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Autore: Federica20000824    01/08/2018    0 recensioni
Sequel "Il Diario di Sofia"
Sofia è una ragazza di 16 anni. Non ha una vita semplice, ha subito episodi di bullismo, e una violenza sessuale. Soffre di depressione, e cerca di andare avanti.
Tommaso è il suo migliore amico.
Si trova a dover affrontare la difficoltà che una persona così spezzata può rivelarsi, perché, dopotutto, le vuole bene.
Genere: Introspettivo, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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- Questa storia fa parte della serie 'I Diari di Sofia'
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Il telefono vibra vicino al cuscino dove Sofia è seduta, con la testa appoggiata alle ginocchia. 

La stanza le si sta chiudendo addosso. La vibrazione sembra un martello pneumatico, nel silenzio schiacciante e assordante.

"Tommi?" La voce rotta e rauca di Sofia raggiunge il respiro spezzato di Tommaso.

"Buonasera." Lui sorride mentre parla, così lei lo percepirà, forse.

"Che ore sono?" Chiede lei sfregandosi la mano nei capelli. Vuole dormire così tanto e non riuscirà. Sa che la depressione non la lascerà riposare.

"Mancano sette minuti alle due." Il sorriso si spegne sul viso del ragazzo. Era troppo artificioso.

"È successo qualcosa?" Le unghie graffiano il labbro rosato di Sofia, tirandolo leggermente, e scoprendo alla lingua il sapore del sangue. Passa ogni sabato notte sola, da qualche tempo. Qualche settimana, qualche mese. Forse più di sei. 

"Mi mancavi." Di sottofondo la mente pesante di Sofia percepisce delle voci.

Le voci delle serpi.

"L'hai lasciata, non è vero?"

"È vero." Tommi sa di poter essere completamente onesto e sincero

"Io..." Con lei, ovviamente, perché lei è lei.

"Ti ho disturbata, scusa, torna a dormire."

"Non stavo dormendo."

"E cosa stavi facendo nel cuore della notte?"

"Hai interrotto un attacco di panico, grazie."

"Come stai?"

"Come una che ha appena avuto un attacco di panico. E tu?"

"Come uno che ha appena lasciato la ragazza che gli piace, senza un motivo valido."

"Cosa senti?"

"Il senso di colpa da una parte, e un sollievo ingiustificato dall'altra."

"È ingiustificato?"

"Avrei dovuto provare sollievo nel lasciarla? Non ho sentito niente, se non la paura che non voglia più essere mia amica. Io ci tengo a lei."

"Avete passato insieme quasi sette mesi, è comprensibile."

"Le ho sempre detto che le voglio bene, lei mi ha sempre detto Ti amo. Io non gliel'ho mai detto."

"Se non era quello che sentivi non vedo perché avresti dovuto."

"Mi dispiace così tanto. Lei ora è arrabbiatissima, non mi vuole vedere."

"Lasciale del tempo. Le passerà. Ha 14 anni e tu non saresti stato ad ogni modo l'uomo della sua vita, se ne farà una ragione."

"Ti sei mai innamorata?"

"Di una persona profondamente sbagliata. Mi ha fatto del male. Mi ha presa in giro per mesi, dopo che io mi ero fidata di lui completamente. È stato due anni fa credo, più o meno. Sembrano passate ere geologiche."

"Sofi, io non ti farei mai del male intenzionalmente, lo sai vero?"

Me ne hai già fatto abbastanza.

"Lo so. Penso di essere in grado di fare del male alle persone, mi sono quasi scordata, sono così abituata ad essere la vittima che ho dimenticato che posso ferire anche io, e tanto." Il respiro della ragazza si fa lentamente più regolare.

"Lo credo anche io." Tommaso si siede sul letto.

"Tommi?"

"Dimmi."

"Il fatto che non fosse intenzionale non toglie quello che tu mi abbia fatto moltissimo male. È stata anche colpa mia, certo, in gran parte se vuoi, ma dopo tutto il dolore attraverso cui mi hai fatta passare, dovrei odiarti..."

"Sofi io..." A volte le parole non servono a nulla.

"Abbastanza stranamente, non potrei odiarti nemmeno se ci provassi."

"Scusa."

"Scusami anche tu. So cos'hai passato per colpa mia, non avresti dovuto."

"Io ti straamo, no?"

"Anche io, tantissimo." E nessuno dei due sorride.

"Sei tranquilla?"

"Affermativo, tu?"

"Affermativo."

"Proviamo a dormire?"

"Buonanotte." Il vuoto nella mente di Tommaso.

"Buonanotte, ti voglio bene." Il vuoto. Nella stanza di Sofia.

  
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