.
Si avvicina, mettendomi la mano sulla spalla con fare amichevole e dice:"Ti piace Shantotto? Attento a non contraddirla altrimenti resterai cotto."
Moguri e Stella cominciano a ridersela, mentre Meia e Cid scuotono la testa increduli di ciò che hanno sentito le loro orecchie.
La castana si volta verso il rosa comprendendo:"Adesso ho capito perchè hai detto di capirla."
"Non farci caso, Nube. Lui è pazzerello. Fa così con tutti."Spiega Stella, neanche non lo conoscessi.
Lucis l'ho conosciuto fin troppo bene, soprattutto quando gli ho tolto la sentenza.
Improvvisamente sento un altro stridulio. Un altro Behemoth.
"Mpf...ma qui sono pieni di mostri?" Domando evocando l'arma, mentre la bionda rivela:"Non lo so, ma prima non ne erano così tanti."
"Forse sarà opera del Glitch."Ipotizza Meia lasciandomi sorpreso.
Com'è possibile? Il Glitch è arrivato fin qui?
Possibile che il piano di Ardyn sia radere al suolo sia Somniland che Oblitus?


*Agni*

Le mani unte di sangue. Tutto è così rosso e confuso.
Mi guardo attorno, vedendo Yazoo dinanzi a me, ferito al braccio e così debole da non poter fare altro passo.
"Yazoo!"Chiamo, ma è tutto sfogato, soprattutto quando sento la sua voce in lontananza urlare:"Madre!!!"
Apro gli occhi di colpo svegliandomi nel cuore della notte. Il battito nel mio petto sembra non volersi normalizzare. Tento di riprendere fiato.
Mi guardo attorno cercando con lo sguardo Yazoo che è accanto a me. Nel farmi la guardia si è addormentato.
Sto sudando e tremo terribilmente. Metto una mano in faccia mente mormoro:"Quel sogno...no. Non poteva essere un sogno."
Quelle immagini viste sono ancora nella mia testa e vengono proiettate dinanzi a me come visioni, perchè quelle non possono essere altro che visioni.
Non sono ricordi. Non è successo e non ho avuto bisogno della mia anticrisi. Non può essere altro. 
Però...non capisco.
Che razza di visione è? Possibile che abbia visto la mia morte?
Tremo ancora di paura. Vedere Yazoo ferito e inginocchiato che mi fissa, il sangue sulle mie mani, il mio sangue...per non parlare di quelle urla.
"L'hai visto, non è vero?"Sento una voce femminile e giovanile dietro di me.
Mi volto e vedo lei, Yeul. Avevo dimenticato che era in giro per il covo ed era nascosta qua sottordine di Caius.
"Non so di cosa stai parlando."Fingo, spostando gli occhi su altro,ma lei è molto astuta.


"Non fingere con me. E' inutile. Lo so che tu sai, o meglio che l'hai visto."Mi rivela facendomi intuire che lei sa della mia visione.
Respiro profondamente, volgendo  lo sguardo nuovamente su lei, andando diritto al punto:"Sai dirmi chi mi ha attaccato? Intendo nella visione. Chi è stato a ferirmi?"
"Non penso che debba dirtelo. Lo sai molto bene chi è..."Replica ed io comincio a pensare fosse stato mio padre, ma lei continua togliendomi quel pensiero dalla testa:"...e no. Non è tuo padre. Sephiroth non sarà presente nello scontro tra te e costui."
"Mpf..."Mormoro per poi sorridere:"Chi altro può attentare alla mia misera vita se non lui? Ah...giusto. Dimenticavo quel pezzente di Ardyn."
"Sei una ragazza molto sveglia, ma sei anche estremamente fragile. Hai liberato Jenova per avere vendetta da tuo padre, ma lui non ha fatto altro che proteggerti."
"Proteggermi? Da cosa? Dall'essere ripresa? Con il settimo settore in revisione e il quindicesimo in lista, io slitto via finendo a non so tra quanti anni per essere ripresa."Ricordo facendomi valere, ma Yeul sembra non pensarla come me.
"Può sembrarti assurdo, ma inizialmente è stato come pensi. Voleva tornare ad essere forte, ma sapere di te ed Edea, gli ha fatto cambiare idea rendendo tutto un grande sacrificio d'amore."
"Amore?Tu non sai di cosa stai parlando!"
"Invece io so.Dovresti rivalutare la situazione. Quando si è arrabbiati si fanno cose insensate e tu ne hai appena fatta una."
"Davvero? E quale?"Comincio a chiedere non rendendomi conto del gesto assurdo da me compiuto e la veggente non perde tempo a chiarirmi questo punto dicendo:"Riportare in vita Jenova. L'hai liberata. Quando Ardyn sarà sconfitto, se lei è ancora in circolazione, non perderà tempo a radere al suolo tutto e fare di questo posto la sua casa. Verrai anche tu distrutta insieme a tuo padre e la sua stirpe perchè in parte siete umani."
"Mpf...sciocchezze. Non può distruggermi. Io non sarò mai un ricordo."
Quelle parole pronunciate da me, sembrano sorprenderla. Inizia a fissarmi e mi sento a disagio, soprattutto quando continua:"Sei così identica a lui... a Sephiroth. Ecco perchè ti chiedo di fare la scelta giusta prima che si compia il fato di Ardyn e che venga distrutto. Pensaci."
Con queste parole, la ragazzina si allontana. Sono amareggiata da tutto questo. So bene le cose come stanno e comincio seriamente a preoccuparmi per le mie azioni compiute. Forse....sono stata troppo avventata?
Mi alzo e vado vicino allo specchio per guardarmi, quando sento dei passi striscianti. Li riconosco. Sono quelli di mia nonna Jenova, ma non è sola. Con lei si è svegliata anche Yazoo.
"Madre..."Mormora venendomi vicino per poi chiedermi:"Cos'hai?"
"Niente. Yazoo...devi farmi un favore."
"Dimmi. Sono ai tuoi ordini, madre."
"Controlla le mosse di mio padre. Devo sapere ogni cosa."Ordino, ma lui sembra preoccupato.
"Non posso lasciarvi sola."
"Manda chiunque, ma ho bisogno di sapere come procede la situazione tra lui e Ardyn."
Stranamente, Yazoo sembra comprendermi. Lo vedo sorridere. Sente che ho cambiato i miei piani per svolgerli in maniera migliore.
Devo ancora capire chi mi ferirà e non so se sarò in grado di cambiare quel destino, ma devo tentare il tutto e per tutto. Lo vedo annuire e allontanarsi. Il sorriso sul volto di Jenova la dice lunga.
La vedo avvicinarsi a me, sciogliendo i miei capelli e cominciando a pettinarli come una nonna amorevole fa con la propria nipote. 
Sembra compiaciuta dal mio comportamento e con voce sussurrante mi dice:"Vo siu m'etecemue nue. Velve Dithubue lel m'erore rusve. Siu ol isindue be sicouvi."
Con le parole sembra ci sappia fare e anche molto.
Mi ritrovo commossa. 
"Sono davvero un esempio? Davvero sono il tuo orgoglio?"Domando alzando gli occhi verso lo specchio, mentre la vedo annuire.
In tutti questi anni, non me lo sono sentito dire da nessuno. 
Nessuno mi ha detto cose del genere. Con occhi colmi di lacrime e commozione, la ringrazio cercando di dirglielo nella sua lingua aliena, che sembra impressa nel mio DNA:"Ctequi, lelle."
Nel dire quel semplice grazie, noto i miei occhi illuminarsi allo specchio. Comincio a sentirmi più forte che mai. Nessuno può distruggermi, ne tantomeno distogliermi da questa realtà così piacevole.
Devo capire cos'è che succede e il perchè di quella visione. Non posso permettere che tutto questo mi venga tolto. Non deve essermi tolto.

***Intanto, a nostra insaputa...***

Ignis peggiora attimo per attimo, nonostante il supporto di Unknow.
"Maledizione."Mormora cercando di trovare altri panni per fargli scendere la febbre ormai alta.
"Noct..."Lo sente chiamare e il dimenticato non perde tempo a rispondere:"Noctis non è qui."
"Non posso farcela... non più."
"Devi resistere Ignis. Ce la puoi fare."
"Non posso. Ho bisogno di energia e....e...."
"E cosa?"
"Se solo potessi unirmi con Ignis, con l'altro me, sicuramente tutto questo non..."
"Stai tranquillo. Noctis ha in mente di portare Rika. Abbiamo saputo che lei è qui in giro. Se riesce ad arrivare sul settore attuale, forse..."Viene bloccato dall'urlo straziante di Prompto che ha tra le mani la ragazza.
Senza perdere tempo, Vidina la prende in braccio, portandola dentro da Unknow.
"Abbiamo bisogno di una lavanda."
"Cosa?"
"Si è inniettata il rum nelle vene. Dov'è la lavanda?"
"Prendete una siringa, maledizione! La lavanda è per lo stomaco. Ha bisogno di un inniezione di adrenalina. Solo così la debbella."Rimprovera il dimenticato, seguendo il rosso e prendendo la siringa insieme all'adrenalina per inniettarla alla compagnia in preda ad una crisi.
"Si riprenderà?"Domanda Lightning volgendo lo sguardo verso l'ombra che risponde:"Lo spero."
In quel preciso istante, una ragazza dai capelli rosei e corti fino alle spalle, occhi marroni e dallo strano abbigliamento arriva nella città centrale.
"Ehi! C'è nessuno qui?!"Comincia a chiamare attirando l'attenzione dell'ombra e degli altri che si sono rinchiusi in casa.
Prompto la guarda e la rosa si tocca la nuca per poi farsi coraggio e andare verso lui e Lightning che sono gli unici a stare in giro.


"Ehi, finalmente ho incontrato qualcuno."Afferma fermandosi dinanzi ai due e confondendo la ragazza che inizia a chiedere:"Chi sei?"
Purtroppo però sembra non essere l'unica ad essere confusa.
"Non ti ho mai visto da queste parti. Chi sei? Una nuova creazione?"Nota l'ombra bionda ignaro che la tizia non sa perfettamente nulla di se e sul come si sia trovata lì.
"Creazione? Di che stai parlando?"
Aria, vedendo la tipa, esce fuori incuriosita comprendendo la realtà della situazione:"Dunque sei una nuova arrivata, eh?"
La tipa annuisce e si volta verso la dimenticata presentandosi:"Mi chiamo Sophie."
"Sophie, cos'è che sai fare? Cioè cos'è che ti riesce meglio?"
"Sono un'avventuriera. Mi piace esplorare."Risponde energicamente facendo sorridere la donna:"Ottimo. Avevamo proprio bisogno di una come te."
"Come me?"
La bruna annuisce e indica una strada che porta verso la foresta rigogliosa per poi dirle:"Va verso la foresta rigogliosa. Abbiamo bisogno di provviste e di sapere dei danni del Glitch. Mi raccomando. Sta lontana dal mostro, altrimenti ti glitchera ed è la fine."
Quella parole sembra mettere in disagio la nuova arrivata, tant'è che abbassa lo sguardo titubante domandando:"Glitch? Per caso è quel mostro serpiforme simile ad un drago nero?"
"L'hai visto?"Riprende Lightning sorpresa, mentre la ragazza annuisce dando ulteriori risposte:"Si, l'ho visto andare dalla parte opposta a questa. Mi dava i brividi. Gli alberi sono diventati cubi neri e ho visto persone che toccando quegli alberi si sono trasformati come in zombi."
"Sono diventati Blank. Esseri vuoti e senza anima. Chiunque va a contatto con il Glitch fa quella fine. Dimentica chi è oltre a perdere ogni sorta di sentimento che non sia paura, angoscia e aggressività."Informa Aria lasciando sorpresa Lightning.
"Cosa? Allora è per questo che lei..."Realizza voltandosi verso la casa di Unknow e vedendo Rika riprendersi pian piano.
Lei ha compreso che quella ragazza l'ha salvata per evitare che venisse cancellata dall'esistenza. Sarebbe bastato un singolo tocco di quel Glitch e tutto sarebbe finito. Una lacrima sul volto della rosa comincia a scendere nella comprensione di tutto ciò mormorando:"Rika..."
Sapere che la castana ha preferito impiantarle i ricordi che non voleva darle pur di salvarla la vita, la lascia senza fiato.
Nel frattempo, mentre i dimenticati cercano di aiutare Rika e l'ombra di Ignis supportati dalla nuova arrivata Sophie, nella foresta rigogliosa tutto è stato raso al suolo.
A quanto pare sembra che Sophie non è l'unica arrivata su Oblitus in un brutto momento.
Uno stridulio agghiacciante rabbrividisce chiunque lungo la via. E' il Glitch che ha trovato una nuova preda, tra l'altro nuova anche per Oblitus stessa.
Un uomo sulla trentina corre velocemente per evitare che venga preso dalla bestia, quando un dimenticato lo aiuta a fuggire.
"Ehi, di qui! Svelto!"Sente quell'urlo rivelatosi essere di Safay Roth.
Il nuovo arrivato corre verso il dimenticato che blocca velocemente il passaggio per quella caverna, intrappolarsi all'interno per evitare che il Glitch possa entrare e infettarli.
Quel blocco di massi piazzati li su tramite un esplosivo scattato viene glitcherato all'istante poichè la bestia tenta di entrare, ma senza successo.
L'ex villano Safay si volta verso quell'uomo dai capelli castani e di media lunghezza, ha un viso giovanile con tanto di pizzetto. Più lo guarda e più ne è convinto. Deve essere una sottospecie di generale o capo armata per com'è vestito.
"Sei nuovo, non è vero?"
"Dove mi trovo?"Comincia a fare domende il novizio avendo subito le sue risposte:"Sei su Oblitus e non sei venuto nel suo giorno migliore."
"Cos'era quel mostro?"
"Un Glitch. Passano spesso di qui e ogni volta che passano sembrano portare errori di programmazione, come te."Cerca di umiliare il ex-villano fissando il misterioso arrivato che si volta verso di lui, con fare calmo come sempre e privo di ogni emozione risponde:"Io non sono un errore."
"Sei stato scartato allora? Qual è il tuo nome?"
"Mi chiamo Graff."
"Io sono Safay, qual era il tuo ruolo?"Continua a domandare per saperne di più, ma l'uomo non sembra voler rispondere:"Cos'è? Un interrogatorio?"
"Sono io che comando qui. Tu non sai come funziona questo posto e dunque ti conviene rispondere alle mie domande. Qual era il tuo ruolo?"Ripete nuovamente attendendo risposte.
Il tipo si siede su un masso, ormai è con le spalle al muro e sa che non può far almeno di dire le cose come stanno.
Fissa quel generale rivelando:"Ero un capitano soldier che ha tradito la sua patria diventando un aviopirata malvagio e avido di potere, ma sono stato scartato e mandato qui. Dovevo far parte di un settore minore. Non ricordo nemmeno più il nome."
"Sei fortunato. Anch'io ero un villano una volta."Informa il dimenticato sedendosi accanto al nuovo arrivato, continuando:"Purtroppo sono stato scartato per il mio cancelliere. Pare che Ardyn abbia avuto molto più successo di me."
"Ardyn? Intendi dire il villano del quindicesimo settore?"
"Sei informato a quanto pare."
"Si, ma non ne so molto. Ho sentito qualcosa alla città delle macchine. Una certa Eden mi ha parlato di questo casino che sta creando questo Ardyn."
"Eden, eh?"
"Si, ma non ha detto molto. Ha detto semplicemente che Ardyn ha bloccato Oblitus e i suoi abitanti riportando anche questo Glitch, quando ho chiesto cos'era il Glitch e chi fosse questo Ardyn ha cominciato a fissarmi in tono minaccioso."
"Non è una che ama parlare. Già sembra abbia detto troppo."
"Come facciamo ad uscire di qui adesso?"Chiede Graff avvicinandosi a quei massi.
"Non toccarli. E' glitcherato e quindi puoi infettarti e diventare un blank. Dobbiamo attendere ventiquattro ore, il tempo che si deglitchera tutto. Il masso verrà via da solo."Rivela Safay per poi proporre:"Intanto, perchè non ci scaldiamo un po' combattendo?"
"Non chiedo di meglio."Replica il nuovo arrivato spianando la sua spada pronto a combattere.



   
 
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