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Autore: Brandon S_    09/09/2018    3 recensioni
E se Naruto non riuscisse a sopportare il peso di un intero villaggio? Questa storia non narrerà del solito Naruto che siamo abituati a vedere, sempre solare, forte, sorridente.
Sarà la storia di un odio nato a sua volta da altro odio, infatti Naruto in questa storia sarà più freddo, meno stupido (lmao) e con tanto rancore nei confronti del villaggio.
I personaggi saranno gli stessi della storia originale, cambieranno molto però le personalità di Naruto e Sasuke. Spero vi piaccia!
Genere: Azione, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kakashi Hatake, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Prima dell'inizio, Naruto prima serie
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Infanzia


Era una delle notti più cupe che gli abitanti di Konoha avessero mai vissuto dopo la terza grande guerra ninjia. In quella notte ognuno aveva perso un proprio caro, chi un genitore, un figlio, un maestro.. quel demone a nove code non aveva risparmiato nessuno, ognuno aveva un caro da piangere.
Nemmeno il grande quarto hokage, era stato risparmiato dalla furia distruttrice di quel demone che veniva chiamato da tutti bijiu, uno dei 9 mostri appartenenti al mondo ninjia che avevano la forza di spazzare via un villaggio intero con il solo movimento della loro immensa coda. Esattamente, i Bijiu erano demoni aventi delle code, dalle nove a una coda. Quello che attaccò il villaggio della foglia era proprio il demone più imponente e forte, il nove code.
Il quarto e sua moglie, Kushina, quella dannata notte sacrificarono le prorpie vite per salvare il villaggio, sigillarono il mostro nel corpo del loro primo e unico figlio. Entrambi pregarono che il villaggio non considerasse loro figlio come un mostro, bensì come un eroe, il quale era. Difatti era prorio grazie al
sacrificio del piccolo se il villaggio era ancora in piedi. Purtroppo però il loro ultimo desiderio non verrà mai realizzato.

'Dannazione Minato.. Kushina' il precedente hokage arrivò purtroppo troppo tardi sul posto, trovandosi davanti a tanta devastazione e ai due giovani che erano ormai morti per il bene del villaggio. La sua attenzione fu però subito catturata da una piccola creaturina che stava iniziando a piangere e dimenarsi 'il figlio di Yondaime' pensò avvicinandosi a lui. Prese in braccio il bimbo e iniziò a cullarlo per cercare di farlo calmare, appoggiò delicatamente la sua grande mano sulla pancia del biondino, guardando tristemente il sigillo che conteneva il demone. 'ssh, va tutto bene piccolo, ora ci sono io che penso a te, Naruto.'


Erano passati cinque anni dall'attacco della volpe, ma la rabbia e la tristezza erano sentimenti ancora forti negli abitanti e li riversavano tutti sul piccolo Naruto, che era colui che meno centrava, anzi avrebbero dovuto lodarlo e trattarlo come un eroe, invece si era ritrovato senza genitori, senza affetti e circonadato da gente che l'odiava, con tutti gli sguardi carichi d'odio da parte degli abitanti che ogni volta lo trafiggevano.
La solitudine pesava più che mai sul cuore di Naruto che non si dava pace e non capiva il motivo di tanto odio, cosa poteva aver fatto di male? era sempre stato un bambino tranquillo e rispettoso.. e allora perché quando usciva di casa non mancavano mai quegli sguardi accusatori, carichi di tanto odio che ogni volta lo trafiggevano? perché ogni volta che cercava di giocare con qualche bambino arrivavano prontamente i genitori a sgridare i propri figli? 'non ti azzardare mai più ad avvicinarti a quel mostro'. Era la frase che tutti ripetevano.
A tutti questi pensieri che balenavano nella testa del piccolo biondino si aggiungeva anche quello dei genitori, lui non sapeva né chi fossero i suoi genitori né che ruolo ricoprissero all'interno del villaggio, il terzo hokage gli aveva solo detto che non aveva più i genitori perché si erano sacrificati per proteggerlo quella notte di quattro anni prima. Ma a lui non bastava, non riusciva proprio a darsi pace, aveva bisogno di risposte alle sue domande.
L'unico affetto che aveva era il terzo kage, che aveva soprannominato 'il vecchio' con affetto, infatti egli dava a Naruto un supporto economico per permettere di soddisfare i bisogni primari e Jiraya che conosceva da sempre ed era l'unico oltre al terzo che lo trattasse come un bambino normale e per questo era molto affezionato a esso, anche se era sempre in viaggio per trovare l'ispirazione per i suoi libri e di tempo al villaggio ne passasse ben poco. Erano due affetti che non riuscivano ad alleviare quindi la grande sofferenza di Naruto, che cresceva in lui ogni giorno di più.
Nemmeno il vecchio poteva passare tanto tempo con biondino non avendo tempo libero essendo rientrato in carica nuovamente come capo del villaggio dopo la morte improvvisa e inaspettata dello Yondaime.
Avendo il potere in mano proibì a tutti quanti di parlare di quanto fosse accaduto quella notte e sopratutto di parlare del mostro che era sigillato dentro Naruto, aveva anche deciso di chiamarlo Uzumaki di cognome, invece di Namikaze in modo che corresse meno rischi possibili, già avrebbe avuto un'esistenza molto dura, non voleva aggiungergli altri fardelli, se si fosse saputo che era il figlio del quarto avrebbero cercato di ucciderlo anche i nemici esterni al paese.

Così il bimbo si ritrovava quasi sempre da solo a passeggiare per le vie meno trafficate di Konoha, non poteva sopportare gli sguardi della gente, così andava sempre in luoghi abbastanza appartati e osservava da lontano i bambini divertirsi con i propri amici e i genitori. Era tentato di provare ad andare a fare amicizia con i bambini che osservava ogni giorno da lontano ma alla fine rinunciava sempre, allontanandosi tristemente, con bene in mente i ricordi di quando ci aveva provato in passato, talvolta i genitori non si erano fermati solo a trascinare via con forza i figli da lui, ma erano anche arriavati alle mani, spingendolo via e facendolo cadere malamente a terra.  
Così l'unico luogo che dava a lui un po' di pace era sul monte degli Hokage, in corrispondenza del volto del quarto, il suo posto preferito da sempre, lontano da tutto e da tutti, lontano da quegli occhi che lo pereguitavano anche nei sogni e lonatno in qualche modo dalle sue sofferenze, sentiva inspiegabilmente un po' di pace interiore lassù.

Il culmine però arrivò la sera del suo settimo compleanno, che per gli altri del villaggio non era altro che il giorno pù brutto dell'anno, dato che ricorreva
l'anniversario di quel terribile attacco.
Naruto era stato solo tutto il giorno e non era nemmeno uscito di casa, meglio così. Sapeva che quel giorno l'odio che già mostravano di avere nei suoi confronti aumentava ulteriormente, senza sapere perché. Ebbe solo una visita in tarda serata dal vecchio, che finalmente riuscì a liberarsi di tutta quella fila di persone infuriate che puntalmente arrivavano ogni anno per lamentarsi del piccolo biondino 'A lei non importa del villaggio? dobbiamo liberarci di quel mostro, è pericoloso' 'quel piccolo mostro ha cercato di avvicinarsi a mio figlio, non possiamo farlo andare in giro così liberamento, dovremmo prendere dei provvedimenti' 'quella bestia non dovrebbe essere esiliata?!' queste erano le lamentele che continuavano ad arrivare una dietro l'altra all'hokage.
Ogni giorno capitava che qualcuno si catapultasse nel suo ufficio lamentandosi di Naruto per qualsiasi cosa insignificante, come giocare con i loro figli, ma quel giorno era sempre il peggiore.
'Quel Kyubi dev..' non fecero in tempo a finire di lamentarsi che il Terzo dopo aver sentito quella parola si alzò di scatto battendo i pugni sul tavolo.
'Ho proibito anni fa di parlare di quel demone! Naruto è solo un bambino, non è un demone! dovrebbe essere solo lodato da tutti voi. E se sento ancora quella parola prenderò immediatamente seri provvedimenti. E ora fuori da questo ufficio.' Ordinò.
Tutti uscirono indignati dalla stanza.
'Lodare quel mostro. tsk' 'L'hokage non ci sta proteggendo da quel mostro..' continuavano a brontolare una volta usciti dall'ufficio.
Il vecchio abbassò il suo cappello tipico di ogni hogake e sospirò rimettendosi seduto.

Una volta arrivato all'appartamento di Naruto erano ormai le nove passate, bussò e dopo poco tempo sentì una voce da dietro la porta 'chi è?'.
Il piccolo prese l'abitudine di chiederlo non perchè ricevesse altre visite a parte quelle del Terzo e del Sennin, ma perchè da piccolo era capitato che aprisse ingenuamente la porta credendo fosse uno dei due e aveva invece trovato qualche abitante del villaggio ubriaco che l'aveva colpito e distrutto il suo piccolo appartamento per poi andarsene.
'Naruto aprimi, sono io'. Il biondino riconoscendo la voce aprì felice di vedere finalmente l'uomo, ormai stava rinunciando anche a una possibile visita. Passarono due orette insieme a ridere e scherzare, poco prima di andarsene consegnò al biondino una piccola scatola e dopodichè lasciò la casa di Naruto.
'Grrrazie vecchio!!' esclamò con un sorriso a trentadue denti. Aprì di tutta fretta e davanti al piccolo aggeggio rimase a bocca aperta 'wow ma questa è l'arma che usano tutti i ninjia!!!' escalmò il piccolo ad alta voce, prima di accorgersi che c'era anche un bigliettino con scritto.
'Questo è il kunai di Yondaime, lo dono a te, so che ne avrai la massima cura'. Naruto rimase a bocca aperta, era senza parole, non poteva credere che il vecchio gli avesse regalato il kunai del quarto hokage, non riusciva a smettere di sorridere osservando l'aggeggio. 'devo allenarmi per riuscire a manovrarlo come si deve!!!' pensò entusiasta. L'arma del kage era diversa da tutti gli altri kunai che usavano tutti i ninjia, infatti non aveva una sola punta, bensì ne aveva una più grande al centro e altre due più piccole ai lati.
Mentre era preso ad osservare il regalo appena ricevuto sentì degli strani rumori che provenivano dalla sua camera, andò allora prontamente a controllare impugnando il kunai nel caso ci fosse stato bisogno di difendersi e quando arrivò in camera il vetro della sua finestra andrò in frantumi e una decina di uomini si catapultarono in camera. 'finalmente il terzo se n'è andato, adesso non ti proteggerà più nessuno' 'te la diamo noi una bella lezione mostro!!!!'
Contro quella mandria di uomini furiosi e ubriachi, Naruto non potè fare nulla, lo picchiarono fino a fargli perdere i sensi.



Spero che questo capitolo vi sia piaciuto! volevo provare anch'io a creare qualcosina e non mi dispiaceva l'idea di un Naruto freddo e più intelligente, come si dimostrerà nei prossimi capitoli.
Probabilmente nessuno guarderà questa storia ma nel caso sarei felicissimo di leggere un vostro parere.
Così nel caso, se vi piacerà, continuerò a scriverla!

Alla prossima!
   
 
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