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Autore: Ron23    04/06/2018    2 recensioni
Una raccolta di singole storie, a tema prevalentemente sentimentale. Ogni capitolo è dedicata alle vicende di una coppia diversa, che alla fine si troverà alle prese con i propri sentimenti
1. Lightning x Squall
2. Cloud x Terra
3. Tidus x Yuna
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Lightning e Squall, stavano affrontando Nube Oscura, Golbez e il Manikin di Kefka. I due nonostante il lieve svantaggio numerico, riuscirono ad eliminare il Manikin e a ferire Nube Oscura. A quel punto un portale si aprì alle spalle dei due, e decisero di attraversarlo quando videro che i loro avversari ricevevano i rinforzi del vero Kefka e di due Manikin.
Kefka cercò di seguire i due, ma una barriera invisibile gli impedì di attraversare il portale. Quando cercò di abbatterla il colpo gli tornò indietro colpendolo in pieno, e Golbez in quel momento sentì ridacchiare una voce sconosciuta.

 

Quando il portale si chiuse, Squall e Lightning poterono abbassare la guardia, poiché nessuno li aveva seguiti.
Improvvisamente si scatenò un violentissimo temporale, con fulmini e forti raffiche di vento.

«Sarà meglio cercare velocemente un riparo!» suggerì Lightning.

Nonostante la scarsa visibilità, i due intravidero una casa poco distante, e si ripararono al suo interno. Tutte le aree del mondo in cui si trovavano, erano generate dai ricordi di qualcuno, ma risultavano deserte, proprio come quella casa, ciò nonostante tutto era perfettamente funzionante, c’era l'energia elettrica, acqua corrente, un camino acceso e ogni cosa di cui potessero aver bisogno.

 

I due avevano i vestiti completamente zuppi, così Lightning si diresse nella stanza da letto, aprì l’armadio per vedere se vi era qualcosa che potevano indossare, per poter poi mettere i loro vestiti ad asciugare. Vi erano un infinità di vestiti sia da donna che da uomo, Lightning ne prese uno e si cambiò, poi ne prese uno per il suo compagno. Quando Squall la vide ritornare, rimase incantato per un attimo, forse era per l’abito che indossava, ma lui non poté fare a meno di notare quanto fosse bella, lei lo notò e sorrise leggermente. Dopo essersi cambiati misero i loro vestiti ad asciugare vicino al camino.

 

 

I due erano a digiuno da molto, e i morsi della fame iniziavano ormai a farsi sentire, così si recarono nella cucina, per cercare qualcosa da mangiare. Era una cucina ben attrezzata, e con una ricca dispensa.

«Bene posso preparare un pasto caldo!» disse Lightning.

«Posso darti una mano!» esclamò Squall.

«Non dirmi che sai anche cucinare» chiese lei, con un leggero tono ironico.

«È una tecnica di sopravvivenza! Quando si è in missione non c’è chi ti prepara da mangiare, quindi bisogna arrangiarsi da soli» fu la sua risposta.

Lightning sorrise divertita dalla risposta di lui.

«Ho forse detto qualcosa di strano?» domandò Squall con aria perplessa.

«No! Non preoccuparti» replicò lei.

 

 

I due si misero a mangiare seduti al tavolo della cucina. Finito il pasto Squall si incantò a guardare Lightning, il battito del suo cuore si era fatto leggermente accelerato, ma ciò nonostante si sentiva stranamente sereno.

«Ehi, tutto bene?» domandò Lightning con un tono dolce. Anche lei si sentiva stranamente serena.

«Ecco… io…» lui cercava un modo di evitare la sua domanda, visto che non sapeva cosa rispondere, e quando sentì che stava arrossendo, si voltò verso la finestra, «Credo abbia smesso di piovere!» esclamò

Quando Lightning guardo fuori dalla finestra, vide che al posto della pioggia, aveva iniziato a nevicare, e inoltre si era fatta notte ormai.

«Sarà meglio andare a dormire, e stata una giornata stancante!» dichiarò lei.

«Qui c’è un solo letto, sarà meglio fare dei turni!» affermò Squall.

«Non c’è ne bisogno, è un letto matrimoniale, quindi c’è spazio per entrambi, io dormo da un lato, tu dall’altro, di te mi fido!» rispose Lightning con un leggero sorriso sul viso.

Lui preso alla sprovvista, non seppe cosa rispondere, e ancora una volta arrossì leggermente.

 

I due si erano coricati dandosi le spalle, ma nessuno dei due riusciva a prendere sonno, erano entrambi assorti nei loro pensieri.

Squall non capiva cosa gli stesse accadendo, il battito del suo cuore continuava ad essere leggermente accelerato, e nonostante l’imbarazzo di quella situazione surreale, lui si sentiva sereno nell’averla così vicino.

Si sarà già addormentata? Che mi succede! Proprio non capisco. Perché mi sento così?

Lei ti piace! Tutto qui. Non devi fare altro che ammetterlo, e andrà tutto bene!” mormorò una lieve voce femminile. Dopo un primo attimo di incredulità, Squall cercò di convincersi che fosse solo uno scherzo della sua immaginazione.

 

 

 

Anche Lightning sentiva che il battito del suo cuore si era fatto più accelerato, e anche lei si sentiva serena, ma a differenza di Squall lei già iniziava a intuirne la ragione.

Sento che anche lui è ancora sveglio! Cosa mi prende! Io… Che dovrei fare?

Devi solo accettare ciò che provi! Lo so che lui ti piace! Dunque cosa stai aspettando?”

Lightning spalancò gli occhi nel sentire bisbigliare quella voce femminile, la quale aveva un qualcosa di famigliare.

Perché esiti! Sai perfettamente cosa fare. Anche tu gli piaci! Ma lo conosci molto bene, se aspetti lui ti perderai quest'occasione unica.”

Lightning sospirò leggermente, e dopo un primo momento d'incertezza. decise di provare a lasciarsi guidare soltanto dal suo cuore.

 

Squall continuava a pensare a quella voce, le parole che aveva sentito continuavano a risuonare nella sua mente.

A quel punto sentì la mano di Lightning che gli afferrò il braccio, e lei lo esortò a voltarsi. Quando si girò lei lo guardò intensamente con un sorriso dolce. La stanza era leggermente illuminata dalla luce della luna, lei gli accarezzava il viso e i capelli, il battito del cuore di entrambi si era fatto ancora più veloce, avvicinarono le loro labbra si baciarono. Quel bacio trasmetteva ciò che provavano l'uno per l'altra, e si strinsero in un tenero abbraccio, quella notte avrebbe cambiato tutto per loro.

 

 

La mattina Lightning fu la prima a svegliarsi, lei e Squall erano ancora abbracciati.

Lei si alzò lasciandolo dormire, si diresse nel bagno per farsi una doccia, l'acqua era calda al punto giusto. Tuttavia in quella situazione c’era qualcosa che le sfuggiva, come la voce che aveva sentito quella notte, e che sembrava conoscere esattamente cosa provava.

Uscì dal bagno avvolta in un asciugamano, si sedette su letto e lo svegliò dolcemente.

«Buongiorno dormiglione!» disse lei, con un sorriso ed un tono dolce.

Lui la guardò, e sorrise leggermente.

«Approfitta per farti una doccia calda, dubito che avremo un altra occasione come questa» aggiunse.

 

 

 

Dopo aver indossato i loro vestiti ormai asciutti, ed aver fatto colazione, i due lasciarono la casa.

È come se qualcuno avesse preparato appositamente tutto questo per noi due! Pensava Lightning mentre dava un ultimo sguardo a quella casa.

«Alla fine te ne sei accorta!» dichiarò una voce alle loro spalle.

I due si voltarono alzando la guardia, e videro una donna dai lunghi capelli biondi e occhi dorati, che indossava un abito bianco.

«Chi sei?» le domandò Squall.

«Una Dea! Viaggio tra i vari mondi, sono conosciuta con il nome di Venere» rispose lei.

«Era dunque tua la voce che ho sentito questa notte?» esclamò Lightning.

«Non so di cosa parli! Io mi sono limitata solamente a materializzare quest'area, sfruttando i vostri desideri, e impedendo che altri vi entrassero» fu la risposta di Venere.

«Cosa in tendi dire?» le chiese Lightning.

«Semplice, tutto ciò che si trova qui, è una rappresentazione dei vostri desideri, che voi tenevate nascosti infondo ai vostri cuori, dandogli forma io vi ho solo aiutato ad esprimere i vostri reali sentimenti» rispose Venere.

«Perché avresti fatto tutto questo?» disse Squall.

«Ha importanza! Diciamo solo che ho una predilezione per le questioni di cuore» così dicendo, Venere aprì un portale con lo schiocco delle dita. «Forse un giorno ci rivedremo! Per ora addio!»

 

A quel punto i due attraversarono il portale per tornare dai loro compagni, Lightning e Squall rimasero con un unico dubbio. A chi mai apparteneva la voce che avevano sentito quella notte.

 

 
   
 
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