#Writober
2018 ~ Blue list ~ 18 ottobre:
NOTP
Non sempre i
matrimoni combinati funzionavano a dovere.
Yukimura Chizuru
era stata costretta a sposare Kazama Chikage, all’inizio illudendosi di potersi
innamorare a poco a poco del giovane uomo, figura di spicco arrogante e
intransigente, che sarebbe diventato suo marito. Non mancava certo di fascino,
emanava potere e sicurezza, ma ben poco i suoi interessi combaciavano con quelli
di lei: non avevano nulla in comune se non essere figli delle due più influenti
famiglie di Tokyo, nonché membri importanti della Yakuza giapponese.
In verità Chizuru
faceva il possibile per stare lontana dagli affari malavitosi, isolandosi nelle
sue ricche e confortevoli stanze, occupandosi insieme ai domestici delle
faccende casalinghe e curando il suo piccolo giardino personale. Di giorno era
dolce, felice, all’apparenza serena e ottimista.
Tuttavia, di notte,
tutte le ansie, le paure e le angosce tornavano ad assillarla, poiché gli
impegni del marito finivano e di conseguenza lui tornava da lei, presentandosi
nel suo letto dalle lenzuola spiegazzate. Tali erano le pieghe scure nella sua
anima intimamente tormentata che Chizuru stringeva spesso le dita su esse, ne
contorceva il tessuto, non si dava pace. Non era realmente contenta come fingeva
durante il giorno e non riusciva a innamorarsi del marito. Kazama-san voleva,
anzi pretendeva che ella adempisse ai suoi doveri coniugali e non poteva in
alcun modo sottrarvisi: l’unica volta che la giovane moglie aveva cercato di
ribellarsi, si era ritrovata con un coltello accostato alla gola e uno sguardo
duro e pungente puntato su di sé.
Loro erano sposati,
perciò tutto quello che accadeva all’interno della camera da letto durante la
notte per la legge non sarebbe mai stato considerato
stupro.
Eppure era così che
si sentiva la povera Chizuru: violata nel corpo e fustigata
nell’anima.
Quello che li univa
era solo sesso, era un rituale d’accoppiamento, non si trattava di
amore.
Kazama-san non la
prendeva con gentilezza, non la guardava con dolcezza, non le sussurrava parole
d’amore, non si curava dei suoi sentimenti come lei accudiva le sue piante.
Lui esigeva
rispetto per sé, ma raramente rispettava un suo rifiuto.
Forse erano
d’accordo solo su un fatto: sul concepimento dei figli.
Erano sposati solo
da qualche mese, ma se fosse davvero arrivato un bambino, allora la giovane
sperava che almeno quello avrebbe alleggerito il peso della sua pena, che almeno
quello li avrebbe fatti sembrare una coppia normale, persino amorevole.
Forse avrebbe
persino potuto riprendere i contatti con la sua famiglia, con il fratello
gemello Kaoru e con gli ex compagni di scuola.
Chizuru sarebbe
stata finalmente serena e non addolorata nell’intimo, avrebbe guadagnato una
fonte di sentimenti positivi e non un oceano di amarezze, di solitudine, di
costrizioni e di remissività. E niente più lenzuola spiegazzate in un letto
metaforicamente pieno di spine.
Gente, ci ho pensato e nella lista
delle mie NOTP, quella che si adattava meglio al genere noir + angst è questa, la
Kazama/Chizuru.
Kazama non sono mai riuscita a farmelo
piacere, chiedo scusa se può risultare un poco OOC, mentre la loro coppia mi sa
di forzato.
E per fortuna il Writober richiede
solo una NOTP, altrimenti sarebbe stato complicato affrontarne un’altra. Spero
vi piaccia questo mio tentativo/esperimento di matrimonio combinato!AU
xD
La flashfic inoltre partecipa alla
“4 days – tema
angst&noir – II° Edizione” del forum Torre di Carta, con il
prompt 7: Lenzuola spiegazzate.