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Autore: Sherry_4869    23/08/2018    0 recensioni
era una piovosa e triste mattinata al Kadic. Tyron era sconfitto, X.A.N.A. anche, il supercomputer era spento e Lyoko era uscito dalle loro vie, lasciano un vuoto che spingerà i ragazzi a forti contrasti. sarà una storia piena di emozioni, sentimenti e lacrime, e i nostri protagonisti finalmente sperimenteranno cosa significhi essere adolescenti normali. Buona lettura
Genere: Avventura, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ulrich e Yumi arrivano davanti alla porta della stanza di Jeremy. – Chi
bussa? – chiese Yumi con insolito timore. Sapeva che c’era da stare
attenti: la loro amicizia, che era sempre stata tanto forte, ora sembrava
essere appesa ad un filo. – Busso io! – le disse con decisione il ragazzo.
Ulrich bussò alla porta, che si aprì poco dopo.
– grazie Aelita – la ringraziò Yumi, entrando nella stanza dopo Ulrich.
Jeremy era seduto sulla sedia della sua scrivania, a cui dava le spalle, e il
suo sguardo era triste e perso nel vuoto, e allo stesso tempo sembrava
anche teso.
Aelita era in piedi a fianco a lui, davanti all’armadio, e il suo sguardo
invece lasciava trasparire solo tristezza e profonda preoccupazione.
Odd era seduto sul letto a gambe incrociate, con la testa bassa, e
lui invece sembrava decisamente nervoso e, e forse era più preoccupato degli altri due.
I due nuovi arrivati percepirono la tensione che c’era nell’aria, e si
diedero un’occhiata, veloce e furtiva, ma che lasciava intendere un chiaro
messaggio: cautela.
Yumi si sedette su letto, a fianco a Odd, e Ulrich rimase in piedi con le mani in tasca.
Calò il silenzio.
Di nuovo.
Ancora quell’assordante silenzio.
Quel silenzio che quella mattina li aveva fatti litigare e separare.
Stavolta Jeremy si guardò bene dall’aprire bocca: si sentiva ancora
responsabile della brutta litigata.
Aelita non osò fiatare, e Odd tanto meno, mentre Ulrich rimase zitto, ma
sempre con quel suo fare glaciale.
Forse eraproprio ciò che maggiormente aveva ereditato dai suoi familiari
tedeschi.
Quel che sembrava essere un cuore di ghiaccio.
Sembrava, certo, ma non lo era.
Sicuramente Yumi ne aveva avuto chiare dimostrazioni, così come gli altri
tre amici, ma lei più di tutti.
Proprio lei che era tutto il contrario.
Sempre allegra e solare, in contrasto con il suo abbigliamento, sempre
sovrastato dal colore nero.
Alla fine fu proprio lei a rompere quel lungo silenzio, che era diventato
decisamente insopportabile.
– ragazzi...
Quella parola fu solo un flebile sussurro.
Ma in quel silenzio tombale, sembrava un grido.
Un grido forte.
E fu proprio quello che le fece avere l’attenzione del resto del gruppo.
Di qualcuno che parlasse ce n’era davvero bisogno.
Yumi si guardò attorno, come per accertarsi che gli altri le dessero
l’attenzione di cui c’era bisogno, si alzò in piedi, e cominciò a parlare.
– Io vi voglio bene. Davvero. Non sapete quanto. Siete i
miei migliori amici e mi ritengo la persona più fortunata del mondo ad
avervi come tali. – a quelle parole Jeremy e Aelita sorrisero, Ulrich rimase
impassibile.
La parola amici per loro due non era quella giusta.
Odd invece rimase nervoso, e molto.
– Ma se la nostra amicizia è così forte da averci portati fino a qui, la
possibilità che sia uno stupido programma multi-agente a legarci la trovo
molto, molto remota.
Voi siete troppo speciali per essere considerati solo compagni di squadra:
Per me siete amici.  
Amici VERI!
E per me siete una seconda famiglia, anche se non abbiamo legami di
sangue.
Siamo tutti diversi, lo so: Jeremy è francese, Odd italiano, Ulrich
ha origini tedesche, i genitori di Aelita erano originari degli stati uniti e io
sono giapponese. Eppure per me siete le persone che si avvicinano di più
ad una famiglia. Vi voglio un bene dell’anima e so che farete parte della
mia vita fino alla fine dei miei giorni.
Io lo sento.
E lo so.
Quindi vi prego, torniamo ad essere uniti come prima.
Contro X.A.N.A. e Tyron abbiamo fatto tutto il possibile.
Ora X.A.N.A. è sconfitto e Tyron sarà presto dietro le sbarre a pagare per
quello che ha fatto, e noi non possiamo rimproverarci davvero nulla.
Abbiamo dato tutti il massimo.
Ed è questo che fa di voi i migliori amici che io possa mai desiderare.

...

In quel momento a Yumi tornarono in mente tutte le battaglie su Lyoko.
Si ricordò del mostro elettrico visto in palestra insieme a Ulrich.
Di quando lui l’aveva portata alla fabbrica dopo che lei aveva insistito per
sapere cosa stesse succedendo.
Di quello che Odd aveva chiamato grande tuffo.
Di quando per la prima volta aveva visto Ulrich sparire nello scanner e
dirle quelle parole: “Non mi dirai che hai paura?”
Di quando si era decisa e aveva chiesto a Jeremy di trasferirla.
Di quando aveva sferrato il suo primo attacco con i suoi ventagli.
Di quando aveva incontrato Aelita per la prima volta.
Di quando era caduta nel mare digitale e Jeremy l’aveva riportata indietro
con il programma che avrebbe dovuto usare Aelita.
Di quando invece aveva solo rischiato di cadere in quell’infinito mare
numerico, e Ulrich l’aveva salvata.
Si ricordò che quel giorno avevano litigato.
Quella volta.
Se solo Jeremy avesse saputo cosa stava per succedere.
Se non avesse lanciato il ritorno al passato, probabilmente...
Sì.
Sicuramente lei e Ulrich si sarebbero baciati.
O quella volta in cui il gas esilarante li aveva quasi uccisi.
Alla recita.
Già.
Sempre lei e Ulrich.
Oppure quella volta in cui sempre solo loro due erano a Lyoko, e Jeremy
poteva materializzare un solo mezzo e aveva materializzato l’Overwing, e
Ulrich si teneva forte al suo corpo, dandole tutta l’energia di cui aveva
bisogno.
Quell’energia aveva avuto l’effetto di una droga.
LUI era una droga.
Lui era LA droga.
Era tutto ciò di cui lei aveva bisogno.
Tutto ciò che le bastava per essere felice.
Oppure quella volta in cui era subentrato lo stesso problema con i mezzi di
trasporto, e Jeremy aveva mandato loro l’overbike, e lei si era appoggiata a
lui.
Stava così bene.
Aveva desiderato che quel momento durasse per sempre.
Beh, quante volte le avevano salvato la vita...
O meglio...
Quante volte LUI le aveva salvato la vita?

...

– Siete stati dei veri EROI. – concluse.
Aelita aveva lasciato i suoi occhi liberi di svuotarsi dalle lacrime, e
piangeva silenziosamente, e a testa alta, ascoltando il discorso dell’amica,
che per lei era una sorella.
Jeremy nascondeva dietro gli occhiali le lacrime che tentava inutilmente di
trattenere.
Ulrich invece rimase immobile.
O quasi.
Una lacrima, benché fosse una sola, aveva rigato la sua guancia.
Odd in quel momento esplose, si alzò in piedi di colpo, e lasciò che dalla
sua bocca uscisse tutto ciò che voleva dire.
– RAGAZZI MI DISPIACE!!!! MI DISPIACE DAVVERO!!! HO
REAGITO MALISSIMO ED È STATA COLPA MIA STAMATTINA!!!
MI DISPIACE!!! – gridò. Gli altri lo avevano guardato in silenzio mentre
diceva quelle parole, ma nessuno di loro ce l’aveva con lui per averla presa
male.
Loro lo capivano.
Aelita e Yumi si guardarono, poi insieme andarono verso il ragazzo e lo
strinsero in n caloroso abbraccio.
– Odd, non sentirti in colpa. Ti capiamo. – gli disse Yumi.
– Esatto, e per me tutti voi siete la famiglia che non ho più. – concluse
Aelita ricominciando a piangere.
All’abbraccio si unirono anche Jeremy e Ulrich.
– Ci saremo sempre l’uno per l’altro. – disse Jeremy in tono deciso, ma al
contempo calmo.
– Promesso? – Promesso! – risposero in coro gli altri.

...

AMICI.

PER SEMPRE.

...

Quando si staccarono, Odd, che si era calmato, prese la parola.
– ragazzi, io vorrei farmi perdonare comunque per questa mattina, e avevo
in mente una cosa che penso potrebbe rinforzare la nostra amicizia.
– disse sorridendo. Sembrava avesse un’idea. I ragazzi si erano incuriositi.
– sentiamo! – disse Ulrich.
– beh, io l’ultima settimana di giugno, tra più o meno quindici giorni,
partirò per l’italia per passare un po’ di tempo al mare... Voglio portarvi
con me! – esclamò infine.
 I ragazzi esplosero di gioia.
– DICI DAVVERO ODD!?!?!?! – gridarono.
Lui, con di nuovo in viso il suo sorrisetto malizioso di sempre, confermò.
– Ma certamente!!! –
finalmente qualcosa di positivo in quella piovosa e grigia giornata.

 
...

 
 
ANGOLO DELL’AUTRICE: Muahahahahah ma quanto sono sentimentale!!!! Quante lacrime!!! Ma ho voluto fare in modo che in questo capitolo le emozioni parlassero per loro. Ho voluto farli sfogare, in fondo mi immagino quante cose si sono tenuti dentro per tuuuutta la serie, dalla prima all’ultima stagione! E mi dispiaceva lasciarli soffrire in silenzio, quindi ho pensato che un grido di aiuto, con la sua classe e infinità spontaneità da cui è caratterizzato, potesse smuovere un po’ le cose. Non pensavo neanche che avrei aggiornato così in fretta, ma ora che ho riacceso il computer mi sono trovata il terzo capitolo pronto, e non ricordavo di averlo finito! Così ho posto le solite modifiche di punto e a capo, maiuscole, grassetto e corsivo ecc. Vi anticipo che invece il quarto devo ancora trascriverlo per intero! Mi ci vorrà un po’ di più! Comunque per questo capitolo mi sono impegnata davvero tanto, e spero vi piaccia!!! Baci tesori! <3

 
   
 
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