Che
siano di felicità o tristezza, le lacrime
lasciano in bocca un retrogusto amaro
Sul campo di battaglia ormai estinto
regnava
un innaturale silenzio, ma le orecchie
di Yamanbagiri continuavano a rimbombare intensamente. Seppur avvolto
nel suo
mantello, una sensazione di gelo intorpidiva il suo corpo; i capelli
biondi
presero sfumature rosse dovute dal taglio alla tempia sinistra e lo
sguardo si
faceva via via più appannato, tuttavia soltanto una figura
rimaneva nitida.
"Aruji...”
appena la chiamò, provò
una fitta di dolore al cuore – eppure, da quel che ricordava,
non era stato
colpito a quell’altezza. “Una replica come me non
è degna delle sue
lacrime." Strascicò con fatica le parole colme di tristezza
e nostalgia e,
infine, la spada si spezzò tra le braccia tremanti della Saniwa.
mi
è
venuta l'ispirazione per questa drabble in una notte piovosa e senza
sonno, in
più riprendeva il prompt indetto dal profilo tw tkrb69min ed
in quel momento ho
pensato "due piccioni con una fava". io voglio bene
a
yamanbagiri, è il mio starter ed in certe occasioni mi
rispecchio nel suo
personaggio. ogni volta che mostra insicurezza sul fatto di essere una
copia
vorrei sinceramente poterlo abbracciare e non vedo l'ora che venga
annunciato
il suo kiwame con la speranza che yamanbagiri acquisisca più
di fiducia in se
stesso ;; (un ringraziamento alla bro che, pur non conoscendo il fandom
di
tourabu, sopporta in silenzio i miei scleri e che mi aiuta con piccoli
problemi
tecnici di nvu)