Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: Maty2002    29/08/2018    1 recensioni
Raccolta di brevi racconti sui cinque sensi abbinati a cinque personaggi.
1:"Con un fremito di ciglia alzi lo sguardo, osservando le persone che animano la stanza in cui ti trovi. E aspiri la successiva mescolanza di profumi che aleggia al loro arrivo".
[Possibilità di Spoilers! per chi non segue il manga]
Genere: Generale, Introspettivo, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sorpresa
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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Smell
 
Primavera.
Stufato.
Panni puliti.


Con un fremito di ciglia alzi lo sguardo, osservando le persone che animano la stanza in cui ti trovi.
E aspiri la successiva mescolanza di profumi che aleggia al loro arrivo.

Rose.
E con una mano Petra scosta le ciocche ramate dal volto, esibendo quel sorriso tra il gioioso e il timido che tanto la abbellisce.
Il profumo che indossa, dono di Auruo, la avvolge d'un alone di grazia.

Tè verde.
Levi lo stringe con bramosia tra le mani, portandolo alle labbra con scatti veloci, quasi timoroso che qualcuno possa allontanarlo dal regalo che si è concesso.
I suoi occhi di ghiaccio si sciolgono appena nel gustare la tiepida bevanda.

Colonia.
Ne aspiri la fragranza, cercando di carpirne ogni elemento.
Prepotente è la vaniglia, mescolata a una nota di incenso, accompagnate da una base di labdano e di altri aromi cui fatichi a percepire appieno l'identità.
Ed Erwin, mesto sorride, mentre siede al suo posto e osserva con cipiglio severo e al contempo benevolo i suoi sottoposti.

Tu sospiri appena, beato dalle fragranze che animano la stanza, baciata dai raggi solari del primo mattino e pensi.
Pensi allo scenario che si staglia oltre il vostro rifugio, pensi alle mura che ai tuoi occhi lente si sgretolano, lasciando le vallate aperte al tuo sguardo, libere di essere esplorate nei loro dolci aromi.

Perché hai affrontato il pungente odore della pelle e del metallo, delle cinghie che avvolgono il tuo corpo come un armatura.
Hai sopportato il nauseante puzzo del sangue e della morte, che fulminea guizzava negli occhi dei tuoi compagni per poi sprofondare nelle membra e nella loro putrefazione.
Perché hai rantolato e desiderato di smettere di respirare giorno dopo giorno, lotta dopo lotta, sperando di non percepire più quella soffocante e calda aria di sconfitta.

Ma ogni mattina apri gli occhi e inali ossigeno.
E sì, ti maledici facendolo, sperando un giorno di smetterla di errare e di non mentire a te stesso.
Ma ogni mattina respiri a piene boccate, bramoso di vivere, bramoso di esplorare l'oblio a te sconosciuto.
E conti ogni alba come una vittoria, mentre i tuoi piedi affondando ancora una volta nella terra e i tuoi polmoni si preparano a lavorare -almeno ancora per un po', li sproni alla fine, ormai rassegnato davanti alla tua voglia di vivere.

Decidi di andare avanti per il profumo della natura incontaminata.
Per l'esotico aroma dei luoghi remoti della terra liberi dai titani.
E per la brezza salmastra del mare.

Anche stamattina te lo chiedi, mentre la recluta bionda sfila insieme ai compagni, ciarlando ancora di scoperte e futuro.
Tu lo ascolti (come ogni volta), con il fiato sospeso, indeciso se lasciar correre il ragazzetto sognante che giace in te o se osservare il narratore con aria austera, giudicandolo con la saggezza dura e rassegnata del veterano che sei.
Ma non puoi non rimanere estasiato di fronte a quella distesa d'acqua, salata perlopiù, di cui tanto animatamente Armin parla.
E la senti, quella brezza, la modelli a ogni respiro, con la devozione di un pagano inginocchiato ai piedi di un santuario avente le più sacre reliquie.
Anche stamattina la fame di libertà ti fa tremare da capo a piedi.

Magari, lungo la costa -perché così si chiama il punto in cui mare e terra si abbracciano- potrai costruire la tua casa e vivere lì con una famiglia numerosa e serena, lontano dalla cattività delle mura.
E potrai ascoltare lo scroscio delle onde -massa d'acqua in movimento- contro gli scogli -grandi rocce emergenti dalla superficie del mare- e sentire il sale sulla pelle e il suo profumo selvaggio e proibito.
Sì, pensi, sarebbe fantastico.
Ma Mike sei e Mike rimani.
Fedele e di buon cuore, il tuo sguardo giace di nuovo sui tuoi compagni, comandanti e sottoposti.
Levi, la cui tazza esala ancora vapori dolci, e la sua squadra che ora parla e ora ride, animata dalla giovinezza e dalla tua stessa speranza; Hanji che acclama le sue ricerche mentre Moblit cerca di trattenerla, le loro divise macchiate di fango; le reclute intanto discutono, sempre in fermento anche loro e implacabili nella loro energia.
Infine, incroci lo sguardo divertito di Erwin, anche lui intento a osservare il marasma davanti a voi.
Sì, c'è ancora molto lavoro da fare qua, pensi.
E per il resto... Chissà


Già.
Chissà.


Angolo autrice:
Non so come sia nata questa idea malsana di creare una raccolta di one-shot sui cinque sensi -sapendo di essere veramente inconsistente quando si parla di di completare un lavoro a più capitoli-, ma a quanto pare è stata creata nella mia mente e da lì non se n'è più andata XD
Comunque, ho sempre desiderato poter parlare un po' di Mike, un personaggio abbastanza secondario a cui però sono particolarmente affezionata e ho gioito nel rendermi conto che solamente lui poteva essere protagonista di questa one-shot.
Dopo questa piccola parentesi, vi lascio, sperando di riuscire ad aggiornare costantemente questa raccolta.
Grazie a chiunque sia arrivato a leggere queste brevi note, 
Alla prossima!^^
   
 
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