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Autore: Feder122    23/07/2018    0 recensioni
Siamo in una linea temporale dove Frisk è caduto nell'Underground da adolescente (15 anni circa) e non da bambino. Chara invece è rimasta nell'Underground fino a quando non ha compiuto 16 anni. La storia è una Charisk. Chara NON è malvagia. Questa storia è già stata pubblicata su Wattpad, sono lo stesso autore (difatti il nome è lo stesso) solo che qui apporterò qualche modifica e qualche miglioramento. Spero che questa storia vi piacerà.
Genere: Avventura, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Frisk
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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CAPITOLO 23
Poco dopo lo scontro, Papyrus disse: “Allora io vado, tocca a me fare la guardia per quei sette. Almeno potrò riposarmi a dovere.”
“Ok Papyrus, ci vediamo.” 
Appena lo scheletro se ne fu andato Chara disse a Frisk: “Wow, sei stato incredibile.”
“Grazie.”
“UMANO, TU PUOI FARCELA A SALVARE TUTTI QUELLI MINACCIATE DA QUELLE PERSONE, CREDI IN TE STESSO E CI RIUSCIRAI, FIDATI DI ME, SANS IL MAGNIFICO.”
Mentre tutti si complimentavano con lui, Frisk sentì una strana voce:
“Che massa di perdenti, non crederete davvero di poter fare qualcosa per fermare me e i mie sottoposti.”
Girandosi, Frisk vide una versione alternativa di Papyrus e gli chiese: “Tu sei uno dei sette mostri con l’anima umana, giusto?”
“AHAHAHAH, esatto! Io sono il grande Papyrus proveniente da Underfell, capitano della guardia reale e sterminatore di deboli, come l’ex capitano che c’era prima di me e quell’idiota di mio fratello Sans.”
“E sei qui per uccidermi?”
“Certo, tu e quegli insetti dei tuoi amici volete ostacolarci, non ve lo permetterò.”
“Prima di tutto spiegami queste cose: come hai fatto ad arrivare qui senza farti notare da Papyrus? Come fai a sapere che io e altri sei giudici dei mostri ci siamo alleati per sconfiggervi?”
“Quello stupido è caduto a terra subito, era esausto per qualche motivo.”
“Lo hai ucciso?!”
“No. Io, il grande Papyrus, non ho bisogno che un nemico sia stanco per eliminarlo, ucciderlo in quelle condizioni sarebbe stato un insulto al mio orgoglio. Io sono forte, difatti posseggo l’anima più debole tra tutti i miei compagni, l’anima verde, rappresentante la virtù più inutile esistente, la gentilezza, eppure sono il più potente tra tutti loro, ma per generosità gli permetto di definirsi tali, d’altronde questa anima mi si addice.”
Papyrus fece sbucare delle ossa dal terreno, che Frisk evitò teletrasportandosi, per poi sparare con i suoi gaster blaster, da cui Papyrus si difese alzando un muro d’ossa. Poi ne prese una in mano e attaccò Frisk, che rispose con la sua spada. Mentre combattevano, Papyrus notò che Frisk aveva solo metà anima. Il ragazzo gli chiese: “Perché stai facendo questo? Distruggere timeline, uccidere innocenti, a che scopo?”
“Vedi, dove vivo io il mondo segue una regola molto semplice, o si uccide o si viene uccisi. Io sono cresciuto seguendo questa ideologia, così sono diventato capitano delle royal guard. Ma nonostante questo, quel Sans è arrivato nel mio universo e mi ha sconfitto. Dopo averlo fatto però, lui mi ha offerto il potere, il potere di un’anima umana. L’ho odiato per avermi umiliato, ma adesso non me ne frega più nulla.”
“Capisco, sei patetico.”
“Cosa?! Come osi?!” urlò Papyrus attaccando Frisk in un impeto di rabbia, scagliandogli contro decine di ossa. Tuttavia il ragazzo, dopo essersi teletrasportato, riuscì a colpire l’avversario. Egli gli chiese: “Com’è possibile che io, il grande Papyrus, sia stato sconfitto?”
“Tu sei debole, molto debole.”
“Fai silenzio, come osi dirmi una cosa del genere?!”
“L’ho capito quando hai detto che non te ne fregava nulla di quel Sans. La verità è che tu lo ammiravi giusto?”
“Cosa? Non dire sciocchezze!”
“Non lo sto facendo. Le persone orgogliose come te, quando vedono qualcuno più forte di loro, solitamente, vogliono essere come quel qualcuno. Tu però non sei mai riuscito a essere onesto con te stesso, una persona che non accetta i suoi sentimenti non è forte, è l’essere più debole di tutti.” 
Sentendo queste parole, lo scheletro si ricordò di quando era bambino, all’epoca veniva continuamente preso di mira da dei prepotenti del suo mondo e l’unico ad aiutarlo era suo fratello maggiore, che lui stimava. La vita in Underfell non era certo facile ed essere buoni lo era ancora meno, ma lui, almeno da bambino, aveva tentato di essere gentili con tutti. Guardando il terreno, in un misto di dubbi e indecisione per il futuro, Papyrus disse:
“Hai ragione umano, adesso so chi devo veramente affrontare, ovvero colui che ha distrutto la mia timeline e ucciso mio fratello. Sia chiaro, io resto sempre il grande Papyrus, ma ammetto i miei errori e ti chiedo perdono, fai conto che nessuno ha mai avuto questo onore. Adesso prova a uccidermi se ci riesci, ma sappi che farò di tutto per impedirtelo, non mi farò ammazzare.”
Frisk, sorridendo, gli rispose:
“No, non ho motivo di ucciderti, se prometterai di non causare più problemi agli innocenti delle altre timeline, allora ti concederò una possibilità di redenzione, unisciti a me contro gli altri mostri dall’anima umana.” Dopo averlo detto Frisk aiutò lo scheletro a rialzarsi.
“Perché? Perché risparmiarmi? Nel mondo o si ucci…”
“Non è vero! Anche se nel tuo universo tutti credono a questa sciocchezza, da me le cose funzionano in modo diverso. Inoltre dimmi: tu pensi che questa regola sia giusta? Io non credo proprio, quindi non c’è motivo di seguirla.”
“Credo di capire…farò tutto ciò che posso per aiutarti.”
“Mi fa piacere.” 
Appena Frisk ebbe aiutato l’ormai ex-nemico ad alzarsi, una voce disse:
“Molto bene, non mi aspettavo che le cose sarebbero andate in questo modo.” Era Underswap Papyrus insieme a Storyshift Chara.
“Cosa ci fate voi due qui?”
“Vedi Frisk, Papyrus, dopo essere stato superato da quella versione alternativa di se stesso, ci ha richiamati tutti e abbiamo osservato lo scontro da quella zona dove vi sono tutte le entrate ai nostri universi. Adesso quel tizio verrà insieme a me e agli altri nella mia timeline, ci rivelerà tutto quello che sa e decideremo cosa fare.”
“Va bene, verrò con voi, ma non vi conviene farmi arrabbiare.”
“Certo, certo.”
“Frisk, io e te resteremo qui nella mia timeline per riposarci, poi li raggiungeremo e decideremo come agire.”
“Ok.” 
Frisk tornò alla cada dei fratelli scheletro e Sans gli disse: “WOW FRISK, SEI STATO INCREDBILE.”
“Già, ha ragione Frisk.”
“Con te tutte le timeline sono al sicuro.”
“Eheheh…grazie dei complimenti.”
“Te li meriti tutti ragazzo.” 
Il giorno dopo Frisk e Papyrus salutarono gli amici di quest’ultimo e andarono in Storyshift, in una Snowdin ormai disabitata, poiché la barriera era stata distrutta sei anni prima. Riuniti con gli altri chiesero: “Allora, quali sono le novità?”
“A quanto pare i compagni di Underfell Papyrus sono spariti per un lungo periodo poiché impegnati in un universo particolare, dove tutti i mostri erano molto potenti. Solo resettando un sacco di volte sono riusciti a distruggere la timeline dove si trovavano. A quanto pare nessuno di loro potrà resettare più, hanno usato tutta la determinazione che le loro anime possedevano.”
“E questa è una buona notizia.”
“Sì, ma questo significa che adesso riprenderanno a muoversi.”
“Dobbiamo fermarli.”
“Sì, abbiamo già un piano. Underfell Papyrus tornerà da loro e gli dirà di venire qui, dove li affronteremo.”
“Farò in modo che vengano uno alla volta, così questa timeline non rischierà niente.”
“Dunque è questa la parte da cui vuoi stare, che delusione, da una versione alternativa del capitano delle royal guard mi sarei aspettato di più.” 
Fece la sua entrata in scena il mostro con l’anima celeste, Underfell Asgore.
“Asgore! Cosa ci fai qui?”
“Ero venuto ad aiutare un compagno, ma pare che abbia trovato solo un verme traditore. Adesso la pagherai.”
“Tu, sei un’altra versione di quel vecchio re infame, non vedo l’ora di eliminarti.” disse Underfell Sans con un sorriso, pensando: “Così impari a riprenderti Toriel.” 
“Vorresti combattermi tu, scheletrino?”
“Non osare,” disse lui tirando fuori i suoi gaster blaster “chiamarmi in quel modo!” e sparò un colpo potentissimo, per poi voltarsi e dire: “Lasciatelo a me.” 
Durante lo scontro Sans si trovò inizialmente in vantaggio, evitava ogni attacco di Asgore e lo colpiva con le sue ossa subito dopo. Provava anche a infastidirlo. Underfell Papyrus gli chiese: “Pensi di riuscire a batterlo?”
“Non preoccuparti, ho un piano.”
“Il tuo piano è per caso farmi infuriare, così attaccherò a casaccio e consumerò energie? Purtroppo non succederà, dopo aver conosciuto Sans ho imparato cosa sia la pazienza. La solitudine e la lontananza da mia moglie mi stavano per far impazzire, ma Sans mi ha dato la possibilità di trovare una nuova donna. Anzi, una non mi basta, ne voglio molte di più. Ha detto che devo solo pazientare e durante i nostri viaggi, ne troverò sempre di più.”
Lo scontro tra Asgore e Sans continuava, ma quest’ultimo cominciava a essere stanco, dunque Underfell Papyrus decise di aiutarlo. 
“Mi unirò allo scontro.”
“Cosa? No, non voglio il tuo aiuto, sparisci.” Malgrado queste parole, lo scheletro intervenne. Asgore sembrava comunque troppo forte. Allora Sans ebbe un’altra idea. Egli si avvicinò al compagno e gli disse: “Ascoltami, si sta leggermente indebolendo per i nostri colpi, ma non lo batteremo andando avanti così. Metterò tutte le energie che mi sono rimaste in un singolo colpo di un solo gaster blaster, ma devo prima accumulare energia. Pensi di poterlo trattenere per qualche minuto?”
“Certo che sì, io sono il grande Papyrus!”
Mentre Papyrus lo teneva occupato, Sans era incredibilmente tentato dall’idea di colpire Asgore per aiutare Papyrus, rivedeva in quel nuovo alleato suo fratello. Lui voleva proteggerlo, anche se spesso litigavano e a volte il suo Papyrus lo trattava male, sapeva che il motivo per cui lo faceva era spingerlo a diventare forte, cosa necessaria per sopravvivere in Underfell. In più Papyrus lo aveva sempre protetto dai mostri che lo aggredivano nella sua timeline. Per questa volta voleva essere lui a proteggerlo, per questo si era unito agli altri giudici dei mostri e voleva proteggere pure quel Papyrus che stava combattendo con lui, anche se non era esattamente suo fratello. Comunque non cedette alla tentazione, doveva avere più pazienza di Asgore per vincere e appena ebbe tutta la potenza necessaria urlò:
“Adesso può bastare! Spostati!” 
Per evitare che Asgore avesse il tempo di fare qualsiasi cosa, Frisk si teletrasportò da Papyrus e lo portò via. Sans scagliò il suo attacco caricato e disintegrò il nemico, poi cadde a terra senza forze. Lo scontro dei tre personaggi di Underfell era concluso. 
“Sta bene?” Chiesero Frisk e Underfell-Papyrus.
Asriel andò da lui e disse: “Sta bene, si è solo addormentato, quel colpo deve averlo sfinito.” 
“Così uno è fuori gioco e l’altro è dalla nostra parte, ne mancano cinque.”
“Andrò da loro e gli dirò che Asgore ci ha traditi, poi procederemo come stabilito.” 
Poco dopo Underfell-Papyrus se ne andò. Arrivato alla base sua e dei suoi ex-compagni, che era la timeline del Sans dall’anima gialla, quest’ultimo gli chiese:
“Allora Papyrus, come mai ci hai messo così tanto? E dimmi, hai incontrato Asgore? Era venuto a cercarti.”
“Vuoi dire quel traditore? La sua solita lussuria lo ha portato ad allearsi con quei sei giudici dei mostri che hanno già provato a metterci i bastoni tra le ruote. Adesso hanno anche un nuovo amico, un umano.”
“Cosa? Un umano?”
“Non preoccuparti, ha solo mezza anima, non può resettare. Mi sono sbarazzato del traditore e ho scoperto dove si dirigeranno nei prossimi giorni quei sette scarafaggi. Perché non facciamo degli scontri uno contro uno? Singolarmente nessuno di loro potrà mai prevalere contro nessuno di noi.”
“Ma loro sono uno di più.”
“Nessun problema, poiché due di loro, l’umano e la versione alternativa di mio fratello, saranno insieme, li affronterò entrambi, tanto volevo già eliminarli.”
“Ok, non so perché, ma a dirla tutta non mi importa, andiamo a dare queste notizie agli altri.”
Appena arrivarono dai loro compagni Undyne disse: “Non vedo l’ora di prenderli a calci!”
“Allora potrai essere la prima a combatterli, domani, alle undici di mattina di questa timeline, ti porterò io nel luogo dove si troverà uno di quegli esaltati.”
“Non vedo l’ora.”
“Gli altri invece dove saranno?”
“Quello stesso pomeriggio alle cinque ci sarà il prossimo.”
“Alle cinque del pomeriggio? Non saranno tutti alla stessa ora?”
“No, si vogliono muovere in orari separati e andare in diverse timeline per chiedere aiuto ad altra gente. Mentre uno va da una parte, gli altri restano nella timeline di uno di loro. Hanno una specie di campo base.”
“Potremmo attaccarli finché sono tutti li.”
“No, insieme potrebbero essere un problema. Comunque, adesso vi dirò gli altri orari e decideremo chi combatterà contro chi.” 
Il piano che Papyrus aveva ideato con gli altri giudici dei mostri era questo: portare i cinque mostri dall’anima umana rimasti contro cinque di loro, poi affrontarli in un due contro uno. In più, se si fosse rivelato necessario, gli altri sarebbero intervenuti. Decisi gli orari, Papyrus disse: “Bene, credo che andrò a fare un giro, voi vedete di non fare cretinate come quell’idiota di Asgore.” Così tornò in Storyshift, rivelò ai sei giudici dei mostri cosa era successo: “Bene ragazzi, gli ho detto gli orari che avevamo concordato.”
“Perfetto.”

FINE CAPITOLO 23

   
 
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