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Autore: Tea_Drop    18/10/2018    4 recensioni
[Katsudeku - Katsuki Bakugou x Midoriya Izuku]
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Dal testo:
Era meraviglioso avere una camera propria nel dormitorio che condivideva con i compagni della 1A ed era decisamente una nuova esperienza questo “gioco della bottiglia”.
Ne aveva sentito parlare in terza media da Katsuki e i suoi amici, in lontananza, ma non aveva mai davvero capito cosa fosse o come funzionasse.
Genere: Fluff, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il famigerato gioco della bottiglia
[Storia richiesta da Nekori <3]



Izuku amava tantissimo la sua vita scolastica da liceale.
Forse perchè il sedici anni non aveva mai provato la bellezza di avere degli amici, dei compagni, di uscire i pomeriggi o semplicemente di passare il tempo a studiare con loro. In più non temeva più di essere preso in giro, deriso o di subire alcun tipo di violenza fisica o psichica. Aveva fatto un sacco di nuove esperienze da quando era entrato a far parte della UA, positive o negative che fossero.
Era davvero molto felice, insomma.
“Il gioco della bottiglia”
Deku fissava quella bottiglia in vetro nemmeno si fosse trattata di All for One in persona.
Se si parlava di cose belle e di esperienze nuove beh... ecco! Era meraviglioso avere una camera propria nel dormitorio che condivideva con i compagni della 1A ed era decisamente una nuova esperienza questo “gioco della bottiglia”. Ne aveva sentito parlare in terza media da Katsuki e i suoi amici, in lontananza, ma non aveva mai davvero capito cosa fosse o come funzionasse. Quel sabato sera lo avrebbe finalmente sperimentato sulla propria pelle.
Perchè l'indomani non ci sarebbe stata lezione e i ragazzi -a differenza del sesso femminile- non aveva alcuna intenzione di andare a dormire troppo presto quella notte.
Così si era ritrovato con il sedere a terra in compagnia di: Kacchan (costretto a parteciparvi da Kirishima), Kaminari, Mineta, Sero, Mina, Uraraka, Iida e Kirishima ovviamente. No. Non tutte le ragazze aveva deciso di schivare quel gioco.
-Sapete tutti come funziona, si?- aveva chiesto Mineta, la mano stretta intorno al collo della bottiglia.
Midoriya avrebbe voluto chiedere spiegazioni, trovare il coraggio di alzare la mano combattendo contro la timidezza che lo stava assalendo e porgere una qualche domanda a proposito.
Perchè davvero lui non aveva la benché minima idea di quello a cui stava andando incontro. E in cuor suo sperò che qualcuno dei suoi amici lo facesse al posto suo, di non essere l'unico a cui mancavano informazioni riguardo a quel “famoso” gioco adolescenziale.
Guardandosi intorno si accorse con un velo di tristezza che tutti i suoi amici erano già pronti sulla linea di partenza, sicuri, gli occhi fissi sulla sull'oggetto al loro centro e le dita incrociate. Avrebbe dovuto attendere, Izuku.
Forse, si disse, se avesse visto con i propri occhi l'inizio del primo round allora avrebbe capito tutto! E così fece: attese in silenzio e con il cuore che gli scoppiava nel petto.
Mineta fece roteare la bottiglia tenuta sotto stretto controllo da decine di sguardi diversi. Quella si fermò poco dopo: il collo liscio e splendente che indicava la direzione di Katsuki Bakugou.
-Era un giro di prova!- gridò Mineta facendo un balzo che lo portò a quasi due metri d'altezza, le mani poste sulla bocca spalancata. Mina ghignò e lo afferrò per una spalla facendo si che il ragazzo tornasse a sedere per terra.
-Non è così che funziona, lo sai.- lo canzonò. E come si divertiva a vedere il suo volto contratto da uno strato di puro e vero terrore. Katsuki, dal canto suo, non disse nulla.
Semplicemente alzò i suoi occhi rossi e velenosi dalla bottiglia per infilarli come pericolose lame affilatissime direttamente in quelli della malcapitata vittima.
-Bakugou non mi sembra contrario alla cosa.- lo tranquillizzò Kirishima con un cenno di mano che doveva aiutarlo ad incitarlo.
Mineta non era decisamente di quell'idea, no. Avrebbe tranquillamente bagnato i propri pantaloni da quanto aveva paura di quello sguardo, di quella folle idea, e non se ne sarebbe neppure vergognato per nulla.
Provare paura di fronte a Bakugou Katsuki, in fondo, non era una cosa più che lecita?
Ma si decise per una ritirata strategica; scappò via dal campo minato senza dar tempo ai suoi amici un qualunque tentativo di acchiapparlo e gridando: “Ho urgente bisogno del bagno”
Per lo meno non gli avrebbe dato la soddisfazione di bagnare i pantaloni in diretta.
Izuku si ritrovò ancora più nervoso di prima -se possibile- a torturare le cicatrici delle mani che quasi iniziavano a pizzicare. Un miracolo che non si fosse direttamente staccato una falange da tanto stava spingendo i polpastrelli sulla pelle e sulla carne.
E ancora non aveva capito niente.
-Bakugou tocca a te.
Mina borbottava un sacco di insulti disconnessi arrabbiata dalla fuga di Mineta e Sero si ritrovò a ridere piano, in modo da non essere percettibile da nessuno. Katsuki, in silenzio, tornò a far ruotare la famigerata bottiglia che questa volta, alla fine di quel movimento, si fermò ad indicare un povero e tremante Midoriya Izuku.
-Non pensare di scappare pure tu, eh!- lo rimproverò Mina. Deku alzò lo sguardo perso dal pavimento con lentezza emettendo un flebile “Eh?” Perchè davvero non sapeva che altro fare, come reagire, come comportarsi e... Lui non sapeva niente di niente!
Così fece l'unica cosa -giusta?- che potesse fare: cercò aiuto negli occhi di Kacchan.
-Vediamo di far morire qui questa pagliacciata.- grugnì.
Katsuki non voleva dare spiegazioni, non voleva rimanere ad annoiarsi tutta la dannata notte (perchè si. Quel gioco stava diventando tremendamente noioso) e l'idea di stampare sulle labbra di Deku tutta quella rabbia non gli sembrava per nulla così tremenda o sbagliata.
-Se lo fai poi cambiamo gioco.- lo rassicurò Kirishima sfoderando il ghigno più furbo che avesse mai fatto.
E gli altri non erano certo da meno, anzi! Sembrava che tutto quello che era in corso altro non fosse che una tattica per metterlo alle strette, in imbarazzo, far crollare una parte della sua corazza da “io tengo tutto sotto controllo”.
Kacchan avrebbe tanto voluto ammazzarli tutti a forza di pestoni in faccia. Non che la cosa non lo stesse imbarazzando, comunque. Solo che era dannatamente bravo ed esperto a tenere segregate le proprie emozioni e non dar modo a nessuno di poterle usare contro di lui. -Vieni qui, nerd del cazzo!
Non aveva alcuna intenzione di alzare il culo dalla sua postazione o semplicemente di spostarsi. E Izuku fece come gli era stato ordinato: gattonò fino a trovarsi di fronte al suo amico d'infanzia. Che altro avrebbe dovuto fare? Non c'era modo, per lui, di poter controbattere quella volta.
E quanto dannatamente si sentiva osservato? Li sentiva e vedeva tutti gli occhi dei suoi amici. Lo stavano scarnando, Izuku voleva sotterrarsi da solo e pregava che il cuore non gli scoppiasse nel petto a causa della furia con la quale stava battendo.
Che cosa sarebbe successo ora? Deku si mise a pensare, a borbottare come al solito, un sacco di strane possibilità.
Katsuki lo trovava decisamente adorabile quando lo vedeva torturarsi il labbro inferiore con il pollice (e anche un po' irritante, a dire la verità), ma avrebbe dovuto interrompere il tutto e pure bruscamente!
Appoggiò una mano sulla guancia di Izuku, si sporse in avanti con il busto e andò a fiondarsi -senza troppe cerimonie- direttamente sulle sue labbra. Fosse stato per lui -se non ci fossero stati gli altri presenti, insomma- gli avrebbe ficcato la lingua in gola. Ma non potendo e non volendo dargli la soddisfazione di un primo bacio -quasi- perfetto si limitò a mordergli il labbro inferiore fino a farlo sanguinare appena. Izuku afferrò Kacchan per le spalle e lo spinse lontano da se mugugnando parole non comprensibili.
-Mi hai fatto male.- si lagnò, il pollice che pressava appena sulla piccola lacerazione.
Bakugou passò la lingua sulle labbra, facendo perdere un battito al cuore del povero Izuku, e alzò le spalle con noncuranza.
Non gli aveva fatto così male! Solo che per Deku ogni scusa era buona per farlo sentire in colpa -in un qualche modo- o svegliare il suo istinto primordiale di saltargli addosso e sbranarlo.
Perché trovata decisamente adorabile Deku quando faceva quelle smorfie da cucciolo indifeso, da bambino dell'asilo.
Mina li lasciò bisticciare in santa pace e, senza dire nulla, afferrò la bottiglia da terra per portarla e gettarla nell'immondizia con somma desolazione.
Lei voleva vedere scintille tra Mineta e Bakugou, dannazione!


........



Spazio dell'autrice

...Si, sono ancora io.
Ho scritto talmente tante Katsudeku che sto pensando seriamente di aprire una benedetta raccolta. u.u
MA LA MIA OTP REGNA, SORRY <3
Tornando alla storia... 
Questo è uno dei kink preferiti della cara Nekori, ed è stato bellissimo creare una storia per lei :)
Non che ci sia molto da aggiungere, no?
Ringrazio in anticipo chiunque leggerà questa...cosa?
Un abbraccio- <3
   
 
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