Ciao.

Non credo che ti invierò mai questa lettera, vorrei tanto farlo.

Chissà forse te la invierò fra mesi, quando ti sarai scordata di me oppure domani sotto l'università, mentre ti sorrido e dirti "ho una cosetta per te!". Ma se ti vedessi inizierei a piangere. Piangere davanti a te, non mi va, non mi va di farmi vedere così debole e malcontenta.

Sai ho letto tanti di quegli articoli su internet: "come riconquistare l'ex", "come dimenticare una persona", "come perdonarsi", e tanti tanti altri. Ma ce ne sono due in particolare che mi hanno colpita: la separazione può essere paragonata ad un lutto e, quella che mi ha fatto aprire gli occhi, amore patologico.

La prima, riguarda una ricerca scientifica, individua e distingue le fasi di un lutto:
Negazione
Patteggiamento
Rabbia
Depressione
Accettazione

Penso di aver passato le prime tre, ora sono alla peggiore (o la migliore, dipende dai punti di vista). In questa fase il soggetto ripensa a tutti gli errori commessi e io ho capito qual è stato il mio: amore patologico.

Perché io te lo giuro ti ho amata, con tutta me stessa, ma ho sempre avuta poca fiducia in me e questo si è fatto sentire già dai primi mesi. Eri la mia droga, la mia felicità, la mia passione, mia.

Mi dispiace, mi dispiace da morire. La mia gelosia, la mia possessività, i dubbi.. mi dispiace, sono uscite così tante volte queste due parole dalla mia bocca, ma quando stavamo insieme non credo di essere maturata, non sono cambiata in meglio, non ti sono venuta incontro, mi dispiace.

Ti vorrei ripetere queste due parole all'infinito, ma so che la tua risposta sarebbe: "non fare la vittima".
Ma sappi che non te lo direi per tornare insieme, ma per farti capire che sono davvero pentita per come ti ho fatta sentire.

Mi sento una m***a, inutile, egoista, narcisista. Mi sento tutto, tranne che una buona persona.

Però ti devo ringraziare di una cosa: mi hai fatto conoscere lati di me che non conoscevo, quindi so che devo migliorare, trarre da questi comportamenti punti di forza da usare nei momenti più giusti.
Mi dispiace che hai dovuto soffrire così tanto, che sono stata io la causa del tuo dolore.

Mi dispiace, ma sappi che.. Anche se in un modo un po' strano... Ti ho amata tanto.