Anime & Manga > Detective Conan
Ricorda la storia  |      
Autore: kamy    09/07/2018    3 recensioni
L'amore di Shinichi per Ran è vero, ma doloroso.
Scritto per ‘I prompt del lunedì’ di Il giardino di Efp.
Prompt di M.G.O.: "But everytime you hurt me, the less that I cry
And everytime you leave me the quicker these tears dry" [Too good at goodbyes - Sam Smith].
Genere: Introspettivo, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Tu mi ferisci

 

E ogni volta che mi fai del male, piangerò il meno possibile.
E ogni volta che mi lascerai, queste lacrime si asciugheranno più velocemente.

 

 

Conan poggiò una mano sullo stipite della porta, osservando all’interno Ran. Arrossì scorgendo la giovane indossare solo un asciugamano, le sue gote divennero vermiglie e avvertì il battito cardiaco accelerare.

< Mi spezza il cuore pensare che potrei esserti accanto, baciarti e accarezzarti. Dovrei essere un diciasettenne, dovrei godermi gli anni migliori della mia vita. Ed invece eccomi qui, intrappolato in un corpo che non mi appartiene.

Siamo cresciuti insieme. Possibile che ti ricordi così poco della nostra infanzia? Ci siamo innamorati giorno per giorno tra i banchi di scuola. Sembri esserti dimenticata tutto.

Mi rifiuto di pensare questo possa avvenire per dei semplici occhiali. Forse per te qui momenti non sono stati importanti >. Si nascose quando lei gli passò accanto e si appoggiò contro il muro, si mise le mani sotto i grandi occhiali e si massaggiò le palpebre serrate. < Forse non vuole semplicemente accettarlo, anche perché il mio stesso nome è una finzione fin troppo evidente per chi mi conosce >.

“Ti sentivi solo, piccolo?” si sentì domandare. Alzò lo sguardo e vide Ran davanti a lui, la giovane aveva ancora i capelli umidi. Aveva indossato una minigonna grigia e una magliettina rosa.

“N-no” borbottò Conan, grattandosi una guancia.

“Ammettilo. Visto che papà oggi non c’è e siamo soli in casa, ti sei sentito trascurato. Scusa, non volevo lasciarti tutto solo” disse Ran con tono gentile. Si abbassò, avvicinandosi a lui e lo abbracciò da dietro, passandogli le braccia sotto le ascelle.

Conan rabbrividì, sentendo il contatto con le gambe lisce della giovane e arrossì, abbassando lo sguardo e sentì lei posargli un bacio sulla testa. Si dimenò, facendo un gemito stizzito.

Ran lo sollevò, il viso del bambino divenne di un rosso acceso.

“Oh, sei davvero carinissimo, piccolo Detective. Sei adorabile, Conan-kun” trillò. Chiuse gli occhi e se lo premette contro il petto.

Conan strinse gli occhi e gridò a gran voce: “Non sono adorabile!”.

< Ogni volta che i tuoi sorrisi non sono quelli di un’amante, mi sanno di scherno. Ogni volta che mi tratti come un bambino mi ferisci. Ogni volta che non riconosci il mio viso per chi veramente è ledi il nostro amore.

Però… ogni volta che mi fai del male, piangerò il meno possibile. Ed ogni volta che mi lascerai, quelle poche lacrime che mi sfuggiranno si asciugheranno più velocemente.

Se quello che ci univa era così debole, forse merita di morire, come un fiore non curato > promise mentalmente.

Ran lo mise giù e scosse il capo.

“Sei proprio un bambino iperattivo. D’accordo, niente coccole, vai pure a giocare, timidone” disse. Si passò la mano tra i capelli e si allontanò.

 

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Detective Conan / Vai alla pagina dell'autore: kamy