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Autore: whitemushroom    29/05/2018    4 recensioni
Kuja è senza dubbio un mago geniale, ma vi sono alcuni punti che non gli sono chiari.
E quando Gidan prende la situazione in pugno il risultato non è mai garantito ... (Fandom: FF Dissidia NT)
Storia partecipante al contest "Tredici storie per tredici fratelli" per festeggiare l'ottavo anniversario del thexiiiorderforum
Genere: Comico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kuja, Terra Brandford, Zidane / Gidan Tribal
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Parola di esperto!


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Personaggi: Gidan Tribal (a sinistra), Kuja (a destra)
Fandom: Final Fantasy Dissidia NT
Rating: verde
Avvertenze: causa necessità di postare in corsa per via del mio pc morente credo sia scritta con i piedi. Aggiungetevi che lo stile leggero is not exactly my cup of tea ed il gioco è fatto.


Bene, il momento è propizio. Ho rimandato questa discussione da diversi giorni, ma credo che sia inutile tergiversare.
Anche perché Kuja non è chiaramente in grado di gestire la questione da solo.
“Fratello, dobbiamo parlare. Ora”.
“Non ti sembra di farlo già abbastanza spesso? Te ne prego, se stai per reclutarmi per la novantesima volta tra le fila dei Guerrieri dell’Armonia lascia perdere. Salvare il mondo non è un ruolo che mi si addica”.
“Lascia perdere la questione di salvare il mondo, ci sono cose più importanti da sistemare …” rispondo.
Grazie al cielo Kuja la smette di svolazzare e si ferma. Sono quasi sei ore che andiamo in giro senza una meta precisa in questo mondo senza nome, ed a mio fratello sfugge il dettaglio che non tutti, in questo gruppo, sappiano volare.
Anche il posto è propizio, un bel prato pieno di fiori con un laghetto che attrae Kuja come un’ape al miele. Certo, poi le api non si specchiano per controllare lo stato dei capelli o la condizione delle unghie, ma per una volta ignorerò la cosa. Parte di me vorrebbe che quell’idiota dalla parlantina sciolta trovasse il coraggio di confidarsi con me e sputare il Kappa, ma è chiaro che dovrò fare tutto da solo.
Mi accingo a scassinare la serratura “… che cosa mi dici di Terra?”
Colpito.
Ha un piccolo tremito, che nasconde l’istante successivo sollevando le spalle. Chiunque non lo conosca potrebbe pensare che la frase lo abbia lasciato del tutto indifferente.
“Non vedo cosa ci sia da dire”.
“Proprio niente niente niente niente? Perché a me sembra proprio che ci sia qualcosa che bolle in pentola tra te e la ragazza più carina in circolo”.
Il che, per tornare al problema pressante della giornata, va messo nel conto.
Non sarò un sapientone di matematica, ma fino a cinque so contare. E cinque è il numero esatto di donne attualmente a disposizione in questo mondo. Cinque, non sto scherzando. Cioè, forse sei se contiamo quella vecchia strega nella Discordia, ma mi attesterei sul numero cinque tanto per sottolineare la gravità della cosa. E, se contiamo che una è una nanerottola centenaria che parla in versi, una è una divinità espressiva come lo stivale di Steiner, una è una tipa strana che mi guarda male ed una … beh, una è Lightning … insomma, ciò fa di Terra l’unica ragazza disponibile per non morire di castità in questo posto.
Devo ancora capire perché Materia abbia richiamato Vaan e non ragazze carine come Yuna o Tifa. Per carità, Vaan è un amico e tutto, ma se proprio devo rimanere bloccato ancora in questo posto mi piacerebbe avere qualcuno di interessante con cui trascorrere queste notti noiose e tutte uguali.
E il sapere che Terra sia potenzialmente occupata mi lascia un tantino perplesso, specie considerando che Kuja non ha proprio nulla che possa attirare una ragazza. Insomma, guardatelo, lui già sembra una donna, figuriamoci poi se …
“Non capisco perché l’argomento ti interessi. Le ho solo salvato la vita, per di più perché faceva parte di un mio piano troppo complesso da spiegare al tuo fragile cervello”.
“Ho capito l’antifona” rispondo “C’era una fanciulla in difficoltà e ti sei lasciato trascinare dai suoi occhioni a calamita. Ti capisco, mi succede tutti i giorni. Difetto di famiglia, temo. Dunque bacia bene o no?”
La sua faccia, già di per sé coperta da non so quanti chili di fondotinta, passa in meno di un secondo dal bianco porcellana al porpora spinto.
"Gidan, dovresti cercare di capire che non tutti gli esseri viventi hanno un apparato riproduttore così chiaramente sregolato e malfunzionante come il tuo” risponde con il suo tono da finto disinteressato che usa sempre quando sta cercando una scappatoia ad un dialogo scomodo.
Sì, ammetto che vederlo affogare nelle sue stesse parole sia una visione divertente.
Ma questo complica ancora di più le cose.
E' come afferrare una rana a mani nude.
“Perfetto, lo prenderò per un no. Quindi se proprio non sei interessato posso sempre provarci io con lei …”
Non ho nemmeno detto questo
Colpito e affondato.
Bene, almeno adesso ho la sua attenzione. Kuja smette di guardarsi allo specchio d’acqua -era ora!- e mi ritrovo a fissare i suoi occhi chiari molto più battaglieri di prima, di quelli che di solito preannunciano una palla di fuoco. “Gidan ... Terra è una ragazza molto, molto sensibile. La tua rumorosa e discutibile presenza è già di per sé uno strazio, ma su una persona come lei la riterrei quantomeno … destabilizzante”.
“Ok, ho afferrato il concetto!”
Ci è voluto un po’ per cavarglielo dalla bocca (lo dicevo che gli attrezzi da scassinatore mi sarebbero potuti servire), ma almeno il quadro è proprio come sospettavo -per certe cose ho un discreto fiuto, sapete?- e credo che l’intera questione debba passare im-me-dia-ta-men-te nelle mie mani. Kuja non prenderà mai l’iniziativa, e non posso permettergli di farsi sfuggire una simile occasione (in quale mondo la vado a pescare un’altra ragazza che stia ad ascoltare tutte le sue chiacchiere senza annoiarsi e che in caso di problemi sia in grado di sparargli un Meteor sul naso per farlo ragionare?). Terra è già cotta a puntino, insomma … arrossisce tutte le volte che le parla ed è ancora più adorabile del solito, lui … beh, Kuja deve solo trovare il coraggio di lanciarsi, ed è qui che dovrò entrare in gioco io. “Fratello, tu hai un disperato bisogno di una spalla. Di qualcuno che ti dia la giusta spinta! E quel qualcuno … eh eh … modestamente sono io! Mi ritengo un discreto esperto in materia”.
“Gidan, anche tu avresti bisogno di una giusta spinta. Giù da un’aeronave, se accetti un consiglio”.
Bene, è deciso.
Grazie al cielo sono sempre un tipo previdente per questo genere di cose ed il piano che avevo abbozzato prima di questa discussione può andare in porto senza problemi. Ammetto che mi sarei aspettato di prestare la mia vasta esperienza a gente come Bartz o Vaan (che ne avrebbero un disperato bisogno, parola mia), ma ehi, se posso aiutare mio fratello credo sia anche meglio.
Magari un paio di serate con una ragazza gli daranno una bella calmata e la smetterà di elaborare piani contorti per distruggere il mondo.
E forse cesserà anche di vestirsi come una donna. Non ha idea di quanto sia imbarazzante condividere il suo stesso genoma.
In tutto questo non potevo scegliere un posto migliore per la nostra chiacchierata. Questo luogo trabocca di fiori di ogni tipo, c’è l’imbarazzo della scelta, e so esattamente quale tasto premere.
Certo, è vero che io e Kuja non siamo cresciuti insieme, non siamo “fratelli” come due … beh, “fratelli” dovrebbero essere, ma ammetto di riuscire a capire alla perfezione quello che gli passa per la testa. Cioè, escludendo tutte quelle poesie e quelle opere teatrali di cui ha chiaramente ingoiato i libretti …
Infatti mi bastano meno di due minuti per attirare la sua attenzione, la faccia offesa come se gli avessi appena calpestato la coda.
“Gidan, potresti spiegarmi nel dettaglio cosa sia … quello?” chiede, fissando con disgusto l’oggetto che ho appena iniziato a preparare.
L’esca colorata fa capolino dalle mie mani, e mi viene da ridere al pensiero che Kuja l’abbia ingoiata tutta in un boccone. “Beh, un mazzo di fiori. Perché, a te cosa sembra?”
“Il termine tecnico sarebbe abominio” risponde. “Raccogliere fiori a caso ed unirli nella tua mano va contro qualsiasi regola del buongusto. Hai un senso dell’estetica quantomeno raccapricciante, sono quasi convinto che persino quel putrido pagliaccio di Kefka lo abbia più sviluppato del tuo!”
“Tsk, nessuna delle mie ragazze si è mai lamentata. Vuoi farmi credere di saperlo fare meglio di me?”
“Guarda e impara”.
Perfetto, l’esca è stata inghiottita, digerita e assimilata. Kuja si crede tanto sveglio, ma lo so che davanti a certe cose proprio non riesce a starsi fermo. Credo sia più forte di lui e, ve ne prego, non venitemi a chiedere quale strana molla gli scatti nel cervello perché giuro di non averne la più pallida idea. Già trovo difficile pensare che vi sia una sequenza genomica che imparenti me e questo cocciuto esteta capriccioso, ma capirne le motivazioni va davvero oltre le mie capacità.
Ogni tanto mi chiedo se non dovrei odiarlo per quello che ha fatto.
Per la guerra che ha scatenato nel nostro mondo, o per tutto quello che ha fatto passare a Vivi o alla mia Garnet; ha realizzato armi senzienti per mettere a ferro e fuoco l’intera Gaya per nessun altro motivo che non fosse l’accumulare più potere solo per se stesso.
Dovrei odiarlo per questo e per le sue bugie.
Eppure non vi riesco.
C’è qualcosa di buono sotto quella maschera di menzogne. Magari … magari non esce sempre o quando sarebbe necessario, ma so che c’è. Ha salvato Terra, questo me lo ha detto lei stessa, ed ho come l’impressione che in questo nuovo mondo sia sempre stato al mio fianco nonostante gli schieramenti opposti, i tradimenti e tutti i cicli che non fanno altro che separarci e spingerci a lottare fino allo stremo.
Sarà solo una sensazione, ma so che ha sempre vegliato su di me.
Non chiedetemi come.
Sono abbastanza certo che non lo sappia nemmeno lui. O non lo ammetterebbe comunque, e ciò finirebbe per riportarci al punto di partenza. Per quel che mi riguarda … va bene così.
E, ad essere sinceri, il suo mazzo di fiori è davvero più bello del mio (sì, lo ho fatto alla rinfusa a bella posta, ma sono stato sincero quando ho detto che nessuna ragazza si è mai lamentata dei miei regali).
Molto, molto più bello.
“Oh, Terra, bentornata! Sei arrivata proprio al momento giusto …”
E in effetti eccola che rintra dalla ricognizione, tutta sorridente e con la faccia di chi si sia messa a coccolare Moguri durante il percorso. E Kuja, nonostante il suo millantato genio, si accorge solo adesso di trovarsi con un mazzo di fiori particolarmente compromettente tra le mani e Terra che è arrossita fino alla punta dei capelli “… mio fratello deve dirti una cosa im-por-tan-tis-si-ma. Non temete, levo il disturbo. Ci si vede domani mattina!”
E, parola mia, se quell’idiota non riesce a baciarla stasera non ci riuscirà mai più!
Prima di levare le tende gli faccio un ultimo saluto, godendomi tutta la gamma di espressioni sulla sua faccia. “Mi raccomando, mi aspetto un sacco di particolari piccanti!”
“GIDAN, SOTTOSPECIE DI IMPIASTRO, IO TI DISINTEGRO!”



E poi, in caso non riuscisse … mi offrirò come controfigura domani sera stessa!

 

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