Brucia vero?
Sapere che non lo rivedrai mai più.
Che ormai non c'è più speranza.
Che non vedrai mai più i suoi occhi verdi.
Che i suoi occhiali rimarranno lì, sulla tua scrivania, a guardarti.
Che il suo passo cadenziato non rimbomberà più nella tua casa.
Che la sua voce si è spenta per sempre.
Che non potrete mai più intrattenere quelle lunghissime conversazioni, su qualunque cosa, prima di andare a dormire.
Che nessun commento sarcastico sarà mai più sentito tra quelle quattro pareti.
Che non lo sentirai più fischiettare allegramente mentre cucina.
Che il complimentarsi con lui, una delle tante scuse per sentire la sua voce, ormai non si può più fare.
Che non lo vedrai più mettersi la giacca con quello strano movimento delle mani.
Che non lo osserverai più di nascosto mentre firma dei fogli sul suo tavolo.
Che non potrai più guardarlo mentre dorme.
Che non ridacchierai più ogni volta che fa per sistemarsi gli occhiali ma non ce li ha.
Che il "buonanotte signora" che ti urlava dalla sua camera non lo sentirai più.
Che tutto il buonumore che ti dava quando era felice lui, non sarà mai più presente.
Che non lo usearai più come tesoro sacro.
Perchè ammetilo, ogni volta che lo toccavi, umano e non, avvertivi una scarica elettrica che partiva dalla mano e passava per tutto il tuo corpo.
Ogni volta che ti dedicava qualche attenzione eri felice.
Ogni volta che si preoccupava per te eri scioccamente gongolante.
Ogni volta che si avvicinava troppo a te, avevi il batticuore.
Ogni volta che parlava amabilmente con Hyori provavi una punta di gelosia.
Perchè ammettilo, quella era gelosia.
La voglia di allontanare Hyori.
Il voler spaccare improvvisamente tutto quello che avevi intorno.
Egoisticamente volere che rimanesse sempre con te.
E poi, quei momenti di cui conserverai sempre il ricordo nel cuore.
Quando, per esempio, ti offriva qualcosa da mangiare, anche se era sempre a corto di soldi.
Quando ti dava la sua giacca perchè tu eri vestita poco o niente.
Quando si parava davanti a te per proteggerti.
Quando ti guidava come strumento benedetto.
Quando ti incoraggiava, sempre e comunque.
Quando ti chiamava con il tuo vero nome, perchè non eri solo la sua signora, ma anche la sua famiglia.
La sua più grande amica.
La sua mamma protettiva.
La sua ragione di vita.
Brucia vero?
Brucia, perchè quello che tieni tra le braccia, è il corpo morto di Kazuma.