01/08/2018
2 recensioniDedicata a Jade Tisdale che l'aspettava da troppo tempo.
Jade, questa è per te.
Non so se sarà all'altezza dell'attesa che hai dovuto sopportare,
ma ormai mi conosci: i miei tempi sono moooooolto lunghi.
L'idea iniziale era quella di riuscire a scrivere la Ryokuro l'anno scorso perché tu sei una persona dolcissima ♥ e io una ritardataria cronica,
poi ho pensato di farlo per il tuo compleanno ed infine come sorpresa alla fine della tua maturità.
Ho fallito in tutti i casi, ma meglio tardi che mai.
Buona lettura!
Jade, questa è per te.
Non so se sarà all'altezza dell'attesa che hai dovuto sopportare,
ma ormai mi conosci: i miei tempi sono moooooolto lunghi.
L'idea iniziale era quella di riuscire a scrivere la Ryokuro l'anno scorso perché tu sei una persona dolcissima ♥ e io una ritardataria cronica,
poi ho pensato di farlo per il tuo compleanno ed infine come sorpresa alla fine della tua maturità.
Ho fallito in tutti i casi, ma meglio tardi che mai.
Buona lettura!
What are you waiting for?
Quando Ryou si era reso conto di nutrire un particolare affetto per Zakuro ne era stato sollevato da una parte, ma terrorizzato dall'altra. Le sue pene d'amore per Ichigo erano finite, sì, ma ora sarebbero iniziate verso una ragazza ancora più difficile, pur somigliante a lui. Era vero, le affinità non mancavano, a partire dalla terra d'origine comune, ma proprio questo era uno dei problemi principali: entrambi troppo testardi, orgogliosi e di indole solitaria. Si sarebbe potuta creare la coppia perfetta o il peggiore dei disastri. Proprio per questo motivo Ryou si era deciso a non fare assolutamente nulla. La razionalità - o il pessimismo?- che lo contraddistingueva gli urlava a pieni polmoni di lasciar perdere la bella modella: troppe poche probabilità di successo.
Eppure...
«Hai ancora diciannove anni.»
Da circa una decina di giorni questa era una delle frasi che Kei ripeteva maggiormente, senza un apparente motivo, anche più volte al giorno.
Inizialmente il biondo non ci aveva fatto caso più di tanto e si limitava a fissare l'altro con sguardo perplesso, ma non riuscì più a trattenersi nell'udire per la quarantottesima volta -sì, aveva preso a contarle- quello che pareva essere diventato lo slogan preferito del maggiore.
«C'è qualche messaggio cifrato che io dovrei cogliere?» gli chiese quella mattina, incrociando le braccia al petto.
Il pasticciere gli sorrise sibillino senza dire una parola, mentre finiva di disporre degli invitanti croissant appena sfornati su alcuni vassoi. Terminata l'operazione alzò lo sguardo verso la sala osservando le ragazze muoversi velocemente e con disinvoltura tra i tavoli, sentendosi gli occhi azzurri di Ryo fissi sulla propria schiena.
«Non credevo che il loro ritorno potesse avere un effetto benefico sulle ragazze, eppure ho dovuto ricredermi.» mormorò all'improvviso, per poi sorridere a Purin quando quest'ultima arrivò per lasciargli nuove ordinazioni.
Ryou iniziò a spazientirsi, non riuscendo a cogliere il filo del discorso che Keiichiro stava seguendo: dove voleva arrivare?
«Ero certo sarebbe successo qualcosa fra Purin e Taruto e nutrivo dei sospetti leggeri su Pai e Retasu -non la vedevo così serena da mesi, non sei d'accordo? Ciò che mi ha stupito di più è, però, il legame che si è creato tra Minto e Kisshu. Non trovi sia incredibile vederli così affiatati?»
«Che vuoi che ti dica... sarà perché degli opposti come loro non possono fare a meno di attrarsi a vicenda. Si bilanciano.» buttò lì, stringendosi nelle spalle.
«Credi che essere troppo simili possa essere un ostacolo in una relazione?» chiese il maggiore a bruciapelo, voltandosi per la prima volta verso di lui.
Fu con quella domanda che Ryou comprese che Kei aveva, come sempre, capito tutto e che aveva usato via traverse per cercare di spingerlo a confidarsi.
«Sono i segni uguali quelli che si respingono.» borbottò il biondo, irrigidendosi.
«In ogni relazione ciò che conta è il sentimento: quando ami una persona non importa quanto sia simile o meno a te. Se te ne sei innamorato è perché ti piace lei proprio con le sue caratteristiche e col suo modo di fare, indipendentemente da quanto assomiglino ai tuoi.» disse guardandolo dritto, nonostante il minore avesse spostato lo sguardo sulla sala «Nessuno può affermare come evolverà la situazione, soprattutto se non c'è qualcuno disposto a fare il primo passo, preferendo rimanere nel limbo dell'incertezza per evitare di scottarsi: la paura ha vinto, ma la storia avrebbe potuto avere un lieto fine.»
Mentre cercava qualcosa con cui replicare, Ryou sussultò accorgendosi di due zaffiri che lo osservavano intensamente: Zakuro lo stava fissando e lui si rese conto solo in quel momento di averla cercata con gli occhi non appena Kei aveva iniziato a parlare, incapace poi di staccarle gli occhi di dosso per tutto il discorso.
Infastidito per esser stato colto in fallo -lui, in fallo!-, distolse rapidamente lo sguardo passandosi la mano tra i ciuffi biondi e perdendosi il lieve sorriso divertito che aveva increspato le labbra di Zakuroper pochi istanti. Il ragazzo cercò di mettere ordine nella propria testa e trovare qualcosa da dire a Keiichiro -nonostante si fosse reso conto della verità nelle parole dell'amico, non poteva non avere l'ultima parola in un discorso tanto importante- ma il maggiore uscì di gran fretta dalla cucina sostenendo di dover andare nel magazzino per prendere un ingrediente importantissimo per una nuova ricetta che aveva intenzione di sperimentare.
Rimasto solo, Ryou schioccò la lingua contro il palato, deciso a rintanarsi in camera propria almeno fino la fine del turno mattutino, così da poter fare chiarezza nella propria mente: non poteva negare l'effetto che avevano avuto su di lui le parole di Keiichiro.
Stava per uscire dalla cucina, quando si ritrovò Zakuro con due vassoi e qualche piattino vuoto fra le mani. Il ragazzo le si avvicinò, liberandole le mani e posando il tutto su un ripiano della cucina; quando si voltò non si stupì più di tanto nel ritrovarsela ancora lì, quasi in attesa.
Gli attimi di silenzio che ne seguirono furono interrotti da una semplice domanda:
«Hai impegni per stasera?»
Eppure...
«Hai ancora diciannove anni.»
Da circa una decina di giorni questa era una delle frasi che Kei ripeteva maggiormente, senza un apparente motivo, anche più volte al giorno.
Inizialmente il biondo non ci aveva fatto caso più di tanto e si limitava a fissare l'altro con sguardo perplesso, ma non riuscì più a trattenersi nell'udire per la quarantottesima volta -sì, aveva preso a contarle- quello che pareva essere diventato lo slogan preferito del maggiore.
«C'è qualche messaggio cifrato che io dovrei cogliere?» gli chiese quella mattina, incrociando le braccia al petto.
Il pasticciere gli sorrise sibillino senza dire una parola, mentre finiva di disporre degli invitanti croissant appena sfornati su alcuni vassoi. Terminata l'operazione alzò lo sguardo verso la sala osservando le ragazze muoversi velocemente e con disinvoltura tra i tavoli, sentendosi gli occhi azzurri di Ryo fissi sulla propria schiena.
«Non credevo che il loro ritorno potesse avere un effetto benefico sulle ragazze, eppure ho dovuto ricredermi.» mormorò all'improvviso, per poi sorridere a Purin quando quest'ultima arrivò per lasciargli nuove ordinazioni.
Ryou iniziò a spazientirsi, non riuscendo a cogliere il filo del discorso che Keiichiro stava seguendo: dove voleva arrivare?
«Ero certo sarebbe successo qualcosa fra Purin e Taruto e nutrivo dei sospetti leggeri su Pai e Retasu -non la vedevo così serena da mesi, non sei d'accordo? Ciò che mi ha stupito di più è, però, il legame che si è creato tra Minto e Kisshu. Non trovi sia incredibile vederli così affiatati?»
«Che vuoi che ti dica... sarà perché degli opposti come loro non possono fare a meno di attrarsi a vicenda. Si bilanciano.» buttò lì, stringendosi nelle spalle.
«Credi che essere troppo simili possa essere un ostacolo in una relazione?» chiese il maggiore a bruciapelo, voltandosi per la prima volta verso di lui.
Fu con quella domanda che Ryou comprese che Kei aveva, come sempre, capito tutto e che aveva usato via traverse per cercare di spingerlo a confidarsi.
«Sono i segni uguali quelli che si respingono.» borbottò il biondo, irrigidendosi.
«In ogni relazione ciò che conta è il sentimento: quando ami una persona non importa quanto sia simile o meno a te. Se te ne sei innamorato è perché ti piace lei proprio con le sue caratteristiche e col suo modo di fare, indipendentemente da quanto assomiglino ai tuoi.» disse guardandolo dritto, nonostante il minore avesse spostato lo sguardo sulla sala «Nessuno può affermare come evolverà la situazione, soprattutto se non c'è qualcuno disposto a fare il primo passo, preferendo rimanere nel limbo dell'incertezza per evitare di scottarsi: la paura ha vinto, ma la storia avrebbe potuto avere un lieto fine.»
Mentre cercava qualcosa con cui replicare, Ryou sussultò accorgendosi di due zaffiri che lo osservavano intensamente: Zakuro lo stava fissando e lui si rese conto solo in quel momento di averla cercata con gli occhi non appena Kei aveva iniziato a parlare, incapace poi di staccarle gli occhi di dosso per tutto il discorso.
Infastidito per esser stato colto in fallo -lui, in fallo!-, distolse rapidamente lo sguardo passandosi la mano tra i ciuffi biondi e perdendosi il lieve sorriso divertito che aveva increspato le labbra di Zakuroper pochi istanti. Il ragazzo cercò di mettere ordine nella propria testa e trovare qualcosa da dire a Keiichiro -nonostante si fosse reso conto della verità nelle parole dell'amico, non poteva non avere l'ultima parola in un discorso tanto importante- ma il maggiore uscì di gran fretta dalla cucina sostenendo di dover andare nel magazzino per prendere un ingrediente importantissimo per una nuova ricetta che aveva intenzione di sperimentare.
Rimasto solo, Ryou schioccò la lingua contro il palato, deciso a rintanarsi in camera propria almeno fino la fine del turno mattutino, così da poter fare chiarezza nella propria mente: non poteva negare l'effetto che avevano avuto su di lui le parole di Keiichiro.
Stava per uscire dalla cucina, quando si ritrovò Zakuro con due vassoi e qualche piattino vuoto fra le mani. Il ragazzo le si avvicinò, liberandole le mani e posando il tutto su un ripiano della cucina; quando si voltò non si stupì più di tanto nel ritrovarsela ancora lì, quasi in attesa.
Gli attimi di silenzio che ne seguirono furono interrotti da una semplice domanda:
«Hai impegni per stasera?»
Non sono così brava a trattarli, ancora, forse in seguito vi stupirò.
Già è stato un parto ideare questa cosina molto soft e scriverla, a fare di più mi bloccavo. Capitemi ♥
Ma dico io, si può avere un'otp e trovare tutte 'ste difficoltà a scriverci qualcosa su? :/
Non ho volutamente specificato se sia Zakuro o Ryou a formulare la domanda finale, quindi siete liberissimi di immaginare chi meglio preferite :)
Ringrazio chiunque sia arrivato fin qui e chi deciderà di lasciarmi una recensione!
Assicurandovi che non farò passare altri secoli per la mia prossima apparizione sul fandom
Marty