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Autore: eleCorti    27/07/2018    15 recensioni
[Storia partecipante al contest foto ricordo indetto da fiore di cenere sul forum di efp]
Aveva aperto un piccolo armadietto della credenza, quando si imbatté in un album fotografico. Era grande, color legno con una scritta incisa sopra: ricordi. Killian sorrise, poi aprì l'album iniziando a sfogliarlo.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Un ricordo prezioso


Se c'era una cosa che Killian Jones odiava erano le pulizie di primavera. Ogni anno sua moglie, durante quell'evento, si trasformava in una specie di tiranno che gli ordinava di spostare quello e quell'altro. E a lui non piaceva spolverare di qua e di là, dato che con una sola mano e con un uncino gli veniva difficile fare certe operazioni.
E quel giorno di aprile, era quella giornata: quella delle pulizie di primavera. Tanto era domenica ed Emma non lavorava, per cui poteva stare a casa a dare ordini a destra e a manca. Così, mentre Emma si occupava del piano di sopra – cioè delle due camere da letto e del bagno – a Killian erano toccati il salotto e la cucina.
Killian aveva deciso di cominciare dal salotto, poiché era più facile da pulire con una sola mano. Aveva aperto un piccolo armadietto della credenza, quando si imbatté in un album fotografico. Era grande, color legno con una scritta incisa sopra: ricordi. Killian sorrise, poi aprì l'album iniziando a sfogliarlo. La prima foto che vide fu di sua figlia, Hope, appena nata. Killian sorrise a quel ricordo. Rimembrava ancora il giorno in cui sua moglie gli aveva annunciato la lieta notizia.
Erano passati ormai mesi, anzi anni da quando a Storybrooke era tornata la pace, e tutti i cittadini – nessuno escluso – vivevano tranquillamente. Anche Emma e Killian, ormai felicemente sposati. Era un giorno di primavera quando la vita dei due sposi cambiò. Quella sera quando Emma era tornata a casa, aveva un'aria insolita, più stanca del solito. E Killian se ne accorse, perché lui si accorgeva sempre quando la sua amata aveva qualche problema.
Cosa c'è che non va, love?” domandò, accogliendola all'ingresso. Emma si tolse il suo giubbotto rosso, lo appese all'appendiabiti attaccato alla parete di destra e sospirò.
Ancora una giornata pesante al lavoro?” domandò, allora Killian. Di solito quando sua moglie tornava la sera a casa con quell'aria stanca, significava che aveva avuto delle grane al lavoro. Ma quella sera era ancora più afflitta, e Killian lo aveva notato.
Io... ti devo parlare” annunciò, poi si sedette sul divano in pelle ed invitò suo marito a fare lo stesso. Killian deglutì, non sapendo più cosa pensare. Poi, scossa la testa, decise di sedersi accanto a lei.
Io... aspetto un bambino.” lo disse tutto d'un fiato, stringendo i pugni e chiudendo gli occhi. Non voleva sapere la reazione del marito.
Killian era rimasto ammutolito. Non sapeva come reagire. Non sapeva se abbracciarla, sollevarla di peso e farla girare in aria oppure se darle un semplice bacio. Quella notizia era giunta inaspettata, come un fulmine a ciel sereno che spezza la quiete prima della tempesta.
Killian?” Emma decise di parlare. Si stava preoccupando. Forse avrebbe dovuto dirglielo in un altro momento, quando era più tranquillo. Killian sbatté le palpebre riprendendosi dallo shock.
è... è fantastico, love.” l'abbracciò, come a cercare un sostegno, una sicurezza. Essere padre era una delle più grandi sfide che il fato gli avrebbe mai potuto fare affrontare.
Davvero? Cioè sei contento? Mi avevi un po' preoccupato...” ed era vero quel silenzio così assordante come un fischio nell'orecchio la aveva messa in allarme.
Ma certo che lo sono. È solo che... beh è la prima volta e non sapevo come reagire” ammise, anche se amaramente. Ma era vero, lui non era mai stato un padre. Certo c'era Henry, ma lui non era suo figlio e il loro rapporto non si poteva considerare come quello tra padre e figlio, anche se erano molto legati.
Ti capisco. Ammetto, anch'io ho un po' di paura. Anche per me sarebbe la prima volta. Lo so ho avuto anche Henry ma per i primi dieci anni della sua vita non ci sono stata per lui. E questa è una cosa che rimpiango.” perché era come se fosse alle prime armi con un bambino. E di fatto lo era, lei non si era mai presa cura di un bambino sin dalla sua nascita e la cosa la spaventava, perché pensava di non esserne all'altezza.
Tranquilla. Ci sono io con te. Ce la caveremo.” le prese la mano e la strinse alla sua, donandole uno dei suoi sorrisi mozzafiato. Emma sorrise di rimando. Ogni volta che lui le sorrideva, le infondeva coraggio.
Killian sorrise ancora di più, ripensando a quella scena di tanti anni fa. Allora era stato spaventato e impacciato a prendersi cura di una bambina con una mano sola – ancora ricordava la difficoltà a cambiarle i pannolini con l'uncino, o a vestirla con l'uncino – ma ricordava quei giorni con gioia, specie quello in cui aveva scoperto che sarebbe diventato padre. Quello per lui era senz'altro un ricordo prezioso.














Note dell'autrice: non credevo sarei mai tornata a scrivere su questo fandom, dato la fine della serie, ma il contest a cui partecipa questa os, mi ha fatto pensare ai CS, e alla loro bimba e a come io abbia desiderato tanto una loro scena in cui ci fosse la scoperta che aspettano un bimbo e la sua nascita (ma di quest'ultimo evento ci avevo già scritto tempo fa). Comunque spero che la storia vi sia piaciuta.
   
 
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