Fumetti/Cartoni europei > Dylan Dog
Ricorda la storia  |      
Autore: Yulin Fantasy    16/07/2018    0 recensioni
Ora Tyron le sembrava un'enigma, evitava in ogni modo di mescolare il lavoro e la vita privata che si stava lentamente costruendo con la sua fidanzata Janet.
E per questo motivo Rania lo ammirava, ma allo stesso tempo non poteva fare a meno di chiedersi da che parte stesse lei.
Era sua amica, ma anche sua collega. Lei coesisteva in due mondi che per l'uomo non dovevano in alcun modo incontrarsi.
{Rania Rakim & Tyron Carpenter}
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

- Hai intezione di sposarla?-

Tyron, che stava mettendo in ordine i documenti sulla sua scrivania, alzò la testa, confuso dalla domanda della collega.

- Cosa?-

- Parlo di Janet. Tu... hai intenzione di sposarla?-

Gli uffici della polizia erano ormai vuoti. I poliziotti si stavano cambiando velocemente per tornare a casa e sedersi sul divano o rivedere la propria famiglia.

Tyron Carpenter e Rania Rakim, gli ultimi due arrivati, pieni di ambizione, erano rimasti per finire alcune pratiche e soprattutto per parlare. Nonostante lavorassero sempre in coppia, Rania aveva notato quanto poco tempo avesse per parlare con il suo collega della loro vita privata.

Sembrava passato un secolo dai tempi della scuola di polizia, quando fra un test e l'altro si confidavano tutto.

Ora Tyron le sembrava un enigma, evitava in ogni modo di mescolare il lavoro e la vita privata che si stava lentamente costruendo con la sua fidanzata Janet.

E per questo motivo Rania lo ammirava, ma allo stesso tempo non poteva fare a meno di chiedersi da che parte stesse lei.

Era sua amica, ma anche sua collega. Lei coesisteva in due mondi che per l'uomo non dovevano in alcun modo incontrarsi.

Tyron infilò i vari fogli in una cartella che ripose con cura nella scrivania e cominciò a chiudere i vari file al computer. Rania si appoggiò al bordo della scrivania, accanto a uno dei computer più antiquati che avessero mai visto e, con le braccia incrociate, lo fissò insistentemente aspettando una sua risposta.

- Allora?-

- Non lo so. Devo ancora pensarci.-

- Siete fidanzati da solo un anno, fai bene a pensarci bene...-

- Prima di sposarla dovrei aspettare di essere promosso.-

Fu come se qualcosa, in quel momento, nel cuore della poliziotta, si sgretolasse, come se l'ultima sua speranza cedesse.

Lui aveva già deciso di sposarla.

Aspettava, ma in cuor suo sapeva già che era quello il suo destino.

Uno destino dove lei non sarebbe stata per sempre al suo fianco.

Sforzò un mezzo sorriso, ma non volle incontrare lo sguardo di Tyron, che si era rialzato verso di lei, per poi ripassare allo schermo del computer.

- Non capirò mai come si usano questi cosi...-

- Siamo appena entrati a Scotland Yard e tu pensi già ad avere una promozione... dovresti correre meno, ragazzo.- Disse quasi ridendo, una risata finta che lui non colse.

- Non posso chiedere la mano di Janet con la consapevolezza che potrei rimanere fuori di casa tutta la notte.-

- Potremmo chiedere di fare solo la pattuglia giornaliera...-

- Ho già deciso, Rania.-

Questa frase metteva la parola fine a ogni loro conversazione. Quando lui prendeva una decisione, era irremovibile. Questo lei l'aveva imparato ormai bene, sapeva che era entrato nel loro linguaggio, un linguaggio fatto di parole e di gesti di cui solo loro potevano capire il vero significato.

Si chiedeva se anche con Janet lo avrebbe avuto.

Tyron salvò l'ultimo file e riuscì finalmente a spegnere il computer. Rania si staccò dalla scrivania e si avviò a prendere la giacca, quando la voce del collega la raggiunse.

- Te ne vai già?-

- Io ho già finito. Stavo aspettando te, magari saremmo potuti andare in quel pub che ti piace tanto, ma forse hai già un appuntamento con Janet...-

- Lei è impegnata fino a tardi.-

L'uomo si alzò e si avvicinò all'amica.

- Inoltre non mi perderei mai una cena al Wiston's pub.-

Le sorrise. Rania sapeva di dover essere grata all'universo di avere la possibilità di essere una di quelle poche persone che avevano il lusso di poter vedere quel gesto così semplice, ma allo stesso tempo così rado da parte di Tyron Carpenter.

Allo stesso tempo, però, soffriva nel sapere di non essere l'unica donna a cui era destinato quel sorriso.

Aveva sbagliato.

Non avrebbe dovuto lasciarti andare.

Anche lei ricambiò quel gesto e, dopo aver recuperato le rispettive giacche, andarono a prendere l'ascensore.

- Lei... non è gelosa?-

- Cosa?-

- Siamo amici da anni, lavoriamo assieme e siamo addirittura assieme nelle pattuglie. Conosco donne che avrebbero obbligato il fidanzato a troncare ogni rapporto con altre donne.-

- No, Janet è diversa. Lei sa bene che non la tradirei mai e ha capito anche la natura del nostro rapporto. Sei la mia migliore amica, Rania, sei una delle persone più importanti della mia vita. Non avrei mai permesso che qualcuno ci obbligasse a smetterci di vederci.-

Ancora una volta, sentendo quelle parole, Rania Rakim non seppe come sentirsi.

Forse non aveva mai pensato a me

come la donna adatta per lui.

E questo la faceva soffrire, le pareva di sentire lo stesso dolore straziante di quando Tyron le aveva presentata colei che sarebbe divenuta la sua futura sposa.

Ma allo stesso tempo non avrebbe permesso a nessuno

di mettersi in mezzo al loro rapporto.

Rania sapeva che avrebbe per sempre potuto fare affidamento su Tyron, sapeva che lui sarebbe sempre stato al suo fianco, che non l'avrebbe lasciata andare, anche se la sua vita si sarebbe sdoppiata: avrebbe vuto una vita privata con la sua famiglia e una vita lavorativa nella quale lei sarebbe esistita.

Quando l'ascensore arrivò al piano terra e le porte si aprirono, Tyron sfiorò la spalla dell'amica per richiamare la sua attenzione.

- Tu verrai al mio matrimonio, vero?-

Sì, lei sarebbe venuta e l'avrebbe accettato. Nonostante tutte le lacrime che aveva versato in precedenza, lei sarebbe rimasta lì in piedi, solida come una roccia, a condivedere la felicità della persona che amava di più.

E avrebbe accettato di non essere più l'unica donna nella vita di Tyron, avrebbe accettato l'idea che qualcuno migliore di lei aveva preso il posto a cui lei credeva di essere destinata.

Andava bene, si diceva.

Lei non avrebbe potuto fare comunque nulla,

no?

A lei andava davvero bene, non è così?

Tyron le sorrise ancora.

- Grazie Rania.-

Andava davvero bene, perché lei sarebbe rimasta al suo fianco, nonostante tutto.

E Rania gli sorrise ancora, consolata nel pensiero che anche se sarebbe esistita in una sola delle sue realtà, almeno sarebbe rimasta nella sua vita.

- Ora sarà meglio coprirsi per bene... sembra che stia per piovere.-

 

NOTE D'AUTORE

Tyron e Rania sono personaggi difficili da scrivere. Difficili perché, nonostante siano ormai da quasi quattro anni nella serie, non ci sono ancora tante informazioni su di loro e sui loro veri caratteri. Non si sa molto nemmeno sul loro passato, quindi io ho immaginato che si conoscano da molti anni. Spero di non averli resi OOC, mi sono impegnata nel tentare di ricreare quello che possa essere una loro discussione.

Mi scuso per eventuali errori e grazie per aver letto!

Sayonara,

Yulin Fantasy

   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > Dylan Dog / Vai alla pagina dell'autore: Yulin Fantasy