Cado.
Le forze mi abbandonano.
Ma ormai manca veramente poco.
Dopo oltre due anni, ora sto per rivederlo.
Il cuore mi batte fortissimo nel petto, quasi volesse scappare e prendere il volo e non è solo perché non ho fatto altro che correre come un forsennato in cerca di lui.
So già che anche se stessi fermo, immobile il mio cuore farebbe le capriole, cercherebbe di uscirmi dal petto, avrei problemi a respirare, i polmoni dimenticherebbero il loro lavoro, tanta sarebbe l'emozione.
Mi perdo un istante a pensare a come sarà cambiato, dopo due anni; a come si comporterà quando saremo di nuovo uno di fronte all'altro.
Come mi guarderà; se noterà i miei cambiamenti; se mi fisserà ancora con quello sguardo intenso e perforante, che spesso mi riservava.
"Stai tranquillo! Continuo io a cercare, tu resta qui, hai bisogno di riprendere fiato!" Irrompe nei miei pensieri la voce di Sai.
Cercando di ignorare il dolore delle ferite non ancora guarite, rispondo.
“Scordatelo! Non posso permettermi di riposare! Ormai sono a un passo dal ritrovare Sasuke!" Ma le forze mi abbandonano, insieme al respiro che fatico a riprendere.
Proprio ora che sono così vicino a lui, non riesco a muovermi per tirarmi su.
Per poter continuare la ricerca.
La vista si sta facendo sempre più sfocata, ancora poco e l'oblio mi reclamerà.
Il corridoio vuoto e quella che sembra l'ombra di Sasuke sono l'ultima cosa che vedo prima di perdere i sensi.
Il mio ultimo pensiero.
Il suo nome.
“Sasuke”