Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Feisty Pants    15/06/2018    2 recensioni
Un normale liceo italiano caratterizzato dalla vita energica di tantissimi adolescenti. L'arrivo di una nuova studentessa Judy Hopps, alunna geniale con una particolare dote investigativa, migliorerà la vita di Anna, Elsa, Kristoff, Jack, Hiccup, Merida, Rapunzel e Flynn. L'amicizia aiuterà Judy ad aprirsi e a dimenticare i traumi del passato...ma lei non sa che tutti i suoi amici sono in pericolo...per colpa sua.
Genere: Drammatico, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa, Kristoff, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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IX.
MISSIONE SPECIALE: “ESPERTI IN AMORE”
 
15 Ottobre, giorno del dibattito.

L’atrio della scuola era affollato e occupato dalle classi pronte ad entrare in auditorium per ascoltare il dibattito dei papabili futuri rappresentanti d’istituto. Jack, Elsa e Judy erano pronti per fare la loro arringa e camminavano freneticamente dietro le quinte. Jack indossava dei jeans e una camicia azzurra elegante che faceva risaltare i suoi occhi. Elsa e Judy, invece, portavano delle magliette a maniche lunghe molto carine. Avevano stabilito, infatti, di essere eleganti ma non troppo. Alcuni partecipanti delle liste rivali indossavano tacchi alti per fare colpo mentre, altri, portavano delle semplici felpe. Secondo Judy loro non davano nessun esempio di serietà.

La prima lista in gara era stata ideata da tre ragazzi di terza liceo. La ragazza che ruppe il ghiaccio si chiamava Aurora. Era molto bella se non fosse che, per colpa del suo tono di voce e per “l’entusiasmo”, stava per far addormentare tutta la platea. La loro lista proponeva più corsi sportivi, l’inserimento di nuovi alimenti più naturali nel bar e la richiesta di fare più interrogazioni programmate.

“Banali e inutili oserei dire… loro li stracciamo di sicuro” commentò Judy all’orecchio di Elsa che annuì pienamente d’accordo.

La seconda lista era molto interessante. Il manifesto diceva: “Lista APP: ci applichiamo e informiamo per voi” ed era capitanata dai ragazzi che studiavano informatica. Tra loro vi erano lo pseudo bullo Nick e un giovane ragazzino di nome Hiro. Si dimostrarono molto capaci ed intelligenti e le loro proposte non erano niente male: sistemare l’aula computer, inserire un proiettore in tutte le classi ecc… Il loro problema stava nel fatto che non erano abbastanza popolari tra gli studenti ed inserivano nel discorso troppi termini difficili legati al mondo dell’informatica.

La terza lista era la più stupida, ma sicuramente quella che avrebbe vinto. Non era rappresentata da ragazzi intelligenti ma dai bulli e dai personaggi più belli della scuola. Tra tutti spiccava la figura di Hans e quella di una ragazza molto vanitosa di nome Astrid. Le loro proposte facevano davvero pena. Intervallo più lungo, meno verifiche, terminare la scuola prima, fare la festa di fine anno in qualche posto super di lusso insomma, tutte cose impossibili da realizzare senza un’adeguata motivazione. Il problema stava nel fatto che la folla di studenti, in quanto ignorante, continuava ad urlare e applaudire quei quattro deficienti.

La partita iniziava a farsi interessante.

Fu il turno dell’ultima lista: “Lista da favola…per avverare i vostri desideri” di Judy, Jack ed Elsa. I tre ragazzi si sedettero davanti al microfono e Jack iniziò a spiegare le proposte della lista.

“La prima proposta che vi facciamo è quella di programmare attività di beneficenza per i più bisognosi. Non vi chiediamo soldi, impegno o altro ma qualcosa di semplice. Una volta ogni due mesi verrà preparato, durante l’intervallo, un banco dei dolci dove ognuno, al posto di comprare una focaccia, potrà acquistare delle fette di torta o dei biscotti, preparati da chi avrà voglia di mettersi in gioco, il cui ricavato potrà migliorare la giornata a chi è più sfortunato di noi”

“La seconda proposta” si inserì Elsa “E’ quella di creare più convenzioni per l’alternanza scuola-lavoro. Da qualche anno, infatti, alcune classi hanno dovuto svolgere una sorta di stage presso dei luoghi per colpa della nuova legge. Da queste esperienze ci siamo accorti che molti di voi hanno finito per frequentare ambienti lavorativi per nulla interessanti e stimolanti. Noi vi aiuteremo a cercare per tempo il luogo che preferite per trascorrere il periodo di tirocinio, a seconda dei vostri scopi ed interessi”

“La terza proposta riguarda la richiesta di allungare l’intervallo di cinque minuti. Questa scelta non è dettata dal nostro stomaco o dal desiderio di trascorrere il maggior numero di tempo possibile fuori dalle aule, ma da un problema concreto. Come sapete questo istituto ha la fortuna di avere molti indirizzi, uno di questi è il Liceo Musicale. I ragazzi del Musicale trascorrono il 50% del tempo nell’altra ala della scuola che è caratterizzata dalla presenza di strumenti musicali dove loro, puntualmente, studiano tre volte a settimana. I ragazzi terminano quindi queste ore di lezione con l’intervallo e, dovendo sistemare gli strumenti e percorrere i corridoi per tornare in classe, devono fare le corse per riuscire ad andare almeno in bagno prima del termine della ricreazione. Per loro l’intervallo si trasforma in un’attività e non in una pausa.” Disse Judy presentando poi tutte le altre proposte simili a quelle delle liste rivali.

Dopo l’esposizione di tutte le tematiche, si sarebbe tenuto un dibattito fra i candidati dove ognuno doveva difendere le proprie proposte e motivarle al meglio.

I primi che iniziarono a discutere furono gli Informatici e gli Addormentati. Seguì poi lo squadrone di Hans che si accanì immediatamente contro la lista dei tre amici… molto probabilmente perché vi era Elsa in quel team.

“Non capisco cosa crediate di fare con la vostra lista. Proponete cose che non importano più a nessuno. Torte nell’atrio, che nessuno mangerà perché siamo tutti interessati al cibo del bar, convenzione per l’alternanza scuola-lavoro che tanto non potremo gestire noi ma i docenti” criticò la ragazza bionda di nome Astrid passando poi il microfono ad Hans ma Jack si intromise.

“Tutte le nostre proposte sono state accordate con i docenti e con il preside. Non abbiamo proposto nessuna iniziativa senza il loro consenso” si difese lui.

“E cosa ci dite della festa di fine anno, la volete fare qui a scuola?! Ma voi siete impazziti! Come pensate che alla gente possa interessare una festa svolta ancora una volta a scuola! Non sarà concesso l’alcool e ci saranno anche i docenti” rettificò un altro avversario.

“La festa, visto che viene chiamata “dell’istituto” implica l’utilizzo dell’istituto. L’istituto è formato da tutte quelle persone che ci vivono e contribuiscono al suo miglioramento. E’ quindi giusto che insegnanti, personale non docente e preside possano partecipare. Visto che vi importa tanto l’alcool, noi non vogliamo fare i conservatori o i moralisti, infatti nessuno ha detto che questo verrà vietato. Tornando sul luogo, noi abbiamo proposto la scuola perché altrimenti, come succede ormai da 4 anni, si finisce per proporre la casa di qualcuno, un pub, un locale in affitto che, puntualmente, all’ultimo non danno più la disponibilità finendo per fare la festa in giro per strada o a casa di altri diventando un party per pochi eletti. Almeno, con la festa a scuola, potranno partecipare tutti, specialmente i ragazzi del primo anno.” Spiegò Elsa lasciando di sasso tutti e facendo partire l’applauso.

In platea Anna era molto emozionata a sentire le parole della sorella. Non l’aveva mai vista così determinata!

“Qua dovevamo far partire la dab” disse Flynn rivolto ad Hiccup.

Anche i docenti parteciparono all’applauso felici di notare, finalmente, degli alunni con il cervello.

“Sembrava di sentir parlare me” sussurrò Judy all’orecchio di Jack che era rimasto colpito dal discorso di Elsa.

“Ma cosa vuoi saperne tu della festa che non sei mai venuta? Sempre ferma sui libri!” insultò Hans facendo un simbolo fallico con la mano rivolto ad Elsa mentre altri continuavano il discorso. Quel gesto diede non poco fastidio a Jack che, improvvisamente, provò una sensazione di calore invadergli tutto il corpo. Quello schifo di persona…come si permetteva a fare quella cosa ad Elsa?!

“Dopo li asfalto io tranquillo. Lasciali sfogare. Si rovineranno con le proprie mani” gli disse Judy vedendo l’amico infuriato pronto a ribattere.

“Esatto se una persona non viene a una cosa non può giudicarla” si intromise un ragazzo di un’altra lista portando alla nascita di un brusio generale nell’auditorium.
L’atmosfera stava sfuggendo di mano e tutti sembravano sostenere la lista degli ignoranti motivo per cui Judy si alzò ed iniziò la sua arringa finale.

“Ci rimangono esattamente 3 minuti per finire il dibattito e cercherò di difendere la mia lista dalle accuse e di essere incisiva. Prima di tutto io non sono qua per litigare con voi altri candidati ma per parlare ai compagni seduti di fronte a noi. Vorrei prima di tutto ricordare a tutti voi che le nostre sono solo proposte che speriamo si possano realizzare, ma questo non è il nostro obbiettivo. Il dibattito, le liste…ci servono solo per allenarci a vivere. Abbiamo riportato qui una campagna elettorale, una lite su argomenti di vario tipo proprio come succede nella vita reale quando dobbiamo decidere chi vogliamo al governo della nostra nazione. Le nostre proposte sono inusuali, all’apparenza noiose ma noi, almeno, vi abbiamo dato delle motivazioni in più. Guardate la storia dell’intervallo! Le altre liste vogliono allungarlo solo per i propri capricci noi, invece, abbiamo trovato un problema concreto da risolvere e che riguarda il Liceo Musicale. Noi non facciamo il nostro interesse ma il vostro. Sempre su questo punto, senza un’adeguata motivazione, il preside non avrebbe mai acconsentito ad allungare l’orario dell’intervallo ma, con l’emergere di una problematica si è lui stesso interrogato. Per questo vi chiedo di ragionare con la testa e non con lo stomaco!...  e lasciatemi finire che voi avete avuto tutto il tempo per sclerare su cose futili” – commentò Judy vedendo, con la coda dell’occhio, il gruppo dei bulli pronti ad interromperla- “Io vi chiedo di ragionare bene. Come diceva George Orwell nella Fattoria degli animali, noi non dobbiamo essere pecore che ripetono tutto ciò che gli viene detto e seguono le persone che sembrano poter risolvere i loro problemi, ma dobbiamo essere uomini capaci di scegliere l’opzione migliore. Ora sta a voi decidere. Votate chi volete, chi vi ha colpito di più, siete liberi di pensare e ragionare! Ma ricordate che noi abbiamo usato l’intelligenza loro, invece, hanno scelto la rabbia e la competizione”


Detto questo il timer segnò lo scadere del tempo per il dibattito.

Dopo un attimo di silenzio tutti i ragazzi balzarono in piedi e, con fischi, applausi e grida, fecero sentire il loro interessamento verso il discorso di Judy che si dimostrò una ragazza coraggiosa, in grado di far tacere i presuntuosi. Avevano la vittoria in pugno.
 
Due giorni dopo…

Erano passati due giorni dal dibattito e gli animi si erano già placati. Gli studenti avevano avuto quindi il tempo di ragionare al meglio e decidere chi votare senza essere influenzati. La vittoria era chiara però: il team “da favola” aveva spopolato ricevendo anche i complimenti dei docenti.

Alle ore 12.00, dopo aver fatto votare tutte le classi, si scoprirono le carte dando la netta vittoria proprio a Jack, Elsa e Judy che diventarono i nuovi rappresentanti d’istituto.

Al momento della vittoria gli unici presenti erano Jack ed Elsa. Judy era intenta a fare una verifica, motivo per cui le avrebbero riferito l’esito al termine della scuola.

Preso dall’euforia del momento Jack abbracciò Elsa che rispose positivamente al gesto. Solo dopo alcuni istanti i due si staccarono molto imbarazzati guardandosi intorno per non incrociare lo sguardo. Quel contatto aveva fatto arrossire entrambi ma aveva trasmesso qualcosa.
A tutti e due il cuore batteva all’impazzata, il respiro veniva meno, le guance si tingevano di rosso e scottavano ma nei due ragazzi prevaleva il solito orgoglio che portò a sopprimere subito il sentimento appena nato.

I due finirono per sorridersi, scambiarsi due parole per poi tornare in classe insieme senza aprire bocca.
 
 
La sera…

 “Elsa…sei già sveglia oppure dormi?” domandò Anna bussando alla porta verso le 22.00.

“Entra pure” rispose lei dall’altra parte.

“Hey allora come ti senti rappresentante d’Istituto?” chiese Anna chiudendosi la porta alle spalle.

“Strana…” confidò lei confusa.

“Tu sei emozionata per altro lo so” affermò Anna sorridendo.

“Cioè?!”

“Il tuo problema ha un nome: Jack”

“Ma cosa stai dicendo?!” disse Elsa leggermente imbarazzata.

“Insomma Elsa! Lo sai che a me puoi dire tutto…confidati no?” sgridò la sorella sedendosi accanto a lei.

“Non può essere Anna io l’ho sempre odiato quel ragazzo. Mi aveva sempre dato l’idea di un fannullone, invece conoscendolo è diverso. I miei erano solo pregiudizi e adesso ho paura che…” sospirò Elsa guardando in basso.

“Hai paura di innamorarti” concluse Anna con voce calma.

“Non lo so cosa mi stia succedendo. Sento delle sensazioni forti quando sto con lui ma il mio orgoglio non mi lascia spazio. Sai come sono”

“Fredda e timida, certo che lo so. Motivo per cui tu ora prendi il cellulare e gli scrivi”

“Aspetta che?” domandò Elsa perplessa.
 
Allo stesso orario, in un’altra stanza, Jack stava giocando alla play station con Kristoff.

“Cavolo, giocare con il rappresentante d’Istituto mi mette soggezione” disse Kris ironico.

“Ma smettila, non cambierà nulla!” rispose Jack sbuffando.

“Ma con Elsa forse le cose cambieranno…” affermò Kristoff consapevole di aver toccato una questione calda motivo per cui, non ricevendo risposta dall’amico, mise in pausa il gioco.

“Ti piace vero?” domandò lui.

“Elsa?! A me?! Ma va…” rispose Jack facendo una smorfia non riuscendo però a guardare Kristoff.

“Sì, sei innamorato” constatò Kristoff scettico sdraiandosi sul letto della stanza.

“Tu dici?” crollò Jack mettendosi le mani sul volto.

“Certo! Ma rimani un cretino!” disse Kristoff tirandosi in piedi di scatto.

“Wo calmo, non è colpa mia se sono orgoglioso. Dai, fino a qualche settimana fa la insultavo, la prendevo in giro e ora mi piace…non è normale Kris! Devo solo farmela uscire dalla testa”

“Che discorsi del cavolo che stai facendo! Hai cambiato idea su di lei come probabilmente farà lei con te. Sta di fatto che vi siete legati molto e l’hanno notato tutti. Metti da parte l’orgoglio e prendi il telefono: chiedile di uscire.” Consigliò l’amico esperto in amore. Jack, all’inizio un po’ titubante, prese il cellulare ed inviò una richiesta ad Elsa.
 
Nella stanza delle due sorelle il telefono tremò nelle mani di Elsa.

“Un messaggio non letto: Jack”

Elsa rimase di stucco nel vedere che i due ragazzi si stavano pensando reciprocamente.

“Non hai messo tu lo zampino vero?!” chiese Elsa sospettosa rivolta alla sorella che le fece cenno di tacere ed aprire il messaggio.

Jack: “Ciao Elsa, visto che abbiamo lavorato molto per il grande traguardo raggiunto oggi, penso sia giusto festeggiare. Ti va di venire a cena con me domani sera?”

Elsa iniziò a tremare e non sapeva cosa fare ma Anna la fece ragionare ed Elsa, ascoltando per la prima volta il suo cuore e non la ragione, attivò la tastiera e, lentamente, rispose:

“Sì”
  
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