Note: E' da molto che non scrivo, o comunque che non pubblico ciò che ogni tanto mi viene voglia di trascrivere.
Ma negli ultimi giorni ho ritrovato un piccolo ritaglio di tempo che mi ha permesso di mettere giù qualcosa di concreto. Si tratterà di una raccolta di Song!fic. Non odiatemi se trovate troppo ANGST, vi giuro che non è colpa mia ma quando mi perdo a scribacchiare esce da solo. Spero vi piacciano.

1 - Alive / Sia

~I was born in a thunderstorm
I grew up overnight
I played alone, I'm playing on my own
I survived~

Quella notte perse tutto. La sua famiglia, la sua vita, la sua casa, la sua pace.
Nulla gli rimase se non sua sorella Laura.
La notte era buia, la pioggia cadeva, fulmini nel cielo e rabbia.
Solo quello ricorda, pioggia fango lampi e rabbia.
Non riesce ancora a ripensare a quel periodo cupo della sua vita senza provare un moto impetuoso di ira e disgusto.
Ogni volta che si guarda allo specchio continua a pensare che avrebbe potuto fare qualcosa, ma soprattutto che la colpa è solo sua.
Gli ci sono voluti anni, immensi sacrifici, notti insonni a piangere.
Ma è riuscito a sopravvivere, non si è arreso.
Vuole andare avanti, lo fa per tutti quelli che non ci sono più.
Lo fa per sé stesso.
Lo fa per Talia.

~Hey, I wanted everything I never had
Like the love that comes with life
I wore Envy and I hated it
But I survived~

E’ tornato qui, a Beacon Hills, per riprendersi tutto quello che aveva.
Deve scoprire cosa è successo a Laura, e vuole anche fare chiarezza sul suo passato e la sua famiglia.
E’ un Omega, ha bisogno di un branco, ha bisogno di amici.
Nel periodo in cui sono stati via assieme a Laura, ha conosciuto altri branchi, altri Alpha.
Ha visto quel senso di cooperazione che si crea tra le persone all’interno di un branco, ha visto la gente riunirsi e gioire insieme, le ha anche viste avvicinarsi e sostenersi nei momenti di sconforto.
Ha sempre provato molta invidia per tutti loro, lui non ha mai potuto avere un qualcosa di simile.
Le vicissitudini passate lo hanno reso schivo, asociale ed inadeguato ad intessere rapporti con persone che non fossero sua sorella maggiore.
Deve andare avanti, deve continuare a sopravvivere.
Ma in fondo anche lui lo vuole.
Vuole essere amato.

~I had one way ticket to go to a place where all the demons go
Where the wind don't change
And nothing in the ground can ever grow
No hope, just lies, and you're taught to cry in your pillow
But I'll survive~

Non nota differenza alcuna, la cittadina è rimasta la stessa.
Sembra di essere fossilizzati nel tempo; tutto al proprio posto, solite strade, solite macchine.
Sono passati anni per lui, ma Beacon Hills è tale e quale al giorno in cui la abbandonarono.
Torna nella riserva, ogni passo che compie verso quella che era la propria casa è come se fosse appesantito da scarpe di cemento. Non è più stato lì da quando è successo.
Sapeva che prima o poi gli sarebbe toccato, anche se in cuor suo sperava di no.
Sono i demoni del suo passato quelli che hanno ridotto la villa della sua famiglia in quelle condizioni.
I ruderi rimasti simbolizzano quello che sente dentro, il suo cuore è bruciato tra quelle mura quella notte.
Si ferma in quello che era il loro salotto, dove tutte le domeniche a pranzo sua madre li faceva sedere insieme a mangiare.
Si accascia per terra e sente le sue guance bagnarsi.
Pensava di aver già pianto tutte le lacrime che il corpo poteva produrre.
Si sbagliava.
Ma sopravviverà.

~I found solace in the strangest place
Way in the back of my mind
I saw my life in a stranger's face
And it was mine~

Sono passati alcuni anni.
Piano piano si è costruito la sua cerchia, ha trovato degli amici, persone delle quali si può fidare.
E’ cresciuto molto rispetto a quando è arrivato.
Si è concentrato su sé stesso, ma non ha escluso l’esterno.
Ora è affiancato da persone valide che sarebbero disposte a difenderlo, darebbero anche la propria vita se fosse necessario. Alcune lo hanno fatto.
Non credeva che sarebbe mai potuto capitare, aveva quasi abbandonato ogni speranza.
Insieme affrontano situazioni a volte invalicabili, ma sono tutti uniti, hanno tutti uno scopo ed un obiettivo.
Alcuni sono più vicini di altri, però il branco è forte, il branco è famiglia.
Più volte si ritrova a specchiarsi in due occhi color del caramello.
Sa che non è più solo.

~I had made every single mistake
That you could ever possibly make
I took and I took and I took what you gave
But you never noticed that I was in pain
I knew what I wanted, I went in and got it
Did all the things that you said that I wouldn't~

Però è ricaduto nella vendetta.
Aveva trovato la pace ma la rabbia ha prevalso, ed ora regna il caos.
Deve avere la sua rivalsa, lo deve alla sua famiglia, lo deve al Derek adolescente che piangeva sotto la pioggia in una notte buia rischiarata solo dalla luce delle fiamme.
Nulla importa se i suoi amici gli chiedono di smettere, si propongono di aiutarlo.
Deve farlo da solo.
Commette un sacco di errori, alcuni involontari ma molti consapevolmente.
Deve fermarsi. Non vuole. Deve rallentare. Non può. Deve farsi aiutare. Nessuno può capire.
Può farcela. Lo sa.
Ma cosa otterrebbe portando a termine la sua rivincita? Qual è la ricompensa?
Ne sarebbe davvero soddisfatto? Ne varrebbe davvero la pena?
Non importa, sa che deve farlo.
E lo fa.
E poi il vuoto, il nulla.
Dov’è il senso di vittoria? Dov'è la sensazione di leggerezza e gioia?

~I told you that I would never be forgotten
I know that's part of you

I'm alive (You took it out, but I'm still breathing)~

Il suo abbraccio. I suoi occhi. Il suo odore.
Il battito cadenzato del suo cuore.
Quella era la vera ancora di salvezza.
Quella era la sua pace.
Non avrebbe mai potuto dimenticarlo, era diventato una parte di lui.

-Derek basta. Resta qui con me.-
-Per sempre.-

~I'm alive, I'm alive
I'm alive, I'm alive~