Katsudeku – Best Ass, golden ass
[Ideata durante una conversazione con Deb]

Izuku stava diventando una vera e propria distrazione.
Non tanto per il suo semplice fare eroico, gli sguardi da cucciolo che gli lanciava o il suo costante essere amorevole nei suoi confronti.
Non negava sicuramente che tutto ciò, tutte queste cose che rendevano Izuku quello che era, non gli piacessero. Al contrario!
Non glielo avrebbe detto manco da morto, ma amava Izuku dalla punta di quei suoi capelli verdi e spettinati a quella dei piedi.
Ma proprio ogni singola cosa! Katsuki passò una mano tra i capelli bagnati e mise un piede fuori dalla doccia mettendosi alla ricerca cieca del prorpio asciugamano.
Quella sera lui e Deku avrebbero festeggiato il loro primo anno di fidanzamento e voleva essere al meglio di ciò che già non era. Non che servisse a molto, probabilmente, considerando che Izuku gli sbavava a dietro pure quando era sporco di sangue, fango o un qualche suo osso era partito per la tangente.
Un'altra delle cose che apprezzava del suo Deku: l'infinita fedeltà.
Perchè lui aveva sempre e solamente guardato e Katsuki -nonostante tutto ciò che gli aveva fatto in passato- e preferito anche quando ragazzi molto carini ci provavano spudoratamente con lui.
Non avevano fatto una gran bella fine, no.
La morte non era un opzione plausibile, certo, ma la gelosia di Bakugou era tanta da portarlo a pensare a metodi più sicuri -per se stesso- per far si che si levassero dalle scatole.
Il biondo sbuffò come un toro, l'aria bollente che fuoriusciva dalle narici del naso, e bloccò il suo gesto quasi meccanico di rimettersi addosso la biancheria. Perchè non faceva a meno di pensarci? Perchè non poteva dimenticarsi per un secondo le fottute chiappe di Deku fasciate da un maledetto costume da Hero?
Mutande infilate imprecò calciando contro il muro piastrellato il barattolo di Shampoo vuoto.
Non era riuscito a concentrarsi a dovere quel giorno e aveva pure fatto una figura di merda davanti a Kirishima e Denki.
“Stupido culo di Deku” pensò digrignando i denti come un cane rabbioso.
Se Katsuki avesse dovuto scegliere quale parte del suo corpo avesse amato di più -e sempre del verde si stava parlando- lui avrebbe sicuramente e senza ombra di dubbio o ripensamento detto: il sedere.
Il sedere di Izuku era perfezione pura.
Non c'era ragazza o ragazzo che potessero eguagliarlo, assolutamente!
E Katsuki si sentiva non poco fortunato, onorato, che tutto quel ben di Dio fosse a sua disposizione e di nessun altro oltre lui.
E quanto gli piaceva toccarlo, graffiarlo,accarezzarlo, baciarlo...
Era soffice, ma tonico allo stesso tempo, e cosparso di un milione di piccole lentiggini che si disperdevano in ogni dove. Una volta, durante il sesso, lo aveva morso talmente forte da farlo sanguinare e da quel giorno, ogni volta che lo spogliava e vedeva i due fori cicatrizzati, Katsuki si sentiva fiero del suo operato.
Non che lo avesse fatto di proposito ovviamente, ma si sentiva fiero lo stesso.
Era diventato un marchio indelebile, in modo che se qualcuno lo avesse visto avrebbe fatto retro front in meno di trenta secondi.
Era un po' come se i suoi occhi, gli occhi del demonio, si mettessero a fissare quelle ignare vittime dicendo loro: “Sparisci o sei morto”. Nessuno mai era riuscito ad arrivare allo spogliare Deku -a parte lui, chiaramente- ma se fosse successo per un qualche insano motivo allora avrebbero avuto/trovato un chiaro avvertimento da parte sua.
“Devo trovare il modo di fargli togliere quel dannato costume” borbottò mentalmente, a se stesso, preso dall'allacciare al meglio che poteva il nodo della cravatta rossa.
Quello che voleva intendere era che doveva assolutamente far si che Izuku cambiasse il modello del costume.
Perchè toglierglielo di dosso non era affatto un problema, anzi. Si divertiva pure ad abbassargli quella maledetta cerniera lungo tutta la spina dorsale e passare le labbra su scapole e vertebre mentre lo faceva.
Ed era altrettanto semplice e piacevole insinuare le mani al di sotto della stoffa morbida e sentirlo lagnarsi che se avesse continuato sarebbe finita con lo strapparla o rovinarla.
Ma puntualmente, ogni volta che accadeva, Izuku non osava mai allontanarlo seriamente da se. Quindi, pensava lui, a Deku non gliene fregava proprio un cazzo, alla fin fine, del suo costume o di quello che gli sarebbe potuto succedere nel mentre i loro corpi si univano.
E allora lo lasciava lagnarsi ogni sacrosanta volta e tanti saluti.
Katsuki abbandonò la propria stanza e si ricordò di chiuderla bene a chiave prima di dirigersi al piano di sotto per andare a bussare alla porta di Deku.
Non lo aveva visto per tutta la giornata -mattinata a parte in cui aveva rischiato di farlo saltare in aria- perchè aveva degli allenamenti “segreti” da fare in compagnia di All Might.
Ed era stato meglio così, alla fine, perchè aveva potuto prendersi un pomeriggio intero per levarsi di dosso e dalla testa quelle sue perfette chiappe che gli balzavano davanti agli occhi!
Effettivamente, però, il pensiero c'era ancora e quindi...Fanculo.
Che rimanessero pure lì, ad intasargli il cervello e fargli venire una voglia matta di saltare la cena e arrivare direttamente al dessert.
-Deku?
Bakugou aveva bussato una decina di volte alla porta, abbastanza forte per far si che Aoyama uscisse dalla propria stanza per controllare che non ci fosse un attacco terroristico in atto, ma di Izuku nessuna notizia.
-Kacchan? Arrivo...
Dall'oltretomba arrivò la risposta flebile di Deku che si presentò, poco dopo, al cospetto del biondo con addosso una maglietta bianca larghissima ed un cucchiaio sporco di gelato ficcato in bocca.
-Che ci fai qui? E come sei elegante...
Bakugou lo guardò male, malissimo, lo incenerì proprio con il solo uso degli occhi e si appoggiò con l'avambraccio allo stipite per far si che le gambe lo reggessero -per altri ovvi motivi che non avevano nulla a che vedere con la rabbia-
-E' il nostro anniversario, idiota! Non dirmi che te ne sei dimenticato o ti faccio saltare in aria quella testa di cazzo!
Izuku storse appena la testa di lato e lo guardò con quei suoi occhi verdi e grandi -Sono così stanco, scusami... Ho avuto una giornata pesantissima! Se mi lasci cinque minuti mi vesto e...
Katsuki lo zittì.
Gli prese il volto tra le mani e lo baciò con talmente tanta foga che il verde rischiò di cadere all'indietro, per terra.
-Non ho voglia di aspettare un bel niente.- gli sussurrò Katsuki a fior di labbra, il ginocchio bloccato tra le gambe di Izuku e le mani a stringergli il sedere con foga.
Izuku annuì piano, le guance in fiamme e gli stampò un bacetto sulla punta del naso
-Vorrà dire che, per sdebitarmi, offro io.

.....



Spazio dell'autrice

...I katsudeku non sono affatto la mia Otp, no no e.e
Tutto ciò è nato -come scritto in alto- da una conversazione con una mia carissima amica e Katsudeku shipper <3
Perchè, secondo noi, Deku ha il best Ass, il migliore di tutti!
E Katsuki apprezza non poco tutto ciò -e il suo boyfriend, ovviamente- u.u
Spero che questo parto (?) vi sia piaciuto e...nulla.
Un abbraccione e alla prossima -forse- <3