Sin da quando era bambina Shaina aveva pensato solo a combattere, poi un giorno conobbe la tenerezza nel limpido sguardo di un giovane Saint che si stava addestrando. Non si sarebbe mai aspettata, nemmeno nei suoi sogni più assurdi, di sposarsi in segreto, di notte, in un'isola del Mar Egeo, proprio con quel ragazzino divenuto ora un giovane uomo che sapeva esattamente quello che provava ed era tanto sincero da dimostrarlo. Un uomo così forte da continuare a considerarla prima di tutto una donna, senza pudore e senza timore, un uomo in tutto e per tutto che si era sempre rifiutato di combattere contro di lei con caparbietà e pazienza, in attesa che un giorno il destino aprisse il suo cuore a quello di lui.

Ora quell'uomo era lì, con indosso un chitone bianco e il capo cinto da un cerchietto dorato, che la attendeva all'ombra di quelle colonne antiche, in quella terra di Grecia dove aveva iniziato a rendersi conto di essere innamorata di lui.

Lei lo raggiunse, abbigliata con una semplice tunica bianca e una coroncina di fiori appoggiata sul capo. Un velo leggero le copriva il volto. Sorrise tra sè pensando a quell'antica usanza per cui la sposa si avvicina al proprio sposo con il viso celato, a simboleggiare che solamente all'uomo che ama e che la farà sua è concesso di vederla in volto. Istintivamente pensò alla legge della maschera e al momento in cui Seiya vide il suo volto per la prima volta, già allora il destino aveva deciso che un giorno si sarebbero appartenuti.
I fiori di Ginestra nelle rocce sottostanti, erano ormai quasi sfioriti e perdevano i petali alla minima brezza riempiendo l'aria del loro intenso profumo.

Seiya sembrava serio, quasi triste, mentre univano le loro destre e per un'istante Shaina si chiese se stessero facendo la cosa giusta. Ma era troppo tardi per cambiare idea, i giuramenti erano stati pronunciati.

A benedirli non fu il Pontefice di Atene e nemmeno la loro amata Dea, ma un Gold Saint, Aiolia del Leone, l'unico ad essere a conoscenza del loro segreto mentre a testimoniare per loro c'erano gli amici di sempre Shun, Hyoga e Shiryu.

-Παρθένος Αθηνάς από τα γαλάζια μάτια κορώνες δόξας και τιμής -Parthénos Athinás apó ta galázia mátia korónes dóxas kai timís -
Vergine Athena, dagli occhi azzurri, incoronali di gloria e onore...”

Quando Aiolia li benedì, Seiya si voltò per sorriderle e sollevando il velo guardò il suo volto, perdendosi ancora una volta nei suoi limpidi occhi verdi che risplendevano di tutto l'amore che provava per lui. Shaina restituì il sorriso, cercando di mettere da parte i suoi dubbi.

Negli occhi castani di Seiya passò un'ombra e il suo sorriso scomparve lievemente. Aveva avvertito i dubbi che lei aveva cercato di nascondere o era la sua stessa incertezza che leggeva nei suoi occhi?

-Ai Saints di Athena non è concesso amare alcuno al di sopra della loro Dea, né contrarre vincoli d'amore terreno. E noi siamo esattamente questo. Due Saints di Athena, votati anima e corpo alla Dea Vergine e Guerriera e destinati a una vita di battaglie...-

Ma Seiya la strinse a sé con trasporto e lei ricambiò il suo abbraccio, sussurrandogli il suo amore contro il petto, mentre lui le sussurrava il suo fra i morbidi capelli ondulati. Le braccia di Seiya erano così forti e calde mentre la sua mano accarezzava i capelli di Shaina con tenera dolcezza.

E poi Seiya si chinò a baciarla e lei non ebbe più dubbi. C'erano solo loro due circondati dal dolce profumo delle Ginestre che sfiorivano fra le rocce, C'erano solo Seiya e Shaina, in quella bianca scogliera dove il mare cristallino e la candida sabbia riflettono la luce splendente delle stelle.