04/07/2018
1 recensioni Amore Bpm
My Hero Academia
L’urlo di Present Mic riusciva a far tremare l’intera arena. Gli alberi ondeggiavano brutalmente, scossi dalle frequenze del suo Quirk: Voice. Non a caso era conosciuto come l’eroe speaker, essendo stato capace di lesionare, con il suo primo vagito, i timpani di madre e medico.
- Maledizione! Questo frastuono mi sta uccidendo!
Disse Kaminari, gli occhi strabuzzati, entrambe le orecchie coperte dai palmi.
- Invece di lamentarti, pensa a qualcosa!
Jiro tentava di rimaner calma, ma l’onda sonica dell’avversario metteva a dura prova la sua tempra.
I due studenti della 1°A si trovavano al centro della foresta, nascosti dietro una quercia. Il loro obiettivo, per quell’esame, era fuggire dal campo di battaglia, varcando l’apposito gate di fuga, oppure “catturare” il professore ostile, utilizzando le manette affidategli ad inizio sfida.
Entrambe le imprese sembravano alquanto ardue, in quel momento.
- Il grido del sensei proviene da Nord, proprio dove si trova il varco! Molto probabilmente è davanti l’uscita e si limita a sfiancarci dalla distanza!
- Sei riuscita a capire tutto questo? Cavolo, Jiro, il tuo Quirk è incredibile!
- Non serve mica un super-potere per capire da dove provenga un suono! Basta avere delle cose chiamate orecchie!
- Allora cosa consigli di fare? Di questo passo, le orecchie ce le distrugge!
Present Mic non dava loro tregua. Alternava un urlo dopo l’altro, concedendo solo quell’impercettibile attimo di pausa necessario per prendere fiato, così da ricominciare ad urlare.
Intanto, nella sala-monitor, alcuni studenti commentavano l’esame insieme a Recovery Girl.
- Il professore non ha pietà…
Mugugnò Uraraka.
- Espandere un suono in una foresta dovrebbe essere difficile, dato la natura isolante della vegetazione. Eppure riesce a propagare le grida senza problemi.
Snocciolò Midoriya.
- È anche questo lo scopo dell’esame.
Fece notare loro Recovery Girl.
- Present Mic e la giovane Jiro hanno dei Quirk basati sul suono. Il giovane Kaminari, al contrario, non ha attitudine negli scontri a distanza. Stiamo mettendo alla prova le vostre capacità contro l’eroe professionista meno compatibile, in modo da mettervi volutamente in svantaggio.
La situazione all’interno dell’arena non accennava a migliorare. Kaminari e Jiro erano riusciti a fare solo qualche metro. Ad ogni passo verso la fonte del suono, purtroppo, il volume di quest’ultimo diventava sempre più insopportabile.
- Jiro! Così non ne usciamo!
- Lo so! Lo so! Vediamo se funziona questo: compensazione!
L’eroina uditiva collegò i propri jack al supporto direzionale degli stivali. Il battito cardiaco della ragazza venne riprodotto ed amplificato, annullando l’onda sonora opposta. In qualche modo, l’esaminanda riuscì a guadagnare qualche secondo di beneamato silenzio.
- Bravissima, finalmente un po’ di pace.
- Non durerà molto. Tra poco ricomincerà a gridare, non so quanto a lungo potrò sopportare prima che mi esploda il cervello.
Kaminari fissò la compagna. Era in ginocchio e stava ansimando, aveva speso fin troppe energie. Lui, invece, non aveva fatto altro che lamentarsi, delegandole l’iniziativa.
Improvvisamente, ricordò quanto discusso con il suo amico Kirishima.
“Cosa? Un uomo?”.
“Esatto, Denki! Dobbiamo essere uomini! Fare cose da uomini! Soprattutto, dobbiamo dimostrare la nostra virilità adempiendo al dovere di un uomo!”.
“E cosa dovremmo fare, secondo te?”.
“Beh… ecco… Oh, sì! Certo! Le ragazze! Un uomo dove saper proteggere una donna, soprattutto quella che ama!!!”.
“Ma tu sei tutto scemo”.
Eppure, quelle parole lo avevano colpito molto.
Perché Kaminari era, effettivamente, innamorato di una ragazza. Almeno, per quel che ne capisse, quel sentimento poteva essere amore. Una persona con la quale stava bene, nonostante le continue beccate, le prese in giro e gli sfruttamenti come caricabatterie improprio. Quindi, secondo l’opinione di Kirishima, quella ragazza andava protetta? Allora, perché se ne stava lì impalato? Doveva fare qualcosa.
Fu lo spinotto di Jiro, conficcatosi nel suo orecchio, a riportarlo alla realtà.
- Kaminari, brutto idiota! Non è questo il momento di farsi prendere dai flashback!
Sotto un certo punto di vista, ogni qual volta la ragazza lo infilzasse con quel jack, era come se entrassero in contatto. In quei momenti, tra gli spasmi per il dolore, gli sembrava di avvertire qualcos’altro. Qualcosa di più calmo, di più profondo, come un lieve pulsare.
- Jiro!
Il ragazzo si precipitò al fianco della compagna, talmente vicino che i loro visi quasi si toccavano. Kyoka arrossì prepotentemente, le sue guance diventarono così rosse da mimetizzare i piccoli triangolini disegnati sulle gote.
- C-che vuoi? C-che c’è?
- Ho avuto un’idea per superare l’esame.
- Ovvero?
- Non ho tempo per darti i particolari. Se il sensei ricomincia ad urlare, potremmo addirittura svenire. Dobbiamo fare presto e devi fidarti di me.
Kyoka sentì la mano del partner cingerle il polso, con la stessa risolutezza dello sguardo che le stesse perforando gli occhi. Cercò di superare l’imbarazzo, sfoderando un sorriso di scherno.
- D’accordo, testa bacata. Cosa proponi di fare?
- È molto semplice. Dovrai produrre un suono ancora più forte!
- Cosa?!
Le proteste di Jiro furono sommerse dagli YEAAAAAH di Present Mic, più poderosi dei precedenti. La ragazza non ebbe scelta: si fece trascinare dal compagno, concentrando tutta la sua attenzione su quella stretta di mano.
L’ennesimo urlo dell’eroe professionista decretò la distanza minima che i due esaminandi potessero raggiungere. Kyoka fu addirittura sbalzata all’indietro, costretta a sedersi sul terreno erboso.
- Qui va bene!
Urlò Kaminari.
- Usa di nuovo la compensazione!
Jiro, sebbene in preda alle convulsioni, riuscì a collegare nuovamente i jack agli stivali. L’onda sonora uscì dalle casse, scontrandosi con quella del professore, ma senza sortire l’effetto precedente.
- Che rumorino da niente…
Commentò quest’ultimo, davanti al gate di fuga.
Entrambi gli studenti erano allo stremo delle forze.
- Non funziona, Kaminari! Present Mic ha aumentato il volume della sua Voice, il mio Quirk non riesce ad annullarla!
- Tu continua!
Kaminari si mosse di scatto. Diede le spalle al suo avversario e si accovacciò di fronte alla compagna, cingendola in un abbraccio.
- C-che cosa s-stai facendo?!
- Ascoltami.
La sua voce era ferma, decisa.
- Ci siamo impegnati duramente per arrivare fin qui. L’esame d’ingresso, l’assalto alla USJ, il festival sportivo e il gruppo studio a casa di Yaoyorozu. Cosa ci hanno continuato a ripetere fino a questo momento? Di dare sempre il massimo, di superare i nostri limiti! E quindi…
Il fiato di Kaminari si fece sempre più corto ed incerto, mano a mano che si avvicinasse al viso infuocato di Jiro. Lei lo guardava fisso, rendendogli tutto molto più difficile di quanto già fosse.
- Quindi… io supererò i miei limiti…. E tu supererai i tuoi… PLUS ULTRA!!!
Le loro labbra si toccarono poco dopo. Jiro non riusciva a capire se quello stato di leggerezza fosse causato dalle urla di Present Mic o dal bacio di Kaminari. Una cosa era certa, il suo cuore cominciò a battere, a battere, a battere all’impazzata.
In sala-monitor, tutti i presenti rimasero sbigottiti. Solo Recovery Girl fu in grado di analizzare la situazione.
- I Quirk sono caratteristiche fisiche… La giovane Jiro è in grado di amplificare il proprio battito cardiaco per mezzo degli spinotti che pendono dalle sue orecchie. In pratica, più forte è il battito del suo cuore, più efficace è l’effetto riprodotto. Il giovane Kaminari ha trovato un modo per spingere quella ragazza oltre i suoi limiti. Aaaaaah quanto è bella la forza della giovinezza!!!
Present Mic, sul campo di battaglia, era della stessa idea.
- Eeeehi listeners! Ok voler superare l’esame, ma ricordate che avete solo quindici anni, un attacco del genere non mi sembra molto appropriatoooooo!!!!
Il resto della frase fu soffocato dal suono di Earphone Jack, talmente forte da farlo volare al di là del gate di fuga, sgombrando la strada ai due aspiranti eroi.
Kaminari, malavoglia, si allontanò dalle tenere labbra di Jiro. Quest’ultima era in evidente stato confusionale, continuava ad aprire e chiudere la bocca, in un balbettante tentativo di parlare. Il ragazzo si limitò ad accarezzarla, sorridendole.
- Non vedo l’ora di andare al ritiro nei boschi insieme a te, Kyoka.
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Grazie per aver letto fino alla fine! Spero sia stato di vostro gradimento. Ho apprezzato e continuo ad apprezzare My Hero Academia, sia nella sua stesura manga sia nella sua trasmissione anime. Come spesso accade, la mia attenzione viene attirata da personaggi secondari, ai quali mi piace dar maggior luce nei miei “lavori”. Spero nei vostri feedback, critiche e pareri vari. Detto questo, vi auguro un buon proseguimento.
E ricordate tutti: PLUS ULTRA!
E ricordate tutti: PLUS ULTRA!
- BluAvis