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Autore: Una_Ragazza_Qualunque    23/10/2018    1 recensioni
Buon compleanno Keith! Sheith69min Tema: Drinking (Sheith)
"Era il suo compleanno. L'aveva totalmente dimenticato.
Dopo tutto ciò che era accaduto, non si era reso conto di come il tempo fosse passato velocemente.
Non che fosse la prima volta che lo dimenticava comunque. Non gli era mai importato del suo compleanno dopo la morte di suo padre.
L'ultimo passato insieme avevano trascorso la serata a guardare le stelle. Amava farlo insieme a lui e, spesso, si era ritrovato farlo anche negli anni successivi, da solo. Ricorda ancora quel giorno perfettamente. Ricorda di essersi addormentato tra le sue braccia mentre gli cantava una ninna nanna. Altra passione che suo padre riuscì a trasmettergli."
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kogane Keith, Takashi Shirogane
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un brindisi


* * *





La luce abbagliante del sole fece irruzione nella stanza di Keith dove stava riposando, accecandolo.
Ancora assonato, si girò dall'altro lato del letto sentendo qualcosa di soffice pizzicargli il naso.
Aprì gli occhi infastidito storcendo il naso per ritrovarsi davanti Kosmo, ancora addormentato, accanto a sé. Sorrise alla vista, accarezzandolo piano per non svegliarlo.
Stiracchiandosi, decise che era tempo di alzarsi.
Quando passò dall'altro lato della stanza per vestirsi, il suo sguardo cadde sul calendario notando che giorno fosse.
Era il suo compleanno. L'aveva totalmente dimenticato.
Dopo tutto ciò che era accaduto, non si era reso conto di come il tempo fosse passato velocemente.
Non che fosse la prima volta che lo dimenticava comunque. Non gli era mai importato del suo compleanno dopo la morte di suo padre.
L'ultimo passato insieme avevano trascorso la serata a guardare le stelle. Amava farlo insieme a lui e, spesso, si era ritrovato farlo anche negli anni successivi, da solo. Ricorda ancora quel giorno perfettamente. Ricorda di essersi addormentato tra le sue braccia mentre gli cantava una ninna nanna. Altra passione che suo padre riuscì a trasmettergli.
Poi conobbe Shiro e il suo compleanno cambiò significato. Per una volta dopo tanto tempo quel giorno non gli sembrava così male ma il peso di quella cotta, mai confessata, gli faceva male il petto distraendolo per tutto il tempo.
Dopo la missione Kerberos Keith decise di non festeggiare mai più il suo compleanno e ai paladini non disse mai nulla. Shiro ci aveva provato ma, troppo distratto da quali potessero essere le sue vere origini all'epoca, respinse anche lui.
A fargli cambiare idea fu Krolia, sua madre. Ormai non era più così strano dirlo, anzi era piuttosto piacevole.
Ne avevano festeggiati due, nei due anni passati soli insieme.
Keith non ne aveva nemmeno accennato ma Krolia gli spiegò che ogni anno, anche se non erano insieme, pensava a lui quel giorno senza mai dimenticarlo, e che non voleva sprecare quell'opportunità. Aveva reso Keith felice.
Eppure sentiva che mancava qualcosa quel giorno.
Sentiva un senso di malinconia allo stomaco ma non riusciva bene a capirne il motivo.
Decise di ignorare il fastidio e, una volta vestito, uscì dalla camera trovando Krolia sorridente ad aspettarlo.







La giornata passò in fretta tra gli auguri dei suoi amici e di persone che non aveva mai visto prima di allora.
In quel solo giorno, Keith aveva ricevuto più auguri e regali di quanti ne avesse ricevuti in tutta la sua vita. Era strano, non ci era abituato e, imbarazzato, spesso si ritrovava senza parole incerto su come rispondere.
Gli avevano anche organizzato una festa, i paladini, ed aveva persino partecipato Kolivan. La sua famiglia, la più strana che avesse mai visto.
Keith sorrise al ricordo mentre percorreva il corridoio un po' barcollante.
Shiro non si era fatto vedere alla festa.
Allura gli aveva spiegato che era occupato in una riunione, ma questo non era riuscito a consolarlo. L'alcool ci era riuscito un po' di più.
Quella sensazione allo stomaco era aumentata con l'assenza del capitano, o forse era solo colpa dell'alcool.
Quando Keith si ritrovò davanti alla porta di camera sua, però, si fermò.
Non voleva più passare un altro compleanno senza Shiro. Voleva vederlo.
Keith fece dietrofront e si diresse verso l'uscita ripercorrendo il lungo corridoio.
Non appena si ritrovò fuori, l'aria gelida della notte lo colpì in pieno viso facendogli venire i brividi lungo la schiena ma, quando lo vide lì in piedi mentre gli sorrideva, sentì il cuore scaldarsi.
Bello come sempre, mentre la luna lo illuminava, teneva una bottiglia di champagne in una mano e nell'altra due bicchieri.
Keith allargò il sorriso che si era già formato sulle sue labbra, non appena Shiro era entrato nel suo campo visivo, e si avvicinò a lui.
   << Sapevo di trovarti qui. >> Disse Keith dando una rapida occhiata alle stelle.
   << Bene, perché ti stavo aspettando. >>
Keith lo guardò confuso. << Credevo stessi lavorando. >>
   << Infatti, ma non sarei mai riuscito a perdonarmi se non fossi riuscito a festeggiare questo giorno con te. >> Spiegò sorridendogli mentre gli porgeva un bicchiere.
Keith lo prese ma non riuscì a distogliere lo sguardo da Shiro che nel frattempo versava lo champagne nei due rispettivi bicchieri.
Il cuore di Keith accelerò improvvisamente. Era felice di poter passare gli ultimi istanti del suo compleanno con Shiro, certo adesso di avere uno stupido sorriso sul volto.
   << A te. >> Esclamò Shiro una volta aver posato la bottiglia per terra accanto a sé e alzato il bicchiere in alto.
   << Originale. >> Lo prese in giro Keith, con un sorrisetto sornione, dopo aver fatto toccare i bicchieri quel tanto che bastava per far risuonare il rumore del vetro.
Abbassò lo sguardo mordendosi il labbro inferiore pensieroso, non passando inosservato a Shiro che gli chiese se c'era qualcosa che non andava.
   << Niente, è solo che, sai dopo la missione Kerberos, è da tanto che non festeggio il mio compleanno insieme a te. >> Spiegò con gli occhi lucidi e le guance un po' arrossate. << Non mi fraintendere, sono felice di aver passato gli ultimi due con mia madre ma non era lo stesso senza di te. >>
Shiro gli sorrise guardandolo dolcemente. Gli alzò il viso, sollevandogli delicatamente il mento con due dita in modo da guardarlo negli occhi. << Sono qui adesso e non ho intenzione di andare da nessuna parte. >>
   << Shiro. >> Lo chiamò Keith come per accertarsi che lui fosse davvero lì.
Non riuscì più a trattenere le lacrime che cominciarono a rigargli il viso e si gettò tra le sue braccia, cercando come meglio poté di nascondere il viso su di lui.
Shiro non disse nulla, lasciando che si sfogasse, mentre gli accarezzava i capelli piano. Erano cresciuti dall'ultima volta che l'aveva fatto.
Quando Keith si distaccò, ancora a pochi centimetri da lui, lo guardò con gli occhi e le guance leggermente arrossati. Shiro non seppe dire se per lo sforzo del pianto o per l'imbarazzo. Gli scostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio, accarezzandogli una guancia con il pollice mentre Keith si lasciò cullare da quel tenero gesto chiudendo gli occhi.
   << Mi dispiace di non essere riuscito a comprarti un regalo in tempo. >> Si scusò Shiro.
   << Non importa. >>
Mi basti tu, sei tu il mio regalo.
Keith aprì gli occhi quando sentì il pollice di Shiro fermarsi.
Shiro si chinò su di lui lasciandogli un bacio a fior di labbra, sentendo la guancia di Keith riscaldarsi sotto la sua mano.
   << Buon compleanno, Keith. >>
E per una volta lo era davvero.










NdA: Buon compleanno Keith!!!
Spero vi sia piaciuta questa storia tanto quanto a me è piaciuta scriverla.
Sono molto felice di essere riuscita a scrivere qualcosa per il suo compleanno.
Fatemi sapere che ne pensate!
Alla prossima.


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