여섯
Jimin
si ne sta tutto arrotolato fra le sue coperte.
Non
potendo allenarsi e danzare il giovane si è praticamente
trasferito
sul suo letto, rubando il suo laptop ed il suo Netflix
mentre
lui se ne sta seduto alla scrivania, a lavorare da casa.
«Hyung.»
Il tono lamentoso.
«Che
c'è piccolo?»
Chiede togliendosi le
cuffie.
«Mi
annoio, e ho fame.»
«Jiminie
devo finire questa cosa, dammi ancora un paio d'ore okay? Poi sono
tutto tuo.»
L'arancio
sbuffa.
«Devo
rifarmi la tinta ed ho guardato ogni serie TV che il tuo Netflix mi
suggeriva quindi vedi di sbrigarti.»
Yoongi
lo trova irresistibile, con il broncio e solo le mutande addosso.
«Come
siamo impazienti. Ci sarà ancora qualcosa che non hai
guardato.»
Ridacchia.
«Potrei
sbirciare la tua cronologia, magari scopro cosa ti piace.»
Gli dice
grattandosi lo stomaco nudo.
Scoppia
a ridere.
«Non
troverai niente.»
Jimin
inarca un sopracciglio.
«Mai
sentito parlare della navigazione in incognito?»
Rientrano
nell'appartamento di Jimin solo un paio d'ore dopo.
Il
giovane ha le braccia attorno al suo collo e le gambe intrecciate al
suo busto.
È
istintivo per Yoongi spingerlo contro la porta chiusa e baciarlo.
Infila
una mano tra i capelli, ora del loro colore naturale, di Jimin.
«Dio,
sei bellissimo Jiminie.» Sussurra strofinando il naso sul suo
collo.
La
luce sopra le loro teste prende improvvisamente vita.
«Oddio
no! La mia innocenza!» Jungkook tappa i propri occhi.
«Kook,
ti sento fare cose ben peggiori con Tae praticamente tutte le
sere.»
Jimin si ricompone, rimanendo comunque abbracciato a lui.
Il
castano abbassa piano le braccia, e, dopo interminabili secondi, apre
finalmente gli occhi.
Il
piccolo sussulto che ha fa venire a Yoongi il bisogno di stringere il
ragazzo accanto a sé più forte.
Jimin,
con ora i capelli neri come la pece, ha un aspetto regale.
Il
cervello di Yoongi l'ha paragonato ad un principe delle fiabe
nell'esatto momento in cui la parrucchiera ha annunciato d'aver
terminato.
«Yoongi-Hyung,
i tuoi capelli sono fichissimi. Immagina se anche Tae se li facesse
così.»
Cosa?
Quindi si stava ingelosendo di Jimin per nulla? Perché
Jungkookie
stava ammirando lui?
Arrossisce,
toccandosi i capelli argentei.
«Lo
so Kookie lo Hyung è bellissimo ed è mio. Torna
da Tae!»
Jimin
lo stringe guardando il povero Maknae abbandonare la stanza.
«E
quindi sarei bellissimo uhm? E tuo?» Sussurra sul lobo
dell'orecchio
del minore, sentendo le labbra venir solleticate dagli orecchini.
Le
guance di Jimin s'imporporano d'un bellissimo rosa.
«Hyung,
mi fa male il braccio. Questo gesso pesa.»
Sorride
al cambio d'argomento.
«Dai
vieni, ti aiuto a cambiarti.»
«Hyung,
posso parlarti?»
Yoongi
si stiracchia sulla sedia.
«Che
c'è Tae?»
«Beh
ecco è una cosa un po' imbarazzante...»
«Qual
è il problema? Kookie vuole sottometterti?»
Taehyung
si copre il viso con le mani.
Yoongi
scoppia a ridere.
«N-no,
p-però beh riguarda comunque l'ambito sessuale.»
«Oh
e lo chiedi a me perché?»
«Tu
e Hoseok-Hyung siete i due che hanno avuto più storielle,
non potevo
mica parlare con Jimin
the Virgin
e chiedere a Jin-Hyung sarebbe troppo imbarazzante.»
L'argenteo
vorrebbe dirgli che Seokjin sarebbe una valida scelta, almeno
dall'unico racconto di Namjoon che le sue orecchie abbiano captato.
È
Hoseok il confessore di quei due.
«Spara.»
«Kookie
mi ha rivelato di avere questo, ehm, desiderio.»
«Okay
che tipo di desiderio?»
«Beh
eravamo nel mentre... Ed in un momento un po' più passionale
l'ho
afferrato per la nuca, un secondo più tardi Kookie mi stava
implorando di soffocarlo.»
«Lui
cosa?» Jungkookie sembra più il tipo che soffoca,
non da voler
essere soffocato.
«Si,
ma ho paura di farlo, e se gli facessi male?»
«Credo
basti usare qualche segnale per capire se la cosa non sta andando
come dovuto, no?»
«E
se non avesse il tempo? Cioè, Hyung, è un po'
pericoloso. Che
faresti se fosse Jimin a chiedertelo?»
Per
un momento l'immagine di un possibile Jimin, sotto di lui, mentre le
sue mani si stringono appena sul suo collo si manifesta nella sua
testa.
E
poi comprende, Taehyung non si farebbe tanti problemi a parlarne con
Kookie.
Apre
la porta ed un Jimin accovacciato, con accanto Jungkook stanno
tentando di origliare.
«Sul
serio? Choking kink?»
«Hyung,
tu cancelli la cronologia. Voglio solo sapere cosa ti piace.»
«Oh
allora basta chiedere a me Jiminie.»
Hobi,
appena arrivato dietro di loro, assiste al quadretto sopprimendo le
risate.
«Sul
serio Hobi-Hyung?» Gli occhi di Jimin s'illuminano.
Yoongi
vorrebbe sotterrarsi.
«Hei
vogliamo sentire anche noi!»
«Restate
tutti e tre a cena allora!»
Perché
non si è ancora buttato sotto un treno?
«Tu
non dirai un bel niente Hobi.»
«Oh
andiamo Jimin vuole solo renderti felice, tu e l'anaconda.»
Okay
è ufficiale, Yoongi odia il suo migliore amico.
«Vuoi
smetterla di chiamare il mio fottutissimo cazzo così!? E
poi, sono
cose personali. Non dovresti andare in giro a spifferarle a
tutti.»
È
decisamente furioso, ed anche molto seccato da questa storia.
È così
furioso da prendere il polso di Jimin, tirarlo dentro la stanza e
sbattere la porta in faccia agli altri tre.
«S-scusa
H-Hyung. Io, ero solo curioso.» Jimin sembra sull'orlo delle
lacrime.
«È
okay piccolo, solo la prossima volta parlane direttamente come, va
bene? Ora facciamola finita; su chiedi pure.»
Il
viso di Jimin diventa istantaneamente rosso. Si morde il labbro,
tirandolo forte.
«C-c'è
q-qualcosa che vorresti che ti f-facessi? S-se mai dovessimo farlo
ecco.»
«Beh,
se mai dovessimo farlo sarebbe la tua prima volta Jiminie, dovresti
dirmi tu che cosa vorresti succedesse.»
Yoongi
non avrebbe mai immaginato di dover affrontare questo tipo di
discorsi.
Sbuffa.
«Forse
dovremmo riparlarne quando sarai pronto Jiminie.»
«Ma
è proprio questo il problema Hyung, io non ho esperienza,
prima di
te avevo fatto dei preliminari solo con un altra persona, ed ero pure
mezzo ubriaco. Sapere come muovermi sarebbe meno imbarazzante. Sempre
se dovesse succedere.»
Si vergogna da morire.
«Allora,
sempre ipoteticamente parlando, magari non mi dispiacerebbe, ecco, se
tu mi cavalcassi.» Yoongi sussurra, grattandosi la nuca.
Vuole
morire dopo averlo detto.
«Oh,
e magri tu potresti, stringermi le cosce come hai fatto l'ultima
volta.»
Jimin
è più diretto, anche se la mancata esperienza
rende i suoi desideri
meno imbarazzanti, nonostante si stia comunque torturando le mani.
«E,
forse, una volta, potresti, prepararti da solo?»
Perché
non è ancora fuggito da quella stanza?
Lo
vede sgranare gli occhi.
«Jiminie,
a Yoongi-Hyung piace comandare, lascialo darti ordini e chiamalo
Oppa.
E magari fagli le coccole alla fine.» Hobi sta urlando da
dietro la
porta.
«Guarda
che sei tu il sadico amante dei threesome.» Gli urla in
risposta.
«Hyung,
Jimin vuole essere sculacciato brutalmente.»
«Tae!»
Jimin nasconde il viso fra le mani. «Okay Hyung, scusa,
è
imbarazzante.»
Apre
la porta, mandando via i tre che si stanno sganasciando dalle risate.
«Jiminie.»
Il ragazzo continua a non volerlo guardare. «Piccolo
è okay. E poi
ricordi, stiamo parlando ipoteticamente. Va tutto bene.»
«Scusa,
è che vorrei fosse tutto perfetto.»
«Per
essere perfetto basti tu piccolo, e la spontaneità. Se fosse
programmato nessuno dei due la vivrebbe bene.»
Jimin
annuisce con un cenno del capo. Ancora rosso in volto.
Yoongi
gli bacia la fronte.
«Sta
tranquillo. Ora andiamo a cenare.»
Ed
è quando Jimin si gira andando verso la porta che Yoongi non
può
resistere.
Il
suono della propria mano che si scontra con il retro dei jeans di
Jimin è forte.
«Hyung!
Se lo fai in questo contesto non è piacevole.»
Yoongi
alza le spalle, mostrando a Jimin un sorriso tutto gengive.
Ormai
è abitudine mangiare tutti e sette allo stesso tavolo, a
volte
nell'appartamento trecentonove altre in quello di fronte.
«Ora
non posso più tenerti salvato nei contatti come Mint
Yoongi.» Si
lamenta Namjoon.
Portano
la pentola ripiena di ramen sul tavolo.
«Troverai
qualcos'altro.»
«Dovrei
salvarti come Yoongi Oppa?»
Ed
ecco perché nella prossima vita non farà amicizia
con nessuno.
«Okay
Jibooty.»
«Oddio,
nemmeno stanno assieme e già litigano come se fossero
sposati.»
«Non
stiamo litigando.» Gridano insieme.
Guarda
i corpo di Jimin accanto al suo.
È
così bello quando dorme.
Non
credeva sarebbe successo in questo modo.
Si
era immaginato di prendere la verginità di Jimin solo dopo
un
appuntamento galante, con la musica soffusa, candele accese, petali
di rosa e tutte quelle romanticherie che a Yoongi fanno venire il
voltastomaco ma che Jimin adora.
Invece
no, non è andata per niente così.
Tornato
da una piccola gita sul campo da basket ha trovato Jimin sulle scale,
di ritorno dalla dalla sua prima giornata da ballerino dopo che i
dottori gli hanno levato il gesso.
È
stato tutto un susseguirsi di azioni che Yoongi non ha ancora
formulato bene nella sua testa.
L'hanno
fatto però, ed è stato intenso e bellissimo.
«Hyung.»
«Hei
piccolo.»
Si
gira di lato per fronteggiarlo e gli accarezza dolcemente una
guancia.
«Scusami
se non è stato romantico.» Gli sussurra.
«Va
tutto bene, è stato proprio come hai detto tu. La
spontaneità ha
reso tutto migliore.»
Lo
bacia piano, ha quasi paura di romperlo.
«Hyung,
credo sia arrivato il momento che tu mi faccia quella
domanda.»
Ciao
pisellini:3
Come state?
due capitoli nella stessa settimana? What?
Ebbene si, non so se potrò pubblicare la settimana prossima
e così, per scusarmi, vi regalo l'esatto opposto del
capitolo precedente.
Se quello prima era super soft questo è solo pieno di
perversioni.
Si ringrazia la mia piccola partner in crime per avermi aiutata a
trovare l'ispirazione. Ilysm Baby.
Come sempre grazie a chi legge questi piccoli scleri. Siete dolci dolci.