The Most Beautiful Smile
Alla mia bimba cattiva alias trixina
che oggi compie 15 anni!
Ringrazierò sempre efp perché
mi ha dato l’opportunità
di conoscere persone fantastiche,
e una di queste sei tu.
Tanti,tantissimi auguri!
-Hey
ragazzi!-
Questa
è lei,ne sono certo. Riconoscerei il suono dei suoi passi e la sua voce fra
mille. E poi le sue entrate sono sempre così….da star. Sembra che stia per entrare su un palcoscenico, e invece
ha appena varcato la soglia della porta di un banalissimo bar.
-Sentite,
scusatemi per il ritardo! E’ solo che….-
-Non
hai sentito la sveglia e sei caduta dal letto, vero Kurata?-
-Sempre
tu Hayama, eh? Stare zitto per un secondo mai?-
-E
perché dovrei. Non ne vedo il motivo.-
Si
gira scettica dall’altro lato e fa finta di essersi offesa mettendo un finto
broncio.
Adoro
farla arrabbiare, e adoro anche, quando dopo fa l’offesa. Ma questo, naturalmente, non glielo direi mai.
-Allora
Sana, tu cosa ordinerai?-
-Non
so Aya, credo un frappè alla nutella.-
-Ci
vai leggera come sempre Kurata.-
-Mmm…mi
hai stufato Akito! Qualcuno ti ha forse pregato di esprimere la tua opnione?-
-Bhè, io posso farlo quando
voglio, viviamo in un paese democratico, o mi sbaglio…mostriciattolo?-
-Ti
ho detto mille volte che odio quando mi chiami mostriciattolo, lo fai apposta!-
Vero,
tutto quello che faccio per far arrabbiare Sana lo faccio sempre -o quasi- di
proposito. Anche se devo ammettere che a volte mi viene naturale.
Ma
i miei pensieri vengono interrotti da una voce a me fin troppo conosciuta,
quella del mio così detto migliore amico, Tsuyoshi.
-Hey
Akito, tu che prendi invece?-
-Niente…-
-Ma
come Hayama, sei a dieta?-
-Strano,
mi pare che qui non sia io ad aver bisogno della dieta.-
Mi
guarda con un’espressione a dir poco furiosa, quello che volevo! E comunque
stavolta se l’è proprio cercata. Mai provocare
Akito Hayama.
Ω15151515Ω
-Allora belle ragazze, cosa
posso fare per voi?-
Eccolo qua il solito
cascamorto di turno. Ma si limitasse a fare il suo lavoro, che è molto meglio.
-Buongiorno, noi vorremmo
ordinare un gelato al cioccolato e due frappè alla nutella.-
-Vi sarà servito il tutto in
breve. Ma, un secondo…lei non è la famosa attirce Sana Kurata?-
-Bhè si, sono io.-
-Wow! Sono onorato allora di
averla in questo modesto bar.-
-Ma si figuri.-
Sana è in imbarazzo,
glielo si legge in faccia, mentre Aya e
Tsu se la ridono sotto i baffi.
-Bhè io ora continuo col mio
lavoro, ci sono altri clienti che aspettano, anche se vi confesso che oggi voi
siete i miei preferiti.-
-Si, ma tanto non ci
tratterremo ancora molto, quindi forse farebbe meglio a scegliersene altri.-
-Oh, forse è meglio se vado.
Arrivederci.-
-Era ora.-
Quanto cavolo di tempo voleva
trattenersi ancora quello li?
E poi si parla della non serietà sul lavoro, bhè quello di prima era un esempio
lampante.
-Hayama, accidenti a te! Ma
perché sei sempre così….SGORBUTICO!!-
-Ma che cavolo ti gridi,
guarda che ci sento ancora bene io!-
-Non è per te che ho gridato!
-Venite con me, subito!-
- Ma il nostro gelato,
Sana??-
Tsu e le sue solite domande e
…Sana e le sue solite risposte.
-E chi se ne frega del
gelato!-
Ecco, appunto.
Ω15151515Ω
-Cazzo, mi hanno fregato la
bici!-
Aya e Tsu scoppiano in una
fragorosa risata, alquanto appropriata al momento, aggiungerei.
-Che cazzo avete da ridere,
si può sapere? Se non l’aveste ancora capito mi hanno appena rubato la bici!-
-Ridiamo perché sei stupida
Kurata. E sai un’altra cosa? E’ solo colpa tua se ti hanno rubato la
bicicletta.-
-Cioè, no questo è troppo!
Tu, Akito Hayama, lurido verme, stai insinuando che è stata colpa mia se mi
hanno rubato quella dannatissima bici?!-
-Ora ti faccio una domanda
Sana: Avevi messo il lucchetto alla bici, e l’avevi legata bene intorno al palo
, in modo che nessuno potesse prenderla?-
Ragiona per qualche secondo
sulle mie parole, cosa molto strana dato che stiamo parlando di Sana, e poi
torna subito alla carica.
-No il lucchetto non ce
l’avevo messo, e allora? Mica potevo
prevedere che qualche cretino me l’avrebbe rubata!-
-Ammettilo che è colpa tua,
ti costa tanto?-
-Io non lo ammetterò mai,
perché non è stata colpa mia!-
-Si invece.-
-No invece.-
-Si-
-No-
- …-
-… -
-….-
I miei occhi ora sono
incatenati a quelli di Sana, la nostra è una lotta di sguardi all’ultimo
sangue, che decreterà il vincitore. Io non mi arrendo, ma la ragazzina
viziata qui davanti non è da meno.
Eppure,contro ogni mia
aspettativa all’ultimo secondo abbassa lo sguardo in segno di resa. Strano, non
è da lei. Anche Aya e Tsu se ne accorgono e fanno di tutto per sbloccare la
situazione.
-Sana non preoccuparti, in
fondo non è successo niente di catastrofico. Ora il “problema” è un altro,
qualcuno di noi dovrà accompagnarti a casa, dato che sei rimasta a piedi.-
-Io e la mia pasticcina
adorata siamo a piedi, le nostre case sono a due passi da qui. Quindi suppongo
che ti debba accompagnare Akito.-
Tsuyoshi mi lancia
un’occhiata di assenzo, a cui io non posso fare a meno di rispondere.
-Si, Tsu e Aya hanno ragione,
ti accompagnerò io a casa.-
-Con quel motorino? Non se ne
parla proprio, non è sicuro!-
E ti pareva che c’era
qualcosa che non andava,se no non era Sana.
-Kurata, quante volte te lo
devo ripetere che la mia moto è sicura? E poi la guido io, è questa è già una
garanzia di per se.-
Sfoggio uno dei miei ghigni
migliori, se ora però non l’ho convinta giuro che la carico su quella cazzo di
moto con la forza.
-Sapessi che tranquillità
sapere che quella moto la guidi tu. Sicuramente mi farai fare un’incidente, per
cui….hey, che stai facendo? Lasciami
andare!!-
Io l’avevo detto che non
scherzavo, me la sono caricata in spalla e l’ho piazzata sulla moto, niente di
più facile, no?
-Ragazzi a lei ci penso io,
voi andate pure a casa…e mangiate quel gelato, anche se ormai non ci sarà
rimasto quasi niente.-
-Ok,ciao Akito, mi raccomando
con Sana-
Alzo la mano per salutare, accendo il motore, e
parto con Sana dietro di me che sbraita come una pazza.
-Akito, questa me la paghi,
quant’è vero che mi chiamo Sana Kurata!-
-Si,si….ora sta buona però.-
Stringe le sue braccia
intorno alla mia vita, forse perché ha
paura di cadere. Che sciocca, però devo ammettere che mi piace, ma non ci devo fare l’abitudine. Ha appoggiato la testa sulle mie spalle,ormai
è così vicina che posso respirare l’odore (o il profumo) della sua pelle. Un buon odore, decisamente.
Ω15151515Ω
-Sana siamo arrivati a casa
tua, puoi scendere ora.-
Hey, perché non risponde? Non
dirmi che…lo sapevo si è addormentata!
Mi avvicino al suo orecchio e
le sussurro un “svegliati”.
Mugugna qualcosa nel sonno, e
poi spalanca gli occhi, ha tutta l’aria di una che non ci sta capendo più
niente!
-Buongiorno dormigliona, si
vede che eri proprio stanca per addormentarti in motorino!-
-COSA??-
-Hai capito benissimo.-
-Scusa Akito, mi dispiace.-
Le dispiace? In realtà a me ha fatto piacere, ma ovviamente anche questo rimarrà sempre
un mistero per lei.
-Non importa, ora però scendi
dalla moto, che con te sopra immagino che fine potrebbe fare.-
-Ma non è vero!! Uffa, ma
perché mi prendi sempre in giro?-
-Davvero non l’hai ancora
capito Kurata?-
-No, no e ancora no!-
-Bhè.. diciamo che farti
arrabbiare non mi dispiace affatto.-
Sorride. Un sorriso sincero,
che sa di naturalezza e spontaneità.
Si, questo era sicuramente
uno dei suoi sorrisi più belli.
$pazio autric&:
Ciau a tutte
ragazze!! Sono tornata all’attacco con una nuova one-shot! Lo so, non dite
niente, fa schifo e vabbè però in fondo a me piace!^^
Questa piccolo
sprazzo di quotidianità dei personaggi è dedicata a Trixina perché oggi compie
15 anni!! Auguri tesoro!! Colgo anche l’occasione di fare gli auguri a tutti
quelli che si chiamano Claudia/o !! Se vorrete commentare farete felice questa
povera pazza!! =) Ringrazio anche infinitamente chi ha recensito “Incubi”, chi
l’ha inserita nei preferiti e nelle seguite! Grazie mille!
Baci
AKi96