Nightmare.
Si sveglia improvvisamente nel cuore della notte, ancora.
Sempre lo stesso incubo, all'infinito.
Il suo peggior delitto, incancellabile, che non lo fa dormire da decenni.
Una lama affilata che si conficca nel suo petto, nello stesso punto in cui Nidaime quella notte prima ha poggiato la sua testa.
A differenza di ciò che è accaduto realtà però, Tobirama non osserva cosa ha realmente fatto: si rifiuta, con orrore, di guardare in faccia chi ha colpito.
Sente solo ai suoi piedi il sangue che scorre, che lascia il corpo di lui.
«Tobirama.»
La voce di Izuna è terribile e dolcissima insieme. È la voce di colui che ha ucciso.
Ma soprattutto, è la voce di colui che ha amato.
[108 parole]
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Note dell'autrice:
Oh, è un po' che non torno in questo fandom, buonasera!
Vi lascio delle note super veloci solo per augurarmi che questa drabble (molto angst) dedicata ai TobiIzu (di cui non si scrive mai abbastanza), vi sia piaciuto.
Un bacio.